Sono piccoli o grandi mondi. Luoghi peni di fascino e densi di meraviglia, le botteghe artigiane della Toscana.
Scrigni di un passato che ancora oggi vive grazie all’attività di incisori di argento e mosaicisti. Orafi liutai, scultori e ceramisti: veri maestri che continuano a stupire, inventando forme sempre nuove per declinare una sapienza antica. Ecco perché meritano un tour interamente dedicato.
Viaggio tra le migliori botteghe artigiane della Toscana
Un monumento. E fa quasi specie attribuire tanto giudizio a una bottega artigianale, peraltro a due passi dalla cupola del Brunelleschi e dai palazzi più mirabili di Firenze.
Le migliori botteghe artigiane a Firenze
Laboratorio di intaglio e composizione pietre
Ma la Scarpelli Mosaici lo è davvero, anche se Renzo, l’uomo che l’aveva avviata mezzo secolo fa, se n’è andato lo scorso novembre, pianto da tutti quelli che avevano avuto il privilegio di conoscerlo.
L’aveva creata lui l’azienda per lavorare i sassi che ogni settimana recuperava sulle colline e le montagne toscane; per tenere in vita il famoso “commesso fiorentino”, tecnica di intaglio e composizione in frammenti di pietre dure già in uso nel Cinquecento; e per creare veri e propri dipinti, bucolici e paesaggistici, adattabili su tavoli, quadri e gioielli.
Oggi a gestire questa meraviglia dell’ingegnosità toscana ci sono i figli, Leonardo e Catia. E l’omaggio a questo cammeo del saper fare si rivela il modo più sensato per iniziare un viaggio immersivo dentro una Firenze che da sempre considera le mani intelligenti e creatrici elementi essenziali della propria bellezza.
Escursione ovviamente lenta in una città che aveva dato vita al Rinascimento e non ha mai smesso di farlo. Ed esplorazione che si concentra sull’Oltrarno, in particolare tra Santo Spirito e San Frediano, quartieri elettivi degli artigiani. Tantissimi.
Per orientarsi, contano i consigli dei fiorentini che considerano questo territorio ancora “loro” e non del tutto assediato dai turisti. E allora, via alle visite, agli incontri, alle storie.
“Abiti su misura” per oggetti in vetro
Come quella che si ascolta nello Studio Puck sul lungarno Guicciardini dove Franco Carrai e Ann Antonini, Cinzia Nastasi e Franca Marucelli riproducono le immagini di vecchie incisioni del Sette e Ottocento stampandole a torchio e vestono gli oggetti in vetro con manoscritti d’altri tempi.
In Borgo San Jacopo si trova una delle ultime botteghe con annesso laboratorio. Ed è solo uno dei tanti pregi dell’atelier di restauratori e incisori di argento aperto negli anni Cinquanta da Orlando Pagliai, e che il figlio Paolo assieme alla moglie Raffaella ha elevato a tappa imperdibile dei tour nella Firenze artigianale.
A garantire continuità c’è Stefania Pagliai, terza generazione di un’arte che ancora oggi si muove tra scalpelli, lime e bulini per le incisioni. “Ho sempre ricercato l’eccellenza”, racconta, “e l’ho trovata in questa città e in questo mestiere di raffinata qualità”.
Acqueforti e profumi artigianali
Via Santo Spirito è a poco più di cento metri e sarebbe un peccato non attardarsi all’Ippogrifo, studio-laboratorio specializzato nella tecnica dell’acquaforte.
Emozionante: Gianni Raffaelli e la moglie Francesca realizzano le loro opere incidendole manualmente su lastre di metallo, poi stampate su carta pregiata in tiratura limitata. Il loro figlio Duccio, erede dei segreti della stampa a torchio calcografico, ne tesse l’elogio: “Per oltre 400 anni questa tecnica è stata utilizzata come principale mezzo divulgativo di immagini prima della nascita della fotografia”.
Ma la curiosità non è mai sazia. E nel vicino quartiere di San Niccolò la sorpresa arriva dal laboratorio dove il maestro Marco Baroni crea gioielli in oro e sculture in miniatura utilizzando le tecniche del traforo, del cesello e della cera persa.
L’esplorazione colta pretende una degna chiosa e a offrirla ci pensa Lorenzo Villoresi, assediato dai flaconi e dalle boccette di profumi che realizza nel suo laboratorio di via de’ Bardi miscelando le essenze floreali ed evocandole poi nel museo interattivo aperto a lato della maison, con tanto di percorso multisensoriale e aromatico.
Saper fare, e fare bene
Ecco un concetto cui la Toscana attribuisce grande valore. C’è la Fondazione Cologni di Firenze, baluardo dell’artigianato artistico, che ogni due anni seleziona i “Maestri d’Arte e Mestiere” più meritevoli assegnando loro il premio MAM (ben 25 toscani hanno ricevuto il riconoscimento nelle ultime quattro edizioni del Premio biennale. Tra i più recenti, Paolo Pagliai (argenteria), Andrea Nardi (pelletteria), Cinzia Papucci (vetro e cristallo), Beatrice Barni (floricoltura), Daniele e Letizia Traversari (mosaico e micromosaico).
C’è l’Osservatorio dei Mestieri d’Arte della Fondazione CR Firenze, che coordina un network di 600 aziende tradizionali e insieme innovative e che nel cuore dell’Oltrarno gestisce lo Spazio Nota, con corsi e laboratori gratuiti per creativi, designer e start up.
E c’è Artex, Centro per l’artigianato artistico e tradizionale coordinato dall’architetto Elisa Guidi, raccordo tra gli aderenti alle associazioni di categoria Cna e Confartigianato, ma anche promotore del turismo esplorativo nelle officine che sanno esprimere al meglio competenza e sapere.
E allora le divagazioni diventano salutari, anzi opportune. Del resto, è questo il mood dei trekking tematici che Artex promuove da tempo affidandosi a un operatore dell’outdoor come Andare a zonzo: muoversi nelle terre più laboriose della regione non ancora vampirizzate dal marketing e dal turismo “mordi e fuggi”. Non in Toscana. Non qui.
Officina Creativa: cuore pulsante dell’artigianato artistico in città
Appena fuori le mura del rione San Frediano, in via Giano della Bella 20, c’è un vecchio monastero di clausura delle carmelitane scalze. Trasformato dopo Caporetto in ospedale militare, divenne ritrovo di intellettuali, pittori e filosofi durante il fascismo.
Acquisito dal Comune di Firenze a seguito di proteste del quartiere contro un ventilato progetto immobiliare, dal 2016 è sede dell’Officina Creativa voluta da Artex e ospita 27 artigiani, restauratori, ceramisti, pittori, mosaicisti, liutai, calzolai e molatori di cristallo, per lo più nelle vecchie celle delle monache.
Noto ai fiorentini come il Conventino, è diventato uno dei centri propulsori dell’artigianato artistico in città e un punto di riferimento per la zona dell’Oltrarno. Tra gli atelier di maggiore spicco, quello di Silvia Logi che realizza mosaici creativi assemblando metallo, legno e vetro, poi applicati su quadri, sculture e pannelli; e quello della designer e stilista Barbara Dall’Acqua, che al Manufatto Fiorentino crea borse e accessori personalizzati.
Interessanti anche La Bottega dell’Acquaforte del maestro di stampe e incisioni Massimo Baicchi e l’atelier di decorazione lignea di Tommaso De Carlo. All’interno del chiostro, poi, il Conventino Caffè Letterario è diventato il punto d’incontro culturale e sociale del quartiere.
Parola ai maestri artigiani fiorentini
Le storie e le testimonianze di alcuni dei più famosi e apprezzati artigiani fiorentini e toscani sono state raccolte da Artex in podcast professionali dal titolo La Voce del Maestro che possono essere visti e ascoltati su Spotify e sul sito dedicato.
Botteghe artigiane nel Senese
Si parlava di un viaggio in Toscana nelle terre non ancora vampirizzate dal marketing e dal turismo “mordi e fuggi”. Tra queste c’è il comune di Cetona, nella Val di Chiana senese. Qui, Franco Cicerchia sta trasformando in un piccolo borgo d’arte richiamando mezzo mondo nel bel laboratorio di ceramiche avviato da papà Pippo.
“Amo ascoltare la terra, il colore, l’acqua, il metallo, il fuoco, l’aria”, racconta. “Sentire cosa chiedono. E combinarli in un’azione creativa”. L’effetto: Cicerchia che modella piatti ponendo le lastre di creta sulle superfici curve del calco in gesso; che sovrappone gli smalti; che realizza manufatti di uso quotidiano, ma anche oggetti per l’arredamento e sculture.
Poco lontano, sempre nel Senese, è Colle Val d’Elsa a prendersi la scena ogni prima domenica del mese, organizzando dimostrazioni di molatura e incisione del vetro.
L’imprinting di questa deliziosa cittadina color ocra è lo stesso del laboratorio Collevilca di Giampiero Brogi, dove una dozzina di artigiani lavorano il cristallo senza piombo seguendo i riti della tradizione: cuocendo le materie prime ad alta temperatura nei forni a crogiolo chiamati “padelle” e affidando poi ai maestri vetrai Stefano Gennai e Marius Michis il compito di soffiare, modellare con le pinze calici, decanter, maschere e statuette metafisiche.
I tappeti di Pietrasanta
Ha ragione Silvia Nencetti, giovane guida che, come la sua collega Veronica Bartoletti a Firenze, aiuta gli escursionisti ad abbinare la bellezza dei paesaggi toscani all’operosità di chi li abita: “È la magia del trekking esperienziale”, spiega, “cercare connessioni tra i capolavori della natura e quelli prodotti dall’uomo”.
E se il tempo non è avaro, stramerita una visita anche Pietrasanta, la piccola Atene della lavorazione del marmo e del bronzo. Ma non solo. E anche questa è una rivelazione.
Come la bottega aperta nel 2006 da Benedetto Bumaguin, dove la moglie Orna Bachar interpreta l’arte del restauro di tappeti e arazzi avviata in precedenza, a Genova, da Alberto Meschoulam, di origine turca.
Bottega di restauro mobili antichi ad Anghiari
Tour impegnativo? Probabile. Ma niente è più istruttivo di un viaggio attraverso la geografia della Toscana per cercare l’incanto nelle sue botteghe artigianali e nella sapienza di chi l’ha scelta per lavorare.
E allora vale la pena di raggiungere Anghiari, in Valtiberina, e incontrare l’ebanista Santi del Sere che nella sua piccola bottega per la lavorazione del legno esalta la tradizione dell’intarsio e dell’intaglio, della laccatura, della doratura e del restauro dei mobili antichi.
Un posto d’altri tempi eppure dentro al tempo. Merito di un uomo che lavorando il noce, il ciliegio, il palissandro e maneggiando pialle, scalpelli e sgorbie realizza scatole, sedie e pannelli decorativi ispirati agli artigiani del passato e di oggi.
Gioielli di artigianato a Prato
Alla fine risulta difficile anche rinunciare a Prato. Durante il tour si possono ammirare le minuziose tecniche di produzione del laboratorio orafo di Andrea Amerighi. E imperdibile, la visita alla camiceria Baldini.
Nel loro negozio, con laboratorio annesso, Stefano e la mamma, Valeria Mungai, fanno tutto su misura e con misura, utilizzando il mestiere tramandato dalla zia Marianna Pelagatti, che aveva avviato l’attività a fine Ottocento.
Ritorno a Firenze
E in una sorta di ritorno al punto di partenza, ci si ritrova nell’Oltrarno di Firenze per incontrare nel suo laboratorio Graziella Guidotti. Artista, esperta di fibre e filati e voce di una Firenze impregnata di una secolare abilità artigianale – lo racconta lei stessa – che risale al Quattrocento dei drappi di seta e al Cinquecento delle corporazioni, che garantivano l’alta qualità dei prodotti con pene pesantissime per i trasgressori.
Vederla all’opera tra i microtelai manuali e in legno con cui realizza pezzi unici e prototipi per l’industria tessile diventa l’occasione per cogliere la distanza mentale degli artigiani da un mondo che per affermarsi ostenta. L’antidoto? Lo rivela lei stessa, riadattando una nota massima di Confucio: “Se ascolto, conosco. Se vedo, capisco. Se faccio, imparo”. Come un manifesto che celebra la Toscana dei maestri d’arte, abituati a comunicare più con quello che creano che con le parole. La vita vera non è una parata. È e resta un’impresa.
Dove sono le migliori botteghe artigiane della Toscana
Graziella Guidotti, Firenze
Premiata come “Maestra d’Arte e Mestiere” nel 2022 dalla Fondazione Cologni, è una delle più raffinate interpreti della lavorazione di fibre e filati in Italia. Nel suo studio, nel cuore dell’Oltrarno, realizza ricercatissimi prototipi di tessuto.
Marco Baroni, Firenze
Artista orafo dall’estro creativo, realizza a mano gioielli, anelli, bracciali, orecchini, fibbie e sculture in miniatura. Info sul sito
Scarpelli Mosaici, Firenze
La bottega artigianale forse più famosa di Firenze e quella comunque che presidia la tecnica di intaglio e composizione in frammenti delle pietre, nota come commesso fiorentino. Info sul sito.
Giuggiù di Angela Caputi, Firenze
A due passi da Ponte Vecchio, la designer fiorentina realizza creazioni artistiche, gioielli e bijoux ispirandosi al cinema americano della prima metà del ’900. In fo sul sito
Giulia Zavattoni, Sovana (Gr)
Deliziosa bottega in uno dei borghi più incantevoli dell’alta Maremma, dove vengono lavorati il lino, la canapa, il cashmere, il cotone e realizzati runner per la tavola, tappetini, sciarpe e stole.
Restauro Tappeti d’Arte, Pietrasanta (Lu)
Orna Bachar è maestra d’arte ed esperta del restauro, della conservazione e del lavaggio dei tappeti, dei kilim e degli arazzi. Nel suo laboratorio organizza corsi teorici e pratici. Info sul sito
Santi del Sere, Anghiari
Maestro restauratore ed ebanista, costruisce mobili e arredi, pratica l’arte dell’intarsio e si dedica alla doratura e alla laccatura dei pezzi di maggiore pregio. Info sul sito
Collevilca, Colle Val d’Elsa (Si)
Attività artigianale dove i vetrai realizzano oggetti d’arte e di arredamento in cristallo senza piombo. Tra i pezzi più gettonati, le statuette, i calici, le caraffe, le maschere e le brocche. Info sul sito
Franco Cicerchia, Cetona (Si)
Atelier con bottega di ceramica artistica nel cuore di uno dei più bei borghi del Senese. Piatti, tazzine, ciotole e sculture in versione contemporanea, spesso anche nobilitando materiali di scarto. Info sul sito
Amerighi, Prato
Bottega di oreficeria artigianale in un piccolo palazzo del centro storico dove si lavorano gioielli in oro e argento: bracciali, anelli e collane. Info sul sito
Argentiere Pagliai, Firenze
Il meglio dell’orificeria toscana che Paolo Pagliai con la moglie Raffaella e la figlia Stefania ha trasformato in una delle botteghe più mirabili dell’Oltrarno: bicchieri, candelabri, saliere, piccole sculture d’argento. Info sul sito
Camiceria Baldini, Prato
Attenzione ai dettagli, tecnica e passione. Che si notano nella produzione sartoriale di camicie, pigiami, boxer, papillon, sciarpe e cravatte. Info sul sito
Lorenzo Villoresi, Firenze
Produzione artigianale di profumi realizzati seguendo ancora metodi tradizionali. Fra i suoi cammei il Teint de neige, che richiama l’eleganza femminile ai tempi della Belle Époque. Villoresi è stato premiato nel 2022 dalla Fondazione Cologni come “Maestro d’Arte e Mestiere”. Info sul sito
Studio Puck, Firenze
Dagli anni Ottanta vengono riprodotte stampe antiche a torchio poi dipinte a mano. Da tempo questo atelier realizza anche cornici artigianali e decorazioni su vetro. Info sul sito
Ippogrifo, Firenze
Una delle rare botteghe toscane e fiorentine di incisione manuale che segue la tecnica dell’acquaforte. Info sul sito
Mosaici Traversari, Firenze
Atelier che tiene in vita la tradizione familiare dei mosaici in vetro smalto e commesso fiorentino e della bigiotteria in micromosaico. Info sul sito.
Duccio Banchi, Firenze
Artigiano bronzista specializzato nella manifattura di piccoli oggetti d’arredamento e articoli decorativi. Info sulla pagina Facebook: Duccio Banchi Bronzista
Atelier GK, Firenze
Laboratorio di Lapo Giannini e Michiko Kuwata, maestri nella legatura d’arte e nella realizzazione di articoli in pelle, carta e tela. Info sul sito
Artieri alabastro, Volterra (Pi)
La cooperativa è punto di riferimento di una trentina di artigiani che lavorano tramite tornitura o scolpiscono la famosa pietra tipica della zona di Volterra. Oggettistica, lampade, animaletti e ciotole. Info sul sito
Caporali, Subbiano (Ar)
Creazioni artigianali in ferro soffiato che diventano letti e tavolini, sedute e appendiabiti, baldacchini e specchiere. Info sul sito.
Rosso Ramina, Lucca
Deliziosa bottega di ceramica maiolica lavorata al tornio da Stefano Gambogi e decorata da Federica Cipriani: piatti, bicchieri, brocche e lampade. Info sul sito
Laura De Cesare, Pisa
Designer di tessuti progettati e lavorati al telaio per l’alta moda e per i privati: piccoli accessori e complementi di arredo. Una meraviglia Info sul sito
Borgo Solaio di Sabrina Mattei, Pietrasanta (Lu)
Sabrina realizza borse a bauletto, a spalla o pochette utilizzando materiali, stoffe e pellami di recupero: ogni pezzo è unico. È il suo omaggio alla tradizione fiorentina dell’intreccio di cappelli di paglia. Info sul sito
Monfroni Studio d’Arte, Carrara
Creazione di opere in marmo, di arte classica o contemporanea, da qualsiasi bozzetto, modello o immagine. Info sul sito
Ceramiche Giotto, Monte San Savino (Ar)
Bottega avviata da Giotto Giannoni, poi dal figlio Araldo con la moglie Anna Maria Varignani, oggi gestita dalla nipote Arianna. L’argilla viene lavorata al tornio, poi cotta al forno e dipinta a mano: vasi, piatti, anfore e oggetti d’arredamento. Info sul sito
Giulio Giannini & Figlio, Firenze
Storica legatoria artistica del libro e della carta decorata, famosa per la produzione di carte marmorizzate a mano, carte fantasia stampate con disegni tradizionali ed eleganti biglietti personalizzati. Info sul sito
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