Voltate pagina e iniziate a sognare. L’editoriale di DOVE di agosto 2023

Non possiamo vivere più a lungo di quanto stabilito dai nostri geni, ma, almeno, possiamo “sentire” di averlo fatto. La percezione del tempo cambia non solo tra le diverse età, ma anche tra coetanei. E sono diversi i fattori che influenzano questo processo.

Uno studio condotto da Daria A. Pawlak e Arash Sahraie della Scuola di psicologia dell’università di Aberdeen, nel Regno Unito, pubblicato il 31 maggio sulla rivista scientifica Plos One, ha dimostrato come l’esperienza del lockdown abbia distorto il nostro rapporto con il tempo.

I danni del lockdown

“La ricerca – scrivono gli autori – ha evidenziato un’alterazione del vissuto temporale durante la pandemia. Le limitazioni imposte hanno impoverito il paesaggio temporale, influenzando la percezione del tempo degli eventi. Possiamo ricordare che sono accaduti, ma non ricordiamo quando”.

Ecco, ci mancava anche questo effetto collaterale del Covid-19, come se già non dovessimo fare i conti con la percezione del tempo che cambia con l’età. Più passano gli anni, infatti, e più tempus fugit, gli anni volano velocissimi. Un fenomeno noto come “effetto telescopio” (Wittmann & Lenhoff, 2005), che ci mostra come la nostra sensazione del tempo possa essere ingannevole.

L’effetto telescopio

In pratica, tendiamo a ritrarre gli eventi recenti come se fossero accaduti molto tempo fa, mentre quelli più lontani sembrano più vicini. I giovani fissano lontano l’obiettivo che appare vicinissimo al telescopio, mentre gli anziani scrutano da vicino anche le cose più lontane, immergendosi in infiniti dettagli.

Come spiega Maria Giulia Marini, direttrice dell’Area Sanità dell’ISTUD, Istituto di formazione e ricerca sul management: “Da una parte le neuroscienze ci dicono che abbiamo un orologio biologico interno per cui la nostra sensazione della fuga in avanti diventa sempre più forte man mano che gli anni procedono, dall’altra, invece, ci spiegano che possiamo ‘far fesso’ l’orologio biologico se siamo inseriti in una quotidianità ricca, piena di stimoli e se siamo punto di attenzione per qualcuno – almeno per gli sperimentatori – e che il tempo è funzione dell’emotività, della partecipazione che noi proviamo”.

Voltate pagina e iniziate a sognare

Dove agosto 2023
La cover di DOVE di agosto: L’Abel Tasman National Park, in Nuova Zelanda. Foto di Chiara Salvadori/Dove

E noi sappiamo bene che l’esperienza del tempo dipende anche dalla natura delle attività che ci coinvolgono. Quindi non possiamo ignorare la dimensione soggettiva del “tempo interiore”, che va al di là di calendari e orologi biologici. Le novità dilatano il tempo e allungano la percezione che abbiamo della nostra vita. Rompere le abitudini, sfuggire alla monotonia sono consigli preziosi per la quotidianità. Inoltre, darsi obiettivi, affrontare nuove sfide evita i ricordi tutti uguali. Il viaggio, però, come conoscenza, incontro, scoperta, avventura è il vero elisir di lunga vita. Ora, voltate pagina e iniziate a sognare. Poi immaginatevi in volo verso mondi diversi. Dentro un tempo che regala altro tempo.

 

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