La nuova funivia più alta delle Alpi che collega Cervinia e Zermatt Italia e Svizzera: ecco Matterhorn Glacier Ride II
Andare da Cervinia a Zermatt senza bisogno degli sci? Inimmaginabile fino al 1° luglio, quando l’inaugurazione della nuova funivia Matterhorn Glacier Ride II ha finalmente completato il Matterhorn Alpine Crossing, realizzando l’ultimo tassello del collegamento in quota tra Italia e Svizzera.
Da quest’estate si può scegliere di lasciare la macchina e spostarsi dalla Valle d’Aosta al Canton Vallese, e viceversa, attraversando in funivia il valico transfrontaliero più alto delle Alpi.
Ecco tutto quello che c’è da sapere.
Matterhorn Glacier Ride II: la nuova funivia più alta d’Europa che collega Italia e Svizzera
Molto più di un semplice trasferimento, il nuovo collegamento permette di vivere un’esperienza emozionante, del tutto diversa da qualsiasi altro trasporto via cavo sulle Alpi.
Innanzitutto per il paesaggio maestoso, con il Cervino sotto gli occhi per tutta la durata del tragitto. Ma anche per il confort delle dieci scintillanti cabine da 28 posti ciascuna, firmate Pininfarina.
Riscaldate, silenziose e dalle grandi vetrate panoramiche. Con una sorpresa in più per chi sceglie di salire sulle Crystal Ride, due cabine speciali contrassegnate all’esterno da una decorazione di cristalli.
Superato il primo pilone, il vetro del pavimento diventa trasparente, offrendo ai passeggeri una visuale da brivido sui crepacci e le distese di ghiaccio che si stagliano sotto i piedi, a 200 metri d’altezza.
Matterhorn Glacier Ride II: il percorso da brivido dal Plateau Rosa ai 3.883 metri di quota del Piccolo Cervino
Sorvolando un panorama che invita al silenzio e al raccoglimento, le cabine del Matterhorn Glacier Ride II partono dai 3.480 metri del Testa Grigia, sul Plateau Rosa, per arrivare a quota 3.883 metri, nella stazione più alta d’Europa. Il dislivello viene coperto in soli quattro minuti su un impianto che copre l’intera traversata in sospensione, senza alcun traliccio.
Al termine della corsa, un ascensore porta alla terrazza che si apre sul Matterhorn Glacier Paradise, la piattaforma panoramica sul Piccolo Cervino. Qui il panorama a 360 gradi tra le vette è di una tale ampiezza da spalancare il cuore.
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La vista dal Matterhorn Glacier Paradise
L’aria diventa rarefatta e il bianco accecante. La neve a questa altitudine è perenne e nelle giornate terse lo sguardo spazia su tutti i 4.000 delle Alpi. Oltre agli scorci straordinari sul Cervino, si vedono a nord le vette di Eiger, Monch e Jungfrau, a ovest il ripido fianco settentrionale del Breithorn e a est il Monte Bianco.
Sullo sfondo si stagliano il Gran Paradiso, il massiccio del Monte Rosa e le cime svizzere del Vallese, fino all’inconfondibile sagoma del Monviso.
Matterhorn Glacier Ride II: quanto costa la nuova traversata in funivia dall’Italia alla Svizzera
Un’esperienza mozzafiato che punta a far conoscere (e amare) la montagna anche a chi non scia. E allungherà la stagione turistica: l’impianto resta infatti aperto tutto l’anno e potrebbe diventare una corsia preferenziale per i viaggiatori diretti in Svizzera.
Da gennaio 2024 sarà infatti possibile gestire sulla tratta anche i bagagli, grazie ad una piattaforma logistica in fase di implementazione a Cervinia. Resta comunque un’esperienza per pochi, lontana anni luce dall’idea di un turismo di massa, con l’obiettivo di rispettare la natura fragile delle vette.
Anche questo spiega il costo elevato del collegamento, che per coprire l’intero percorso di andata e ritorno da Breuil-Cervinia a Zermatt (della durata di 90 minuti a tratta) è di 240 CHF (245 euro). Sul sito matterhornalpinecrossing.com si trovano tutte le informazioni, gli orari e le tariffe.
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Cosa fare sul Matterhorn Glacier Paradise
Dopo l’immancabile foto di rito sulla terrazza panoramica, il consiglio è quello di prendersi del tempo per acclimatarsi, dando al corpo il tempo di abituarsi all’altezza con una sosta nel ristorante di montagna più alto d’Europa.
La vista dai tavoli dalle grandi finestre panoramiche si apre sui candidi pendii delle vette, mentre il menu propone colazioni di montagna, zuppe casalinghe e specialità vallesane. Da provare l’aperitivo “Glacier Paradise” con un calice di champagne servito nella Star Lounge.
Dopo la sosta, si può scegliere di visitare la grotta di ghiaccio che si trova a 15 metri di profondità ed è accessibile attraverso una galleria di 50 metri scavata nella neve. L’illuminazione e la musica soffusa creano un’atmosfera molto particolare.
Mentre nella Galleria del Breithorn si trova il Cinema Lounge, la sala cinematografica più alta d’Europa. Qui vengono proiettati a rotazione filmati della durata di alcuni minuti sulle grandi conquiste dell’alpinismo, la fauna e la flora alpina e la storia delle ferrovie di montagna.
All’esterno, la distesa candida e gli impianti di risalita sul ghiacciaio, aperti anche d’estate, invitano a vivere la SnowXperience Plateau Rosa, in programma a partire da agosto.
La proposta è pensata per chi decide, anche last minute, di sciare tra questi scenari incantati, magari sperimentando per la prima volta l’emozione dello sci, visto che sul posto è possibile sia noleggiare l’attrezzatura completa sia prenotare le lezioni, anche per i principianti.
Ma tra tutte le esperienze possibili, quella più emozionante resta senza dubbio la passeggiata sul ghiacciaio del Teodulo, che si staglia proprio accanto alla nuova stazione.
Da qui si può anche realizzare il sogno di scalare un quattromila per la prima volta nella vita. Il Breithorn, che si staglia proprio davanti alla terrazza, è perfetto per provare per la prima volta a respirare l’aria rarefatta di queste altezze.
Si parte dai 3.883 metri della stazione della funivia e si sale fino ai 4.164 metri della vetta.
Matterhorn Alpine Crossing: tutte le tappe della traversata alpina in funivia da Breuil-Cervinia a Zermatt
La partenza da Breuil-Cervinia
Per chi arriva dall’Italia, la base di partenza sono gli impianti di risalita di Breuil-Cervinia, la perla dell’ospitalità valdostana. A due passi dal centro, si accede al primo impianto del tragitto, quello che porta verso Plan Maison.
Da Breuil-Cervinia a Plan Maison
Il tragitto offre una vista grandiosa sulle vette e sul lago artificiale di Goillet che occupa un antico bacino glaciale.
Nelle giornate soleggiate, la cima del Cervino si riflette maestosamente nelle acque del lago che prende il nome dalla parola “goille”, che nel dialetto locale significa buca d’acqua. Dalla stazione d’arrivo si riparte salendo sulle cabinovie che portano verso la tappa successiva.
Da Plan Maison a Cime Bianche Laghi
Con un secondo impianto si arriva a 2.800 metri, tra paesaggi lunari di pietre grigie e specchi d’acqua, alimentati dallo scioglimento dei nevai.
Da Cime Bianche Laghi a Testa Grigia
Il punto d’arrivo dell’impianto segna il confine tra Italia e Svizzera, con una meravigliosa vista sul ghiacciaio. Non lontano si trova il museo Una Montagna di Lavoro (Ein Berg der Arbeit), situato nelle vicinanze della stazione della vecchia funivia, raggiungibile a piedi.
I media audiovisivi e le fotografie storiche ripercorrono la storia degli impianti di Breuil-Cervinia. Sono esposti anche utensili e oggetti d’epoca, mentre sulla terrazza del museo una rosa dei venti indica tutte le montagne della zona.
Da Testa Grigia al Matterhorn Glacier Paradise
Qui si sale sul nuovo Matterhorn Glacier Ride II, appena inaugurato, che copre una distanza di 1,6 chilometri sopra il ghiacciaio del Teodulo. Ovunque si posi lo sguardo, predomina indiscusso il senso dell’immensità, con un panorama che si apre su 38 vette da quattromila e 14 ghiacciai, in un mondo di neve e ghiaccio.
Dal Matterhorn Glacier Paradise al Trockener Steg
La discesa verso la Svizzera inizia a bordo dell’impianto gemello, il Matterhorn Glacier Ride I inaugurato nel 2018, che scende sul versante elvetico per fermarsi a 2.939 metri di quota. In questo punto finiscono le piste da sci e cominciano i sentieri escursionistici.
Da Trockener Steg a Zermatt
A bordo delle cabine del Matterhorn Express si procede in discesa, fino a raggiungere il borgo svizzero di Zermatt in una ventina di minuti. Lungo il percorso, si può scegliere se restare a bordo o scendere per fare tappa nella stazione intermedia di Furi.
Dall’alto si colgono al meglio le architetture dell’incantevole borgo alpino elvetico, dove finora si arrivava soltanto in treno, lasciando i veicoli nella stazione base di Täsch. Grazie al nuovo impianto, da questa estate è raggiungibile anche in funivia da Breuil-Cervinia.
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