Trexenta, Sardegna: dov’è
La Trexenta (dal nome romano Trecenta, misura agricola) è una regione storica della Sardegna che si trova nel Sud dell’Isola a un’ora di distanza da Cagliari, e il suo territorio comprende 13 comuni in cui il turismo è ancora gentile e a misura d’uomo.
Cagliari, dove si fa il bagno fino a novembre, è da sempre una delle top destination: il traffico nel suo scalo è aumentato del 60 per cento nel 2022.
Ma appena ci si allontana un po’ dalla costa e ci si spinge a nord, si approda in un territorio intimo, vicino al cuore antico dell’isola, che emoziona in qualsiasi stagione. Qui le scoperte sono proprio dietro l’angolo.
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Trexenta: come arrivare
In aereo: l’aeroporto di Cagliari è collegato con i principali scali d’Italia e raggiunto da voli Ryanair (ryanair.com), Volotea (volotea.com), Easyjet (easyjet.com) e Ita (ita-airways.com). In auto: con Rent-a-car (rentalcars.com ) un’auto per cinque giorni costa da 186 €, con Record rent a car (recordrentacar.com) da 147€.
Trexenta, cosa vedere
Mandas
A Mandas un tempo si arrivava a cavallo o con il carro trainato dai buoi. Ora in meno di un’ora dal capoluogo si raggiunge quello che, dal 1614 al 1843, fu l’unico ducato spagnolo della Sardegna. E che porta ancora i segni di una storia gloriosa. Mandas è stata sede della Curia feudale e della Prefettura; granaio in età romana, fu una piccola capitale fin dalla preistoria.
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Al suo passato è dedicato il MAHMU, Mandas Historical Museum, inaugurato all’inizio di giugno, con reperti come ceramiche attiche, lucerne romane, anfore puniche.
La posizione strategica di Mandas, a un’ora dall’Oristanese, da Costa Rei o dai monti del Gennargentu, oltre che da Cagliari, ne ha fatto un crocevia di cammini, in primis quello di Santu Jacu, affiliato al più celebre Cammino di Santiago.
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Il trenino verde della Sardegna
La ferrovia inaugurata nel 1888 contribuì a fare di Mandas un luogo di villeggiatura. Ancora oggi si può arrivare qui con il trenino verde della Sardegna, caro allo scrittore inglese D.H. Lawrence, che paragonò questi panorami a quelli britannici nel suo diario Sea and Sardinia (Mare e Sardegna) del 1921.
Si parte da Sadali o da Arbatax, si viaggia sulle carrozze liberty, ben restaurate, o su quelle vintage degli anni Cinquanta. Bisogna prenotarlo con anticipo, perché non circola tutti i giorni (sardegnatreninoverde.com). La linea regolare è invece ben servita e in circa un’ora e mezzo si arriva da Monserrato San Gottardo (Cagliari) a Mandas.
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Si scende dal treno e si sale in bici, magari facendosela recapitare da Sardiniacycling, che le spedisce a domicilio in tutta la Sardegna. Una rete di sentieri, percorsi ciclabili, vie extraurbane secondarie permette di godersi il paesaggio, con colline verdi all’orizzonte e il clima più fresco: si arriva a oltre 600 metri di altitudine, tra boschi di lecci.
I più allenati sulle due ruote possono risalire la SS 128, o meglio la parallela meno trafficata, e in tre ore e mezzo arrivare da Cagliari in Trexenta. Oppure ci si fa accompagnare in minivan con bici al seguito dagli esperti di Skedaddale, che dall’Inghilterra hanno portato qui la passione per il cicloturismo in hybrid bike, una via di mezzo fra una bici da corsa e una mountain bike: organizzano anche la Transardata, un viaggio da nord a sud, o da ovest a est, della Sardegna.
Il centro storico di Mandas
Il centro storico di Mandas è una sfilata di chiese straordinarie per lo stato di conservazione, dal romanico in poi: una per tutte, quella del patrono, san Giacomo apostolo, in stile gotico catalano. Vanta un museo etnografico tra i più curati dell’isola, Is Lollas de is aiaiusu, nel compendio medioevale di Sant’Antonio, dove si torna indietro di due secoli in un’enorme casa padronale rimasta intatta.
Il centro prende per la gola con il profumo del pane doc cotto a legna, che domina nell’aria la mattina, e con il suo formaggio indimenticabile, il Granducato di Mandas, il “parmigiano sardo” premiato dal Gambero Rosso e prodotto nello storico caseificio Garau, lungo la strada principale del paese. Qui si tramandano segreti di padre in figlio dal 1880, si lavora latte pecorino, caprino, vaccino o misto e si impastano stagionati o semistagionati di altissima qualità, venduti anche all’estero.
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È un’esperienza pranzare in ristoranti come l’Osteria La Forchetta, dove lo chef Antonello Mura firma uno dei più variegati menu di pesce e attrae buongustai da tutta l’isola. Eccellenti anche i prodotti dell’agriturismo Sa Pinnetta, a due chilometri dal centro, dove gli animali vengono allevati con rispetto, alimentati a ghiande e grano locale. La cucina è aperta su prenotazione solo nei fine settimana e nei giorni festivi, ma si può sempre fare scorta di salsiccia, prosciutto, mustela (lombo stagionato), coppa e pancetta.
L’Antica Casa Pasolini
Un esempio di ospitalità genuina è l’Antica Casa Pasolini. Il grande portone si apre sulla strada principale di Mandas. E dentro si respira un mondo. Si accede a un giardino con roseti e sentieri in pietra su cui si affacciano edifici a diverse altezze, nati nell’Ottocento. Si fa colazione nel salotto con camino, libri d’arte sul tavolo, arazzi e scialli alle pareti, ricami e sculture ovunque. Le grandi camere con soffitti a cassettoni hanno porte-finestre sulla corte fiorita in un silenzio quasi irreale che concilia il sonno.
Su richiesta si cena (benissimo) nella casetta rurale. Il turismo, anche interno, è vivace tutto l’anno, grazie anche alle tradizioni che si mantengono vive. Vista la vocazione cerealicola, nel vicino paese di Siurgus Donigala, nato dalla fusione di due centri, si fa ancora un’enorme croce di pane la seconda domenica di ottobre, per la festa degli scapoli, di origine pagana, durate la quale chi cerca moglie declama pubblicamente le proprie doti.
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E proprio qui, dove c’è anche il museo Casa del pane, si conserva l’usanza di andare insieme nel bosco a far legna per Sant’Antonio (16-17 gennaio), per poi preparare un pranzo alla brace, tra vini e balli, aperto a ogni viandante. Arrivarci in bici e scendere poi al lago Mulargia dona il piacere di una scoperta. “Quasi non credevo ai miei occhi”, scriveva Lawrence un secolo fa, “tanto tutto era simile alle regioni della Cornovaglia o alle alture del Derbyshire”. Poco è cambiato.
Il Lago Flumendosa
Un altro lago sorprendente nella zona è il Flumendosa, la cui parte alta si trova nel Sarcidano, proprio al confine con la Trexenta. Dal giardino dell’Hotel Istellas di Nurri, che dista pochi chilometri di curve da Siurgus, parte un battello simile a quelli del Mississippi, che in due ore porta a scoprire il lago e il fiordo (laghisardegna.it). Qui si noleggiano barche e canoe, si prenotano battute di pesca. I boschi dei dintorni sono set cinematografici. I ragazzi dell’associazione MTB Nurri-Orroli, ripristinati i sentieri, accompagnano fino al nuraghe Arrubiu, soprannominato “il gigante rosso”, uno dei più grandi dell’isola, oppure fino al terzo lago della zona, Isili, il più spettacolare.
Gergei, il borgo e l’agriturismo romantico
Una via campestre in gran parte sterrata porta da Mandas a Gergei, borgo in granito noto per due tradizioni gastronomiche: Su sessineddu, festoni di frutta legata con erba palustre e decorata da fiori, in occasione di San Biagio, all’inizio di febbraio, e Su succu, piatto a base di pasta finissima cotta in brodo di pecora o gallina e insaporita con formaggio e zafferano, per celebrare la Madonna dell’Assunta (15 agosto).
L’altra faccia di Gergei si rivela nella modernissima cantina della Tenuta Olianas, a sette chilometri dal centro, con sala panoramica per le degustazioni, architetture di design, vinificazione in anfore di terracotta (un sistema mutuato dall’Azerbaijan) e vini biointegrali nati dall’amicizia tra un sardo e un toscano. Le viti di Cannonau, Bovale e Vermentino crescono attorno a un nuraghe, tra ulivi e grano, recuperando pratiche agronomiche ed enologiche, come l’aratura a cavallo e le oche per diserbare, che rispettano il suolo e l’ambiente.
A Gergei c’è l’agriturismo Is Perdas: si pranza a chilometro zero e ci si concede un massaggio e una doccia cromatica con una nuova Spa ispirata alla Dea Madre. Qui è riprodotto un villaggio protosardo, con tanto di anfiteatro e capanne tipo pinnettas, le antiche costruzioni pastorali. Punto di partenza degli itinerari di Sarcidano Experience, creata da uno dei due fratelli proprietari, è anche un indirizzo per fughe romantiche o turismo in bicicletta.
Il santuario nuragico di Serri
Un vero santuario nuragico è proprio sopra, a Serri, sull’altopiano in basalto che da solo merita una visita. Il culto delle acque ha contraddistinto Santa Vittoria (chiamato così in onore alla vicina chiesetta romanica), luogo di devozione fin dal 1600 a.C. Finora sono stati scavati solo quattro ettari su 22. Straordinari il villaggio con due templi, la via sacra, il recinto per le feste, il “parlamento” per 60 saggi, le terme ancestrali, la capanna dei supplizi. Purtroppo gli ex voto di bronzo trovati qui come l’arciere, la volpe in posizione di caccia, il capotribù, la madre con bambino – sorta di Pietà nuragica – sono al museo archeologico nazionale di Cagliari.
Il nuraghe Piscu di Suelli
Nel tornare verso sud non si può trascurare il nuraghe Piscu, a Suelli. È diventato un luogo di “pellegrinaggio” e di riti sia perché a libero accesso, sia perché facilmente raggiungibile dalla strada. Piscu vuol dire vescovo e il riferimento è a San Giorgio, protettore dei pastori dell’Ecclesia Barbariensis. Nel bellissimo centro del paese si accede al santuario dedicato al santo, con un retablo (pala d’altare decorata) del ‘700, alla chiesa di origine romanica dal pregevole retablo cinquecentesco (ex cattedrale di San Pietro) e all’ufficio del turismo, dove trovare informazioni per alloggiare nelle case antiche. Una breve escursione porta alla tomba megalitica di Pranu Siara: molto mal segnalata e conservata, è un unicum per la sua forma “a castello”. Il suo tesoro è esposto nel museo archeologico appena inaugurato presso la chiesa della Madonna del Carmelo.
Le domus de janas dipinte di Guasila
Di recente sono aperte al pubblico, e visitabili con le guide di Trexenta Experience, le belle domus de janas dipinte di Guasila, in località Riu sa Mela, mentre in centro merita una visita l’atelier e bottega Le ceramiche di Alessandro Carta. Tra paesini abbelliti dai murales, come Selegas e Gesico, si arriva a Senorbì. Per chi ama la carne in dimensioni extralarge o la pizza cotta al forno a legna c’è Beer Grills, un locale giovane sempre molto frequentato, dove acquistare sughi, sottoli, conserve a chilometro zero. Chi preferisce il pesce, vada alla ricerca di Marcellino, che vive tra cavalli, asinelli e maiali liberi, ma gira per le strade a cuocere muggini e anguille alla brace, e li vende al cartoccio, come una volta, raccontando storie. Suo nonno faceva lo stesso mestiere, arrivando con i buoi da Cabras. Uno street food d’altri tempi.
Trexenta, cosa fare in autunno
Sapore di pane appena sfornato, odore di legna che arde nei camini, di boschi di lecci, arance, arrosti e vino novello. Tra novembre e dicembre in nove paesi della Trexenta e del Sarcidano, a un’ora circa da Cagliari, si tengono feste, mercatini, concerti, spettacoli, escursioni guidate ai siti archeologici, tour esperienziali, laboratori di pane, pasta e incontri con artigiani sempre più apprezzati. Sembra un periodo morto, ma in queste zone a vocazione agricola, con una vivacità di tradizioni straordinaria, i borghi toccati dall’evento Saboris Antigus rinascono al turismo come la luce al solstizio d’inverno.
Il prossimo anno dovrebbero aderirvi altri due comuni: Isili e Pimentel. In questa zona si incrociano i Cammini di San Giorgio vescovo e di San Giacomo. Per i trekker ci sono panorami naturali, laghi, siti archeologici, chiese, atelier, prodotti genuini e custodi della tradizione culinaria da scoprire a passo lento.
L’intento della Camera di Commercio di Cagliari, che sostiene la manifestazione, è promuovere viaggi fuori dalle rotte e dalle date di maggiore afflusso, con un’offerta di qualità per enogastronomia e cultura del territorio. Che si può assaporare tutto l’anno, ma dà il meglio in primavera o autunno, tra rapporti umani ancora autentici. Info: FB Saboris Antigus
Trexenta, gli indirizzi utili
Dove dormire
1 Antica casa Pasolini
Dimora storica nel centro del paese. Da preferire la camera con soppalco Indirizzo: via Cagliari 128, Mandas (Su), Cell. 333.17.49.491 Web: anticacasapasolini.it Prezzi: doppia b&b 100 €
2 Affittacamere Is Coronas
Elegante, essenziale, ottimo punto di riferimento nel centro storico, due camere in una corte del 1700. Colazione su richiesta con prodotti bio e dolci fatti in casa Indirizzo: piazza Costituzione 4, Isili (Su) Cell. 320.11.59.081 Prezzi: doppia 65 €
3 Hotel ristorante Istellas
All’imbarco dei battelli, nel verde, con piscina e ristorante noto per le ricette e i prodotti locali, terrazza panoramica, noleggio canoe, gite in barca, battute di pesca Indirizzo: località Putzu Tuvudu, Nurri (Su) Tel. 0782.81.20.14 Cell. 348.12.24.178 Web: istellas.it Prezzi: doppia b&b da 90 a 100 €
4 Agriturismo Is Perdas
Villaggio nuragico rivisitato in chiave moderna: sette camere ciascuna ispirata ad antichi mestieri (da preferire la Tessitrice) e soppalchi. Spa ispirata al culto delle acque (50 € percorso completo). Anche cene (38 €) Indirizzo: loc. Motti, Gergei (Su) Cell. 347.06.17.836 Web: isperdas.it Prezzi: doppia b&b 170 €
Dove mangiare
5 Osteria La forchetta
Tonno con i ceci, ravioli alla rana pescatrice, spigola con carciofi e cardi e altri accostamenti dello chef Antonello Mura, che tratta il pesce e lo presenta come pochi altri in Sardegna. Prenotare Indirizzo: via Cagliari 133, Mandas (Su) Tel. 070.98.40.73
Prezzo medio: 40 €
6 Agriturismo Sa Pinetta
Ingredienti a chilometro zero, molti bio, prodotti nella tenuta di 50 ettari. Sala tipica aperta solo nei weekend e giorni festivi su prenotazione. Provare sa simbula fritta, con semola locale e brodo, il sugo di lumache, i salumi, che si possono anche acquistare Indirizzo: località Parapetza, Mandas (Su) Cell. 342.57.32.202 Fb: Agriturismo “Sa Pinnetta” Prezzo medio: 30 €
7 Agriturismo Le Vigne Ducali
Quattro camere essenziali, decorate con trompe-l’œil delle quattro stagioni, e prodotti dell’orto e del frutteto. Dai ravioli alla carne di pecora, tutto è doc. Piscina, area camper Indirizzo: loc. Bau Is Ceas, Mandas (Su) Cell. 349.13.28.060
Fb: Agriturismo “Le Vigne Ducali” Prezzi: menu 25 o 35 €; doppia b&b, 80 €
8 Beer Grills
Locale molto grande, specializzato nelle grigliate di carne, nelle pizze gourmet e nelle birre. Vendita di prodotti del territorio: sottolio, sughi e conserve Indirizzo: via Manzoni 4, Senorbì (Su) Tel. 070.45.92.644 Fb: Beer Grills Prezzo medio: 30 €
Cosa comprare
9 Caseificio Garau dal 1880
Ha vinto il primo premio del Gambero Rosso 2022 con il Granducato di Mandas, miglior pecorino sardo sul mercato Indirizzo: via Cagliari 173, Mandas (Su) Cell. 340.92.23.875 Web: caseificiogarau.com
10 Tenuta Olianas
Cantina biointegrale in una tenuta di 33 ettari con terrazze per degustazioni di Cannonau, Bovale, Carignano, Nasco, Vermentino, Semidano e Malvasia. Anche tour e wine shop. Vinificazione in anfore e nuraghe privato Indirizzo: località Porruddu, Gergei (Su) Cell. 344.23.69.837 Web: olianas.it
11 Laboratorio tessile di Daniela Ghiani
Una delle ultime realtà autentiche di ricerca dei filati e dei disegni (sardi o Mediterranei), tinture naturali, tessitura a mano o a pedale su antichi telai. Un luogo magico con tappeti, arazzi e prodotti unici del vero artigianato artistico Indirizzo: via Garibaldi 25, Isili (Su) Tel. 0782.80.28.43 Cell. 338.17.38.551
12 Atelier di Alessandro Carta
Oggetti realizzati a mano e con materiali tradizionali Indirizzo: via Sonnino 12, Guasila (Su) Cell. 349.05.53.283 Fb: Ceramicarta Le Ceramiche di Alessandro Carta
13 Ramaio Luigi Pitzalis & figli
Ultimi in Sardegna a lavorare il rame come ai tempi dei Romani, dei rom arrivati in Sardegna nel Medioevo (di cui si parla ancora l’idioma) e degli antichi artigiani. Nel laboratorio si comprano pentole, paioli, bicchieri, strumenti musicali Indirizzo: strada centrale 128 centrale sarda km 45.8 (all’ingresso del paese), Isili (Su) Cell. 342.37.59.562 Web: luigipitzalis.it
Cosa Visitare
14 MAHMU Mandas Historical Museum
Reperti come ceramiche attiche, lucerne romane, anfore puniche Indirizzo: ex municipio, piazza IV Novembre, Mandas (Su)
Web: mahmu.it
Informazioni utili
15 Sentieri ducali
La cooperativa gestisce le visite guidate ai musei di Mandas Indirizzo: via Sant’Antonio 7, Mandas (Su) Tel. 070.73.35.585 Cell. 379.24.30.293 Fb: Sentieri Ducali
16 Sardiniacycling
Bike tour, noleggio bici di ogni tipo, servizio trasporto a domicilio in tutta la Sardegna Indirizzo: via V. Emanuele 27, Quartu S. Elena (Ca) Cell. 345.54.18.808 Web: sardiniacycling.com
17 Skedaddle Italia Cycling & Adventure
Cicloturismo con hybrid bike (via di mezzo tra la bici da corsa e la mountain bike). Bike tour da Mandas a Pula
Indirizzo: via Caravaggio 10, Assemini (Ca)Tel. 070.33.23.976Web: skedaddleitalia.it
18 Sarcidano Experience
Noleggio bici di ogni tipo, escursioni naturalistiche, archeologiche, gastronomiche, partecipazione a eventi del territorio Indirizzo: presso agriturismo Is Perdas, Gergei (Su) Cell. 347.06.17.836; 346.85.67.819 Fb: Sarcidano Experience
19 Santuario nuragico Santa Vittoria di Serri
Parco archeologico con reperti dal prenuragico in poi. Punto ristoro, bookshop, bravissime guide Indirizzo: Santa Vittoria, Serri (Su) Cell. 346.06.69.068, 345.99.91175 Web: acropolinuragica.it
20 Trexenta Experience
L’Unione dei comuni della Trexenta organizza tour e visite guidate, in particolare alle domus de janas di Guasila e a siti archeologici Indirizzo: via Campo sportivo, Suelli (Su) Cell. 348.25.86.432 Web: trexentaexperience.it
21 MTB Nurri-Orroli ASD
Itinerari in mountain bike con cinque giovani guide cicloturistiche che accompagnano nei boschi attorno ai laghi Mulargia, Flumendosa e Is Barrocus Indirizzo: via Segni 14, Nurri (Su) Cell. 340.49.04.343 Fb: MTB Nurri-Orroli ASD
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