Abbiamo fatto qualche domanda a Stefano, il referente del nostro viaggio avventura zaino in spalla in India, un viaggio unico alla scoperta di una zona dell’India ricca di arte e storia, ancora poco conosciuta dal punto di vista turistico. La maggior parte degli spostamenti avverrà in treno, un viaggio nel viaggio, fatto di condivisione, di incontri, di conoscenza, di profumi, di odori, di contatto umano, tutti ingredienti di questo viaggio in India.
Quali sono le caratteristiche che distinguono questo viaggio di turismo responsabile dagli altri viaggi a modalità più “classica” in India?
L’India è un contesto di straordinaria verità culturale e notevoli specificità sociali. Fare turismo in India vuole spesso dire rimanere in contesti artificiosi senza di essere in grado di entrare in contatto con le realtà più controverse e interessanti del paese. Una prima caratteristica del viaggio è quella di entrare in contatto con un’India poco toccata dal turismo e ricca di spunti insoliti. La seconda caratteristica è il contatto con associazioni locali, ONG, comitati di cittadini che lottano ogni giorno in realtà difficili: questo consente ai viaggiatori di conoscere queste realtà e nel contempo aiutare queste organizzazioni contribuendo ai loro progetti finalizzati in modi diversi alla promozione di giustizia sociale, educazione e migliori condizioni economiche per le sezioni più vulnerabili della società indiana.
L’India è: mercati variopinti, templi e…? Quali sono i colori, gli odori e i suoni che incontreremo in questo viaggio?
L’India è tutto questo… ma è anche stereotipi. Di certo i mercati e i templi impressionano per i colori, in suoni, le persone che li popolano… ma non esiste in un viaggio come questo un colore, un odore o un suono prevalenti. Direi che si tratterà di un mix di tradizione e modernità, in cui ognuno coglierà i colori, gli odori e i suoni che più gli si addicono.
Durante questo viaggio si visitano molte bellezze storico-architettoniche. Ma cosa ci dici della popolazione che si incontra?
Il viaggio prevede un contatto diretto con la popolazione locale in molte occasioni… dallo slum di Dharavi a Mumbai ai villaggi del Karnataka. Ognuna di queste realtà è popolata de genti diverse, con specificità culturali ben definite. Si tratta soprattutto di un’immersione nell’India profonda e nella sua straordinaria varietà umana.
Durante la visita al villaggio di Anegundi c’è la possibilità di cenare insieme alle famiglie del posto. Come descriveresti questa esperienza?
Di certo si tratta di un’esperienza unica. Sedersi per terra e mangiare con le mani in un piatto fatto di foglie di banana. E soprattutto l’insolita opportunità di provare una cucina autentica, fuori dai circuiti dei ristoranti. Con risultati che di solito sono sorprendenti… la stragrande maggioranza dei viaggiatori ama questo cibo!
Viaggiare in treno in India è un’esperienza… ce ne parleresti?
Il treno in India è di per se uno degli highlight del viaggio. A partire dalle stazioni, affollate all’inverosimile e percorse da venditori, pellegrini, viandanti, santoni… il treno è il mezzo migliore per visitare l’India, per conoscere le persone, per essere attratti da suoni e rumori e vedere il paesaggio cambiare lentamente… in un viaggio in India l’esperienza del treno è a mio avviso davvero fondamentale.
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