Tenet, il nuovo film di Christopher Nolan, distribuito in Italia dal 26 agosto da Warner Bros. Pictures, ha riportato il pubblico nelle sale cinematografiche dopo i mesi di pandemia. Una scelta non scontata, considerati i mesi di incertezze che hanno stravolto (tra le altre cose) la programmazione delle nuove uscite nelle sale.
Ad esempio, Disney ha preferito far debuttare il Mulan sulla sua piattaforma Disney+. Ma Nolan ai tempi era stato categorico: il suo nuovo kolossal non sarebbe andato in streaming. D’altronde (questioni di budget a parte) come dargli torto, solo il grande schermo può rendere giustizia alla sua ultima fatica. E permettere allo spettatore di immergersi completamente nelle spettacolari scene d’azione di un film che è stato girato, con un mix di IMAX® e pellicola in 70mm, in tre continenti e sette nazioni. Italia compresa.
Tenet: trama e cast del film di Nolan
Come ogni pellicola di Nolan, Tenet è un film che gioca con il tempo. Complesso, tanto che è quasi difficile spiegare di cosa parli senza rischiare qualche spoiler. Cerchiamo allora di essere stringati con la trama.
Tenet è un thriller di spionaggio che ruota attorno al Protagonista (interpretato da John David Washington, figlio d’arte di Denzel e già ottimo interprete in BlacKkKlansman, di Spike Lee). Viene arruolato da un’organizzazione segreta, che si fa chiamare appunto “Tenet”, per affrontare una missione impossibile: salvare il mondo dalla distruzione. Il malvagio piano è stato studiato dall’oligarca russo Andrei Sator, che ha deciso di farla finita con l’umanità intera. Una sorta di punizione per aver rovinato per sempre il pianeta su cui sta vivendo. Sta per riuscirci grazie a un’arma – o meglio un algoritmo messo a punto nel futuro – scomposta e nascosta in diversi punti della Terra dal suo stesso inventore, consapevole della sua pericolosità.
L’assemblaggio è quasi completo, per far funzionare l’arma manca solo un componente. Il Protagonista cercherà di sottrarglielo, con l’aiuto del geniale ed enigmatico Neil (interpretato da un sorprendete Robert Pattinson – ben lontano dalle performance in Twilight). E nel frattempo, proverà a salvare anche Kat (Elizabeth Debrick), la bella moglie sottomessa di Sator.
Una classica storia di azione all’apparenza, che sembra un po’ strizzare l’occhio ai film di James Bond. Apparenza, appunto. Perché la missione prende le mosse in un mondo crepuscolare dello spionaggio internazionale, con intrighi che si ordiscono al di là del tempo reale. Passato, presente e futuro si intrecciano, creando paradossi a volte inestricabili. E lo spettatore, di cui il Protagonista è una sorta di alter ego, viene trasportato non in un semplice viaggio nel tempo. Ma in una inversione del tempo. Con tanto di proiettili che dal bersaglio tornano nella canna della pistola e palazzi distrutti che si ricostruiscono davanti agli occhi sbalorditi e disorientati di protagonisti e spettatori.
Il consiglio per godersi lo spettacolo? Ce lo dà lo stesso Nolan attraverso le parole di Neil: “Non cercare di capire, sentilo“.
Tenet: il trailer del film al cinema
Incuriositi? Di seguito ecco il trailer ufficiale di Tenet ancora nelle sale cinematografiche italiane.
Recensione e spiegazione di Tenet
Se invece siete tra coloro che hanno già visto Tenet e (giustamente) cercano qualche spiegazione, vi rimandiamo alla bella recensione di Paolo Mereghetti su Corriere, «Tenet», gli 007 di Nolan «dribblano» il tempo per salvare il futuro del mondo, e all’intervista a Robert Pattinson di Francesca Scorcucchi.
Per orientarvi nelle inversioni temporali e cercare di capire dove, quando e come si svolgono le azioni, un utente ha condiviso sulla piattaforma Weibo questo utile e simpatico schema.
Dove è stato girato Tenet: le location del film
Il pregio di Tenet non è solo nella trama – complicatissima – e negli effetti speciali, ma anche nella scelta delle location che hanno portato Nolan e il suo team di produzione a girare in sette Paesei diversi. Tra cui l’Italia. Se non volete rischiare spoiler, non proseguite la lettura. Altrimenti, ecco il viaggio nei luoghi dove è stato girato Tenet.
Tenet in Italia: la Costiera Amalfitana e la Terrazza dell’Infinito
Da buon villain super ricco e potente, Andrei Sator non poteva che possedere uno superyacht di lusso. Esiste davvero e si chiama Planet Nine (per gli appassionati di barche sorprendenti, qui la classifica degli yacht più grandi al mondo). Lungo poco più di settantatré metri, con sei ponti e una piattaforma per far atterrare l’elicottero e uno scafo grigio rinforzato in acciaio che gli dà un tono più “industriale”, ha un aspetto aggressivo e difensivo. Perfetto per un personaggio come Sator che fa dello yacht il suo palazzo e rifugio. Lo troviamo allora ormeggiato al largo del Vietnam dove, con la moglie Kat, sta trascorrendo un’ultima fuga d’amore. Peccato che nella realtà ci troviamo invece in Costiera Amalfitana e stiamo navigando tra Amalfi e Salerno.
Sebbene le scene cruciali sullo yacht in Tenet siano ambientate nelle acque al largo Paese del Sudest asiatico, i realizzatori sapevano che non era possibile navigare da quelle parti sul Planet Nine. Così, la Costiera Amalfitana si è trasformata nel Vietnam. “Ci sono alcune scogliere ed aree limitrofe che sono prive di architetture tipicamente italiane”, ha affermato lo scenografo Nathan Crowley, “quindi è stato facile farla sembrare terra vietnamita. Abbiamo costruito un piccolo molo sulla spiaggia e abbiamo ridisegnato alcuni pescherecci italiani per farli sembrare vietnamiti. Benvenuti in Vietnam”, ha scherzato.
In realtà il fascino italiano della Costiera ritorna evidente in vari momenti del film. Come nell’incontro tra Kat e il Protagonista, lontani da occhi indiscreti, su una incredibile terrazza sul blu abbellita da mezzi busti classici. La ripresa aerea ci mostra un luogo fuori dal mondo, a picco sul mare. È la Terrazza dell’Infinito, il belvedere di Villa Cimbrone a Ravello (hotel di lusso ma con giardini aperti al pubblico e visitabili). Dove è stata girata anche la cena a lume di candela in cui il Protagonista incontra per la prima volta Sator nell’hotel Belmond Caruso.
Il motoscafo per raggiungere lo yacht dell’oligarca? Sfreccia con il Protagonista e Kat a bordo, davanti ad Amalfi. Dove sono state ripresi anche le passeggiate sulla darsena.
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Le location in Estonia
Oltre all’Italia, come location di Tenet il regista ha scelto l’Estonia, che appare subito nella scena iniziale. Il prologo del film è irrompente. Quasi disorientante. Perché si accende subito, e mostra una squadra pesantemente armata che fa irruzione nel teatro dell’opera di Kiev, in mezzo a un concerto di musica classica.
La sequenza è stata girata in realtà a Tallinn, dove si trova il Linnahall, un’enorme struttura sportiva originariamente costruita per le Olimpiadi di Mosca del 1980, quando il Paese faceva ancora parte dell’ex Unione Sovietica. Nathan Crowley ha affermato: “Penso che sia uno dei miei edifici preferiti in cui abbiamo mai girato. Si affaccia sul Mar Baltico e l’architettura è un misto tra brutalismo e un tempio Maya. È enorme ed è ancora imponente”.
L’edificio, infatti, era abbandonato da 10 anni, ed era in uno stato di completo degrado. Sedili e vetri rotti, tappeti logori e pareti rigonfie e piene di graffiti. “È stato un lavoro impegnativo dargli nuovamente lustro” ha sottolineato Crowley. “Abbiamo ripulito tutto, ricostruito il palco, lucidato il cemento e ricostruito alcune delle pareti esterne perché si erano deformate nel corso degli anni. Abbiamo dovuto riparare le porte e sostituire un’enorme quantità di vetri; aggiustato l’illuminazione esistente e ne abbiamo aggiunte alcune per le riprese. Abbiamo passato molto tempo a occuparci di tutti i posti a sedere per il pubblico, e dei tappeti, e tutto questo rimarrà per sempre. Per noi si trattava di ridare l’antico vigore ed aggiungerne altro, ed è stato davvero gratificante. È un edificio fantastico e spero che Tallinn continui a prendersene cura”.
In seguito al raid, il Protagonista viene catturato e torturato tra i binari di uno scalo merci. Siamo sempre a Tallinn, nel cantiere ferroviario all’interno di Telliskivi Creative City, da quartiere ex industriale a hub creativo. Ingoia una pillola per suicidarsi, sembra tutto finito. Ma si risveglia con i membri di Tenet, in navigazione verso la Danimarca.
Sbarca nella realtà nel porto di Muuga, a est di Tallinn, per incontrare la scienziata Barbara e scoprire il segreto dei proiettili “a tempo invertito” nel Wermuth-Bygningen Building, che altro non è che il vecchio tribunale di Liivalaia 24, ora in disuso.
Anche una delle sequenze più impegnative del film è stata girata in Estonia. Si tratta dell’elaborata rapina con tanto di adrenalinico inseguimento di auto invertite, in cui il Protagonista e Neil cercano di recuperare l’ultimo pezzo dell’algoritmo e di sottrarlo a Sator.
La scena si è svolta sulla Laagna Tee, un’autostrada trafficata nel centro di Tallinn. Il produttore esecutivo Thomas Hayslip non ha nascosto i timori: “Stavamo chiudendo otto chilometri di un’autostrada a sei corsie nel mezzo di una delle aree più densamente popolate dell’Estonia. Ogni giorno temevo che ci avrebbero fatto chiudere, ma alla fine ci è stato concesso il tempo necessario per completare la sequenza”.
Tra le altre location a Tallin, il Maarjamäe, Memoriale della Seconda Guerra Mondiale, dove il Protagonista si incontra con Priya. E la sede norvegese di Freeport, in cui irrompe insieme a Neil per recuperare il finto Goya: il tour nella hall è stato girato all’interno del Kumu Art Museum, nel Kadriorg Park di Tallinn.
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Dove è stato girato Tenet nel Regno Unito: Southampton e Londra
Dopo il loro primo incontro in Vietnam (Costiera Amalfitana), Andrei Sator invita il protagonista a salire su uno dei suoi catamarani foil F50. Le imbarcazioni, capaci di raggiungere velocità record di 50 nodi, sono protagoniste di una corsa da brivido. Sia per il personaggio che per l’attore che lo interpreta. “Sono stati momenti molto intensi”, ha confessato Washington. “Mi sembrava di volare, e non potevo mostrarmi impaurito, specialmente vedendo Chris e Hoyte legati al centro, che ci riprendevano – ero semplicemente in paradiso, ho adorato ogni istante”.
La scena, che richiedeva il supporto di piloti esperti, non è stata però girata in Costiera Amalfitana. La produzione aveva chiesto l’aiuto del team SailGP, che però si trovava nel bel mezzo di un circuito di gara, e durante le riprese di Tenet ad Amalfi, si sarebbe spostato a Nizza. L’incontro è avvenuto così nelle acque di Southampton, nel Regno Unito, subito dopo la Cowes Week, una grande regata velica sportiva.
Le riprese di Tenet sono poi proseguite in Inghilterra, a Londra, dove si trova la scuola privata frequentata dal figlio di Sator e Kat, la Cannon Hall School (la location è l’esterno di un edificio privato). Sempre nella capitale inglese si incontra anche l’elegante club per gentleman, dove il Protagonista vede l’agente segreto britannico Michael Crosby (interpretato da Michael Caine): in questo caso si tratta del Reform Club, in 104 Pall Mall, a Westminster, già scelto come location di due film di Bond: Die Another Day e Quantum of Solace. Qui Crosby rivela al protagonista, che l’unico modo per avvicinare Sator è la moglie Kat. La incontra per la prima volta nella Shipley’s Auction House, per proporle un finto Goya. La location, in realtà, non è una galleria, ma la sede del National Liberal Club.
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Tenet, le location del film in Scandinavia: Danimarca e Norvegia
All’inizio di Tenet, il Protagonista, tratto in salvo, si trova in isolamento nell’edificio che ospita una turbina eolica. Gli esterni sono stati ripresi in un vero parco eolico, il Nysted Wind Farm, nel Mar Baltico, al largo della costa della Danimarca.
Le riprese in acqua si sono invece svolte su una grande nave rompighiaccio, in condizioni avverse. “Il tempo è stato uno dei problemi principali che abbiamo avuto durante le riprese in Danimarca”, ha dichiarato Neil Andrea, coordinatore marittimo, responsabile dell’acquisizione dell’ampia varietà di barche che appaiono in Tenet. “Eravamo all’interno di un parco eolico, quindi già sapevamo che sarebbe stato difficile. Ci sono stati dei giorni in cui il vento ha superato i 40 nodi e le onde addirittura i 3 metri. Ma, vista l’esperienza maturata con Dunkirk, eravamo pronti e sapevamo come gestire il tutto”.
Rimanendo in Scandinavia, eccoci arrivare finalmente a Oslo, in Norvegia, dove sono state girate le scene dell’incontro tra il Protagonista e Neil sul tetto del Teatro dell’Opera, nel quartiere Bjørvika.
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India: le location di Tenet a Mumbai
Analizzando i proiettili invertiti che la scienziata Barbara mostra al Protagonista, si risale a un trafficante di armi in India. E così il cast e la troupe sono volati a Mumbai, giusto per la fine della stagione dei monsoni, per girare alcune scene intriganti.
Il Protagonista chiama il suo contatto locale Neil all’esterno del Cafe Mondegar, una popolare attrazione turistica di Mumbai, famosa per gli interni ricoperti dai murales del fumettista indiano Mario Miranda. Da non perdere se ci si trova da queste parti.
L’incontro con lo scaltro e ambiguo Neil avviene però al Royal Bombay Yacht Club, un club privato che si trova a breve distanza dal Gateway of India, monumentale portale dove Priya comunicherà al Protagonista che Sator non deve essere assolutamente ucciso.
Insieme a Neil, il Protagonista pianifica l’irruzione all’appartamento del trafficante di armi, che si trova però al ventesimo di un grattacielo di Mumbai. La scena è girata in notturna, in cima alla Neelam Shree Vardhan Tower, che svetta su Breach Candy, quartiere residenziale di Mumbai.
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I luoghi di Tenet negli Stati Uniti: le scene girate in California
Finiamo il nostro viaggio nei luoghi di Tenet in California. Nel film, si assiste a un drammatico incidente aereo orchestrato come diversivo da Neil e del Protagonista per accedere a uno dei tornelli di Sator, che consentono di invertire il tempo.
La scena, seppur ambientata ad Oslo, è stata in realtà girata all’aeroporto di Victorville, alle porte del deserto del Mojave. Girata di notte, ha richiesto l’impiego di un’enorme quantità di luce, creando non poche difficoltà. “Doveva coprire un’area molto vasta, quindi avevamo condor con luci e sorgenti luminose in cima a tutti gli edifici circostanti” ha sottolineato il direttore della fotografia, Hoyte van Hoytema. “Tutto era visibile nell’arco di un miglio, il che ha rappresentato una sfida dato che dovevamo riprodurre un aeroporto di Oslo, senza l’immagine del deserto del Mojave in secca sullo sfondo”.
Un bel rompicapo. Tanto che all’inizio si era pensato di usare gli effetti speciali e un set in miniatura, anche per contenere i costi. Sorprendentemente, ha rivelato uno dei produttori di Tenet, Emma Thomas, “abbiamo fatti i conti e scoperto che era più conveniente acquistare un aereo in disuso che costruire una miniatura e un set a grandezza naturale per gli interni”.
Nolan, Crowley e Hayslip si sono così recati all’aeroporto di Victorville, dove sono immagazzinati i vecchi aerei passeggeri. Il velivolo scelto da Nolan era un vecchio jumbo jet 747. Ma, ironia della sorte, prima di farlo schiantare, hanno dovuto metterlo a nuovo. Scott Fisher chiarisce: “Quando un aereo viene messo fuori servizio, si smontano i freni e altre parti, quindi il nostro obiettivo principale era innanzitutto sostituire i freni per avere la possibilità di farlo fermare; controllare lo sterzo; scegliere il nostro veicolo di rimorchio e assicurarci che tutto funzionasse bene”.
La troupe ha avuto bisogno del nulla osta della Boeing che ha costruito l’aereo, dell’autorizzazione per l’utilizzo dell’aeroporto e dell’hangar, necessari perché facenti parte del set.
E quindi, eccoci al grande finale. La sequenza della battaglia si svolge in una città abbandonata della Russia. Mentre le riprese hanno coinvolto tre diverse location. Gli esterni sono stati girati in una miniera di ferro abbandonata, una città fantasma tra le Eagle Mountain, vicino a Indio. Nathan Crowley afferma: “Volevamo edifici in rovina in un paesaggio arido di tipo siberiano, senza alberi o fogliame. Eagle Mountain aveva un nucleo di strutture esistenti che ci siamo resi conto di poter trasformare in vecchi condomini. Abbiamo aggiunto anche edifici, mantenendo l’atmosfera brutalista che è stata l’ispirazione architettonica del film sin da Linnahall”.
Una curiosità. La sequenza di Eagle Mountain ha coinvolto l’intera squadra di stuntman e centinaia di comparse. Ma visto che si girava per almeno 10 ore al giorno, nel caldo afoso del deserto, vestiti con un ingombrante equipaggiamento militare, e muovendosi tra gli esplosivi, sono stati scelti ex militari con esperienza.
Gli interni sono stati invece girati in un vecchio centro commerciale chiuso nella città di Hawthorne, dove sono stati costruiti anche due dei grossi tornelli. “È un ingresso sotterraneo con un tornello industriale, robusto, in cemento. L’abbiamo costruito lì perché richiamava quel tipo di tema architettonico brutalista”, ha detto Crowley. Un altro è invece stato ricreato presso lo Stage 23 della Warner Bros.
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