Il Tagliamento è il re dei fiumi alpini che ha segnato la storia del Friuli Venezia Giulia e ancora oggi è una delle zone più caratteristiche e autentiche della regione. Una steppa nel cuore dell’Europa, incorniciata dalle colline circostanti il territorio di Pordenone e disegnata dai caratteristici magredi, terreni aridi, prevalentemente sassosi e ghiaiosi, di origine alluvionale, che rappresenta uno scrigno di biodiversità.
Lo si scopre seguendo itinerari lungo la Strada del Vino e dei Sapori, tra edifici rurali, corsi d’acqua limpidissimi e borghi pittoreschi che offrono ogni volta scorci sempre diversi e che scandiscono altrettante tappe alla scoperta di luoghi e sapori tipici e genuini. Ad assicurare la loro provenienza e autenticità basta affidarsi al marchio collettivo Io Sono FVG che garantisce l’origine delle produzioni agroalimentari, la valorizzazione della sostenibilità ambientale, sociale ed economica delle aziende agricole del territorio.
Tra magredi e vigneti lungo il Tagliamento
Attorno alle sponde del Tagliamento si apre un paesaggio dalla natura unica, punto di incontro tra le colline e i magredi. Grazie al clima e alla loro naturale tendenza ad accumulare calore, in questi terreni aridi si creano le condizioni ideali per la coltivazione della vite, che da sempre rappresenta la più importante produzione della zona. Proprio qui, infatti, si trova la DOC Friuli Grave, la più grande della regione, dove hanno sede numerose cantine che diventano un piacevole invito a fare visite guidate e degustazioni.
All’azienda agricola Ronco Margherita, a Pinzano al Tagliamento, sono prodotti vini autoctoni pregiati come il Picolit, il Friulano, il Refosco dal Peduncolo Rosso e la Ribolla Gialla, sia in versione ferma che spumantizzata, a cui si aggiungono anche vini ottenuti da vitigni internazionali che hanno trovato in Friuli Venezia Giulia una terra ideale per esprimersi. Ricavata nell’antica tenuta appartenuta a Ruggero Forti, padre della viticoltura friulana moderna, l’azienda è circondata da 12 ettari di vigne distribuiti tra la collina e la zona dei Magredi di Dandolo. Un luogo idilliaco e di charme, sospeso nel tempo, dove i visitatori sono invitati a visitare la cantina, a conoscerne la storia prima di accedere alla sala di degustazione, ricavata nel vecchio granaio, dove assaporare i diversi aromi ammirando il panorama collinare dalle ampie vetrate. Per chi volesse trascorrere qualche giorno in più, è anche possibile soggiornare nella villa, restaurata nel rispetto della sua storia, conservando i pavimenti originali, gli affreschi e le scale in legno e pietra che portano al piano superiore dove sono state ricavate cinque suite, di grande raffinatezza.
Una tappa da non perdere è, poi, Vistorta, un piccolo borgo nella parte occidentale del Friuli Venezia Giulia dove si trova la proprietà agricola della famiglia Brandolini dal 1872: una villa incantevole, circondata da una grande parco all’inglese, impreziosito da alberi centenari, angoli verdi di rare essenze e una serra di orchidee, che conserva una storia secolare portata avanti con passione di generazione in generazione. Dagli anni Ottanta ha raccolto il testimone Brandino Brandolini d’Adda che si occupa di salvaguardare le centenarie viti di Merlot, affiancate ora da nuovi vigneti, che dal 2008 sono a conduzione biologica e producono un frutto raffinato e dalle caratteristiche uniche. Tanti vini tipici della Doc Friuli Grave da degustare nelle sue belle sale, dalle produzioni biologiche di Merlot, Cabernet Franc, Friulano e Refosco dal Peduncolo Rosso tutti biologici, allo Chardonnay, Pinot Grigio, Sauvignon, Traminer Aromatico e Ribolla Gialla.
Formaggi e mele da filiera tracciata e garantita dal marchio Io Sono FVG
Il territorio intorno al Tagliamento vanta anche una rinomata produzione di formaggi e prodotti caseari, proposti anche durante degustazioni di vini della DOC Grave. Un altro modo per assaggiarli è rivolgersi direttamente ai produttori della zona. A Porcia si può visitare l’azienda agricola Del Ben Formaggi che, dalle poche decine di forme stagionate prodotte a partire dal 1988, oggi conta una produzione di 30.000 forme. Cresciuta all’insegna di innovazione e nuove competenze, l’azienda è stata insignita di stagionatore ufficiale di Montasio DOP dal 1993 e, con l’acquisizione della storica Latteria d’Aviano, oltre a rivitalizzare il prestigio di una struttura attiva dal 1919, ha posto le basi per coprire l’intera filiera produttiva dei suoi prodotti. Oltre al Montasio, infatti, si trovano vari formaggi vaccini, di latte di pecora, di bufala e di capra e una selezione di formaggi DOP e di livello nazionale (Grana Padano DOP, Parmigiano Reggiano, Gorgonzola DOP, mozzarella di bufala campana DOP, Pecorino DOP).
Sempre a Porcia, la Latteria di Palse è, dal 1926, il punto di riferimento per la lavorazione del latte – vaccino, caprino e bufalino – prodotto dagli allevatori locali. In questa realtà prendono forma formaggi della tradizione, come ricotta e mozzarella, i rinomati fossa di Palse e l’ubriaco due latti, ottenuto da una miscela di latte vaccino e di bufala affinato nella vinaccia e, ancora, gelati, burro e yogurt.
Risalendo il corso del fiume, si raggiunge la Val d’Arzino, nota per i suoi corsi d’acqua e le cascate circondati da rigogliose faggete. Un ambiente naturale che si è dimostrato favorevole anche alla coltivazione delle mele che, a Pinzano al Tagliamento, ha il suo punto di riferimento nel Borgo delle Mele. È qui che nel 2008, Serena e Christian decidono di dare il via alla coltivazione dedicata a varietà autoctone di meleti che oggi sono alla base di un’ampia gamma di prodotti: oltre alle mele antiche nella zona più a nord del Friuli Venezia Giulia e alla cipolla di Cavasso e della Val Cosa (entrambi Presidi Slow Food), si trovano mele e frutta disidratata, composte alla mela e succhi. L’alta qualità è assicurata dall’assenza di trattamenti chimici, procedure di lavorazione rigorosamente manuali, rispetto della stagionalità dei frutti e dei tempi della natura, per la quale hanno anche ottenuto premi e riconoscimenti in Italia e all’estero.
Io Sono FVG, i prodotti tradizionali della pianura
Scendendo verso sud, i paesaggi del fiume cedono il passo alla pianura, nella provincia di Udine, terra di coltivazioni e allevamenti, da cui provengono gli ingredienti dei grandi classici dei sapori friulani. Lungo la Strada del Vino e dei Sapori si attraversano distese collinari punteggiate da castelli, ville storiche e borghi immersi nel verde, tappe interessanti da visitare ma anche per fare incontrare i produttori di tante specialità, indicati dal marchio Io Sono FVG. Dai formaggi ai salumi ai prelibati asparagi bianchi di Tavagnacco.
Simbolo gastronomico del territorio è il frico, una ricetta della tradizione contadina a base di formaggio patate e cipolle. Per gustarlo nella versione autentica, preparato con prodotti di qualità, basta fare una sosta a Varmo dove l’azienda Venfri della famiglia Tonizzo si è specializzata nella vendita e distribuzione di molti prodotti alimentari freschi e freschissimi preparati con materie prime provenienti dalla regione.
Un altro indirizzo da non perdere è l’azienda della famiglia Piva, a Madrisio di Fagagna, il cui nome è diventato anche un marchio e sinonimo del frico di alta qualità: è preparato esclusivamente con i prodotti freschi del territorio e confezionato in un packaging innovativo e sostenibile per l’ambiente.
L’altra grande specialità del territorio sono i salumi: salame friulano, salsiccia, soppressa, lardo, marcundela e, naturalmente, musetto. Realtà che operano in questo settore si trovano un po’ ovunque ma Spilimbergo è una buona tappa per trovare alcune aziende marchiate Io Sono FVG. Come, ad esempio, il Salumificio Marescutti, che da oltre 60 anni prepara salumi di alta qualità grazie a una rigorosa selezione delle materie prime nel rispetto della tradizione artigianale friulana. Oppure il Salumificio A. Lovison, presente nel centro di Spilimbergo fin dal 1903. Nel tempo sono cambiate le generazioni al timone dell’azienda ma non il metodo di lavorazione: gli allevamenti sono seguiti direttamente, le carni vengono lavorate a caldo, i prodotti sono insaporiti con sale, pepe e, se serve, con spezie selezionate, e i salumi sono legati ancora a mano, con spago di lino grezzo come da tradizione, lasciandoli poi stagionare secondo i tempi naturali.
Io Sono FVG, birre e distillati a km 0
Il ricco patrimonio culinario friulano vanta anche una rinomata produzione di birra artigianale e distillati. La prima deve la sua diffusione alle coltivazioni di orzo presenti in pianura. Come quella dell’Agribirrificio Artigianale Villa Chazil, a Lestizza: l’azienda coltiva direttamente l’orzo, utilizzando il metodo dell’agricoltura integrata con rotazione delle colture – che viene poi maltato e conservato in azienda fino al momento della produzione – e il luppolo, a cui si deve il caratteristico sapore amarognolo alla birra. Il risultato è l’unica birra della regione prodotta con una filiera corta 100% friulana.
Gli amanti dei sapori più forti e decisi, invece, non possono perdere una visita alla Buiese Distillerie, a Martignacco, una località ai piedi di una delle più belle colline friulane. Fondata nel 1918, da subito la distilleria si distingue per l’alta qualità e i numerosi riconoscimenti nazionali e internazionali. Oggi l’azienda è notevolmente cresciuta ma, come vuole la tradizione friulana, offre volentieri ai visitatori un bussul, un bicchierino di grappa della loro produzione: dalla grappa Buiese, ricetta di famiglia, alle grappe tradizionali ai liquori fruttati.
Info: turismofvg
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