Monaco, che sorpresa: estate nei 7 quartieri del principato. Green e dalle mille anime

Chi pensa che Monaco sia solo lusso, casinò e yacht si sbaglia. La piccola città-stato è ricca di tante anime, diverse tra loro, ma con un fil rouge che le unisce: la sostenibilità. Dagli eco-hotel, ai trasporti elettrici ai parchi e giardini alle riserve marine che preservano la biodiversità, Monaco è una destinazione che promuove l’eccellenza anche in fatto di turismo responsabile.

Una destinazione davvero sostenibile

Un grande impegno preso dal Principe Alberto II di Monaco in persona che, sin dalla sua incoronazione, ha condotto una politica forte in favore dello sviluppo sostenibile con iniziative che riguardano la biodiversità, la gestione delle risorse e  la riduzione dei gas a effetto serra. La città, infatti, è attraversabile da est a ovest in 45 minuti a piedi oppure utilizzando i numerosi ascensori, scale mobili e tapis roulant consultando la guida Monaco Malin.

Ogni quartiere monegasco è un racconto da vivere a piedi

Scopriamo allora una Monaco insolita, fatta di diversi quartieri, ognuno con le sue caratteristiche uniche. Per viverli da veri monegaschi la prima tappa è sicuramente La Condamine, il cuore della città, dove si trova il porto principale, Port Hercule, e il mercato di Place d’Armes, ai piedi della Rocca, dove degustare direttamente dalla bancarelle le delizie locali oppure fermarsi per un aperitivo tipico in brasserie, come la nota e raffinata Quai des Artistes. È il secondo quartiere più antico della città, dopo la Città Vecchia, e dove passa anche parte del Gran Premio di Monaco di Formula 1.

Il mercato di Place d’Armes nel quartiere de La Condamine © Benjamin Vergely/Visit Monaco

Da Fontville al Giardino Esotico

Da qui ci si sposta a piedi, oppure con la scala mobile, a Fontvielle, un quartiere costruito sul mare negli anni Settanta e tutto da scoprire. Dal Sentiero delle sculture, un museo a cielo aperto con opere di Blake, Botero e Calder in mezzo a splendidi giardini fino al roseto a forma di cuore dedicato alla principessa Grace con oltre 4 mila piante e 180 varietà di rose che, con la bella  stagione, offrono uno spettacolo di colori e profumi.

In questo quartiere c’è anche Le Jardin Animalier Rainier III con 300 animali abbandonati o recuperati da sequestri doganali che qui vengono accuditi e curati, ma anche lo Stadio Louis II dove si svolgono competizioni sportive e l’eliporto da dove partono i tour in elicottero per una visione dall’alto di tutta Monaco.

Salendo verso nord, si incontra il quartiere del Jardin Exotique, che prende il nome dal grande giardino esotico (attualmente chiuso per lavori) che ospita oltre 850 specie di piante protette. Qui, il Centre Botanique, il Centro Botanico del Giardino Esotico, vi accoglierà nelle serre che racchiudono le più importanti collezioni di cactacee e piante grasse del mondo, più di 10 mila in totale. La sua struttura in vetro e ferro che si eleva su tre livelli rappresenta una perfetta oasi di pace, in una bolla di tranquillità dove il silenzio regna sovrano.

Sempre in questo quartiere, si trova anche un ricco museo di antropologia preistorica e Villa Paloma che, insieme a Villa Sauber, sono le sedi ufficiali del  Nuovo Museo Nazionale Monaco con mostre di arte contemporanea tutto l’anno.

La città vecchia, il cuore del Principato

Sempre a piedi o a bordo di un autobus elettrico o delle Monabike a noleggio, ci spostiamo a Monaco-Ville, la città vecchia con il suo dedalo di strette viuzze medievali dove si intuiscono gli antichi fasti del Principato: dal cambio della guardia dei carabinieri che avviene ogni mattina alle 11.55 davanti al Palazzo dei Principi, alle passeggiate nei giardini ottocenteschi di Saint Martin che circondano il Museo Oceanografico.

Vista panoramica dal Museo Oceanografico © Benjamin Vergely/Visit Monaco

Verso il mare, tra mostre, shopping e spiagge glam

Dopo questo tuffo nel passato nel cuore del Principato si scende a piedi verso il mare e il Grimaldi Forum, il centro congressi dove fino al 3 settembre è esposta la mostra Monet in piena luce curata da Marianne Mathieu, esperta del pittore francese impressionista.

Siamo al Larvotto, dove lungo l’Avenue Princesse Grace si trova la spiaggia pubblica del Principato, disegnata da Renzo Piano con criteri eco- sostenibili, di risparmio energetico e riciclo, nonché parte del quartiere pedonale in costruzione: Mareterra.

Nel Larvotu, come chiamano questa zona i monegaschi, adiacente al Grimaldi Forum, si trova anche una vera chicca, il giardino giapponese, disegnato da Yasuo Beppu, architetto paesaggista.

Per respirare a 360 gradi l’atmosfera della città è d’obbligo una passeggiata per le vie di Monte-Carlo tra le vetrine del Cercle D’Or, un viaggio nel lusso, dall’alta moda all’antiquariato.

Naturalmente, il Casinò di Monte Carlo vale sempre una visita. L’edificio Belle Epoque del 1863 ospita anche uno scenografico teatro all’italiana, la Salle Garnier, una sorta di miniatura del teatro Opéra di Parigi, aperto unicamente per concerti, opere e balletti. Per rivivere le emozioni di tanti film entrati nella storia del cinema, da 007 a Ocean’s Twelve, invece, si può entrare nelle sale da gioco del casinò al mattino (come visitatori) o alla sera (come giocatori). A voi la scelta. Sfogliate la gallery e scoprite di più.

Info: visitmonaco.com

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