Passione Basilicata: 5 modi di vivere in modo autentico il viaggio nella natura lucana

Ci sono terre in Italia che vivono ancora di riti arborei e di contatto ancestrale con la natura. Regioni che vibrano di passioni naturali, rituali, magiche, senza compromessi. Una di queste è la Basilicata, dove i borghi sembrano nascere dalla roccia, gli alberi sono fossili viventi e le tradizioni parlano la lingua di comunità antiche. Tra le grotte abitate da tempo immemore e le balze dei calanchi sembra di sondare le pieghe dell’anima. Fin sulle cime aspre dei monti che ispirano fiabe e leggende addolcite da una natura prodiga di fiori rari ed erbe officinali. E ancora più su fino alle stelle, da ammirare senza luci che disturbino. Passando per le acque di due mari. 

Il viaggio nella terra lucana è da assaporare lentamente, per coglierne tutta l’autenticità, valore sempre più raro che qui ancora si trova in abbondanza. Un viaggio da vivere a partire dalle proprie passioni.

Passione open air: il contatto con la natura che rigenera

Cinque parchi, due nazionali e tre regionali, oltre a oasi e riserve. Circa un terzo del territorio lucano è ricoperto da aree protette che spaziano dalle faggete e i pini loricati del Parco nazionale del Pollino alle cime aspre del Parco nazionale dell’Appennino Lucano Val d’Agri Lagonegrese; e ancora le foreste del Parco naturale regionale del Vulture, passando per il Parco regionale Gallipoli Cognato e delle Piccole Dolomiti Lucane; fino alle gravine del Parco regionale della Murgia Materana. A tutto ciò si aggiungono gli influssi dei due mari che spaziano dalle dune sabbiose della costa ionica alle falesie verticali di quella tirrenica.

E una tale varietà di ambienti non poteva che generare una ricca biodiversità, da godere all’aria aperta attivando tuti i sensi. Proprio come in una Spa open air, camminare nei boschi rigenera l’organismo, abbassa i livelli di stress e libera la mente. Il forest bathing, infatti, è un’attività che viene spontaneo praticare in questa terra verde. E per riconnettersi ancor più alla terra, migliorando la circolazione e la postura, si può camminare a piedi nudi con il barefooting. Dove praticarlo? C’è solo l’imbarazzo della scelta: dai soffici prati dei pascoli montani fino ai ciottoli delle spiagge di Maratea.

Passione botanica: tra fiori e piante rare

Ma la biodiversità della Basilicata si esprime anche con fiori e piante rare, da osservare negli orti botanici o a passo lento con i trekking nei parchi. Nelle Dolomiti Lucane si fa flower watching, alla scoperta delle orchidee selvatiche come l’Ophrys; così come la Murgia Materana conserva fra i suoi anfratti decine di specie endemiche che qui sono sopravvissute alle pieghe del tempo come fossili viventi. O ancora l’antico vulcano spento del Monte Vulture, alle cui pendici si avvistano rarità come il Garofanino del Vulture e la Knautia lucana. Senza dimenticare le più comuni, ma comunque spettacolari, distese di ciclamini, viole e anemoni che colorano i prati e i boschi di Gallipoli Cognato.

Sono centinaia, poi, le piante officinali da scoprire nelle escursioni con gli esperti di alimurgia, la scienza che studia l’uso delle piante spontanee commestibili di cui si parla tanto oggi col nome di foraging. Eppure la pratica non è altro che un recupero della saggezza rurale, che in Basilicata non è una riscoperta bensì una conferma. Non a caso a Castelluccio Superiore si trovano persino il Conservatorio di Etnobotanica con l’Hortus Basiliano, un centro di ricerca e documentazione che preserva sapori e saperi del patrimonio autoctono. O ancora a Castelgrande, il Parco dei Colori dedicato allo stimato botanico Guglielmo Gasparrini che qui ebbe i natali. Un luogo magico che custodisce anche una Butterfly House con decine di specie locali da ammirare sotto la cupola di vetro.

Passione magia: tra racconti e riti antichi

E a proposito di magia, alzi la mano chi non si è lasciato incantare da personaggi come Cenerentola, la Bella addormentata nel bosco e il Gatto con gli stivali! Probabilmente tutti, ma in quanti ne conoscono l’origine? A ispirare i Fratelli Grimm e Charles Perrault fu Giambattista Basile, l’inventore del genere fiabesco che nel ‘600 si lasciò incantare da racconti e leggende popolari lucane e campane rielaborandole nel suo Lo Cunto de li Cunti, il Racconto dei racconti.

Il lago Laudemio sul Monte Sirino, il Castello di Lagopesole e il borgo di Acerenza, sono solo alcuni dei luoghi che hanno ispirato i racconti di Basile. Non a caso qui vicino, a Rapone, si trova il Paese delle Fiabe con un percorso urbano dedicato a cinque personaggi delle fiabe con altrettante installazioni multimediali. Nel borgo ogni agosto si tiene anche il Rapone Fiaba Festival con un percorso artistico – culturale nel centro storico, tra performance, talk e rappresentazioni teatrali. E ancora il museo multimediale C.E.R.A. una volta sulle origini rurali dei racconti fiabeschi, fino al parco avventura a tema nel Bosco Fontanelle.

Spostandosi ad Albano di Lucania, si entra nel Paese della Magia con l’itinerario rituale “La Rocca del Cappello” e serate dedicate alle origini ancestrali dei riti lucani, tra masciare e riti propiziatori. Amuleti e gesti scaramantici sono i protagonisti anche del Sogno di una notte a quel Paese, in cui il paese di Colobraro cavalca con autoironia la curiosa fama di paese porta sfortuna. Mentre ad Agromonte, il paese degli indovinelli, si tramandano da generazione indovinelli dialettali da scoprire nelle installazioni artistiche disseminate nel centro. Senza dimenticare i misteri di Matera, la città dei Sassi Patrimonio Unesco, che ripercorre la sua storia di necropoli e comunità sotterranee da scoprire in chiave-giallo come turisti investigatori.

Passione astronomia: osservatori e rifugi per ammirare il cielo

E dalle grotte di Matera si esce a riveder le stelle grazie alle iniziative di astroturismo disseminate in questa Basilicata delle passioni. Il basso inquinamento luminoso della regione offre, infatti, occasioni preziose per scrutare la volta celeste con le sue costellazioni e i suoi miti che si perdono nella notte dei tempi. Proprio il favore delle tenebre rende magiche le notti nei luoghi isolati dove la natura regna sovrana. Sono i rifugi d’alta quota sul Pollino, dove osservare col naso all’insù la poesia del cielo notturno.  Ma anche strutture attrezzate come l’Osservatorio Astronomico di Anzi, sul Monte Siri, con il Planetario dalla cui cupola si ammirano migliaia di corpi celesti e costellazioni tra emisfero Boreale e Australe.

Anche il Planetario di Castelgrande vale una visita con il suo osservatorio astronomico dotato di un telescopio con uno specchio di 156 centimetri. Mentre il Centro di Geodesia Spaziale nella Murgia materana si dedica all’osservazione della Terra con sofisticate apparecchiature in collaborazione con l’Agenzia spaziale italiana. E nell’ampio spazio esterno si tengono conferenze, workshop ed eventi a tema spaziale.

Passione mare: due coste e tante esperienze

La Basilicata si affaccia sul Mar Ionio e sul Mar Tirreno con due coste non così lontane eppure molto diverse. La costa ionica è caratterizzata da ampi arenili e litorali sabbiosi spettinati da dune e macchia mediterranea. Qui si praticano tutti gli sport acquatici, come surf, windsurf e kitesurf, ma soprattutto la vela. Sono infatti diversi i club attrezzati come il Centro velico Policoro Magna Grecia o il Circolo velico lucano di Policoro. Qui vengono organizzati anche campi scuola per i più giovani, che tra una virata e una strambata si possono dedicare a Sup e canoa, oltre a orienteering e scuola natura. A Marina di Pisticci si trova l’attrezzato Porto degli Argonauti, un vero hub degli sport acquatici con club velici, centri di noleggio barche e una vivace marina dotata di piazzette, negozi e ristoranti, e a Marina di Policoro, il Porto turistico Marinagri si fregia di essere il primo Boats village del sud Italia, base ideale per trasferire la propria barca nel cuore del Mediterraneo.

Spostandosi sulla rocciosa costa tirrenica, il mare assume le sfumature celesti di Maratea con i suoi fondali ricchi di vita che fanno la gioia di sub e pescatori. Dal rinnovato Porto turistico di Maratea, ricavato nella conca disegnata tra il promontorio La Timpa e la costa di Filocaio, partono diverse escursioni. Fra le più belle ci sono i tour di kayak che esplorano il litorale con le sue tante grotte e insenature. Ma anche le battute di pesca notturna dei totani alla luce delle lampare, fra i racconti di pescatori. Un’altra passione, quella per il mare, che riporta alle radici di questa terra da esplorare lentamente, lasciandosi trasportare dalle sue mille storie autentiche.

Maggiori info: Basilicataturistica.it

 

Guarda il video “Basilicata State of Mind”

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