Parole e immagini. Due direttrici costanti nell’opera di Orhan Pamuk, premio Nobel per la Letteratura nel 2006. Lo scrittore turco, architetto mancato, da sempre ritrae la sua Istanbul e il microcosmo che rappresenta (anche) attraverso fotografie, quadri e schizzi. Ora quei disegni “scarabocchiati” da note escono da una dimensione privata per essere esposti, dal 18 novembre al 17 marzo, al Labirinto della Masone a Fontanellato (PR). E vengono pubblicati anche in un volume, Ricordi di montagne lontane (traduzione di Margherita Botto, Einaudi, 2023; pagg. 392, 34 euro).
Una produzione grafica, finora inedita, che Pamuk porta avanti da oltre dieci anni: decine di taccuini dove le parole si mischiano ai disegni e diventano esse stesse forme e geometrie, curvandosi, tra cascate di lettere, linee e punti. Le pagine sono piccoli capolavori in cui si alternano atmosfere oniriche e reali note di viaggio.
Così i paesaggi della Turchia o dell’India, ma anche dell’amatissima Italia o di New York – dove Pamuk ha vissuto e insegnato – sono luoghi dell’anima: il cuore del nuovo libro dello scrittore e del progetto multimediale allestito a Fontanellato, nel regno di Franco Maria Ricci, editore, designer, collezionista d’arte e bibliofilo che ha creato nel 2015 il labirinto più grande del mondo.
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Al termine della Galleria del Labirinto della Masone, nelle sale espositive dove si può ammirare anche la collezione d’arte di FMR, ha trovato spazio il progetto multimediale di NEO (Narrative Environments Operas), a cura di Edoardo Pepino: dodici di questi taccuini sono in mostra fisicamente e sfogliabili digitalmente.
Ma non solo: è l’autore stesso a raccontarli in un documentario-intervista inedito, un video proiettato nella seconda sala. E nella terza, tra pesanti tappeti turchi e otto schermi che richiamano delle finestre, si entra virtualmente nella casa dello scrittore-artista, affacciata sul Bosforo.
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“Vorrei scrivere sulla mia felicità di coprire di testo un disegno – scrive Pamuk – ecco che cosa va detto: fra i 7 e i 22 anni ho creduto che sarei stato un pittore. A 22 anni il pittore in me è morto e ho cominciato a scrivere romanzi. Nel 2008 sono entrato in un negozio per uscirne con due sacchetti pieni di matite e pennelli, poi ho cominciato a disegnare su piccoli taccuini, fra il piacere e il timore”. Una vera poesia visiva.
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Orhan Pamuk – Parole e immagini”: info e orari
La mostra è aperta tutti i giorni, tranne il martedì, dalle 9.30 alle 18, ultimo ingresso alle ore 16.30.
La biglietteria è aperta fino alle 16.30. L’accesso è incluso nel biglietto d’ingresso del Labirinto della Masone (intero 18 euro, riduzioni varie) che comprende anche l’accesso al labirinto di bambù e alla collezione permanente di Franco Maria Ricci.
Info: labirintodifrancomariaricci.it
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