I borghi più belli della Provenza

La Provenza è tutta punteggiata di borghi. Ricchi di storia e di arte. Immersi tra campi di lavanda, vigneti e uliveti. Di pietra chiara o color ocra. Con vicoli tortuosi, fontane e piccole piazze inondate di luce e di sole: ecco, dal Luberon al Vaucluse alle Alpilles, i 10 borghi più belli della Provenza.  

Gordes

Gordes, Luberon, Provenza
Foto istock

Campi di lavanda, borghi arroccati, paesaggi pieni di luce e colore. Il Luberon, regione tra il Vaucluse e le Alpi dell’Alta Provenza, in parte protetta da una Parco naturale regionale, è l’essenza della Provenza. E Gordes è la sua cartolina più famosa.

Un dedalo di vicoli tortuosi, scorci panoramici dietro ogni angolo, muretti a secco e case con tetti di tegole aggrappate alla collina. E in cima a tutto, un grande castello fondato nel Medioevo e ricostruito nel Cinquecento, che oggi ospita eventi e mostre.

La bellezza e l’aura culturale del borgo, in passato fonte d’ispirazione per artisti come Chagall e Vasarely, lo hanno reso uno dei luoghi più  chic della Provenza.

Ma Gordes non ha perso il legame con le sue tradizioni e la tipica armonia da villaggio provenzale, ancora viva nella piazza del Castello con la sua fontana, le bancarelle del mercato e delle feste del vino e dell’olio.

Da visitare, oltre al castello, la chiesa di Saint-Firmin e il quartiere di Fontaine Basse con gli antichi lavatoi.

Il Villaggio dei Bories, dove si scoprono centinaia di piccole costruzioni rurali realizzate con pietre a secco impilate una sull’altra, un tempo utilizzate dai pastori.

Le Caves del Palazzo Saint-Firmin, un sito scavato nella roccia che conserva tracce delle attività artigianali del villaggio nel Medioevo.

E, a soli 4 km da Gordes, la magnifica abbazia di Senanque: un’icona della Provenza, un magnifico monastero cistercense costruito nel XII secolo e oggi tornato in attività, circondato da campi che tra giugno e luglio si tingono con i colori della lavanda.

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Roussillon

Roussillon, Luberon, Provenza
Foto iStock

Il Parco Naturale del Luberon è anche la terra dell’ocra. E Roussillon, panoramico borgo ammesso tra Les plus beaux villages de France, è un tutt’uno con le calde tonalità delle rocce e dei giacimenti di ocra che lo circondano.

Le facciate delle case sfoggiano, dal rosa salmone all’arancio, dal giallo al rosso mattone, tutte le tonalità del minerale utilizzato come colorante fin dall’antichità, che veniva estratto nelle vicine cave.

Motivo per cui il borgo attira fotografi e turisti da tutto il mondo, che passeggiano per i caratteristici vicoli a scalinata pieni di botteghe e le piccole piazze con il belvedere.

Da non perdere il Sentiero dell’Ocra, due diversi percorsi nell’area di una cava dismessa, tra formazioni rocciose e pinnacoli che ricordano un canyon, coperti di pini marittimi, e l’incredibile tavolozza delle sfumature della terra.

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Lourmarin

Lourmarin Provenza
Il castello del borgo. Foto iStock

Nel Luberon meridionale, immerso tra verdi colline, vigneti e uliveti, questo pittoresco borgo medievale incanta i visitatori con le sue case in pietra, i vicoli acciottolati e un patrimonio culturale che comprende la chiesa romanica di Saint-André e Saint-Trophime e un castello del XVI secolo, con giardini all’italiana, che è un piccolo gioiello di architettura rinascimentale.

Da non perdere il mercato che anima il borgo ogni venerdì mattina, pieno di deliziosi prodotti locali e creazioni artigianali tradizionali.

Lo scrittore Albert Camus ha scelto di trascorrere a Lourmarin l’ultimo periodo della sua vita. Nel piccolo cimitero si può visitare la sua tomba.

Ansouis

Ansouis Provenza
Foto iStock

È uno dei più visitati borghi arroccati del Luberon, classificato tra i “Villaggi più belli di Francia”.

L’attrazione principale è il suo imponente castello medievale che si trova in cima al villaggio: restaurato con cura, vale la visita anche per solo per passeggiare nei suoi giardini e ammirare la strepitosa vista sui vigneti, la campagna provenzale e le montagne attorno.

Fondato nel X secolo, Ansouis è un borgo mirabilmente conservato come testimoniano i bastioni che ancora oggi circondano il villaggio, le antiche case in pietra e il labirinto di vicoli che salgono alla piazza in cima al paese, all’ingresso del castello e davanti alla chiesa di Saint-Martin.

Ménerbes

Menerbes Provenza
Foto iStock

Un altro villaggio di pietra del Luberon, costruito sulla cresta di una collina che domina i vigneti.

Da Nicolas de Staël allo scrittore Peter Mayle passando per Picasso e la sua musa Dora Maar, molti artisti sono rimasti affascinati dalla dolcezza della vita nel villaggio, famoso per i suoi vini e il tartufo.

Vicoli e piazzette inondate di sole, fontane e le tipiche case di pietra chiara dalle facciate fiorite. E poi i caffè e i bistrot che si affacciano sulla valle: un invito a sedersi e a godere dei ritmi lenti del paese, guardando i suoi abitanti che giocano a carte e a bocce.

Visitate a pochi chilometri dal villaggio, l’abbazia di Saint-Hilaire, fondata nel XIII secolo, che mescola forme gotiche e romaniche.

Fontaine de Vaucluse

Fontaine de Vaucluse Provenza
Foto iStock

È il borgo del Petrarca. Il luogo dove si trova la spettacolare falesia da cui sgorga la sorgente color smeraldo della Sorgue: le “Chiare, fresche e dolci acque” che ispirarono il poeta.

A Petrarca oggi è dedicato un museo, che secondo la tradizione si trova nel luogo dove egli abitò nel XIV secolo. Ma anche un giardino lungo il fiume e una colonna eretta al centro del paese nel 1804 per ricordare il 500° anniversario della nascita.

Fontaine de Vaucluse è stato a lungo la meta di un pellegrinaggio letterario e romantico che attirò i più grandi scrittori della letteratura francese, come Alphonse de Lamartine, Chateaubriand e Stendhal.

Oggi, grazie a quella che è la maggiore sorgente della Francia, il borgo è molto turistico.

Lungo lo “Chemin de la Fontaine”, il sentiero che conduce al sito naturale della sorgente, s’incontra il Moulin Vallis Clausa. Un’antica cartiera ancora in funzione, che fabbrica la carta secondo i metodi utilizzati nel XVIII secolo.

A Fontaine-de-Vaucluse c’è anche una chiesa romanica dell’XI secolo e un castello medievale arroccato su uno sperone roccioso le cui rovine dominano il villaggio.

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Saint-Rémy-de-Provence

 Saint-Rémy-de-Provence Provenza
Foto iStock

Ai piedi delle Alpilles, questo borgo provenzale elegante e pieno di fascino deve la sua fama anche a personalità come Nostradamus, che vi nacque nel 1503, e Vincent van Gogh che nel 1889-1890 fu ricoverato nell’ospedale psichiatrico di St-Paul-de-Mausole, e che dipinse a Saint-Rémy-de-Provence diversi capolavori.

Uno su tutti, l’emozionante Notte stellata, un paesaggio notturno del villaggio diventato un’icona della pittura occidentale.

Appena fuori St Remy, il monastero di St-Paul-de-Mausole si può visitare, con il suo chiostro, la chiesa romanica e i luoghi della vita di van Gogh, compresa la ricostruzione della sua camera da letto.

Da vedere anche l’area archeologica della antica città di Glanum, con spettacolari rovine romane, e il Musée Estrine, un gioiello dell’architettura provenzale del XVIII secolo con collezioni di pittura e arti grafiche del XX e XXI secolo e un centro multimediale dedicato alla vita e all’opera di van Gogh.

Les-Baux-de-Provence

Les-Baux-de-Provence Provenza
Foto iStock

Nel cuore delle Alpilles c’è anche questo borgo di grande suggestione, arroccato su un picco roccioso e dominato da un castello in rovina del XII secolo, protetto come Monumento storico, che si affaccia su sontuosi paesaggi coltivati ​​a vite e ulivi.

In tempi recenti la fama di Les-Baux-de-Provence è cresciuta grazie alle Carrières de Lumières, spettacolare centro per mostre immersive e digitali ospitato in una gigantesca cava dismessa. Lo ha aperto la stessa società che ha poi fondato l’Atelier des Lumières di Parigi e Les Bassins de Lumières di Bordeaux.

Valensole

Valensole Provenza
Foto iStock

Siamo nel regno della lavanda. L’altopiano di Valensole, nell’Alta Provenza, è la più grande area in Francia dedicata alla coltivazione di questa pianta dalle mille virtù.

Tra giugno e luglio, i suoi campi di lavanda che si estendono a perdita d’occhio si trasformano in un mare viola. Mentre un profumo inebriante riempie l’aria della regione.

In questo scenario si trova il villaggio di Valensole, con i suoi vicoli colmi di negozi di prodotti tipici, tra miele di lavanda, olii essenziali, sacchettini profumati, che salgono verso la chiesa chiesa di Saint-Blaise, in stile romanico provenzale.

Il centro storico di Valensole racchiude anche bellissime case antiche ben restaurate, un grande lavatoio del XVII secolo e la bella fontana di piazza Thiers.

Il periodo della fioritura culmina nella Festa della Lavanda, la terza domenica di luglio. Ma durante tutto l’anno si possono visitare le tradizionali distillerie di lavanda della zona.

Moustiers-Sainte-Marie

Moustiers-Sainte-Marie Provenza
Foto iStock

Eletto tra “I villaggi più belli di Francia”, Moustiers-Sainte-Marie è un borgo delle Alpi dell’Alta Provenza incastonato nella rientranza di una roccia come un presepe, in un ambiente d’eccezionale bellezza: nel cuore del Parco Naturale Regionale del Verdon, tra il Lago di Sainte-Croix e le famose Gole del Verdon.

Il paese è anche famoso per la lavorazione della maiolica e i suoi vicoli sono ricchi di laboratori e botteghe di maioliche smaltate e prodotti d’artigianato.

Ma l’attrazione principale è la cappella di Notre-Dame-de-Beauvoir che si erge sopra il villaggio, fra le alte pareti rocciose ed è accessibile solo a piedi, salendo oltre duecento gradini.

Lungo il percorso s’incontrano diverse stazioni della Via Crucis, mentre in cima c’è una stella sospesa con una catena tra due pareti rocciose.

All’arrivo si è ripagati dalla fatica dalla spettacolare vista a volo d’uccello sul villaggio e sull’altopiano di Valensole.

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