Valtournenche, la valle del Cervino: cosa vedere e dove mangiare

La sua cima a forma di piramide, slanciata verso il cielo, è un’icona delle Alpi e dell’alpinismo. Il Monte Cervino, “il più nobile scoglio d’Europa” come lo definì il poeta John Ruskin, è il protagonista assoluto dei panorami della Valtournenche: lo si scorge non appena si imbocca la valle che, da Châtillon, sale fino a Breuil-Cervinia. Ecco cosa sapere per una vacanza ai piedi del Cervino: le località e i borghi da visitare, cosa vedere e dove mangiare.

Dove si trova il Cervino

Monte Cervino
Il Cervinio che si riflette nel Lago Layet. iStock

Questo gigante di roccia si trova nelle Alpi Centrali, lungo il confine tra Italia e Svizzera. La sua cima, che culmina a 4478 metri, sovrasta il centro di Breuil-Cervinia, in Valle d’Aosta, e quello di Zermatt, in Svizzera.

Il Cervino, chiamato anche Gran Becca, fu conquistato per la prima volta, dal lato svizzero, il 14 luglio 1865 da Edward Whymper e altri compagni di cordata, quattro dei quali morirono tragicamente durante la discesa.

Frazione del comune di Valtournenche, Breuil-Cervinia si trova proprio ai piedi del maestoso monte, che si erge isolato dominando un anfiteatro di vette.

Cosa vedere in Valtournenche, ai piedi del Cervino

Breuil-Cervinia

 Cervinia Valle d'Aosta
La cima del Cervinio e le piste da sci di Cervinia. iStock

Breuil-Cervinia è una delle più rinomate località alpine, che si è sviluppata nella conca del Breuil, ampio bacino  della Valtournenche a 2000 metri di quota, prima con la nascita dell’alpinismo, poi con quella dello sci alpino.

Oggi Breuil-Cervinia è il cuore di un comprensorio sciistico unico al mondo: il Cervino Ski Paradise, che collega le piste di Breuil -Cervinia e Valtournenche con Zermatt, in Svizzera, per un totale di 360 km.

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Già la strada che porta a Breuil-Cervinia offre scorci da cartolina sul Cervino, ma per ammirarlo più da vicino si può salire con gli impianti fino al ghiacciaio del Plateau Rosà, dove si scia sia d’inverno che d’estate, a 3.480 metri di quota.

A distanza di oltre un secolo e mezzo dalla prima conquista, la salita al Cervino rimane una meta molto ambita per qualunque alpinista. A ricordare le eroiche imprese degli anni d’oro dell’alpinismo resta la Capanna Luigi Amedeo, un bivacco di sopravvivenza costruito nel 1893, usato dai primi scalatori.

Smontata e trasportata a valle, la Capanna si trova nel centro di Breuil-Cervinia e fa parte del Museo delle Guide del Cervino, dove cimeli e fotografie raccontano la storia delle grandi imprese dell’alpinismo, con mostre tematiche ( guidedelcervino.com).

Da anni il centro di Breuil-Cervinia accoglie anche la statua di Mike Bongiorno, assiduo frequentatore di queste cime, e numerosi negozi di prodotti tipici.

Non perdete una visita all’Atelier Gabriele Maquignaz, per le colorate ceramiche e le opere concettuali dell’artista, molto apprezzate dai collezionisti internazionali (gabrielemaquignaz.com), e alla Casa del miele, dove Mirko Gastaldo Brac, accoglie i clienti con le degustazioni di oltre 30 varietà (via Gorret 16a, Cell. 348.52.24.309).

Chamois

 funivia Buisson Chamois Valle d'Aosta
La vertiginosa funivia che collega Buisson a Chamois. Foto di Alessandro Capoccia

Se Cervinia è la località più nota della Valtournenche, Chamois, a 1.815 metri d’altitudine, è il suo gioiello nascosto: un borgo immerso nella pace assoluta, grazie alla scelta coraggiosa e lungimirante dei suoi abitanti che, nel 1953, votarono contro la costruzione della strada, impedendo per sempre l’arrivo delle auto.

Abitato da poco più di un centinaio di persone sparse tra le sette località che compongono il comune più alto della Valle d’Aosta, Chamois si raggiunge solo a piedi o con una vertiginosa funivia che in quattro minuti lo collega a Buisson, con vista mozzafiato sui camosci in bilico sul crinale.

Le sue viuzze sono così ripide da avere corrimani e corde a cui attaccarsi, mentre lo sguardo spazia su boschi di larici da dove partono bellissime passeggiate che conducono a piccole frazioni come Suis oppure a laghetti incantevoli, come quello di Lod.

La Magdeleine

Da Chamois si raggiunge a piedi anche La Magdeleine, perfetto esempio di come uomo e natura siano riusciti a integrarsi armoniosamente nel territorio.

In questo piccolo comune aperto sulla vallata si possono ancora ammirare otto mulini che risalgono al XVII secolo, collegati uno all’altro da un corso d’acqua che scende dal monte Tantané.

“Un unico, grande mulino non avrebbe potuto funzionare con la portata ridotta di un ruscello, per questo si scelse di costruire delle strutture più piccole, disponendole a schiera per sfruttare al meglio la poca acqua disponibile”, spiega Nicole Seris, storica dell’arte e presidente dell’associazione La clé sur la porte che accompagna alla scoperta dei segreti di questo incantevole villaggio.

Dopo la visita, il consiglio è quello di fermarsi fino a sera per ammirare il più bel tramonto della Valtournenche, quando le luci si accendono dando al borgo l’aspetto di un presepe.

Villaggio di Cheneil

La cappella di Cheneil che si raggiunge passeggiando tra boschi di larici.

Un fascino simile a quello del villaggio alpino di Cheneil, a 2.000 metri di quota, circondato solo da pascoli e boschi di conifere, raggiungibile attraverso una mulattiera o con un ascensore gratuito aperto 24 ore su 24.

Luogo di partenza per diverse escursioni, il villaggio conserva testimonianze dell’architettura tradizionale e una cappella.

Cheneil è raggiungibile anche a piedi, partendo da Cheneil, una frazione di Valtournenche, e percorrendo una comoda mulattiera immersa nei boschi.

Torgnon

 Museo Petit-Monde, Torgnon
Uno scorcio del Museo Petit-Monde, a Torgnon, foto di Alessandro Capoccia

Sull’altro versante della valle, adagiato al sole e protetto dai venti, si trova Torgnon, il pays du soleil disteso su un ampio terrazzo naturale, fra i più soleggiati della valle.

La luce vivida e la ricchezza dei pascoli ne fecero uno dei più antichi centri abitati della zona. Delle 22 frazioni che compongono il comune, quelle di Triatel ed Etirol si trovano in una zona isolata e appartata, chiamata da sempre Petit-Monde.

La loro storia affascinante si scopre visitando il Museo Petit-Monde, un coinvolgente percorso etnografico allestito all’interno dei tipici rascard e grenier costruiti tra il XV e il XVII secolo, perfettamente conservati.

Da vedere anche la chiesa parrocchiale di San Martino e il suo museo , nella frazione Mongnod.

A Torgnon si praticano numerosi sport invernali: oltre al comprensorio per lo sci alpino,  a Plan Prorion si trova il centro fondo, con piste che si snodano all’interno di boschi di conifere e radure, da cui si apprezza tutta la maestosità del Cervino.

La Maison de l’Alpage

Nel comune di Valtournenche, il Rascard d’Entreves, un gioiello architettonico del XVII secolo, ospita questo piccolo museo didattico dove scoprire l’ambiente e la cultura dell’alpeggio.

Aperto gratuitamente, organizza laboratori e visite guidate per i bambini, degustazioni e visite al caseificio ( via Roma 80, Valtournenche, cell. 348.89.98.866).

Châtillon e i suoi castelli

Castello Gamba Châtillon
Arte moderna e contemporanea tra le sale del novecentesco Castello Gamba. Foto di Alessandro Capoccia

Si trova all’imbocco della Valtournenche, ed è il paese da cui parte la strada regionale che percorre tutta la valle all’ombra del Cervino, fino a Breuil-Cervinia.

Châtillon era uno dei borghi più importanti della regione, come testimoniano i suoi tre castelli, uno più bello dell’altro e ciascuno con una storia affascinante.

Il più antico è il medioevale Castello di Ussel, situato su un blocco di serpentinite al di là della Dora Baltea, in una posizione perfetta per garantire il controllo dell’imbocco della Valtournenche.

Dopo il restauro, è diventato un museo visitabile con le guide tutti i weekend in estate (in agosto tutti i giorni), mentre bisognerà aspettare il 2024 per accedere al percorso di guardia, con un panorama iconico sulla valle.

Nel centro storico, domina il Castello Passerin d’Entrèves, tramandato per via ereditaria e tuttora abitato dalla famiglia. Se gli interni sono visitabili solo in occasioni speciali, restano sempre aperti i cancelli del parco, dove si ammira una sequoia gigante della California alta quasi 40 metri, piantata oltre 130 anni fa.

Risale più o meno a quell’epoca il Castello Gamba, teatro della struggente storia d’amore tra una contessa valdostana e un barone piemontese.

“Venne fatto costruire all’inizio del Novecento dal torinese Carlo Maurizio Gamba come dono d’amore per la moglie Angélique Passerin d’Entrèves, ma l’amata sposa del barone morì giovanissima” spiega Viviana Vallet, curatrice del museo allestito tra le mura del castello.

Ospita opere d’arte moderna e contemporanea, con due piani dedicati a una bella collezione di dipinti, installazioni e sculture, oltre a uno scenografico spazio dedicato alle mostre temporanee, allestito nella torre panoramica.

Châtillon Valle d'Aosta
I resti dell’antico ponte di epoca romana a Châtillon. Foto di Alessandro Capoccia

Saint-Vincent

Sulla via del ritorno, l’ultima tappa prima di immettersi in autostrada,  è Saint-Vincent, la “Riviera delle Alpi”, dove immergersi nelle atmosfere della Belle Époque legate alla moda delle terme e al fascino del Casinò.

La splendida struttura liberty del Grand Hotel Billia rimanda ai fasti di un’epoca in cui era la meta prediletta di principi e letterati, dai Savoia a Giosuè Carducci.

Ma una breve camminata lungo la strada pedonale del centro permette di scoprire una storia ancora più antica.

Risalgono all’epoca romana i resti ritrovati sotto la cripta (visitabile con le guide) della chiesa romanica di San Vincenzo di Saragozza che si trovava sul tracciato della Via romana delle Gallie, all’imbocco della valle del Cervino.

Ieri come oggi, un crocevia di viaggiatori, esploratori e poeti, ammaliati dal fascino senza tempo della Grande Montagna.

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Dove mangiare in Valtournenche

Chez Pierina

ristorante Chez Pierina, Chamois
Lo staff del ristorante Chez Pierina a Chamois. Foto di Alessandro Capoccia

La polenta (concia o liscia) cotta sul fuoco a legna è il segno caratteristico di questo ristorante, semplice ma di sicura sostanza. Da provare anche la Zuppa di pane della nonna Pierina.

Indirizzo:
 località Corgnolaz 58, Chamois Tel. 0166.47.126 Web: chezpierina.it Prezzo medio: 30 €.

Foyer des Guides

Sabrina e Walter propongono sapori locali rivisitati in chiave moderna in un ambiente caldo e accogliente, dove in inverno si arriva con gli sci ai piedi. Da provare il Tortello di castagna col “salignon” (ricotta condita) e il Guanciotto di manzo.

Indirizzo: loc. Laviel, Pessey, Valtournenche Tel. 0166.93.27.80 Web: foyerdesguides.it Prezzo medio: 45 €

Wood

Amanda e Cristian, italiano lui svedese lei, animano un ristorante caldo nelle atmosfere e nei piatti, che mixano in modo sorprendente la cucina locale, asiatica e svedese per un viaggio fusion ad alta quota.

Indirizzo:
via Guido Rey 26, Breuil-Cervinia Cell. 388.40.08.296 Web: woodcervinia.it. Prezzo medio: menu degustazione Memories 140 €, Green 100 €

Brasserie du Cervin

Da provare il gigot d’agnello, la selvaggina, il prosciutto di Mangalica al coltello.

Indirizzo:
loc. Evette 20, Valtournenche Tel. 0166.92.597 Web: brasserieducervin.it Prezzo medio: 30 €

Chalet Etoile

Cervo e polenta, ma anche un’ottima pizza, con il Cervino alle spalle e la vallata di fronte. La sera si raggiunge con il gatto delle nevi, per una cena gourmand.

Indirizzo:
Plan Maison, Cervinia Cell. 335.71.23.533 Web: chaletetoile.it Prezzo medio: 45 €

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Rifugio Teodulo

Grande accoglienza e squisita cucina tradizionale a 3.330 metri di quota. Per una pausa ultrapanoramica tra una discesa e l’altra o al termine di un’escursione.

Indirizzo:
località Colle del Teodulo, Valtournenche Tel. 0166.94.94.00 Web: rifugioteodulo.com. Prezzo medio: 35 €

Le Bistrot de L’Abbé

Locale di lunga tradizione in centro al paese. In tavola arrivano carpaccio di carne salada, insalatina di gamberi di fiume, tagliolini di fiori di zucca e caprino, pappardelle al cervo, stinco al Pinot Noir.

Indirizzo:
via Abbé Gorret 1, Breuil-Cervinia, Valtournenche Tel. 0166.94.90.60 Prezzo medio: 36 €

Alpage

ristorante Alpage, Breuil-Cervinia
L’accogliente atmosfera del ristorante Alpage, a poca distanza dal Lago Blu. Foto di Alessandro Capoccia

Romantica baita di montagna in posizione isolata, un paio di chilometri prima di Breuil-Cervinia. Piatti tradizionali come polenta, fondute, raclette e grande attenzione nella selezione delle materie prime.

Indirizzo: 
loc. Lago Blu 4, Breuil-Cervinia, Valtournenche Cell. 334.80.94.201 Web: alpage-cervinia.com Prezzo medio: 40 €

Bistrot de l’Artiste

Materie prime del territorio nei piatti del giovane chef Christian Turra che, dopo l’esperienza in ristoranti stellati, ha scelto di tornare tra le sue montagne.

Indirizzo:
via Roma 78, Valtournenche Cell. 327.41.84.784 Web: hotelgmurailles.com Prezzo medio: 40 €

Rifugio Rocce Nere

A pochi passi dall’arrivo della funivia di Plain Maison accoglie con proposte differenziate: il bistrot con piatti “fast & warm” e il ristorante grill con ricette gourmet realizzate spesso con prodotti presidio Slow Food. Raffinata pasticceria per finire.

Indirizzo:
località Plain Maison, Breuil Cervinia, Valtournenche Cell. 333.11.75.960 Web: roccenerecervinia.com Prezzo medio: 45 €

Rifugio Bontadini

Punto di riferimento per gli sciatori che, anche in pista, vogliono abbinare tradizione (è uno dei più antichi rifugi di Cervinia) e qualità. Da assaggiare gli gnocchi maison al Castelmagno, la zuppa di farro e legumi.

Indirizzo:
località Bontadini, Breuil-Cervinia, Valtournenche Cell. 335.25.03.12 Prezzo medio: 35 €

Le Gourmand

Da non perdere gli gnocchi di polenta con ragù di lumache, la rollatina di coniglio e il galletto in due cotture farcito alle prugne.

Indirizzo:
frazione Pecou 10, Valtournenche Cell. 347.52.12.959 Prezzo medio: 38 €

La Maison du Coq Rouge

Osteria a conduzione familiare dove sbizzarrirsi tra i classici valdostani quali pierrade, reblechonade e fonduta. Buono anche il brasato di manzo con purea alle erbe di montagna.

Indirizzo:
via Roma 24, Valtournenche Tel. 0166.53.10.05 Prezzo medio: 40 €

Plateau Rosà, Valle d'Aosta
La vista dalla stazione d’arrivo della moderna funivia Plateau Rosà che in pochi minuti porta a 3.500 metri. Foto di Alessandro Capoccia

Rifugio Alpe Gorza

Grande baita in pietra e legno sulle piste da sci. Menu ben calibrato con proposte sfiziose come lo gnocco fritto e crudo di Bosses alle erbe, la guancia di manzo al Merlot di Les Cretes. Ricca carta dei vini.

Indirizzo:
località Chantorné, Torgnon Cell. 340.33.05.711 Web: alpegorza.it. Prezzo medio: 32 €

Les Montagnards

Rifugio di qualità sopra il paese, al centro di una conca tra i pascoli, in estate, e le piste da sci, in inverno. Da assaggiare i Ravioli dello chef con ricotta e spinaci, la polenta con brasato di cervo e la Crema di Torgnon con granella di nocciole caramellate.

Indirizzo:
loc. Chantorné, Torgnon Cell. 338.71.46.920 Prezzo medio: 35 €

Chez Gorret

Ambiente senza fronzoli ma solida cucina valdostana con piatti ben preparati e ben presentati. Da provare gli gnocchi al Bleu d’Aoste e la polenta concia con salsiccia e selvaggina.

Indirizzo:
frazione Verney, Torgnon Tel. 0166.54.03.68 Web: chezgorret.com Prezzo medio: 30 €

Come arrivare a Breuil-Cervinia e Valtournenche

In auto: autostrada A5 Torino-Aosta, uscita Châtillon/Saint-Vincent, poi proseguire lungo i 28 km della strada regionale SR46 che porta fino a Breuil-Cervinia.

In treno: la stazione più vicina è quella di Châtillon/ Saint-Vincent.

 

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