Viaggio tra la Lunigiana e le Alpi Apuane, tra castelli e borghi, natura selvaggia e buon cibo

Eccola la Toscana che non ti aspetti, quella lontana dal mare, senza borghi superstar o città d’arte famose nel mondo. Neppure brillano ristoranti stellati, e di vigneti non se ne parla. Di star dello spettacolo o dello sport, poi, neppure l’ombra.

Cosa fare e vedere in Lunigiana e Garfagnana

In Garfagnana e in Lunigiana regna l’understatement. Oggi i punti di forza sono natura, genuinità, lentezza. Ma c’è stato un tempo in cui questi erano luoghi di mondanità, frequentati dal bel mondo di tutta Europa per gli eleganti stabilimenti termali, gli hotel di lusso e l’ambiente rilassante.

ponte delle Catene vicino a Bagni di Lucca
Il ponte delle Catene vicino a Bagni di Lucca.

Sulle tracce del passato

Ai tavoli verdi del Casinò di Bagni di Lucca, il più antico d’Europa (1839), sedevano teste coronate, magnati, intellettuali. Ora che la pallina della roulette ha smesso di girare (il Casinò è stato chiuso nel 1953 per decisione dell’amministrazione locale), attrezzature, arredi e materiali sono traslocati nel piccolo museo dedicato al gioco d’azzardo. Raccoglie pezzi dal 1700 al 1945 ed è allestito nella storica Villa Webb.

Ma un po’ dell’atmosfera di allora sopravvive nelle architetture neoclassiche e nelle sontuose sale dai soffitti affrescati che si possono ammirare in occasione di mostre ed eventi oppure prenotando una visita (cell. 347.84.57.317).

Lo spirito del passato continua ad aleggiare anche nelle vie del centro, dove la passeggiata è scandita dalle facciate di dimore Liberty e rinascimentali, spesso circondate da parchi secolari che si specchiano nelle acque del torrente Lima. Al termine del tour, inevitabile la sosta in uno dei centri termali per una pausa di puro relax.

Orrido di Botri gola calcarea scavata dalle acque del Rio Pelago Toscana
L’Orrido di Botri, gola calcarea scavata dalle acque del Rio Pelago. Le sue pareti strapiombanti raggiungono i 200 metri di altezza.

Vacanze attive nella Valle del Serchio

Se le terme continuano a essere un’attrattiva, oggi lo sono ancora di più le occasioni che il territorio offre agli appassionati di vacanze attive.

L’Orrido di Botri

Gli amanti del canyoning si ritrovano nella Valle del Serchio all’Orrido di Botri. La gola calcarea, scavata dalle acque del Rio Pelago, ha pareti strapiombanti alte fino a 200 metri e, in alcuni punti, distanti solo qualche metro una dall’altra.

Dichiarato Riserva naturale biogenetica statale per il suo valore ambientale, l’Orrido si può attraversare solo nei mesi estivi, anche senza guida, con itinerari che durano da quattro a sei ore.

Nel centro storico di Barga

Da qui la Valle del Serchio si restringe, ma non tanto da non regalare scorci superbi sui candidi picchi delle Apuane, che spuntano, a ovest, sopra le foreste di faggi e castagni. Un fantastico belvedere è quello dell’Arringo, la spianata erbosa nel centro storico di Barga, sulla quale si affaccia anche il Duomo romanico e dove, con un po’ di fantasia, si può immaginare Giovanni Pascoli mentre, ispirato dai rintocchi del campanile, compone la celebre L’ora di Barga.

Poi ci si lascia rapire dal panorama. O ci si perde nel dedalo di viuzze del centro medievale ammirando la cinquecentesca Loggia dei Mercanti, Palazzo Pancrazi, le architetture settecentesche del Teatro dei Differenti.

Sulle tracce del poeta a Castelvecchio

Nella vicina Castelvecchio, risveglia memorie scolastiche l’abitazione in cui l’autore de La cavalla storna trascorse gli ultimi 17 anni della sua vita, ora trasformata in casa-museo.

Viaggio su rotaie

Dalla stazione di Lucca partono 14 volte al giorno i convogli della FLA, Ferrovia Lucca-Aulla. Un ramo secondario della rete nazionale di Trenitalia, che in due ore risalgono l’intera Garfagnana per poi scendere in Lunigiana fino, appunto, ad Aulla.

Le numerose fermate e la frequenza delle corse permettono di visitare in modo assolutamente sostenibile numerosi borghi e monumenti.

Eremo di Calomini
L’Eremo di Calomini, costruito attorno all’anno Mille a ridosso di una roccia a strapiombo © Getty Images

Alla scoperta delle Alpi Apuane

La Grotta del Vento

Sul lato opposto della valle, proprio di fronte a Barga, la Grotta del Vento si fa largo nelle viscere delle Alpi Apuane. Il viaggio verso il centro della Terra dura da una a tre ore (a seconda del percorso che si intende seguire), tra stalattiti e stalagmiti, laghetti sotterranei e formazioni calcaree dalle fogge più fantasiose, come nella cosiddetta galleria dei drappeggi.

L’eremo del silenzio

Emoziona la discesa nella “sala delle voci”, dove l’acustica crea echi ed effetti di forte suggestione. Poco distante da qui, l’Eremo di Calomini è, invece, il regno del silenzio.

Il colpo d’occhio che regala l’edificio, costruito intorno all’anno Mille a ridosso di una parete strapiombante e quasi interamente scavato nella roccia, è di quelli che lasciano senza fiato.

Scalata alla regina

Imponenti e selvagge, le Alpi Apuane separano la Garfagnana dal mare. A dispetto del loro profilo a tratti intimorente, sono molte le vette conquistabili anche con una semplice escursione.

La cima più ambita è la Pania della Croce (1.859 m), detta anche la “regina delle Apuane”. Dal borgo di Piglionico (raggiungibile in auto a 1.142 m) si imbocca il sentiero n. 7, che porta al rifugio Rossi. Da qui si continua lungo il sentiero n. 126 risalendo il roccioso Canale dell’Inferno fino al crinale e quindi alla vetta, dove in genere si arriva tre ore dopo avere parcheggiato l’auto. Da lassù lo sguardo abbraccia la costa tirrenica fino alle Cinque Terre e, nelle giornate più limpide, alla Corsica.

Si torna alla base seguendo a ritroso l’itinerario di salita. Oppure si scende dal versante opposto fino al rifugio Del Freo, da dove si imbocca il sentiero a mezzacosta che effettua il periplo della montagna per ricongiungersi al sentiero n. 7. Gratificante è anche la conquista del Monte Sumbra (1.765 m) da Capanne di Careggine (850 m).

Si cammina per circa tre ore e mezzo sempre sul sentiero n. 145 mentre attorno l’ambiente cambia in continuazione. Si parte attraversando un castagneto, si prosegue in uno spettacolare intaglio nella roccia, talmente angusto che si deve procedere in fila indiana, per poi prendere quota lungo i pendii erbosi della Costa del Giovo fino alla Maestà del Tribbio.

Qui si entra in una bella faggeta che accompagna fino al tratto conclusivo dell’ascesa, prima tra le rocce quindi su prati dalla pendenza moderata. Per ritornare si ripercorre l’itinerario a ritroso.

Castelli e fortezze a Castelnuovo Garfagnana

Una lunga collezione di curve riporta alle sponde del Serchio all’altezza di Castelnuovo Garfagnana. Lo si riconosce dalle fortezze che dominano la valle. Sono memorie del tempo in cui i potentati locali si contendevano questo territorio per la sua posizione strategica, passaggio obbligato verso la Versilia a ovest, la Lunigiana a nord e le vallate dell’Appennino Modenese a est.

A piedi alla fortezza

Dal paese, una facile camminata (90 minuti andata e ritorno) lungo il cosiddetto Sentiero dell’Ariosto porta alla cinquecentesca Fortezza di Mont’Alfonso, sul colle che sovrasta l’abitato.

Visita all’antica rocca

Mentre la più antica Rocca Ariostesca (XI secolo, così ribattezzata per aver ospitato per alcuni anni l’autore dell’Orlando Furioso), domina con la sua mole a trapezio una delle piazze principali del paese. Nelle sue sale che ora accolgono il Museo Archeologico sono esposti reperti provenienti da tutta l’Alta Valle del Serchio.

Il tesori del Duomo di Castelnuovo Garfagnana

A pochi passi, il Duomo dedicato ai Santi Pietro e Paolo nasconde dietro l’austera facciata romanica una pregevole terracotta robbiana, la Pala di San Giuseppe, e un crocifisso ligneo del XV secolo noto come Cristo nero.

borgo Isola Santa sul lago Santo
Il borgo di Isola Santa, sulle rive del lago omonimo © Giacomo Fe

Cosa vedere nel territorio di Caraggine

Il Lago di Isola Santa

Circondato da boschi di castagno e protetto dalle cime delle Apuane, il Lago di Isola Santa, nel territorio di Careggine, è uno dei segreti meglio custoditi di quest’angolo di Toscana.

Un luogo fatato, a dispetto della sua origine artificiale. Avvenuta negli anni Cinquanta sommergendo buona parte del minuscolo borgo medievale che sorgeva nel fondovalle. E che da almeno un millennio fungeva da prezioso punto di ristoro per pellegrini e mercanti.

Il borgo medioevale

Si sono salvate solo la duecentesca chiesa di San Jacopo e le poche case in pietra che la circondavano, che ora si specchiano nelle acque smeraldine da un promontorio proteso sull’invaso.

Dopo anni di abbandono, le vecchie abitazioni sono state ristrutturate e riportate a nuova vita come albergo diffuso dalle atmosfere ineguagliabili. Le foreste di castagni che rivestono i pendii tutt’intorno e paiono tuffarsi nel lago sono una palestra a cielo aperto per trekking e passeggiate.

Cosa vedere a Vagli

La storia si ripete a Vagli, raggiungibile da Castiglione Garfagnana. Il bacino artificiale che si incunea sinuoso nel fondovalle si osserva dal paesino di Vagli Sotto in (quasi) tutta la sua estensione.

Ma lo spettacolo diventa eccezionale ogni volta che, per i lavori di pulizia del fondale, il lago viene svuotato e i ruderi della chiesa di San Teodoro, del ponte medievale e delle case in pietra riemergono dalle acque come i resti di un borgo fantasma. L’Atlantide della Garfagnana, secondo i programmi, dovrebbe riapparire nel 2024. Sarà una festa.

Trekker in marcia verso la Pania della Croce sulle Apuane
Trekker in marcia verso la Pania della Croce, sulle Apuane © Getty Images

Cosa fare nel Parco regionale delle Apuane

Esplorare le viscere della Terra

Foce Carpinelli segna il confine tra Garfagnana e Lunigiana. Prima di avventurarsi alla scoperta della collezione di borghi e castelli di questa parte della provincia di Massa Carrara, gli appassionati speleologi possono calarsi ancora nelle viscere della Terra alle grotte di Equi Terme (comune di Fivizzano), gioiello poco noto del Parco regionale delle Apuane: un esteso sistema carsico formato da cavità, cunicoli, sale e laghi sotterranei. All’ingresso, in un mulino del XV secolo, il centro espositivo è allestito con pannelli esplicativi e audiovisivi.

Attività sportive in natura

Tutt’attorno la natura si offre come un immenso parco giochi per voli in teleferica a 20 metri di altezza sul torrente Fagli e le Marmitte dei Giganti, formazioni di superficie create dall’erosione dell’acqua. E poi, arrampicate lungo le sei vie attrezzate su affascinanti falesie di roccia, trekking e pedalate, anche in e-bike, sui sentieri del parco.

Le sorgenti della Buca

Sulla sponda opposta del torrente si trovano le sorgenti carsiche della Buca, una grotta lunga 1.300 metri. Il percorso si snoda in corridoi angusti (è necessario indossare il caschetto protettivo) decorati da concrezioni e colate multicolori.

Molte volte all’anno le piene invadono completamente la grotta interrompendo il percorso di visita che, però, può proseguire sui livelli superiori, fino a una terrazza aperta nella parete rocciosa a picco sull’ingresso.

Anche la Buca si trova nel territorio di Fivizzano, di volta in volta definita l’Atene o la Firenze della Lunigiana. Tanto basta per stuzzicare la curiosità.

Sebbene nel 1920 un terremoto abbia privato il borgo di parte dei suoi monumenti, si resta incantati davani alla bellezza di piazza Vittorio Emanuele II, detta piazza Medicea per la presenza della fontana fatta costruire nel XVII secolo da Cosimo III.

O all’eleganza di Palazzo Fantoni Bononi, oggi sede del Museo della Stampa, che custodisce preziosi incunaboli realizzati qui nel XV secolo.

In posizione dominante, la Fortezza della Verrucola, prezioso esempio di architettura medievale oggi di proprietà dello scultore Pietro Cascella, dal XII secolo veglia sul borgo e l’intera vallata.

I castelli della Lunigiana

Ci sono almeno altri 30 castelli a punteggiare la Lunigiana. Pochi in confronto ai 160 esistenti in epoca medievale, ma moltissimi in relazione all’estensione del territorio.

La fortezza di Aulla

Aulla, il centro più popoloso della Lunigiana, esibisce con fierezza l’imponente Fortezza della Brunella (XVI secolo), innalzata su uno sperone di roccia vulcanica (al cui colore deve il nome) e circondata da un bel parco botanico lungo i cui sentieri si scoprono le specie tipiche del territorio.

Dal giardino pensile, invece, si godono magnifiche vedute panoramiche della Lunigiana, degli Appennini e delle Alpi Apuane.

Il Castello (e gli altri edifici storici) di Fosdinovo

Per allargare lo sguardo fino al mare bisogna salire al Castello Malaspina di Fosdinovo, da dove il Tirreno appare in tutta la sua ampiezza. Con le sue quattro torri e il bastione semicircolare, dal XII secolo il maniero domina la piana del fiume Magra e il borgo medievale che si allunga sulla collina.

Un giro fra le vie lastricate, su cui affacciano case in pietra ben conservate, rivela piccoli tesori come la duecentesca chiesa di San Remigio, con all’interno il monumento funebre di Galeotto Malaspina, un simulacro del marchese in armi (XIV sec.) in marmo bianco. Lo stesso materiale utilizzato un secolo più tardi per l’abbagliante facciata dell’oratorio della Compagnia dei Bianchi su cui spicca lo stemma marchesale.

Il maniero malaspiniano di Licciana Nardi

Il giro per castelli porta lungo il corso del torrente Taverone fino a Licciana Nardi, dove sorge un altro maniero malaspiniano, quello di Monti, ancora perfettamente arredato, con biblioteca e sala d’armi.

Il castello di Villafranca Lunigiana

Poi, lungo il Magra, a Villafranca Lunigiana, allo scenografico Castello di Malgrate, la cui caratteristica torre circolare alta oltre 25 metri domina da secoli sulla valle insieme al Castello di Castiglione del Terziere.

Cosa fare a Pontremoli e dintorni

Infine, ecco Pontremoli. Ma prima di addentrarsi fra i suoi vicoli si imbocca la strada che sale al Passo del Rastrello, dove le acque del torrente Gordana hanno scavato profonde forre.

Sono gli Stretti di Giaredo, cinque canyon visitabili con escursioni di trekking fluviale alla portata di tutti. Si torna in paese per una visita al castello.

Più interessante della sua architettura è la raccolta di Statue Stele Lunigianesi che racchiude: pietre scolpite, o appena abbozzate, che raccontano un passato antichissimo. Anzi, vorrebbero raccontarlo, visto che il loro significato non è ancora stato decifrato. Un mistero che accresce la suggestione.

Mappa dei castelli, borghi e molto altro in Lunigiana, Garfagnana e nelle Alpi Apuane

Mappa Garfagnana e Lunigiana Toscana

Dove dormire in Lunigiana e Garfagnana

La corona, Bagni di Lucca (Lu)

Boutique hotel in una villa di inizio Ottocento. La suite Shelley ha una magnifica terrazza. Ristorante con piatti del territorio. Prezzi: doppia b&b da 90 a 150 €. Info sul sito

Antico Borgo di Isola Santa, Isola Santa, Careggine (Lu)

Albergo diffuso con 12 camere e miniappartamenti distribuiti nelle case in pietra del borgo. Prezzi: monolocale per due da 90 a 125 €. Info sul sito

ristorante Renaissance Tuscany Il Ciocco Resort & Spa Toscana
Il ristorante del Renaissance Tuscany Il Ciocco Resort & Spa

Renaissance Tuscany Il Ciocco resort & Spa, loc. Castelvecchio Pascoli, Barga (Lu)

Resort di lusso con ben 180 camere immerso nel verde. Ha centro benessere e Spa con piscina riscaldata. Prezzi: doppia 210-390 €. Info sul sito

Villa Moorings, Barga (Lu)

Elegante villa di inizio ‘900 con giardino. Le 12 camere conservano lo stile Liberty dagli arredi agli affreschi. Prezzi: doppia b&b da 90 a 150 €. Info sul sito

Demy Hotel, Aulla (Ms)

Albergo moderno in posizione strategica con 67 camere attrezzate. Prezzi: doppia b&b da 90 a 160 €. Info sul sito

B&B Il Castello, Tresana (Ms)

Quattro stanze, arredate anche con pezzi d’epoca, nell’ex foresteria del Castello Malaspina. La camera Anna affaccia sulla piazza del borgo. Prezzi: doppia b&b 80-90 €. Info sul sito

Ca’ del Moro resort, Pontremoli (Ms)

Circondato da un parco con ulivi, cipressi e castagni secolari: 26 camere, due ristoranti, piscina e centro benessere. Alcune doppie hanno un piccolo giardino privato. Prezzi: doppia b&b da 80 a 140 €. Info sul sito

Dove mangiare in Lunigiana e Garfagnana

Il Pozzo, Pieve Fosciana (Lu)

Specialità della Garfagnana, spesso interpretate in chiave contemporanea. Da provare le pappardelle di neccio con ragù di anatra. Prezzo medio: 35 €. Info sul sito

Vecchio Mulino, Castelnuovo Garfagnana (Lu)

Osteria con scaffali colmi di specialità da acquistare. Ottimi taglieri di salumi e formaggi della zona e torte salate. Prezzo medio: 22 €. Info sul sito

Il Lago, Vagli di Sotto (Lu)

Cucina con prodotti locali: porcini, marroni, salumi. Ordinare le tagliatelle di castagne Indirizzo: via Europa 5, Vagli di Sotto (Lu). Prezzo medio: 22 €. Info sul sito

Locanda La Lina, Bagnone (Ms)

Provare la tradizionale barbotta (una torta salata di cipolle e farina di mais) e l’agnello fritto o al tegame. Prezzo medio: 25 €. Info sulla pagina Fb: Ristorante-Locanda-La-Lina

Caveau del Teatro, Pontremoli (Ms)

Ambiente elegante, ma senza esagerazioni, dove gustare testaroli al pesto e baccalà con i ceci. Prezzo medio: 40 €. Info sul sito

Locanda Gavarini, Villafranca in Lunigiana  (Ms)

Cucina locale in ambiente di charme. Provare le tagliatelle o il risotto con i funghi porcini e l’agnello. Prezzo medio: 50 €. Info sul sito

Il Sicomoro, loc. Cormezzano, Fivizzano (Ms)

Cucina a km zero. Le specialità sono il minestrone con verdure della zona e le lasagne bastarde (con farina di castagne). Prezzo medio: 32 €. Info sul sito

famiglia Bellandi Antica Norcineria a Ghivizzano Toscana
La famiglia Bellandi dell’Antica Norcineria, a Ghivizzano.

Cosa comprare in Lunigiana e Garfagnana

L’Antica Norcineria, Ghivizzano (Lu)

Qui si acquistano il Biroldo e il prosciutto Bazzone, entrambi presìdi Slow Food Indirizzo: via Rinascimento 6, Ghivizzano (Lu). Info sul sito

Formaggeria del Caseificio Marovelli, Castelnuovo Garfagnana (Lu)

Lo shop dell’azienda che produce il Bagiolo e altri formaggi affinati in botte con mosto ed erbe. Info sul sito

Arte Barsanti

Statuine in gesso a tema sacro realizzate con tecniche di inizio Novecento. Info sul sito

Raffaele Guidugli

Chitarre classiche e acustiche di uno dei più affermati liutai italiani. Info sul sito

Farmacia Clementi, Fivizzano (Ms)

Dal 1884 produce la China Clementi, con due varietà di china tropicale ed erbe aromatiche e officinali. Info sul sito

Per saperne di più

Garfagnana Turismo

Info turistiche sulla Valle del Serchio. Info sul sito

APT Massa Carrara

Tutte le info sulla Lunigiana. Info sul sito

Garfagnana Travel

Escursioni guidate. Info sul sito

Aggiornamento testi a cura di Cristina Piccinotti 

Dove Viaggi ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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