Siviglia: cosa vedere e cosa fare nella città regina dell’Andalusia

Cosa vedere a Siviglia e cosa fare in un weekend o in una vacanza di qualche giorno in più? Sono numerose le attrazioni da visitare nel capoluogo andaluso, tra le destinazioni più affascinanti della Spagna.

Dai musei ai giardini, dalle architetture contemporanee alle tradizionali ceramiche, passando per i quartieri storici, ecco cosa non perdere a Siviglia.

Las Setas, ©Setas de Sevilla/Jonathan Polanco
Las Setas, ©Setas de Sevilla/Jonathan Polanco

Siviglia è il capoluogo dell’Andalusia e una delle città più affascinanti di Spagna.  Nota per il suo ricco patrimonio storico e culturale, per i musei, i quartieri popolari, il ballo flamenco. Ma anche le corride e alcuni degli eventi più belli della penisola iberica. Senza dimenticare la fiorente arte della ceramica, le arti popolari, le architetture moderne.  Non ultime le chiese, tra cui la Cattedrale con il campanile Giralda, simbolo della città.

Cosa vedere e cosa fare a Siviglia

Plaza de España

Plaza de España è una delle piazze più importanti di Siviglia e Spagna. Un gioiello architettonico realizzato in occasione della Expo ibero-americana del 1929 su progetto di Annibale González e completato poi da Vicente Traver. Quest’ultimo  lo personalizzò con una fontana centrale non prevista nel piano originario. Plaza de España rappresenta l’architettura andalusa al suo massimo splendore. Ed è stata costruita con ceramiche e mattonelle tipiche della Comunità.

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La piazza, con una forma simile a una U che, simbolicamente, raffigura un abbraccio alle colonie ibero-americane, è circondata da due torri. Al centro una fontana, un canale percorribile in barca e quattro ponti, che rappresentano i quattro regni di Spagna. La struttura, tra le più costose realizzate per l’esposizione universale, presenta anche un edificio principale con 48 banchi, come le province spagnole. Tutti decorati con mosaici, mappe della zona corrispondente, scudi ed eventi storici rilevanti.

Dato il suo splendore, la piazza è stata utilizzata anche come scenario per pellicole cinematografiche di fama internazionale. Una per tutte Star Wars. Una volta in Plaza España vale la pena raggiungere anche il bel Parco di Maria Luisa che confina con la piazza. Per rinfrescarsi un po’ nel verde.

 Siviglia, Plaza de España
Plaza de España, ©Joan Oger/Unsplash

Cattedrale di Siviglia e Giralda

La Cattedrale di Siviglia è una tappa irrinunciabile durante un viaggio in città. Realizzata su una precedente moschea del XII secolo,  conserva ancora oggi l’alto minareto conosciuto come Giralda per via della banderuola del XVI secolo che lo sormonta. Poi fu trasformata in chiesa cristiana nel 1248, quando Ferdinando III di Castiglia conquistò la città. La sua pianta, infatti, non ha la forma di croce latina tipica di questo genere di luoghi di culto, ma quadrata, come le moschee. Anche il Cortile degli Aranci e la Porta del Perdono sono un’eredità della precedente moschea.

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Le tappe della sua costruzione passano attraverso varie fasi stilistiche -il periodo mudejar, gotico, rinascimentale, barocco e neoclassico. Grazie a questo mix unico di stili, l’edificio è una delle architetture religiose più affascinanti della penisola iberica. Non solo: la Cattedrale di Siviglia è la cattedrale gotica più grande d’Europa, con ben cinque navate (la principale alta 36 metri) e pianta rettangolare lunga 116 metri e larga 76.

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Al suo interno, la pala dell’altare maggiore fu eseguita in più fasi e vi parteciparono importanti artisti spagnoli. Tra i tanti, i fratelli Jorge Fernández Alemán e Alejo Fernández, Roque Balduque, Pedro Millán, Juan Bautista Vázquez il Vecchio e Pedro de Heredia. La sala capitolare, invece, è in stile rinascimentale della seconda metà del XVI secolo. La Sagrestia maggiore, infine, è in stile plateresco. Nella chiesa sono custodite le spoglie di Cristoforo Colombo.

Siviglia Cattedrale e Giralda
Cattedrale e Giralda, ©Henrique Ferreira/Unsplash

Alcazar Reale

Siete dei fan della serie tv Game of Thrones? Allora saprete sicuramente che la troupe cinematografica scelse, tra i vari luoghi dove girare le riprese, anche Siviglia e più precisamente l’Alcazar Reale. Questo antico complesso di palazzi circondati da mura di cinta, in stile mudéjar e rinascimentale, fu utilizzato per dare vita ai Giardini dell’Acqua di Dorne, residenza della famiglia Martell.

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Fu Pietro I il Crudele a far ricostruire l’antico edificio d’epoca Almohade, adibendolo a residenza reale nel XIV secolo. Il Palazzo Alto che si trova nella parte superiore del Palazzo Mudejar è stato dichiarato dal governo spagnolo Patrimonio Nazionale e comprende il vestibolo costruito ai tempi dei Re Cattolici, l’oratorio dei Re Cattolici, la sala da pranzo di gala risalente agli anni del regno di Filippo II, il belvedere dei Re Cattolici, la camera da letto del re Don Pedro e la sala ufficiale.

Il resto del complesso architettonico, invece, comprende diversi spazi tra cui la Sala della Giustizia, la Stanza dell’Ammiraglio, il Giardino del Principe, il giardino inglese, il padiglione di Carlo V e la Porta Marchena.

Siviglia, scorcio dei giardini dell’Alcazar Reale
Uno scorcio dei giardini dell’Alcazar Reale, ©andalucia.org

 Barrio de Santa Cruz

Il Barrio de Santa Cruz, il vecchio quartiere ebraico, è la zona più pittoresca e suggestiva di Siviglia, a una manciata di passi dai principali luoghi di interesse e monumenti della città spagnola. Il quartiere è un labirinto di stradine tortuose e strette su cui affacciano casette bianche costruite in stile tradizionale andaluso con patii spesso adornati da fiori e azulejos, le colorate ceramiche smaltate segno distintivo dell’Andalusia.

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Tra gli edifici più caratteristici del quartiere, dove nel XVII secolo visse il grande artista Bartolomè Esteban Murillo, c’è l’Hospital de los Venerables con begli affreschi barocchi convertito in centro culturale che ospita una collezione permanente dedicata a Vélazquez. Plaza de Santa Cruz che dà il nome all’intero quartiere è il cuore dell’area, mentre i Giardini Murillo sono una splendida oasi verde nel cuore di Siviglia.

Siviglia, Barrio de Santa Cruz, Plaza de la Alianza
Barrio de Santa Cruz, Plaza de la Alianza, ©Ente Spagnolo del Turismo-Turespaña

 Torre dell’Oro

Una delle architetture più sorprendenti di Siviglia è la Torre dell’Oro, una grande e alta torre che prende questo nome perché, anticamente, il suo rivestimento (probabilmente una miscela di malta, calce e paglia pressata, secondo alcuni azulejos dorati) creava un bagliore dorato grazie al riflesso sulle acque del fiume Guadalquivir.

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La Torre, risalente al 1220, fu fatta costruire dal Califfo della dinastia Almohade, regnante sul Magreb e la Spagna meridionale, come parte dell’antica cinta muraria sulla riva del fiume Guadalquivir per controllare gli accessi in città dal fiume. Nel 1755 fu gravemente danneggiata per via del forte terremoto di Lisbona e cinque anni dopo ristrutturata e completata con una nuova torretta a pianta circolare.

Nel corso dei secoli, la torre dell’Oro fu usata anche come cappella dedicata a San Isidro, magazzino per la conservazione delle ricchezze dell’impero coloniale e persino prigione. Oggi ospita il museo navale, con modellini, carte di navigazione, bussole e documentazione antica. Una tappa ideale se si viaggia a Siviglia con bambini.

Siviglia, Torre dell’Oro e fiume Guadalquivir
Torre dell’Oro e fiume Guadalquivir, ©Ente Spagnolo del Turismo-Turespaña

Il quartiere Triana di Siviglia

Sulla riva destra del fiume Guadalquivir, oltrepassato il Ponte Isabella II, si trova il quartiere più caratteristico e verace di Siviglia, Triana. Il barrio, che prende il nome dall’imperatore Traiano nato in un antico insediamento romano, Italica, a pochi chilometri da Siviglia, è una tappa obbligatoria durante un viaggio nel capoluogo andaluso.

L’anima gitana della città è racchiusa in questo quartiere vivace e colorato: qui, infatti, visse a lungo una comunità di gitani in abitazioni realizzate intorno a vecchi cortili comunali chiamati Corrales de vecinos, intorno ai quali vi erano piccole stanze utilizzate come cucinotti e zone lavaggio.

A Triana si trovano numerose chiesette e cappelle, la più famosa delle quali è la Nostra Signora della O, mentre la Chiesa di Sant’Anna è la più antica di Siviglia. Il vero gioiello del barrio è, però, il Mercado de Triana, una tappa obbligatoria dove ammirare e acquistare prodotti tipici dell’Andalusia.

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Siviglia. Uno scorcio del Barrio di Triana
Uno scorcio del Barrio di Triana, ©andalucia.org

Il Centro della Ceramica

Per preservare la memoria di una delle ultime fabbriche di ceramica attive in città (quella di Santa Ana) e, in generale, la fiorente arte della ceramica, nel 2014 è stato inaugurato il Centro della Ceramica, nel quartiere di Triana.

Il centro, realizzato su due piani, conserva elementi originali della struttura a cui sono stati aggiunti nuovi spazi. Tra visite ai vecchi impianti, alla collezione permanente di ceramica, alle esposizioni temporanee e ai laboratori artigianali ideati con lo scopo di riattivare la tradizionale arte della ceramica di Triana, una visita qui è un viaggio alla scoperta di una delle arti più importanti e caratteristiche della città di Siviglia.

Il Centro della Ceramica di Triana, ©andalucia.org
Il Centro della Ceramica di Triana, ©andalucia.org

Museo del Flamenco

Una delle attrazioni più note di Siviglia è il flamenco, la famosa musica e danza andalusa accompagnata dal canto diventata espressione artistica popolare tradizionale a partire dalla fine del Settecento.

Per rendere onore a questa vera e propria arte tipica dell’Andalusia, il Museo del Baile Flamenco è un centro artistico culturale dedicato interamente al flamenco. Si tratta del primo -e unico- museo di questa tipologia esistente al mondo.

Oltre alle interessanti esposizioni temporanee, il museo consente di immergersi pienamente nelle varie sfaccettature della cultura del flamenco. Dal ballo al canto fino alle sale interattive e agli spettacoli, una visita qui, condotta dalla sua ideatrice, famosa ballerina e coreografa Cristina Hoyos, è un viaggio nella tradizione più radicata e affascinante di Siviglia.

Siviglia Museo del Baile Flamenco di Siviglia
Museo del Baile Flamenco di Siviglia, ©andalucia.org

L’Archivio Generale delle Indie

L’Archivio Generale delle Indie, ospitato nella struttura che in origine era l’antica Borsa dei Mercanti, è uno dei cinque archivi di Stato centrali spagnoli e, in particolare, quello contenente i documenti dell’Impero spagnolo relativi alle relazioni e ai commerci con le Americhe e Filippine.

All’interno di questo affascinante edificio a pianta quadrata con un ampio cortile centrale, dichiarato dall’Unesco patrimonio mondiale dell’umanità, sono conservati preziosi documenti che permettono di ricreare la storia delle relazioni tra la Spagna e le colonie americane d’oltremare.

Archivio delle Indie, ©andalucia.org
Archivio delle Indie, ©andalucia.org

Plaza de Toros

Conosciuta anche col nome di Plaza de Toros de la Real Maestranza de la Caballeria de Sevilla, è la plaza de toros più antica di Spagna e fra le più celebri al mondo. Questa struttura, tra i simboli indiscussi del capoluogo andaluso, con l’inconfondibile facciata in stile barocco dai toni bianco e ocra, può ospitare più di 12.000 persone.

Non solo è la sede delle poche corride ancora oggi visibili in Spagna (in gran parte del Paese sono state vietate a seguito delle numerose proteste da parte degli animalisti), ma anche dei principali eventi durante la Feria de Abril, l’allegra festa di primavera tradizionale sivigliana che ogni anno si tiene a inizio aprile.

All’interno della Plaza de Toros è possibile visitare il Museo de La Real Maestranza con una collezione di abiti, costumi, foto e dipinti di toreri, oltre a scene tipiche della corrida sivigliana.

Plaza de Toros de La Maestranza
Plaza de Toros de La Maestranza ©Ente Spagnolo del Turismo-Turespaña

Casa de Pilatos

Tra gli edifici più belli di Siviglia si annovera senza dubbio la celebre Casa de Pilatos, un palazzo privato del Quattrocento che presenta elementi architettonici moreschi, gotici e del Rinascimento italiano.

Situata nel centro storico di Siviglia, Casa de Pilatos è dal 1931 monumento storico nazionale per via del suo valore architettonico e della sua bellezza.

Questo gioiello andaluso ricco di azulejos colorati, marmo bianco e arabeschi fu, tra il XV e il XVI secolo grazie all’acquisto di terreni circostanti che permisero ai proprietari di costruire ulteriori sale e cortili alla struttura preesistente, la proprietà privata più grande della città.

Il nome al palazzo fu dato dal proprietario Fadrique Enrique de Ribera che scoprì che la distanza fra la sua abitazione e la chiesa Croce del Campo era uguale a quella tra i resti della casa di Ponzio Pilato e il Calvario.

Siviglia La facciata di Casa di Pilatos
La facciata di Casa di Pilatos  ©andalucia.org

Las Setas

Inaugurato nel 2011, il Metropol Parasol o Las Setas (in italiano: i funghi), è l’attrazione contemporanea più visitata di Siviglia e la struttura in legno più grande del mondo. L’opera dell’architetto tedesco Jurgen Mayer è alta 26 metri ed è composta da sei grandi parasole in legno a forma di fungo, appunto.

La funzione principale di questa struttura nel cuore del casco antiguo della città è quella di belvedere-punto panoramico: da Las Setas, infatti, si ammirano dall’alto le vedute più belle su Siviglia.

Nel sotterraneo si trova l’Antiquarium con resti archeologici di epoca romana. Il complesso architettonico include anche un mercato e una piazza sopraelevata dove si allestiscono eventi di vario tipo.

Las Setas, in italiano i "funghi", di Siviglia
Las Setas, in italiano i “funghi”, di Siviglia ©andalucia.org

 Quartiere e Basilica de la Macarena

La Macarena è uno degli storici quartieri popolari di Siviglia, noto per ospitare il Santuario de la Virgen de la Macarena, il Parlamento andaluso, la muraglia de la Macarena e la Torre de los Perdigones.

La Basilica de la Macarena è uno degli edifici religiosi più importanti della città spagnola che diventa un importante centro di ritrovo in occasione della celebre Semana Santa sivigliana.

Durante i festeggiamenti pre-pasquali, infatti, la scultura della Virgen de la Macarena all’alba del Venerdì santo viene portata dalla basilica alla Cattedrale di Siviglia.

Interno della Basilica de la Macarena
Interno della Basilica de la Macarena, ©andalucia.org

 Museo di Belle Arti

Il Museo di Belle Arti di Siviglia, inaugurato con Decreto Reale del 16 settembre 1835, è una delle pinacoteche più importanti di Andalusia e Spagna.

Ospitato nell’antico convento di Merced Calzada, risalente al XIII secolo, e successivamente ristrutturato, fu originariamente utilizzato come deposito degli ingenti patrimoni di opere di compagnie religiose, chiese, conventi e oratori dismessi.

La ricca collezione spazia dall’arte medievale spagnola al Rinascimento, Manierismo, Naturalismo sivigliano, Barocco, fino al settecento e ottocento sivigliani. Al grande pittore Murillo, e ad alcuni artisti della sua scuola, è dedicata una sala esclusiva.

Siviglia, il Museo di Belle Arti
Museo di Belle Arti, ©andalucia.org

La Semana Santa di Siviglia

Uno degli appuntamenti più importanti di Siviglia è la Semana Santa, la più celebre festività religiosa di Spagna, dichiarata dal governo di Interesse Turistico Internazionale. Per una settimana, giorno e notte, le processioni (ben 58) animano il capoluogo andaluso e coinvolgono 50.000 partecipanti.

Il momento più atteso dai sivigliani è l’alba del Venerdì Santo: in tale occasione sono portate in processione per il centro storico della città le statue più venerate dai religiosi, e cioè il Jesus del Gran Poder, la Macarena, la Esperanza de Triana e il Cristo de los Gitanos.

Tra i momenti più suggestivi della Semana Santa sivigliana, ci sono le saetas. Si tratta di motivi flamenchi che la gente canta a cappella dai balconi e dalle finestre delle proprie abitazioni per rendere omaggio alle immagini sacre che sfilano per le strade.

La Semana Santa di Siviglia

Plaza de América e il Museo delle Arti e Costumi Popolari

Vicino al Parco Maria Luisa, si trova Plaza de América, una splendida piazza realizzata dall’architetto Aníbal González in occasione dell’Esposizione Iberoamericana del 1929. La piazza, al cui centro è posto un tempietto dedicato allo scrittore Miguel Cervantes, è delimitata da una serie di edifici di inizio Novecento, il Museo dell’Archeologia, il neogotico Padiglione Reale e il Museo delle Arti e Costumi Popolari.

Quest’ultimo, in particolare, merita una visita non solo per la spettacolare architettura in stile mudejar in cui è ospitato, ma anche per scoprire qualcosa di più sulle arti e i costumi popolari di Siviglia e l’Andalusia nei secoli scorsi. La collezione è composta da ricami, ceramiche, strumenti di lavoro e musicali, indumenti e oggetti di vario tipo.

Plaza de América e il Museo delle Arti e Costumi
Plaza de América e il Museo delle Arti e Costumi, ©andalucia.org

Centro Andaluso Arte Contemporanea

Gli appassionati di arte contemporanea non manchino di inserire nella propria agenda di viaggio una sosta al Centro Andaluso di Arte Contemporanea (CAC), ospitato presso il monastero della certosa di Santa María de las Cuevas dove, per trent’anni, sono stati custoditi i resti di Cristoforo Colombo.

Il polo culturale offre un’interessante panoramica sulle tendenze artistiche affermatesi in Andalusia e Spagna dalla metà del XX secolo fino ai giorni nostri. La collezione comprende opere di Luis Gordillo, Candida Höfer, Rebecca Horn, Pablo Palazuelo, Zobel, Joseph Kosuth e Louise Bourgeois, tra gli altri.

Oltre all’esposizione permanente, il Centro organizza anche mostre tematiche dove pittura e scultura dialogano anche con altre forme artistiche.

Esposizione al Centro Andaluso di Arte Contemporanea
Esposizione al Centro Andaluso di Arte Contemporanea, ©Centro Andaluz de Arte Contemporaneo

Acquario di Siviglia

L’acquario di Siviglia, collocato tra Plaza de America e il fiume, è una tappa ideale da visitare a Siviglia insieme ai propri figli. L’acquario è costituito da 35 vasche e un percorso durante il quale è possibile vedere oltre 400 specie di animali acquatici di differenti habitat.

Agli squali è riservata una vasca di 9 metri di altezza e oltre 2 miliardi di litri d’acqua -si tratta dell’acquario più profondo di Spagna. Tra le attività più divertenti c’è la “Notte con gli squali”, un’iniziativa che consente di fare un’escursione all’interno della struttura di notte e fermarsi a dormire sotto la vasca dei più grandi predatori degli oceani.

 

Acquario di Siviglia, ©andalucia.org
Acquario di Siviglia, ©andalucia.org

 

(a cura di Francesca Masotti)

 

 

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