Che sia per due o più giorni, ecco cosa vedere a Washington, la capitale degli Stati Uniti. Tra luoghi famosi, come la Casa Bianca o il Campidoglio, musei di gran livello e quartieri emergenti, meno conosciuti.
Ingiustamente tralasciata a favore di altre città americane considerate più di tendenza, Washington è invece una meta interessante.
Nella capitale degli Stati Uniti c’è tanto da vedere e da visitare.
Non solo ospita le principali istituzioni del governo, tra cui la Casa Bianca e il Campidoglio, e un gran numero di ministeri, enti federali (come l’F.B.I.) oltre a organizzazioni internazionali. Ma qui ci sono anche molti dei migliori musei americani, in gran parte gratuiti.
Gli immensi viali alberati, gli edifici del XIX secolo, l’affaccio sul fiume Potomac, i monumenti che ricordano gli ideali della nazione creano un’atmosfera vibrante e accogliente.
DC, come è chiamata dai suoi abitanti dall’abbreviazione di District of Columbia, il suo distretto federale, vanta anche una vasta programmazione di eventi e una vita notturna più vivace di quanto si creda.
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Cosa vedere a Washington
Per vedere Washington a fondo ci vorrebbe quasi una settimana, tanto è ricca di cose da vedere e di quartieri da scoprire.
Con tre o quattro giorni si può visitare già un numero considerevole di musei e monumenti.
E con due se ne può avere un assaggio, magari per decidere di ritornare. Scegliendo, a seconda degli interessi personali, se prediligere un itinerario più legato alla storia americana o più artistico.
Il National Mall
Tappa irrinunciabile di qualsiasi viaggio a Washington è la striscia di verde, acqua e monumenti vista in tanti film e in tanti notiziari della Tv.
Lungo i suoi 3 chilometri si allineano i principali monumenti e memoriali della storia del Paese, insieme a musei per tutti i gusti, dall’arte allo spazio.
Non a caso è spesso definito il “cortile di casa d’America”.
Il viale monumentale del Mall è il luogo dove si svolgono e si sono svolte le grandi manifestazioni, dal discorso “I Have a Dream” di Martin Luther King alle proteste per la guerra in Vietnam, all’immensa coperta dell’IDS Memorial Quilt.
Qui si tengono anche le cerimonie di insediamento dei presidenti.
Caminando tours offre passeggiate guidate in lingua italiana per visitare il viale monumentale del Mall.
Il Monumento a Washington
Certo non passa inosservato l’enorme obelisco posto proprio al centro del Mall, tra il Lincoln Memorial e il Campidoglio. Alto poco più di 169 metri, fu costruito per onorare George Washington, il primo presidente degli Stati Uniti.
Nonostante abbia perso il titolo di edificio più alto del mondo, ancora detiene quello di struttura in pietra e obelisco più alti del pianeta.
Ristrutturato e riaperto nel 2019, il Monumento a Washington oggi vanta un veloce ascensore interno.
Vale la pena salirci, se si ha tempo, per vedere per quasi 40 chilometri in ogni direzione, inclusi gli altri grandi monumenti della città. Tra cui la Casa Bianca, il Cimitero Nazionale di Arlington e la Washington National Cathedral. È bene prenotare la salita sul sito recreation.gov.
Lincoln Memorial
Il modo migliore per vedere il memoriale del 16esimo presidente, tra i padri fondatori degli Stati Uniti, è proprio partendo dall’obelisco dedicato a Washington e dal Memoriale della Seconda Guerra Mondiale.
Così si costeggia la Reflecting Pool, l’enorme vasca della fontana lunga 620 metri e larga 51.
Ispirato ai templi greci, ha 36 colonne, quanti erano gli stati alla data della morte di Lincoln.
Saranno le dimensioni, saranno le scritte incise sui muri e sui gradini (tra cui il famoso “I have a dream”), sarà la statua seriosa: l’emozione ci scappa sempre.
Una curiosità. È a Lincoln che si deve il celebre Giorno del Ringraziamento con il tacchino: fu lui a istituirlo nel 1863.
Il Memoriale dei Veterani del Vietnam
È il memoriale che onora i caduti nella guerra del Vietnam, uccisi o dispersi in azione.
È composto da tre parti separate: la statua dei tre soldati, il memoriale dedicato alle donne veterane del Vietnam e il Vietnam Veterans Memorial Wall. È questo il più famoso: in granito nero lucido riporta incisi oltre 58.000 nomi.
Il materiale e la luce consentono di vedere il proprio riflesso tra i nomi, creando un forte collegamento tra passato e presente.
Il progetto è della scultrice Maya Lin Ting, che aveva appena 21 anni quando vinse il concorso pubblico per la realizzazione, nel 1981.
La Casa Bianca
Bisogna allontanarsi un po’ dal Mall per incontrare in Pensylvenia Avenue la casa più famosa d’America. Che quando fu costruita, nel 1800 su progetto dell’architetto di origine irlandese James Hoban, era gialla.
Divenne bianca solo in seguito all’incendio appiccato dagli inglesi nel 1912. Ma dalla sua realizzazione è stata abitata da tutti i presidenti, che l’hanno personalizzata.
Si può visitare la Casa Bianca? È la domanda che si fanno tutti.
Per i cittadini americani, le richieste avvengono tramite il loro membro del Congresso. Purtroppo per i cittadini stranieri è più difficile. Benché il sito turistico di Washington sostenga che si possano fare attraverso l’Ambasciata del proprio Paese, quella italiana non è in grado di facilitare le visite.
Gratuito e aperto tutto l’anno (ma solo fino alle 16) è però il Centro visitatori della Casa Bianca.
Un museo interattivo che dà la possibilità di dare un’occhiatina al maggiore centro di potere americano con mostre interattive, un modello su larga scala e quasi 100 oggetti esposti, alcuni per la prima volta come la scrivania del presidente Roosevelt.
Il Campidoglio degli Stati Uniti
Si entra facilmente anche al Centro visitatori del Campidoglio, prenotandosi in anticipo sul sito dei tour. Una scelta consigliata viste le lunghe file per aggiudicarsi i biglietti giornalieri: Capitol Hill accoglie milioni di visitatori ogni anno.
Posto all’altro limite del Mall, sulla collina, anche l’iconico edificio e la sua cupola sono transitati spesso in Tv, soprattutto con l’assalto avvenuto il 6 gennaio 2021.
D’altronde è il centro della democrazia americana: qui hanno sede la Camera dei rappresentanti e il Senato degli Stati Uniti.
Con i tour gratuiti e guidati, si può visitare la Rotonda, impreziosita dall’affresco della cupola interna, dai quadri raffiguranti eventi significativi della storia americana e dalle statue, soprattutto di presidenti.
Altre tappe del tour includono la Cripta, la National Statuary Hall e i corridoi di collegamento del Campidoglio.
La visita guidata non include le gallerie da cui si può assistere ai lavori del Senato e della Camera.
I cittadini americani possono avere permessi gratuiti attraverso i loro membri del Congresso. I visitatori internazionali devono chiedere informazioni agli sportelli degli appuntamenti della Camera e del Senato.
National Museum of African American History and Culture
Sono ben 17 i musei e le gallerie a Washington DC appartenenti alla Smithsonian Institution, l’importante complesso museale e di ricerca fondato per volere dello scienziato britannico James Smithson alla sua morte.
Tra i 17, tutti gratuiti, il National Museum of African American History & Culture (NMAAHC) è il più nuovo, aperto il 24 settembre 2016 sul Mall.
È l’unico museo nazionale tutto dedicato alla civiltà e alla tragica storia degli afroamericani, dalla schiavitù al movimento per i diritti civili.
Più leggera la parte dedicate alla vita e alla cultura, dall’arte allo sport, dal cinema alla musica.
Il museo, disegnato dall’architetto ghanese David Adjaye, colpisce sin dall’esterno, con l’edificio ricoperto da un reticolo color bronzo che ricorda la lavorazione del ferro forgiata dagli schiavi.
National Air and Space Museum
Sempre parte dello Smithsonian, il National Air and Space Museum è in ristrutturazione dal 2018, con lavori previsti per 650 milioni di dollari.
Nell’ottobre 2022 è stata riaperta solo la parte occidentale, con il nuovo Planetario e nuove mostre interattive.
Ma sono tanti gli elementi emozionanti legati all’aviazione e ai viaggi spaziali. Come l’aereo dei Wright del 1903, lo Spirit of St. Louis di Charles Lindbergh che per primo completò un volo non-stop da New York a Parigi.
E poi la tuta spaziale indossata da Neil Armstrong durante la missione lunare, il campione di roccia lunare riportato dall’Apollo 17 nel 1972.
Hirshhorn Museum
È curioso anche l’edificio circolare disegnato da Gordon Bunshaft, uno dei primi esempi di architettura brutalista, sempre sul Mall e parte degli Smithsonian.
Dal 1974 ospita la collezione d’arte moderna dell’imprenditore e collezionista Joseph H. Hirshhorn (1889-1981) donata allo Stato nel 1966.
Il suo fiore all’occhiello sono le mostre di arte contemporanea, spesso provocanti e di rottura. Tra queste spicca Uno con l’eternità: Yayoi Kusama nella collezione Hirshhorn, che potrebbe diventare permanente.
Ma anche il grande spazio che Laurie Anderson ha trasformato durante la pandemia con un’installazione fatta di suoni e pittura nera e bianca su pareti e pavimento.
Sempre interessanti le esposizioni temporanee: presentano nuovi artisti, importanti tendenze, sviluppi storici, nuovi media. Ma anche in modo diverso le opere che sono parte della collezione, che totalizza ben 12.000 pezzi (hirshhorn.si.edu).
National Gallery of Art
Immancabile nell’agenda degli appassionati anche la visita a questo museo che racconta 700 anni di storia dell’arte con oltre 150.000 opere e la più vasta pinacoteca degli Stati Uniti.
Gli amanti dei classici non si faranno sfuggire il West Building, con ingresso su Constitution Avenue. Qui sono esposte solo una parte della collezione, in cui spiccano capolavori assoluti.
Come il ritratto di Ginevra de’ Benci di Leonardo, unica opera del maestro negli Stati Uniti, Fanciulla dal cappello rosso di Jan Vermeer, Il ponte giapponese di Monet, Improvvisazione 31 di Kandinsky, giusto per citarne qualcuno.
All’architettura neoclassica dell’edificio ovest si contrappongono i volumi rigorosi e imponenti dell’East Building progettato dall’architetto I.M. Pei.
Aperto nel 1978 e rinnovato nel 2016, l’edificio in marmo del Tennessee è inondato di luce e di grandi opere.
Tra queste, la maggiore esposizione dei famosi Mobiles di Alexander Calder, un’importante serie di quadri di Mark Rothko, pitture di Pollock e Georgia O’ Keefe e grandi sculture di Katharina Fritsch, come il Gallo Blu posto sulla panoramica terrazza del tetto.
International Spy Museum
Avendo giorni in più o se si viaggia con bambini, si può visitare lo Spy Museum, aperto nel 2019 in un edificio dall’architettura sofisticata, disegnata da Ivan Harbour dello studio londinese Rogers Stirk Harbour + Partners.
È in una zona in corso di riqualificazione posta tra il Mall, a nord, e il nuovo sviluppo del Wharf lungo il Southwest Waterfront.
L’esterno ha la forma di piramide rettangolare rovesciata sormontata da una scatola a sbalzo, con molto vetro, acciaio ed elementi in colori vivaci.
All’interno, gli spazi scuri ricordano l’argomento del museo: sorveglianza e operazioni segrete. Che è svolto con teche di strumenti usati per carpire segreti, e video o chioschi interattivi adatti soprattutto ai più giovani, invitati a trasformarsi in vere spie.
Inaugurato un paio di anni prima nello stesso quartiere, Artechouse è uno spazio dedicato alla presentazione di installazioni esperienziali e immersive create da artisti digitali.
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I quartieri di Washington da visitare
A Washington colpisce soprattutto l’eleganza e l’ariosità della città. Il merito è dell’Height of Buildings Act, la legge che impedisce la costruzione di edifici oltre una certa altezza e solo in proporzione all’ampiezza della strada adiacente.
Ne sono responsabili i 12 piani di The Cairo, con un passato di hotel e di declino prima di essere oggi un elegante condominio. Costruito nel 1894 nel quartier di Dupont Circle, fu fortemente criticato dai residenti locali che fecero pressioni sul Congresso per impedire la costruzione di altri grattacieli.
Il risultato è una città diffusa, con quartieri periferici in rinascita, nonostante la composizione sociale problematica.
Fino agli anni Ottanta Washington è stata infatti la città americana con la più alta percentuale di popolazione di origine afroamericana, tanto da essere ribattezzata Chocolate City. Ora il nomignolo è cambiato in Cappuccino City: la percentuale è calata al 40% e molti quartieri sono in profondo cambiamento.
The Wharf
Tra questi The Wharf, sul Southwest Waterfront, grande progetto di riqualificazione che ha ridisegnato il distretto e il lungofiume sul Potomac. Sull’acqua si allineano ristoranti come il Grill, e nuovi eleganti hotel come il Pendry.
Sono cambiati anche i quartieri sull’altro fiume di Washington, l’Anacostia: il Capitol Riverfront, con i nuovi ristoranti e la calamita per tutti i tifosi del campo da baseball dei Nats, e l’Anacostia Waterfront, con un piano di riqualificazione pluridecennale che ha ripulito il corso d’acqua con interventi ambientali e sostenibili.
Georgetown
Dal Wharf si prende il Potomac water taxi e navigando il fiume si raggiunge l’imbarcadero di Georgetown, quartiere amato da turisti e abitanti. Con una passeggiata se ne scoprono le dimore storiche, tra cui le dimore di JFK e Julia Child.
Georgetown fu infatti fondata nel 1751 nell’allora Provincia del Maryland e rimase municipalità separata fino al 1871. Ma si viene qui anche per lo shopping di design, di grandi marche e di moda realizzata da creativi locali, su Cady’s Alley e Winsconsin Avenue.
NoMa
Ha un’atmosfera più urbana invece NoMa, area in rapido sviluppo che si estende tra Union Station a sud e le strade Q e R a nord. Prende il nome dalla posizione, a nord di Massachusetts Avenue NE.
Interessante la trasformazione della parte dell’Union Market: da mercato è diventato un concentrato di ristoranti, negozi gourmet, concept store (come La Cosecha, tutto latino), aziende di creativi.
Da provare la cucina di ST. Anselme, per le ostriche al forno al burro e erbe o le classiche bistecche alla griglia.
Downtown
Downtown è il quartiere centrale degli affari di Washington, il quarto distretto centrale degli affari più grande degli Stati Uniti.
Un tempo l’area del Traditional Downtown era considerata piuttosto ristretta.
Oggi, residenti, lavoratori e municipalità concordano nel definirla in modo più ampio, come tutta la zona compresa tra Georgetown a ovest e Union Station a est, a nord fino a Dupont Circle e Logan Circle, a Sud fino al Mall e i terreni della Casa Bianca.
Tra i grandi viali alberati si trovano soprattutto ristoranti e buoni indirizzi dove dormire. Come l’Hotel Washington tra i più antichi della città, attivo dal 1917, con il Vue Rooftop, la terrazza sul tetto, per aperitivi davanti al giardino della Casa Bianca.
O l’Hotel Zena, con la piscina sul tetto e pezzi d’arte sparsi negli ambienti comuni. È comodo per la vivace 14th strada, frequentata alla sera, dove si allineano cocktail bar, gallerie d’arte, ristoranti, boutique creative.
Come arrivare a Washington
Da giugno 2023 è attivo un nuovo volo diretto Roma – Washington D.C. di ITA Airways.
Collega l’aeroporto di Roma Fiumicino con quello di Dulles. Progettato da Eero Sarinen, l’aeroporto di Dulles dista 40 chilometri dalla città di Washington.
Da 5 frequenze settimanali, il nuovo volo è diventato giornaliero con l’alta stagione, ad agosto.
Tra gli aerei in volo c’è anche il nuovo AirbusA330, appena costruito interamente per ITA Airways.
Nella classe Business il nuovo aereo sfoggia interni firmati dal designer De Silva e menu dello chef stellato Vivalda. Nella cabina, di ultima generazione, si viaggia con i massimi livelli di comfort ed un maggiore spazio, oltre alla connettività WiFi completa.
Il volo per Washington è solo uno delle novità di ITA Airways, che inizio luglio ha attivato anche la rotta per San Francisco e da fine ottobre volerà per Rio de Janeiro.
Una curiosità: Ita Airways ha provveduto al trasporto delle 12 preziose tavole del Codice Atlantico di Leonardo da Vinci che fino al 20 agosto sono esposte alla Martin Luther King Memorial Library di Washington per celebrare l’apertura della nuova sede di Confindustria nella capitale statunitense.
Per informazioni su voli e acquisto dei biglietti ita-airways.com
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