Dall’amatriciana alla gricia, dai supplì alle prelibatezze del quinto quarto, la cucina romana è un’apoteosi di sapori ricchi. Il paradiso per chi ama la buona tavola. Abbiamo selezionato i migliori ristoranti e le osterie tipiche, le pizzerie e le friggitorie che portano avanti tutto il gusto della tradizione: ecco dove mangiare a Roma.
Dove mangiare a Roma
Cacio e pepe, carbonara e amatriciana (più la variante gricia): non si può dire di essere stati a Roma senza aver assaggiato almeno una di queste tre specialità.
Sono i primi della tradizione romana, anche se in realtà si tratta di tipiche ricette pastorali dell’alto Lazio, essenziali quanto gustose, fondate soprattutto sulla genuinità della materia prima. Il pecorino romano e il guanciale.
Ecco dove mangiare le paste più famose della cucina romana, ma anche i piatti di carne di scarto, i supplì, la pizza al taglio e altre ricette tipiche romane.
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Dove mangiare la migliore cacio e pepe di Roma
Felice a Testaccio
Una delle trattorie più famose di Roma, dove andare per mangiare di rigore la cacio e pepe, che qui viene mantecata al tavolo davanti ai commensali. Di livello anche gli altri piatti tipici della cucina romana. È necessaria la prenotazione.
Indirizzo: via Mastro Giorgio 29 Tel. 06.57.46.800 Web: feliceatestaccio.com. Prezzo medio: 50 €.
Flavio al Velavevodetto
L’altro Re della cacio e pepe è Flavio Di Maio, discepolo di Felice, che ha saputo crearsi il suo regno ai piedi del Monte dei Cocci. Anche in questo caso, il piatto base della gastronomia romana viene mantecato al tavolo davanti agli occhi e ai telefonini dei commensali.
Ovviamente non è solo la cacio e pepe a caratterizzare il menu di questa osteria tipica romana, anche se, certamente, questo è il suo piatto cult.
Indirizzo: via Monte di Testaccio 97 Tel. 06.57.44.194 Web: ristorantevelavevodetto.it. Prezzo medio: 50 €
Dove mangiare a Roma la migliore amatriciana
Checco Er Carettiere
Per l’amatriciana, se si desidera la versione più cremosa, in cui il guanciale si scioglie nel sugo, l’indirizzo giusto è la trattoria trasteverina Checco er Carettiere, a due passi da piazza Trilussa. Qui, da settant’anni gli eredi di Checco portano avanti la tradizione, con un piatto voluttuoso e avvolgente.
Indirizzo: via Benedetta 10 Tel. 06.58.17.018 Web: checcoercarettiere.it. Prezzo medio: 50 €
Osteria Palmira
Claudio e Assunta sono originari di Amatrice e hanno la ristorazione nel sangue. L’osteria nel quartiere Monteverde è dedicata alla mamma Palmira e propone piatti della cucina laziale. Oltre all’amatriciana, provate i tipici gnocchi ricci di Amatrice.
Indirizzo: via Abate Ugone 29 Tel. 06.58.20.42.98 Web: osteriapalmira.it Prezzo medio: 40 €
Glass Hostaria
La chef Cristina Bowerman, nata a Cerignola, in Puglia, formatasi negli Stati Uniti e naturalizzata romana, è un chiaro esempio di melting pot gastronomico che si concretizza in una cucina moderna e sempre in evoluzione, da stella Michelin.
Da provare la sua versione gourmet dell’amatriciana: il sugo diventa il ripieno di un godurioso raviolo, guarnito con guanciale croccante.
Indirizzo: vicolo del Cinque 58 Tel. 06.58.33.59.03 Web: glasshostaria.it Prezzo medio: 130 €
Dove mangiare la carbonara a Roma
Luciano Cucina Italiana
Anche nel capitolo carbonara non manca il contributo degli chef stellati, che hanno fatto “evolvere” la ricetta imponendo il diktat della cremosità.
Uno dei massimi interpreti è Luciano Monosilio, che quando lavorava da Pipero aveva ingegnerizzato il processo trattando la crema a bagnomaria. Oggi troviamo la sua perfetta carbonara, assieme alle altre proposte creative, nel ristorante Luciano a due passi da Campo de’ Fiori.
Indirizzo: piazza del Teatro di Pompeo 18 Tel. 06.51.53.14.65 Web: lucianocucinaitaliana.com Prezzo medio: 70 €
Pipero
In questo ristorante stellato, di proprietà di Alessandro Pipero, la carbonara continua a essere un caposaldo del menu anche con l’attuale chef Ciro Scamardella, che ha origini campane e nelle mani una cucina molto contemporanea.
Indirizzo: corso Vittorio Emanuele II 246/250 Tel. 06.68.13.90.22 Web: piperoroma.it. Prezzo medio: 140 €
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La Ciambella Bar à Vin con Cucina
Una perfetta fusione fra la trattoria romana e il locale elegante frutto di un progetto tutto al femminile. L’ostessa e sommelier Mirka Guberti fa da contraltare, ingentilendola, alla cucina romana della chef Francesca Ciucci.
Indirizzo: via dell’Arco della Ciambella 20 Tel. 06.68.32.930 Web: la-ciambella.it. Prezzo medio: 60 €
Roscioli Salumeria con Cucina
Prima fatevi ammaliare dal bancone e dagli scaffali pieni di vino, poi sedete e ordinate una carbonara (e non solo).
La bottega dei fratelli Roscioli è uno degli indirizzi più inossidabili della Capitale, dove, oltre a mangiare, si fa scorta di prelibatezze dal banco e dagli scaffali. Per veri gourmet.
Indirizzo: via dei Giubbonari 21-22 Tel. 06.68.75.287 Web: salumeriaroscioli.com Prezzo medio: 60 €
Eggs
Il progetto della chef Barbara Agosti ruota attorno alle uova, in ogni loro declinazione, comprese quelle di pesce. È nella carta delle carbonare che trova la sua massima espressione.
È l’unica a proporre il disciplinare del 1954, anno in cui la rivista La Cucina Italiana codificò per prima la ricetta, molto diversa dall’attuale. Da assaggiare anche la versione da passeggio, fritta su stecco.
Indirizzo: via Natale del Grande 52 Tel. 06.58.17.281 Web: eggsroma.com Prezzo medio: 60 €
Coda alla vaccinara e trippa alla romana al Testaccio
Se si vuole andare nel cuore della vera cucina capitolina, bisogna essere pronti a un’esperienza dai sapori forti e avvicinarsi al mattatoio. Nel quartiere di Testaccio si è sviluppata la filosofia di recupero degli scarti, che si esprime nei piatti del quinto quarto, le frattaglie, come la coda alla vaccinara o la trippa alla romana.
Checchino dal 1887
Non è un caso se il maggiore esponente di quest’arte a Roma si trovi proprio di fronte al mattatoio: parliamo di Checchino dal 1887, che da sei generazioni si adopera per mantenere vive le ricette più autentiche della romanità.
Dalla coda alla vaccinara alla pajata, dall’insalata di zampi alla coratella, senza dimenticare la più famosa trippa alla romana accompagnata dalla profumatissima mentuccia.
Indirizzo: via di Monte Testaccio 30 Tel. 06.57.43.816 Web: checchino-dal-1887.com Prezzo medio: 60 €
L’Osteria della trippa
Chef e ostessa, Alessandra Ruggeri ha puntato tutto sulla trippa e sulla tradizione romana. La sua è un’autentica cucina della domenica, che segue le stagioni e non fa mancare i capisaldi della tradizione.
Indirizzo: via Goffredo Mameli 15 Tel. 06.45.55.44.75 Web: losteriadellatrippa.it Prezzo medio: 40 €
Santo Palato
Altra interprete femminile di questa cucina è Sarah Cicolini di Santo Palato, a due passi da San Giovanni.
La sua frittata con le rigaglie è il ricordo della nonna, la polpetta di bollito un must imperdibile, e nel menu c’è sempre qualche ricetta di interiora che varia in base a ciò che si trova al mercato.
Si mangia anche una sontuosa carbonara.
Indirizzo: piazza Tarquinia 4 a/b Tel. 06.77.20.73.54 Prezzo medio: 50 €
Matricianella
La collocazione in pieno centro, a due passi dal Parlamento, fa temere che sia una trappola per turisti. In realtà è una solida realtà in cui mangiare una cucina inossidabile. Meritano soprattutto i fritti, compreso quello romano, con cervello e animelle.
Indirizzo: via del Leone 4 Tel. 06.68.32.100 Web: matricianella.it Prezzo medio: 50 €
La cucina giudaico-romanesca
E il carciofo? Fritto o alla giudia, è uno dei protagonisti della cucina giudaico-romanesca, che rappresenta un capitolo a parte del ricettario capitolino.
Se si parla di gastronomia kosher, quindi attenta alla kasherut, le regole alimentari fissate nella Torah, è solo al Ghetto e in pochi altri indirizzi che si può trovare un approccio autenticamente rigoroso: maiale bandito, ma soprattutto mai carne e latte insieme, tanto che ci sono indirizzi con una doppia anima, quella di carne e quella di latte.
Ba’ Ghetto
È il caso di Ba’ Ghetto, uno dei migliori esponenti della cucina kosher a Roma, con più di una sede, anche fuori città. La principale è al Portico d’Ottavia, l’altra, a pochi passi, con l’aggiunta Milky accanto al nome, dove non si mangia carne.
Trattandosi di verdura, i carciofi possono essere mangiati in entrambi i locali.
Indirizzo: via del Portico d’Ottavia 57 Tel. 06.68.89.28.68 Web: baghetto.com Prezzo medio: 50
Bellacarne
Già dal nome si capisce che questo indirizzo è dedicato alla carne, in versione rigorosamente kosher e d’ispirazione giudaico-romanesca, con derivazioni mediorientali. Insomma un’esperienza che parte dal fritto romano e arriva al couscous con lo stracotto ebraico.
Indirizzo: via del Portico d’Ottavia 51 Tel. 06.68.33.104 Web: bellacarne.it Prezzo medio: 50 €
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Street food a Roma: i migliori supplì, filetti di baccalà e trapizzino
Lo street food a Roma ha molte facce. I grandi classici sono il filetto di baccalà fritto e i supplì. Se ne possono mangiare di buonissimi nelle migliori pizzerie, ma ci sono anche le friggitorie dedicate.
Dar Filettaro a Santa Barbara
In prossimità di Campo de’ Fiori, un indirizzo della Roma di un tempo, come testimonia l’insegna vintage. Qui non si mangia il baccalà solo di martedì e venerdì, come vorrebbe la tradizione, ma tutti i giorni si friggono filetti in pastella. Provate anche il contorno di puntarelle
Indirizzo: largo dei Librari 88 Tel. 06.68.64.018 Prezzo: 7 € il filetto di baccalà.
Supplì Roma
Una friggitoria storica di Trastevere, conosciuta dai locali come Venanzio o Sisini, dove si friggono quelli che sono riconosciuti come i supplì più autentici della Capitale. Rigorosamente “al telefono”.
Indirizzo: via di San Francesco a Ripa 137 Tel. 06.58.97.110 Web: suppliroma.it Prezzo: 2 € supplì classico
Supplizio
Da assaggiare anche le specialità di Supplizio, in via dei Banchi Vecchi, con le ricette dello chef romano Arcangelo Dandini, patron anche del ristorante L’Arcangelo a Prati.
Più ordinata di quella di Trastevere, questa bottega rende omaggio al simbolo dello street food romano in maniera gourmet e perfino confortevole, con la possibilità di trattenersi, se c’è posto, dentro il locale.
Indirizzo: via dei Banchi Vecchi 143 Tel. 06.89.87.19.20 Web: supplizioroma.it Prezzo: 3 € il supplì classico
I maritozzi di Regoli
Nel capitolo street food è impossibile non citare la colazione romana per eccellenza: il maritozzo con la panna. La storia racconta che fosse un pegno d’amore che lo sposo regalava alla futura moglie, magari con un anello nascosto nella panna.
Senza dubbio il più famoso è quello di Regoli, a due passi da piazza Vittorio. Classico o quaresimale con l’uvetta, il consiglio è di andare ad acquistarlo la mattina presto, per non rischiare di restare senza.
Indirizzo: via dello Statuto 60 Tel. 06.48.72.812 Web: pasticceriaregoli.com Prezzo: 3 € il maritozzo
Il Trapizzino della capitale
Un triangolo di pizza, aperto a tasca e farcito. Il trapizzino è una via di mezzo fra street food, pizza e piatto completo, e all’interno ospita alcuni fra gli ingredienti più tipici della romanità.
L’idea è di Stefano Callegari, già pizzaiolo e oste di Romanè e di Armare, ristoranti di cucina romana, entrambi in via Cipro. Le sedi di Trapizzino sono sei: mercato centrale a Termini, a Trastevere, Testaccio, Prati, Ponte Milvio e piazzale delle Provincie. Info: trapizzino.it
Le migliori pizze al taglio di Roma
Se si chiede a un romano quale sia la prima esperienza gastronomica che riesce a ricordare, probabilmente risponderà che è la pizza rossa mangiata a ricreazione a scuola, scaldata sui termosifoni.
Bianca o rossa, quella al taglio è la vera madeleine dei romani, caduta per decenni nel buio dei prodotti di scarsa qualità, mal lievitati e peggio preparati.
A rilanciarla ci ha pensato Gabriele Bonci, sfruttando la visibilità ottenuta con un famoso programma televisivo, migliorandone gli impasti e dandole una nuova veste, quella di croccante tavolozza sulla quale aggiungere ingredienti cucinati.
È seguita un’ondata di pizzettari professionisti dell’alveolo (i “buchi” che si creano nella pasta cotta, emblema di questa pizza), che hanno riscritto la mappa del gusto a Roma. Ecco gli indirizzi migliori.
Pizzarium
Lo riconoscerete dalla fila: il regno di Gabriele Bonci è una calamita per tutti i fan della pizza romana in teglia, a dispetto dei prezzi non proprio popolari. Da assaggiare anche i supplì, sia classici che di pasta.
Indirizzo: via della Meloria 43 Tel. 06.39.74.54.16 Web: bonci.it Prezzo: supplì classico 1,50 €, teglia da 15 €/kg
Lievito, pizza, pane…
La new wave della pizza romana in teglia trova in Francesco Arnesano uno dei migliori giovani esponenti. Ottimi anche i fritti croccanti e asciutti e i meravigliosi pani.
Indirizzo: viale Europa 339 Tel. 06.69.36.35.92 Web: lievitopizzapane.it Prezzo: supplì classico 2 €, teglia da 11 a 30 €/kg
Pizza Chef Roma
Impasti magistrali, topping realizzati con bravura da chef. Risultato: una delle pizze in teglia più interessanti di Roma in un buchetto semi-nascosto. Su ordinazione fanno anche la pizza tonda.
Indirizzo: via Clelia 63/a Tel. 06.87.56.60.46 Web: pizzachefroma.it Prezzo: supplì classico 2 €
180 Gr Pizzeria Romana
Di pari passo con l’evoluzione della pizza al taglio, ha visto un momento di grande ripresa anche la tonda romana al piatto.
Jacopo Mercuro è uno degli artefici della rivalutazione di questa pizza bassa e scrocchiarella, con poco cornicione e da usare come tavolozza per condimenti innovativi.
Indirizzo: via Genazzano 32 Cell. 347.99.98.983 Web: 180gpizzeriaromana.com Prezzo medio: 25 €
L’Elementare Trastevere
Dalla fantasia di Mirko Rizzo, una pizzeria senza fronzoli che valorizza gli impasti leggeri, resi in alcuni casi meno eterei dai topping ad alto tasso di ghiottoneria.
Indirizzo: via Benedetta 23 Tel. 06.58.94.016 Web: pizzerialelementare.it Prezzo medio: 25 €
A Rota
Andare “a rota” in romanesco vuol dire essere dipendenti e qui la pizza fa davvero questo effetto. Romana doc, filologicamente stesa al mattarello, da assaggiare perfino in versione dolce.
Indirizzo: via di Tor Pignattara 190 Cell. 345.54.79.532 Prezzo medio: 25 €
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