I giardini più belli e panoramici di Firenze

Ogni itinerario a Firenze dovrebbe comprendere almeno uno dei suoi meravigliosi giardini. Da quelli più famosi, come Boboli, a quelli più defilati, offrono indimenticabili passeggiate tra arte, storia, alberi secolari, pergolati di glicini e roseti. E le più belle viste panoramiche sulla città.

Giardino di Boboli

Giardino di Boboli Firenze
Boboli, il celebre giardino di Palazzo Pitti, un museo a cielo aperto dove si visita, tra l’altro, la famosa Grotta del Buontalenti. iStock

È uno dei giardini più famosi al mondo, nel cuore di Firenze. Tra Palazzo Pitti e il Forte Belvedere, fu creato a partire dal Cinquecento per volere dei Medici, poi arricchito e ampliato dagli Asburgo-Lorena e dai Savoia, fino al XIX secolo.

Considerato il più importante esempio di giardino all’italiana, imitato da molte corti europee, lo si visita come un museo a cielo aperto.

Andando alla scoperta della sua ricca collezione di statue antiche e rinascimentali, delle grotte e delle fontane disseminate tra viali, terrazze, filari di lecci e cipressi.

E poi le numerose architetture che occupano parte del Parco: come l’Anfiteatro, dove s’innalza l‘obelisco egizio.

E la Koffeehouse, un padiglione in stile tardo rococò, sormontato da una esotica cupola, che Pietro Leopoldo di Lorena fece costruire nella seconda metà del Settecento come luogo di sosta e degustazione di caffè e cioccolata per la corte.

Ma il capolavoro più celebre di Giardino di Boboli è la Grotta Grande, o Grotta del Buontalenti, sorprendente opera manierista che fonde scultura, pittura e architettura, realizzata tra il 1583 e il 1593 da Bernardo Buontalenti su incarico di Francesco I de’ Medici.

Costituita da tre camere decorate con statue, stalattiti, spugne, quarzi, conchiglie, pitture ad affresco, la Grotta accoglieva nella prima stanza i quattro Prigioni di Michelangelo, trasferiti nel Novecento alla Galleria dell’Accademia.

Si può vedere invece ancora oggi, nell’ultima stanza, la Venere al bagno del Giambologna.

Giardino di Boboli Firenze
La fontana dell’Oceano, opera del Giambologna. iStock

Un’altra fontana di Giambologna da ammirare nel Parco è quella dell’Oceano con la statua di Nettuno che sovrasta le tre figure dei fiumi Nilo, Gange ed Eufrate.

In primavera non perdete le visite speciali solitamente proposte dagli Uffizi che consentono di accedere alla Limonaia settecentesca, dove si trovano alcune delle più antiche specie del giardino.

A marzo 2023 il Giardino di Boboli ha inoltre aperto per la prima volta al pubblico, dopo un lungo restauro, un suo angolo segreto: il Giardino delle Camelie.

Un piccolo spazio verde incastonato tra Palazzo Pitti e il Bastione delle Meridiana, dove c’è anche una grotta artificiale.

Fu creato nel XVII secolo per il fratello minore del Granduca Ferdinando II de’ Medici, il principe Mattias.

Il Giardino di Boboli è aperto tutti i giorni dalle 8.15 (l’orario di chiusura varia a seconda della stagione). Ingresso 11 € solo per il Giardino, 23 euro per la visita al Giardino e a Palazzo Pitti. Tutte le informazioni sul sito uffizi.it.

Giardino Bardini

 Giardino Bardini Firenze
Il Giardino Bardini che si estende sulla collina, affiancato dalle mura medievali della città. iStock

Compete con Piazzale Michelangelo per il primato del più bel panorama sulla città.

E la sua fioritura di glicine, che tra aprile e maggio ricopre di grappoli viola, lilla, malva e rosati il pergolato che conduce fino alla Loggia del Belvedere, è indubbiamente uno degli spettacoli primaverili più suggestivi e fotografati non solo di Firenze ma di tutta Italia.

Natura e arte s’intrecciano anche in questo parco storico di Firenze, 4 ettari di verde tra la riva sinistra dell’Arno, la collina di Montecuccoli e le mura medievali, che fu trasformato nei secoli da area agricola a splendido giardino all’italiana e fu acquistato nel 1913, insieme alla Villa, dal collezionista Stefano Bardini, noto come il “principe degli antiquari”.

Il Parco oggi integra tre giardini diversi per epoca e stili. Il giardino all’italiana, con la magnifica scalinata barocca,  il bosco all’inglese, ricco di elementi esotici, e il parco agricolo con il frutteto e lo splendido pergolato di glicini.

Riaperta al pubblico nel 2006 grazie a un restauro che l’ha salvata dall’abbandono, Villa Bardini ospita oggi eventi ed esposizioni e il Museo Pietro Annigoni.

Aperto tutti i giorni, dalle 10 alle 20. Ingresso 11 euro. Accesso gratuito con il biglietto del Giardino di Boboli. Info: villabardini.it.

Giardino delle Rose

Giardino delle Rose Firenze
La magnifica vista su Firenze che si gode dal Giardino delle Rose, tra i più panoramici di Firenze. iStock

Romantico e panoramico. Si trova al di sotto di Piazzale Michelangelo, rivolto verso la città, e accoglie oltre 350 varietà di rose.

Il periodo migliore per visitarlo va quindi da maggio a giugno, ma ci sono altri fiori e altre piante, un giardino giapponese e le sculture del belga Jean-Michel Folon, donate alla città dalla vedova dell’artista.

Opere d’ispirazione surrealista, come Partir: una grande valigia che incornicia come un quadro il magnifico panorama sulla città.

Aperto tutti i giorni dalle 9 al tramonto. Ingresso gratuito.

LEGGI ANCHE: Le più belle fioriture in Italia, tra parchi e giardini

Giardino dell’Iris

Giardino dell'Iris Firenze
Profumi e vedute mozzafiato sulla città anche al Giardino dell’Iris, a pochi passi da quello delle Rose, al piazzale Michelangelo.

Sulla collina di Piazzale Michelangelo c’è anche un giardino tutto dedicato al fiore simbolo di Firenze: l’Iris (e non il Giglio come erroneamente si crede).

Nato nel 1954 per ospitare un concorso internazionale per le migliori varietà di Iris che prosegue ancora oggi, è un’area verde di circa due ettari, animata da vialetti in pietra, piazzole, scalette e scalinate.

Dove in primavera fioriscono centinaia di specie diverse, provenienti da tutto il mondo, antiche e moderne, alcune rare.

Anche dal Giardino dell’Iris si gode una vista fantastica su Firenze.

Aperto solo tra aprile e maggio, nel periodo della fioritura. Ingresso gratuito.

Giardino dei Semplici

È  l‘orto botanico di Firenze. Il terzo più antico d’Italia, dopo l’orto botanico di Pisa e quello di Padova, fondato nel 1545 da Cosimo I dei Medici e disegnato da Niccolò detto Il Tribolo.

Si trova in pieno centro a due passi dalla Galleria dell’Accademia e occupa circa due ettari con piante di antichissima origine e alberi ultracentenari, serre ottocentesche con piante tropicali, innumerevoli varietà di rose e altri fiori, piante carnivore, piante officinali e alimentari e tante altre preziose collezioni.

Aperto da martedì a domenica dalle 10 alle 19. Info: sma.unifi.it.

Parco del Museo Stibbert

 Parco Museo Stibbert Firenze
Il tempio egizio nel Parco che circonda il Museo Stibbert. iStock

Dai più famosi parchi storici di Firenze a un giardino nascosto sul colle di Montughi: il parco romantico all’inglese che circonda la villa del ricco collezionista inglese, nato a Firenze, Frederick Stibbert  (1838-1906), oggi una casa -museo con una quadreria e un’ampia collezione di armi e armature, costumi, oggetti di arredo e di arte applicata di varie epoche e provenienze.

Progettato dall’architetto Giuseppe Poggi,  il parco affascina con i suoi tempietti, grotte e giochi d’acqua. E i tanti alberi d’alto fusto: pini, lecci, ippocastani, tigli e centenari cipressi.

Aperto tutti i giorni dalle ore 8. Ingresso gratuito. Info: museostibbert.it.

Giardino Torrigiani

giardino Torrigiani Firenze
Il giardino Torrigiani nel centro di Firenze. Foto Wikipedia

Si nasconde nella parte finale di via de’ Serragli ed è il più grande giardino privato dentro le mura di Firenze.

Appartiene alla famiglia dei Torrigiani dal XVI secolo.

Fu ingrandito e trasformato in un parco romantico per volontà di Pietro Torrigiani che nell’Ottocento affidò il progetto all’architetto Luigi De Cambray Digny.

Caratterizzato da un complesso disegno simbolico culminante nella torre neogotica che sale a spirale verso il cielo alludendo al passaggio dal mondo profano a quello iniziatico della tradizione massonica, il parco alternava giardini formali, zone a prato e zone boscose dove era possibile imbattersi in cervi e caprioli.

Oltre che alle numerose opere d’arte e ai percorsi simbolici, doveva la sua fama anche alla ricchezza botanica, tra specie esotiche, agrumi, camelie, rododendri.

Splendidamente conservato, il Giardino Torrigiani è oggi accessibile solo con visite guidate dai proprietari. Info info@giardinotorrigiani.it.

Villa medicea della Petraia

Villa Medicea La Petraia Firenze
Villa Medicea La Petraia nella zona collinare di Castello. Una delle più belle e celebrate ville medicee, in posizione panoramica.

Si trova nella zona collinare di Castello, in posizione panoramica con splendida vista su Firenze. Ed è una delle più belle ville medicee che costituiscono insieme il sito seriale Unesco “Ville e giardini medicei in Toscana”.

L’inconfondibile torre di Villa medicea della Petraia è probabilmente ciò che rimane dell’edificio medievale che fu trasformato, sul finire del Cinquecento, nella tipica villa di campagna toscana, rifugio per i granduchi della famiglia Medici dalle fatiche della città.

Sul lato sud la Villa si affaccia sul giardino formale a terrazze che conserva ancora intatto l’originario impianto cinquecentesco che si deve a Ferdinando I dei Medici.

A nord si estende invece il grande parco romantico realizzato nell’Ottocento per volere di Leopoldo II di Lorena.

Sculture del Giambologna e dell’Ammannati che ornavano fontane del giardino sono oggi custodite all’interno della Villa.

Il Giardino è aperto e si può visitare liberamente da martedì a domenica, gli orari cambiano a seconda della stagione. Visite guidate per la villa: polomusealetoscana.beniculturali.it.

Giardino dell’Orticoltura di Firenze

 Orti del Parnaso Firenze
La vista di Firenze dagli Orti del Parnaso. iStock

Il Giardino dell’Orticoltura di Firenze, con ingresso da via Bolognese, è nato a metà dell’Ottocento, quando la Società dell’Orticoltura Toscana allestì in questo terreno fuori porta San Gallo una vigna, un pomario e diverse specie di piante rare.

Nel 1880, in occasione della prima Esposizione nazionale della Federazione Orticola Italiana, il giardino fu completato con la realizzazione del grande tepidarium. Ovvero, una serra in stile liberty progettata dall’architetto Giacomo Roster che si può ammirare ancora oggi e viene spesso utilizzata per mostre ed eventi.

La parte più alta del Giardino dell’Orticoltura è chiamata Orti del Parnaso: vale la pena raggiungerla per la singolare fontana a forma di drago, posta lungo una scalinata, e per la bella vista panoramica sulla città.

LEGGI ANCHE: Firenze: dal Duomo agli Uffizi, cosa vedere 

 

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