Scialpinismo e ciaspolate: le regole da seguire per una gita sicura

Sicurezza in montagna, imperativo categorico, soprattutto d’inverno. Con il diffondersi delle attività invernali fuori pista, il tema dell’incolumità personale è sempre più centrale. Lo scialpinismo, il freeride e le ciaspolate attraggono infatti sempre più praticanti, a caccia di emozioni nuove e diverse, immersi nella natura e spesso lontani da impianti e aree affollate.

I dati dell’Osservatorio italiano del turismo montano, presentati all’ultima edizione di Skipass (il salone di riferimento per la montagna e lo sci che si svolge ogni anno a Modena) mostrano infatti una crescita costante di escursionisti invernali.

Coloro che praticano come disciplina primaria lo scialpinismo sono passati da 33 mila circa nella stagione 2010-11 ai 106 mila della stagione 2022-23. Anche i ciaspolatori sono cresciuti, nello stesso intervallo di tempo, da 322 mila a 462 mila. Segno che la montagna d’inverno, quella senza impianti, piace sempre di più. Complice anche la coda lunga della pandemia che ha consolidato l’attitudine a praticare sport all’aria aperta, in condizioni nelle quali è più semplice poter mantenere un naturale distanziamento interpersonale.

I pericoli in montagna d’inverno

Quelle stesse attività, tuttavia, espongono a numerosi pericoli, spesso poco compresi o sottovalutati, primo fra tutti il pericolo valanghe. Ma non è l’unico.

Basti pensare al repentino mutare delle condizioni meteo. O alle situazioni di scarsa o nulla visibilità quando all’improvviso cala la nebbia, alla perdita dell’orientamento. O ancora, alla presenza o meno di vento, che modifica la sensazione del freddo (effetto windchill): una temperatura di -5° C con vento a 30 km orari, per esempio, viene percepita in inverno come -13° C.

Non bisogna dimenticare anche gli errori di valutazione sulla propria e altrui preparazione fisica, la scarsa conoscenza del territorio, o i calcoli imprecisi sulla durata delle escursioni. Sono tutti pericoli che possono rivelarsi altrettanto insidiosi nell’ambiente alpino, a maggior ragione d’inverno.

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Sicurezza: le regole da seguire

Prima di avventurarsi in montagna è quindi necessario seguire alcune regole fondamentali come quelle stilate, per esempio, da Visittrentino. In particolare:

1) Il meteo

Consultare sempre il bollettino metereologico soprattutto quello locale, e il bollettino valanghe, prima di partire per un trekking, un’escursione scialpinistica, una ciaspolata.

2) Il percorso

Raccogliere informazioni precise sulle caratteristiche e sulla difficoltà del percorso, comprese mappe cartacee e la dislocazione di eventuali bivacchi o rifugi.

3) Allenamento

Valutare il proprio grado di preparazione fisica.

4) Informare dove si va

Partire sempre in compagnia e lasciare detto ad amici, parenti, albergatori o rifugisti quale itinerario si intenda seguire.

5) Zaino, kit di pronto soccorso e kit di autosoccorso

Preparare uno zaino che comprenda tutto ciò che è necessario in termini di strati di abbigliamento tecnico, cibo e bevande calde, kit di pronto soccorso e kit di autosoccorso (artva, ovvero apparecchio per la ricerca di travolti in valanga, pala, sonda), quest’ultimo obbligatorio da gennaio 2022.

6) Restare sul percorso

Non abbandonare il percorso stabilito.

7) Saper rinunciare

Saper rinunciare alla meta nel caso in cui le condizioni ambientali o personali cambino o non consentano più di procedere in sicurezza.

8) Restare sempre vigili

Tenere sotto costante controllo l’evoluzione delle condizioni meteorologiche.

9) Numero di emergenza 112

Chiamare il numero di emergenza 112 del soccorso alpino in caso di reali difficoltà e necessità

10) Rispettare sempre la montagna

Rispettare la montagna (e in qualche misura temerla sempre un po’), mantenendo la giusta concentrazione fino alla fine della gita, senza perdere il piacere dell’escursione: incidenti anche non banali spesso si verificano proprio al rientro, quando si è più stanchi e meno attenti

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Sicurezza in montagna: il kit di autosoccorso

Sono regole di buon senso, che richiedono però anche delle conoscenze tecniche e una pratica che non si possono improvvisare.

Portare sempre con sé il kit di autosoccorso (artva, pala, sonda, obbligatorio da gennaio 2022) rende più facilmente rintracciabili in caso di incidente e soprattutto di seppellimento in valanga da parte degli addetti del soccorso alpino.

Nell’attesa dell’arrivo delle squadre di soccorso, tuttavia, se chi si trova sul campo non è in grado di usarli, non può attivarsi autonomamente per soccorrere e magari salvare la vita a compagni di gita rimasti sepolti da una slavina. E la tempestività di intervento (15-18 minuti) in questi casi è fondamentale per accrescere in misura considerevole (fino al 90 per cento) la probabilità di salvare chi è stato travolto da una massa nevosa.

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Sicurezza in montagna: le videopillole del Club alpino italiano

A tal proposito il CAI, Club alpino italiano, sul proprio canale YouTube, ha attivato una sezione dedicata proprio alla sicurezza: sette videopillole per l’autosoccorso in caso di valanga, realizzato dal team di esperti della Commissione nazionale scuole di alpinismo scialpinismo e arrampicata libera e coordinato dalla Scuola centrale di scialpinismo del Cai.

GUARDA IL VIDEO

Si va da dalla preparazione della gita (pianificazione e consultazione del bollettino meteo e valanghe), alla partenza, alla gita vera e propria e ai comportamenti da seguire, alle caratteristiche dell’artva e a come si usa nelle fasi di ricerca (sondaggio e scavo).

Sicurezza in montagna: la ricerca con l'artva (foto Cai)
Sicurezza in montagna: lo schema di ricerca con l’artva (foto Cai)

Come specificano dal CAI, I video nascono come utile indicazione di buone pratiche, ma non sostituiscono la preparazione e lo studio: conoscenza, competenza ed esperienza (allenamento) sono elementi necessari e fondamentali.

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I corsi del Cai

A tal proposito, sempre sul sito della Scuola centrale di scialpinismo è possibile scaricare il pdf Autosoccorso in valanga, ma anche chiedere informazioni sui corsi approfonditi, teorici e pratici, che le scuole territoriali di scialpinismo organizzano ogni anno (base SA1 e avanzato SA2), mettendo sempre al centro dell’attenzione il tema della sicurezza. Per richiedere informazioni si può scrivere a scsa@cai.it.

Gli altri corsi

Anche Ortovox, azienda tedesca specializzata in abbigliamento tecnico per l’escursionismo e attrezzature per la sicurezza in montagna, propone per la prima volta in Italia, per la stagione invernale 2023-24, un calendario di appuntamenti per imparare a usare i dispositivi di ricerca e apprendere le tecniche di soccorso e autosoccorso in caso di valanghe.

La Safety Academy propone corsi per principianti di una giornata (Training basic) o di due giornate (Tour & training basic) e stage avanzati (Tour & training advanced) per acquisire o approfondire sul campo.

Sicurezza in montagna: l'inizio della ricerca artva (foto Ortovox)
Sicurezza in montagna: l’inizio della ricerca artva (foto Ortovox)

Sono previste anche esercitazioni pratiche durante le quali vengono condivise le nozioni fondamentali dello sci fuori pista, dalle informazioni su attrezzatura, sulla neve e sulle valanghe, alle norme e ai comportamenti da adottare per la ricerca dei travolti in valanga.

Vengono insegnate anche le tecniche per utilizzare correttamente l’artva, la sonda e la pala da valanga, tenuti da guide alpine e sciistiche certificate. L’obiettivo, anche in questo caso, è accrescere la sicurezza e ottimizzare la gestione dei rischi durante le uscite invernali di scialpinismo e di freeride lungo percorsi non assicurati.

I corsi si svolgono dalle Alpi agli Appennini, da Courmayeur a Campo Imperatore, dal Passo del Tonale al Gran San Bernardo, dal Massiccio del Velino Sirente al Montespluga, passando per Mortirolo, Pfelders, Jaufental, Bazena, Val Gerola, Valgrisenche, Massicio della Maiella, tra il 9 dicembre 2023 e il 6 aprile 2024. Costi da 95 a 370 € (noleggio kit di autosoccorso incluso), per tutte le informazioni clicca qui.

Sicurezza in montagna: lo scavo della valanga (foto Ortovox)
Sicurezza in montagna: lo scavo della valanga (foto Ortovox)

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Sicurezza in montagna: le guide alpine

L’esperienza e la pratica costante sono condizione necessaria per poter esercitare in modo efficace l’autosoccorso, ma richiedono tempo e impegno. Per questo, se non si ha il giusto grado di preparazione tecnica è sempre consigliabile fare escursioni con guide esperte. Si può fare riferimento al Collegio delle Guide Alpine italiane e da qui risalire ai riferimenti e ai contatti dei collegi regionali o provinciali.

Unione Valdostana Guide di Alta montagna

Via M. Emilius, 13, AOSTA, Tel.+39.0165.44448,  info@guidealtamontagna.com, guidealtamontagna.com

Guide Alpine provincia di Bolzano

Piazza Fiera, 1, BOLZANO, Tel. +39.0471.976357, info@guidealpine-altoadige.it, guidealpine-altoadige.it

Guide Alpine Lombardia

Via De Capitani Masegra, 5, SONDRIO, Tel. +39.0342.050049, segreteria@guidealpine.lombardia.it, guidealpine.lombardia.it

Guide Alpine Piemonte

Via Palazzo di Città, 39 c/o Palazzo Municipale, SUSA (TO), Tel. +39.3515407265 (martedì e giovedì dalle ore 9.00 alle ore 17.00), segreteria@guidealpinepiemonte.it, guidealpinepiemonte.it

Guide Alpine Liguria

Via Pertica, 29 c/o Sede Comunale, FINALE LIGURE (SV), Tel. +39.338.5069340, guidealpineliguria@gmail.com, guidealpineliguria.it

Guide Alpine provincia di Trento

Via Brennero, 159-A, TRENTO, Tel. +39.0461.981207, info@guidealpinetrentino.it, guidealpinetrentino.it

Guide Alpine del Veneto

Corso Italia, 69/a, CORTINA D’AMPEZZO (BL), Tel. +39.338.1056977, collegio@guidealpineveneto.it,guidealpineveneto.it

Guide Alpine Abruzzo

C.da Convento, 13, CASTELLI (TE), Tel. +39.330.462938, collegioguidealpineabruzzo@gmail.com, guidealpineabruzzo.it

Guide Alpine dell’Emilia

c/o BARIGAZZI PIETRO, Via Vologno, 38, CASTELNOVO NE’ MONTI (RE), Tel. +39.347.2791710, info@guidealpine-er.it, guidealpine-er.it

Guide Alpine Marche

C.da Fonte Balzana, 1, LAPEDONA (AP), Tel. +39.335.5494766, segreteria@guidealpinemarche.com, guidealpinemarche.com

Guide Alpine Toscana

Via Erbosa, 22, S. Andrea in Pescaiola, San Giuliano Terme (PI), Tel. +39.325.8382706, info@guidealpinetoscana.it, guidealpinetoscana.it

Guide Alpine Friuli Venezia Giulia

Via Cavour, 13, SPILIMBERGO (PN), info@guidealpinefriuliveneziagiulia.it, guidealpinefriuliveneziagiulia.it

Guide Alpine Sicilia

Via Ospedale, 8, LINGUAGLOSSA (CT), Tel. +39.095.643750, segreteria@guidealpinevulcanologichesicilia.it, guidealpinevulcanologichesicilia.it

Guide Alpine Campania

Via S. Vito, 151, ERCOLANO (NA), Tel. +39.081.7775720, collegio@guidealpinevulcanologichecampania.it, guidealpinevulcanologichecampania.it

Documenti, dispositivi e app per la sicurezza

Un libretto di informazioni in formato pdf, ben fatto, completo, in italiano, realizzato da Montagne sicure, iniziativa del Canton Ticino (Svizzera) si può scaricare a questo link.

Utile anche l’app gratuita GeoResQ, gestita dal Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico, promossa dal Club alpino italiano con il supporto del ministero del turismo (si può scaricare qui per iOs e per Android).

L’app permette di inviare una richiesta di aiuto alla centrale GeoResQ operativa h24, di tracciare in tempo reale il percorso seguito dall’escursionista e di fornire le coordinate geografiche del punto in cui si  trovi (informazioni utili per i compagni di gita e vitali per le squadre di soccorso). L’unico limite è che l’app stessa richiede una connessione telefonica che non sempre in ambiente montano è disponibile.

A questo limite ovviano dispositivi come Garmin InReach e Gpsmap, che sfruttano la tecnologia satellitare (in abbonamento) e consentono di essere sempre raggiungibili e di poter inviare una richiesta di aiuto. L’SOS può essere lanciato anche dove non c’è copertura telefonica tramite la rete satellitare Iridium che garantisce il 100% di copertura al mondo e permette di ricevere assistenza dal centro di monitoraggio internazionale attivo 24/7.

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