Fare viaggi sostenibili e più responsabili è sempre più una priorità per molti italiani. Ma nonostante la volontà di ridurre l’impatto sull’ambiente, si imbattono in diversi ostacoli che impediscono o rendono più difficile modificare i loro comportamenti e le scelte di viaggio.
Ritratto del viaggiatore tipo: l’indagine Kairos
È quanto emerge da una ricerca condotta dall’istituto demoscopico Kairos per Evaneos, il network che riunisce oltre 600 agenzie turistiche locali sparse in più di 170 destinazioni nel mondo, il cui business model punta a offrire un’alternativa all’overtourism e a favorire la redistribuzione economica verso le comunità locali e l’attenzione (reale e comprovata) all’ambiente.
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La sfida della (vera) sostenibilità
La survey condotta su un campione di 1.010 intervistati (dai 18 anni in su) su tutto il territorio nazionale, rivela che l’84% degli intervistati vorrebbe ridurre il proprio impatto ambientale durante il prossimo viaggio. E in particolare le emissioni di Co2.
Il 61% si dichiara disposto anche ad aumentare il budget per viaggiare in modo più responsabile. Ma per l’81% la società non incoraggia a intraprendere viaggi rispettosi dell’ambiente.
Nonostante la loro volontà, molti italiani si trovano a dover affrontare anche una serie di impedimenti. L’indagine ha individuato che l’85% degli intervistati vede, per esempio, nei prezzi in aumento l’ostacolo principale alla possibilità di fare scelte di viaggio sostenibili.
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Ma anche la rigidità dei calendari lavorativi e scolastici incide in modo evidente sulle scelte dei viaggiatori.
Il 96% degli italiani dichiara di avere difficoltà a prendersi una pausa dal lavoro. Il 43% vorrebbe viaggiare di più ma non ha abbastanza tempo per le vacanze.
Tra i motivi principali, il fatto che i datori di lavoro impongono i periodi di ferie: il 24%, infatti, vorrebbe prendere quattro settimane consecutive di ferie in estate, ma il datore di lavoro spesso lo impedisce.
Il 50% degli intervistati desidererebbe che i datori di lavoro accettassero richieste di ferie in qualunque periodo dell’anno, unite magari alla possibilità di un più ampio ricorso allo smart working o lavoro agile, indipendentemente dall’attività svolta dal collaboratore all’interno dell’impresa (in Francia e Spagna si registrano invece valori del 40%).
Eppure, una maggiore flessibilità dei calendari consentirebbe di viaggiare maggiormente off season, con positive ricadute sulle comunità locali più a rischio e con una riduzione dei prezzi per i viaggiatori.
La situazione, poi, si complica per i viaggiatori italiani con figli: per l’89% dei genitori italiani che lavorano è difficile prendere ferie compatibili con il calendario delle vacanze scolastiche.
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10 anni di Evaneos in Italia
In occasione dei suoi 10 anni di presenza sul mercato italiano, Evaneos fa il punto su dati economici globali e nazionali, trend e scelte dei viaggiatori (con un focus specifico sul mercato italiano).
“In dieci anni il mercato turistico è cambiato moltissimo”, ha sottolineato Viola Migliori, country manager Southern Europe Evaneos, “con l’emersione di una sensibilità sempre maggiore dei viaggiatori verso il tema della sostenibilità. Al tempo stesso sono diventati sempre più evidenti quelle criticità (overtourism, inquinamento, sperequazione di genere all’interno dell’industria) contro cui Evaneos agisce nel concreto sin dal 2009”.
I numeri confermano il percorso di crescita, anche in direzione di un maggior attenzione al gender balance: delle 600 agenzie locali affiliate oltre il 33% è detenuto da imprenditrici. “Uno degli obiettivi di sostenibilità sociale di Evaneos è infatti quello di sostenere la crescita economica dell’imprenditoria femminile”, ha sottolineato Miglior “e l’obiettivo dichiarato è quello di arrivare – entro il 2025 – a integrare nel network altre 200 nuove agenzie guidate da donne.
Tra gli obiettivi di sostenibilità figurano la decarbonizzazione, con una serie di iniziative correlate, come lo stop alla vendita attraverso la piattaforma di voli per city break verso città accessibili anche con il treno; il contrasto al fenomeno dell‘overtourism, con una proposta ricca e dettagliata, anche fuori stagione, di destinazioni alternative al turismo di massa.
Dove vanno i viaggiatori italiani
Il mercato italiano dal 2013 ha totalizzato oltre 124 milioni di euro di vendite, riuscendo a immettere 105 milioni nelle economie delle comunità locali sede di destinazione.
I viaggiatori italiani che si affidano a Evaneos scelgono in prevalenza Indonesia, Thailandia, Giordania e Marocco, prediligono nel 65% dei casi attività culturali, spendono in media 1.951 euro a pacchetto e permangono a destinazione per 11 giorni.
I viaggiatori stranieri che si recano in Italia con Evaneos spendono in media 1.400 euro per viaggio e la durata media è di 9 giorni. Spagna e Francia sono i paesi di origine della maggior parte dei viaggiatori stranieri che visitano la Penisola con Evaneos.
Ore non resta che rendere più accessibili i viaggi più responsabili e sostenibili. Per garantire una crescita al network Evaneos e alle agenzie affiliate, una soddisfazione maggiore dei viaggiatori e, insieme, più rispetto per l’ambiente.
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