Novara: alla scoperta di un Piemonte “lombardo”, tra le risaie e i vigneti

Secondo centro del Piemonte per popolazione dopo Torino, Novara sorge nella pianura tra le risaie. Svetta sulla città l’imponente cupola neoclassica a pinnacolo della basilica di San Gaudenzio, progettata da Alessandro Antonelli. Le vie acciottolate e le piazze contornate da antichi portici caratterizzano il bel centro storico, impreziosito da tesori architettonici come il complesso monumentale del Broletto, il castello Visconteo-Sforzesco, il battistero paleocristiano e la cattedrale.

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Sede universitaria, Novara è anche un importante centro industriale e logistico tra Torino e Milano, mentre il riso è l’elemento principale della cucina locale, ingrediente del piatto tipico della zona, la Paniscia. Sede del “Consorzio per la tutela del formaggio Gorgonzola”, Novara è anche patria del celebre aperitivo Campari, bevanda alcolica creata da Gaspare Campari nel 1860, e della storica casa editrice De Agostini.

Dove si trova Novara

Sorge tra i fiumi Sesia e Ticino, nel mezzo della pianura e delle risaie, a circa cinquanta chilometri da Milano e 95 da Torino, alle quali è collegata dall’autostrada Torino-Milano. Per questo la città ha forti influenze lombarde. Fondata attorno all’ 89 a.C., in età imperiale era Novaria, municipium situato sulla strada tra Vercellae, l’attuale Vercelli, e Mediolanum, Milano. La sua pianta a strade perpendicolari, che la caratterizza e che si è mantenuta nei secoli, risale all’epoca romana.

Cosa vedere a Novara

Basilica di San Gaudenzio

Monumento più celebre della città, la basilica di San Gaudenzio fu progettata da Pellegrino Tibaldi, architetto prediletto da San Carlo Borromeo, e costruita tra il XVI e il XVII secolo. Elemento fortemente caratterizzante il complesso è la maestosa cupola neoclassica a pinnacolo. Simbolo di Novara, che raggiunge l’altezza di 121 metri, fu progettata nel 1841 da Alessandro Antonelli e aggiunta al corpo della chiesa: i lavori vennero completati il 16 maggio del 1878. Per visitare la Cupola di san Gaudenzio, info su kalata.it

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Altro elemento importante della basilica è il campanile: alto 75 metri ad opera di Benedetto Alfieri, fu costruito tra il 1753 e il 1786. La basilica è costituita da un’unica navata centrale, sulla quale si aprono sei cappelle ricche di capolavori. Tra gli autori delle opere che impreziosiscono gli interni vi sono Gaudenzio Ferrari, Pelagio Palagi, Pier Francesco Mazzucchelli detto il Morazzone, e Guglielmo Caccia detto il Moncalvo.

basilica con la cupola di San Gaudenzio Novara
La basilica con la cupola di San Gaudenzio (iStock)

Broletto

Il complesso monumentale del Broletto è costituito da quattro edifici di differente epoca, con differenti elementi architettonici, decorativi e artistici. Situato nel cuore della città, a due passi dalla cattedrale, è accessibile attraverso due passaggi ad arco: uno da piazza della Repubblica e uno da corso Italia.

Quattro sono i palazzi che compongono il complesso, quello del Comune, detto anche palazzo dell’Arengo, risalente al XII secolo, il palazzo dei Paratici, del periodo compreso tra il XII e il XIII secolo, il palazzo del Podestà, costruito tra la fine del XIV e l’inizio del XV secolo, e quello dei Referendari, unico dei quattro edifici privo di porticato aperto sul cortile. Oggi sede della Galleria d’Arte Moderna “Paolo e Adele Giannoni”, nel complesso si svolgevano un tempo attività politiche ed economiche della città.

cortile del Broletto Novara
Il cortile del Broletto (Terre Alto Piemonte/Carlo Sguazzini)

Teatro Coccia

Si affaccia lungo via Fratelli Rosselli e delimita a ovest piazza dei Martiri e a est piazza Giacomo Puccini. Il Coccia è uno dei principali teatri di tradizione d’Italia. La grandezza della sala a forma di ferro di cavallo è notevole, circondata da tre ordini di palchi, dalla prima galleria e dal loggione, tutti decorati in stile Rinascimentale.

L’inaugurazione del teatro intitolato a Carlo Coccia, per oltre trent’anni maestro di Cappella del Capitolo del Duomo, fu il 22 dicembre del 1888, con l’opera “Gli ugonotti” di G. Meyerbeer, diretta da Arturo Toscanini.

Il Teatro Coccia Novara
Il Teatro Coccia (Terre Alto Piemonte/Stefano Scarafia)

Cattedrale di Santa Maria Assunta

Principale luogo di culto della città, la cattedrale di Santa Maria Assunta, più nota come il duomo, sorge nel caratteristico centro storico, in piazza della Repubblica. Lungo il lato affacciato sulla piazza c’è un colonnato, mentre l’ingresso è situato sotto un pronao costituito da quattro imponenti colonne ornate da capitelli corinzi che sorreggono il frontone di forma triangolare.

L’interno è a tre navate: la centrale è coperta da una volta a botte mentre le laterali presentano una copertura a calotta in ogni campata. Tra i dipinti che impreziosiscono l’interno del duomo vi sono opere di Callisto Piazza, Bernardino Lanino e Gaudenzio Ferrari. Sono parte del complesso anche il campanile, la canonica e il chiostro, dove sono raccolti reperti archeologici, antiche epigrafi, rilievi scolpiti e sarcofagi.

Cattedrale di Santa Maria Assunta Duomo di Novara
Cattedrale di Santa Maria Assunta (Terre Alto Piemonte/Carlo Sguazzini)

Battistero del duomo

Sorge a due passi dalla cattedrale di Santa Maria Assunta ed è il più antico edificio della città, oltre ad essere tra le più antiche architetture paleocristiane della regione. La fondazione viene datata al V secolo, mentre tiburio e cupola al suo interno risalgono all’XI secolo. L’edificio presenta un’aula a pianta ottagonale e vanta alle pareti preziosi affreschi.

Castello Visconteo-Sforzesco

Sorge nel cuore della città il castello Visconteo-Sforzesco di Novara. Suo principale edificio militare, si affaccia su piazza Martiri, ed è sede di mostre ed eventi. Affonda le sue radici nel XIII secolo, la sua storia è segnata da due importanti casati come i Visconti e gli Sforza.

Più volte modificato, il castello mantenne sempre la sua funzione militare-amministrativa per divenire poi carcere nel periodo napoleonico. La Rocchetta era ed è ancora la parte più antica e “nobile” del castello, e custodisce la maschera mortuaria di Cavour insieme ad altri cimeli del periodo del Risorgimento italiano.

cortile del Castello di Novara
Il cortile del Castello di Novara (Terre Alto Piemonte)

Casa Bossi

Progettata dall’architetto Alessandro Antonelli, Casa Bossi è un gioiello architettonico realizzato tra il 1857 e il 1861, straordinario esempio di stile Neoclassico e perfetta espressione di un’epoca, l’Ottocento. Info: casabossinovara.com

Museo di Storia Naturale Faraggiana Ferrandi

Situato nel centro storico di Novara, all’interno del palazzo Faraggiana, il Museo di Storia Naturale Faraggiana Ferrandi propone raccolte zoologiche, con mammiferi, rettili, uccelli e pesci, ma anche un percorso multisensoriale dove l’esposizione può essere ascoltata, annusata e toccata grazie alla presenza di postazioni video, box olfattivi e cartoline tattili.

Cosa fare a Novara e dintorni

Shopping nel centro storico

Dalla centralissima piazza della Repubblica, sulla quale si affaccia la cattedrale, a piazza Cavour, dominata dalla statua omonima, da corso Italia a corso Cavour, Novara merita una visita non solo per i suoi edifici storici, per la sua buona tavola e per i suoi ristoranti, ma anche per godere delle sue botteghe e dei suoi negozi.

All’ombra della cupola di San Gaudenzio è d’obbligo qualche ora di shopping, soprattutto gourmand: non si può lasciare la città senza aver comprato i Biscottini di Novara di Camporelli, una bella fetta di gorgonzola e qualche bottiglia di vino delle Colline Novaresi.

I portici di Piazza delle Erbe Novara
I portici di Piazza delle Erbe (Terre Alto Piemonte/Giorgio Perottino)

Tour delle risaie del novarese

Che si faccia in bicicletta o a piedi, il tour delle risaie del novarese è sempre un’esperienza indimenticabile. Sullo sfondo la sagoma inconfondibile della cupola di San Gaudenzio e all’orizzonte le Alpi: le campagne di Novara danno sempre spettacolo. In ogni stagione dell’anno i filari di pioppi e i cascinali rendono le risaie del novarese luoghi di grande fascino, dove dominano il silenzio, i colori e tanta poesia. Sono luoghi da visitare senza fretta, luoghi di pace e grandi suggestioni, dove flora e fauna rapiscono l’attenzione di camminatori e pedalatori.

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Cosa vedere nei dintorni di Novara

Orta San Giulio e Sacro Monte di Orta

isola di San Giulio lago d'Orta
L’isola di San Giulio (iStock)

A poco più di mezz’ora di macchina da Novara, a nord, c’è uno dei laghi più belli e affascinanti d’Italia, il lago d’Orta. Il pittoresco borgo di Orta è un minuscolo centro medievale pedonale raccolto intorno a piazza Motta, con vista sull’isola di San Giulio: da visitare, il cinquecentesco Broletto e le tante botteghe di artigianato e di prodotti gastronomici.

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L’isola di San Giulio, soprannominata l’”Isola del Silenzio”, regala pace e tranquillità, ed è caratterizzata dalle sagome del convento delle monache benedettine Mater Ecclesiae e dalla basilica di San Giulio, risalente al IV secolo. E poi c’è il Sacro Monte di Orta, con le sue cappelle affrescate avvolte da un fitto e rigoglioso bosco, dove passeggiare è una continua sorpresa tra affacci incantevoli sul lago e scenari naturali di rara bellezza.

Arona e il colosso di San Carlo Borromeo

A poco più di mezz’ora da Novara c’è il lago Maggiore. Primo approdo del Verbano, arrivando dalla pianura novarese, è Arona, tra i principali centri commerciali e turistici del bacino. Da vedere il suo centro storico, ricco di edifici di pregio come la collegiata della Natività di Maria Vergine, parrocchiale di Arona, il Broletto, o palazzo di Giustizia, che sorge sull’antica piazza del Popolo, e la neoclassica villa Ponti, che ospitò Napoleone Bonaparte, oggi sede di mostre e convegni.

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Il colosso di san Carlo Borromeo ad Arona
Il colosso di san Carlo Borromeo ad Arona (iStock)

Imperdibile, per chi visiti Arona, è il colosso di San Carlo Borromeo, statua in rame soprannominata Sancarlone che, situata in località San Carlo, domina il lago: alta 35 metri, fu conclusa nel 1698 su disegno di Giovanni Battista Crespi.

San Nazzaro Sesia: abbazia dei Santi Nazario e Celso

Fondata nel 1040 dal vescovo di Novara Riprando, della potente famiglia feudataria dei conti di Pombia, poi conti di Biandrate, l’abbazia dei Santi Nazario e Celso è situata a poco meno di venti chilometri da Novara ed è uno dei complessi monastici più importanti del Piemonte.

Situata nel comune di San Nazzaro Sesia, è composta da una cinta muraria con torrette angolari circolari, la chiesa in stile Gotico lombardo, il campanile romanico e il chiostro con un ciclo quattrocentesco di affreschi dedicati a San Benedetto. In mezzo alle risaie, l’importante complesso storico-religioso ospita, nel corso dell’anno, concerti, mostre e conferenze.

abbazia dei santi Nazario e Celso a San Nazzaro Sesia
L’abbazia dei santi Nazario e Celso (iStock)

Boca: santuario del Santissimo Crocifisso

In poco meno di mezz’ora, da Novara, si raggiunge il santuario del Santissimo Crocifisso a Boca. Immerso nelle colline novaresi, il santuario è meta, ogni anno, di pellegrini provenienti da tutto il Piemonte. Realizzato in stile Neoclassico, sorge nel Parco Naturale del Monte Fenera, ed è punto di partenza di interessanti itinerari escursionistici che portano turisti, camminatori e appassionati di mountain bike alla scoperta dei rilievi prealpini dell’alta provincia di Novara, come la zona viticola collinare di Boca, dove si produce l’omonimo vino Doc, il Monte Lovagone e la Croce del Teso.

Cosa mangiare a Novara

Il re della tavola novarese è il riso ed è la paniscia la portata imperdibile per chi voglia assaggiare la specialità di questa città del nord del Piemonte, a una manciata di chilometri dal confine con la Lombardia. La paniscia è un risotto con verza e fagioli borlotti mantecato con cotica di maiale, lardo e salam d’la duja, un insaccato molle delle terre vercellesi e novaresi, che viene servito in tanti ristoranti della zona.

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Tra le tipicità più curiose da assaggiare vi sono anche le rane fritte, croccanti e gustose. Altro piatto del novarese è il tapulon, uno spezzatino d’asino cotto a lungo nel vino e accompagnato con la polenta. Re indiscusso dei formaggi novaresi è il Gorgonzola Dop, con il quale si preparano anche ottimi risotti, mentre tra i dolci vi sono le delizie dello storico Biscottificio Camporelli, che dal 1852 produce i biscottini di Novara.

 formaggio Gorgonzola
Il formaggio Gorgonzola (iStock)

Dove mangiare a Novara

Ristorante La Rima

Situato a due passi dalla cattedrale, il ristorante La Rima propone creazioni genuine e originali. Dalla pasta fatta a mano al pane sempre fresco, è garanzia di qualità ed eccellenza. Dal baccalà mantecato alla battuta di fassona, dal flan di fontina al risotto al Bettelmatt, dalle tagliatelle al ragù di cervo al controfiletto di vitello, La Rima è un’esperienza da fare per chi decida di visitare Novara e apprezzarne i sapori.

Trattoria Cavallino Bianco

Nel cuore del centro storico di Novara, la trattoria Cavallino Bianco è un angolo di storia e tradizione. Quattro generazioni di donne si sono succedute in questo angolo del gusto novarese, un tempo locanda e oggi trattoria, dove la cucina tradizionale piemontese e i suoi sapori continuano a regalare emozioni agli ospiti. Dal vitello tonnato alla lingua in salsa verde, dal salamino della duja e insalata russa alla tradizionale paniscia, dai ravioli del plin al sugo d’arrosto al filetto di cavallo, salsa di funghi e tortino di patate, dal bunet al salame al cioccolato, alla trattoria Cavallino Bianco vanno in scena i migliori sapori della tradizione novarese e piemontese.

Ristorante Circolo della Paniscia

E’ il piatto tipico della cucina novarese a dare il nome a questo angolo di storia della città. Qui la paniscia è un’istituzione e si fa seguendo la storica ricetta della nonna dello chef. Un ambiente accogliente ma informale quello del Circolo della Paniscia, dove si servono, tra gli altri, anche lo stufato d’asino, il tapulon, la trippa in umido con fagioli e verdure, le lumache in guazzetto e le rane fritte.

 Paniscia Novara
La Paniscia (Terre Alto Piemonte/Paolo Migliavacca)

Ristorante Tre Scalini

Selvaggina, verdure di stagione, pesci di primissima qualità e carni locali sono alla base della cucina dei Tre Scalini, che vuole riportare al centro dell’attenzione i sapori della tradizione contestualizzandoli nel vissuto dello chef. Dai tortellacci ripieni di cardo gobbo di Nizza Monferrato, fonduta valdostana e tartufo nero al coniglio alla piemontese, dalle pappardelle piemontesi con ragù di lepre in salmì alla guancia di manzo brasata alla Barbera con purè di patate di montagna, il tutto accompagnato da una ricca selezione di vini, rende i Tre Scalini una delle mete golose di Novara da non perdere.

Ristorante Il Laghetto

La storia del Ristorante osteria del Laghetto affonda le sue origini nel 1981, e continua ancora oggi con una clientela che non arriva solo da Novara ma anche dal resto del Piemonte e dalla vicina Lombardia. Una cucina a base di pesce fresco ma anche di carni, in un contesto ideale per ogni genere di evento all’interno di un parco con due laghetti dove dominano pace e tranquillità. Dai pranzi di lavoro ai meeting, dalle cene d’affari alle feste private e alle presentazioni aziendali, il ristorante Il Laghetto è ideale come location e come offerta gastronomica.

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Biscottificio Camporelli

E’ nei conventi cittadini nella metà del XVI secolo che nascono i Biscottini di Novara. Confezionati dalle monache come dolce della festa vengono regalati dal clero novarese a quello romano. E’ poi all’inizio della seconda metà dell’Ottocento, nel 1852, che la famiglia Camporelli ne riprende la tradizione iniziandone la produzione e perfezionandone la formula, ottenendo un prodotto dai sani principi alimentari.

L’azienda Camporelli1852 è oggi tra le eccellenze della tradizione dolciaria piemontese e la sua esperienza centenaria ne garantisce oggi l’autenticità di un tempo. Oltre ai classici Biscottini di Novara, divenuti prodotto d’eccellenza, si uniscono molte altre delizie come il Dolce di San Gaudenzio, i biscotti al riso, le Margheritine di Stresa, e poi torte, croissant artigianali e molto altro.
Al numero 3/5 di vicolo Monte Ariolo, nel centro di Novara, vive la storia del Biscottificio Camporelli, tappa imperdibile per tutti gli amanti dei dolci e della storia.

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