Bella, creativa, effervescente, green. Nantes è tra le città più cool della Francia. Ogni anno 10mila francesi lasciano la propria residenza per trasferirsi nell’antica capitale dei Duchi di Bretagna, oggi capoluogo del dipartimento della Loira Atlantica e sesta città di Francia (665.204 abitanti nell’area metropolitana).
Qui si vive bene e la qualità di vita è alta. Merito di una posizione geografica invidiabile, sul fiume e a un’ora dall’Atlantico, ma soprattutto di decenni di investimenti culturali che hanno migliorato il volto e il lifestyle della città.
Non è sempre stato così. Dopo la chiusura, negli anni ‘90, dei cantieri navali, che avevano fatto la fortuna della città, Nantes cadde in uno stato di totale depressione.
A risollevarla ci volle la genialità e la lungimiranza di Jean Blaise, colui che nel 2002 ideò la prima Notte Bianca a Parigi. Lo chiamano “reenchanteur de ville”, ovvero capace di dare nuovo fascino e lustro alle città, grazie all’arte e alla cultura.
Blaise, infatti, già a partire dagli anni Novanta invitò a Nantes artisti e creativi per dare inizio a una rinascita della città, trasformando le fabbriche dismesse in luoghi della cultura e della creatività, riqualificando gli spazi pubblici, aprendo musei e gallerie, ridisegnando le aree verdi e il paesaggio naturale attraverso l’arte.
Ha preso forma così una città che è un museo a cielo aperto: ecco cosa vedere e cosa visitare a Nantes.
Cosa vedere a Nantes
Le Voyage à Nantes
Nel 2012 Jean Blaise lanciò un evento destinato a diventare presto un appuntamento annuale di richiamo internazionale: Le Voyage à Nantes (VAN).
Un grande festival estivo (da qualche anno c’è anche l’edizione invernale a dicembre, Le Voyage en Hiver) che richiama artisti, designer, architetti, paesaggisti da tutto il mondo a trasformare la città natale di Jules Verne con installazioni, mostre, performance e spettacoli.
L’edizione 2023 della rassegna ha come protagoniste le statue. Statue vive, che si muovono e si spostano negli spazi urbani.
Sculture di tutte le fattezze e dimensioni hanno che hanno invaso la città anche in posti insoliti e inaspettati, da scoprire e con cui interagire scegliendo fra oltre 80 proposte culturali.
La Linea Verde (Ligne Verte)
È nato da Le Voyage à Nantes questo percorso di 23 km che accompagna i visitatori negli angoli più belli di Nantes, attraverso opere di artisti contemporanei che dialogano con il patrimonio storico della città.
Alcune di queste creazioni sono temporanee e si ammirano solo durante il periodo del festival estivo, altre rimangono in modo permanente, arricchendo ogni anno strade, piazze e giardini.
In tutto le opere di Le Voyage permanent, da esplorare tutto l’anno, sono 128: un monumento urbano diffuso di grande suggestione che si scopre a piedi, in bicicletta, in tram, in bus e sulle acque della Loira, grazie al Pass Nantes che comprende la visita gratuita a oltre 50 siti e l’accesso a servizi dentro e fuori città.
Si può scegliere il pass da 24, 48, 72 ore o 7 giorni con un’offerta valida per tutte le stagioni.
LEGGI ANCHE: Luoghi simbolo della Francia: 15 meraviglie da visitare in vacanza
Il quartiere del Bouffay (Quartier du Bouffay)
La città medievale si incontra nelle stradine sinuose del Quartier du Bouffay con nomi che evocano antiche corporazioni e alcune abitazioni a graticcio. Il quartiere pullula di bar e ristorantini che offrono cucine di tutto il mondo e, soprattutto sotto sera, si riempiono di giovani e turisti.
L’emblematica scultura di Philippe Ramette, Éloge du Pas de Côté, troneggia su place du Bouffay con un uomo in giacca e cravatta che si tiene in equilibrio su un solo piede.
A quest’opera lo stesso autore risponde ironicamente con Éloge du Deplacement, una nuova scultura, creata per l’edizione Voyage à Nantes 2023, in cui l’uomo, riprodotto identico in ogni minimo dettaglio, scende dal basamento e spinge l’altro con tutta la sua forza in luoghi della città, che cambieranno durante l’estate, senza una collocazione fissa.
Nel quartiere medievale una profusione di piante di tutte le specie e provenienze arricchisce durante la bella stagione il passage Bouchaud: è la Jungle Intérieure dell’artista Evor.
Un giardino sospeso di acclimatazione che invade tetti, muri e balconi e che si può ammirare salendo su una piccola scala di legno, realizzata appositamente per offrire un punto di vista inedito su questa piccola meraviglia vegetale e sul campanile della chiesa di Santa Croce, incoronato da angeli che suonano la tromba ai quattro punti cardinali.
In questo e in tutti i quartieri della città, ci sono pure le insegne dei negozi rivisitate dagli artisti: Le Géant de Nantes è un’opera del belga Éric Croes, simile a un totem, che sporge dalla vetrina della cappelleria storica Falbalas Saint-Junien. Un gigante benefattore con un copricapo ampolloso e diversi simboli di protezione.
Il Castello dei Duchi di Bretagna e Museo della storia di Nantes
Nel cuore del quartiere medievale il Castello dei Duchi di Bretagna nasconde un elegante palazzo residenziale dietro una robusta fortezza militare.
La sua costruzione inizia nel XV secolo con Francesco II, ultimo duca di Bretagna, e prosegue con sua figlia Anna di Bretagna, due volte regina di Francia.
Questa dimora ducale, di ispirazione rinascimentale, che annuncia l’architettura dei castelli della Loira, dal 2007 ospita il Museo della Storia di Nantes con un percorso museografico recentemente rinnovato: 32 sale espositive animate da numerosi dispositivi multimediali di alta tecnologia che raccontano la città dal punto di vista cronologico e tematico.
Il museo è riconosciuto come sito di riferimento per le collezioni e la ricerca storica sulla tratta dei Neri e la schiavitù e per comprendere il ruolo di Nantes nell’Europa negriera.
L’accesso libero alla corte, diventata di fatto una piazza pubblica, ai bastioni e ai giardini hanno trasformato il Castello in un luogo molto frequentato da abitanti e turisti.
Per godere di una vista panoramica sulla città, il consiglio è di percorrere il cammino di ronda sulle mura. In pochi minuti, poi, si arriva alla Cattedrale dei Santi Pietro e Paolo, in stile gotico, oggi chiusa per restauro.
SCOPRI ANCHE: La Bretagna in houseboat: come vivere la Francia sulle vie d’acqua
La nuova stazione ferroviaria
La nuova stazione immaginata dall’architetto Rudy Ricciotti (autore del Mucem di Marsiglia, del Museo della Moda di Milano e della Passerella della Pace di Seul) si iscrive nel processo di trasformazioni urbanistiche, sociali ed economiche della città, regalando un nuovo slancio a tutto il quartiere.
A partire dalla stazione stessa, con opere d’arte contemporanea, come Nantes Ici Nantes di Mrzyk e Moriceau.
Gli autori, con un vocabolario grafico Pop e coloratissimo, propongono a chi arriva in stazione un film che assomiglia a un viaggio, una rilettura surrealistica della città e dei suoi emblemi culturali e turistici fuori dai luoghi comuni.
E, poi, le grandi vetrate volute da Ricciotti così come l’apertura dell’uscita nord della stazione sul Jardin des Plantes sono un invito alla scoperta di Nantes e del Lieu Unique che ha reinventato lo storico biscottificio LU in un centro culturale.
LU (Lieu Unique)
Nel 2000, l’ex fabbrica di biscotti LU (Lefèvre Utile) che costeggia il canale San Félix è stata trasformata in un effervescente centro culturale, Lieu Unique (LU), nonché spazio espositivo artistico, con una fornita libreria, un bar, un ristorante e un hammam.
Un luogo pieno di stimoli tra musica, danza, teatro e arti plastiche, con una notevole programmazione annuale di spettacoli, concerti, festival.
Lì vicino si vede l’opera Nymphea di Ange Leccia, una singolare proiezione sulle acque del canale. Al calare della notte, una ninfa o sirena ondeggia sulla superficie dell’acqua, restituendo un’immagine per certi aspetti inquietante, quasi fosse prigioniera in un tunnel. Riferimento artistico alla campagna di riempimento dei canali che un tempo attraversavano la città.
LEGGI ANCHE: Non solo Parigi: ecco le 20 città più belle della Francia e i loro tesori da visitare
Giardino delle Piante (Jardin des Plantes)
Capitale Verde d’Europa nel 2013, Nantes è la prima città di Francia ad aver ottenuto questo titolo e a essere premiata per la sua politica ambientale, grazie a 500 km piste ciclabili, mobilità ecologica, tutela della biodiversità, e al progetto Étoile Verte che mira a farne una città nella natura.
Il 61% del territorio metropolitano (52.336 ettari) è composto da spazi naturali o agricoli. Sono oltre cento i parchi e i giardini in città.
Fra questi, a pochi passi dalla Cattedrale dei Santi Pietro e Paolo (oggi chiusa per restauri) e dal Museo delle Arti (da non perdere) c’è il Jardin des plantes, un’oasi di 10.000 specie di vegetali, inserito nel ristretto gruppo dei 45 «jardins d’excellence» internazionali.
Questo splendido giardino all’inglese sfoggia autentiche gemme botaniche nelle serre (800 m2) e nelle aiuole (70.000 fiori in ogni stagione) mentre sui viali si ammirano le collezioni di camelie e di magnolie. Il grande giardino ospita anche diverse installazioni artistiche e vegetali, fra cui quelle di Jean Julien.
Museo delle Arti di Nantes
Dopo sei anni di lavori di ristrutturazione e ampliamento, con la costruzione di un nuovo edificio iper moderno di 2.000 m2, Cube, che collega l’antico palazzo delle Belle Arti con la settecentesca Chapelle de l’Oratoire, oggi sconsacrata, il Musée d’Arts de Nantes diventa nel 2017 uno dei più importanti musei di Francia.
Custodisce una collezione permanente di 12.000 opere, di cui 900 esposte che spaziano dall’arte antica a quella contemporanea, dalla pittura alla scultura, fino alla video-art. Tra i capolavori, spiccano dei Monet, Kandinskij, Picasso, La Tour, Courbet e altri.
Di richiamo internazionale le mostre temporanee che si succedono durante l’anno, come quella attualmente in corso, Hyper sensible. Un regard sur la sculpture hyperréaliste, che esplora il carattere profondamente umano e sensibile della scultura iperrealista, nata negli Stati Uniti negli anni Sessanta in un contesto di trasformazione e crisi sociale e politica. Si può visitare fino al 3 settembre 2023.
Quartiere Graslin
Il quartiere Graslin è fra i più eleganti di Nantes. Nell’omonima piazza, dai tavoli della mitica Brasserie La Cigale, ex quartier generale dei surrealisti e classificata come patrimonio artistico per i decori interni – maioliche, specchi e sculture in stile in stile Art Nouveau – si ammira il Teatro dell’Opera, aperto nel 1788 da Luigi XVI e oggi uno dei maggiori palcoscenici lirici francesi.
E poi la fontana danzante e una delle opere del trittico di Hélène Delprat, installata per l’edizione VAN 2022: l’angelo con le ali spiegate alle spalle di un megafono gigantesco. Per vedere le altre due opere dell’artista francese bisogna spostarsi in place Royale e place Saint-Nicolas dove una folla di sagome nere occupa il sagrato della basilica di San Nicola.
Passage Pommeraye
Non distante dal teatro, quasi nascosto nelle vie pedonali dello shopping più raffinato, il Passage Pommeraye è un capolavoro architettonico del XIX secolo, che ha ispirato non pochi artisti, registi e surrealisti.
Una galleria coperta, unica in Europa, articolata su 3 livelli, impreziosita da statue, colonne e decori in uno stile che oscilla tra Neoclassicismo ed Eclettismo.
A impressionare è soprattutto la sua scalinata monumentale, che consente l’accesso alle gallerie dei piani superiori ed è illuminata da luce naturale grazie al tetto in vetro che la sovrasta.
A due passi si cammina su cours Cambronne, ispirato ai giardini di Palais Royal a Parigi, dove si trovano la statua del generale Cambronne (XIX secolo) e la scultura di Philippe Ramette, Éloge de la transgression: una bimba che ‘osa’ scendere (o arrampicarsi) su un basamento vuoto.
Memoriale per l’abolizione della schiavitù
Inaugurato nel 2012 sul Quai de la Fosse dove approdavano ed erano ormeggiate le navi negriere, il Memoriale per l’abolizione della schiavitù merita una visita.
Progettato dall’artista di origine polacca Krzysztof Wodiczko e dall’architetto argentino Julian Bonder, è un toccante omaggio a tutti coloro che si sono battuti, si battono e si batteranno contro ogni forma di schiavitù nel mondo.
I nomi di 1710 imbarcazioni, che trasportavano schiavi, sono incastonati in targhe di vetro sul percorso pavimentato che accompagna all’ingresso del monumento dove si scende sotto il livello stradale come nella stiva di una nave. Una sorta di ferita nella terra, segno indelebile del legame della città con il suo (pesante) passato.
Île Feydeau
Il quartiere Feydeau era un’isola sulla Loira prima che venissero riempiti, fra il 1926 e il 1946, i due bracci del fiume che l’hanno collegata alla città. Un’atmosfera particolare, quasi atemporale, fa di questo quartiere un luogo decisamente diverso dagli altri.
Lo si percepisce appena si posano i piedi sul pavé di rue Kervégan, l’arteria principale di questo antico isolotto urbano dove regnano una tranquillità e un silenzio quasi surreali, a pochi passi dall’effervescenza del cuore cittadino.
Il quartiere si esplora con il naso all’insù per guardare l’eleganza e l’opulenza dei suoi palazzi in tufo e granito, ornati di mascheroni e balconi in ferro battuto.
Sono testimoni della ricchezza degli armatori nantesi nel periodo degli scambi commerciali con le isole d’America, le coste delle Antille e della Guinea (XVIII secolo). I negozi e i magazzini dell’epoca hanno lasciato posto a bar e ristoranti mentre un’iscrizione ricorda che Jules Verne è nato in questa città galleggiante.
Da vedere Feydball, l’opera urbana che concentra nel titolo il nome del quartiere e quello dello sport football. Per effetto di un’anamorfosi, un grande specchio ricostruisce la forma di questo campo da calcio a mezzaluna, deformando giocatori e pallone.
Île de Nantes
L’Île de Nantes, un isolotto bagnato dalla Loira, è un laboratorio urbano dove si concepisce la metropoli del 2030, un quartiere reinventato in 30 anni di investimenti, sviluppo e rinnovamento su una superficie di un milione di metri quadrati. Pensato come un eco-quartiere, continua ogni giorno la sua metamorfosi.
Les Machines de l’Île
Nel quartiere de Île de Nantes, nel sito degli ex cantieri navali, Les Machines de l’Île sono nate da un progetto visionario che si nutre dei mondi inventati di Jules Verne, dell’universo meccanico di Leonardo da Vinci e della storia industriale di Nantes.
Si tratta di un bestiario meccanico fatto di creature fantastiche, tra cui spicca il Grand Éléphant, un gigantesco pachiderma alto 12 metri che cammina, barrisce, spruzza acqua dalla proboscide mentre trasporta nel suo ventre una cinquantina di persone lungo un tragitto prestabilito.
Quando è fermo, l’elefante riposa nella Galerie des Machines, un universo di piante e altri animali meccanici di ferro, che si muovono comandati dal pubblico con l’aiuto dei macchinisti. Quando cammina, arriva fino al Carrousel des Mondes Marins, una gigantesca giostra a tre piani con creature marine da cavalcare.
Parc des Chantiers e Quartier de la Creation
La linea verde del VAN invita ad esplorare il Parc des Chantiers reinventato nel segno dell’arte.
Da vedere, l’Hangar à Bananes, ex magazzino portuale di 8.000 m2 che ospita ristoranti, bar, una discoteca, un teatro, varie terrazze; l’HAB Galerie dedicata all’arte contemporanea; la Cantine du Voyage, un’ampia tavola conviviale con spazi per giocare e rilassarsi, a ridosso di una serra che sfoggia l’originale opera di Lilian Bourgea, Invendus: due stivali spaiati da giardiniere alti tre metri.
Durante la passeggiata lungo la Loira è impossibile non scattare foto attraverso gli Anneaux di Daniel Buren e Patrick Bouchain, divenuti, insieme alla gru gialla che svetta sull’isola, a ricordo degli antichi cantieri navali, i simboli di Nantes.
Sono 18 cerchi concentrici, concepiti come un cannocchiale immaginario sul fiume, che di sera si illuminano di rosso, verde e blu.
Nel Quartier de la Creation hanno progettato architetti, urbanisti e paesaggisti di fama mondiale, fra cui Jean Nouvel, Alexandre Chemetoff, Christian de Portzamparc, Marcel Smets.
Il risultato è una concentrazione di architetture moderne ed ecosostenibili che ospitano il Tribunale, l’Università, la Scuola Nazionale di Architettura, quella delle Belle Arti e si mescolano ad ulteriori installazioni artistiche del Voyage à Nantes.
Il quartiere Chantenay
Questa vecchia roccaforte operaia, un tempo legata ai cantieri navali e alle grandi industrie sulle rive della Loira, oggi ha l’aspetto di un paesino nella città, indissolubilmente legato alla Butte Saint-Anne che offre dall’alto una vista impareggiabile sull’Ile de Nantes.
Il Museo Jules Verne
Affacciato sul fiume, il piccolo ma interessante Musée Jules Verne è dedicato al famoso scrittore nato a Nantes nel 1828 e custodisce una collezione di prime edizioni, manoscritti, locandine, sagome di cartone, cortometraggi e oggetti legati all’opera del romanziere.
Le mostre interattive, pensate soprattutto per i bambini, trasportano nei mondi inventati dell’autore.
A due passi merita una visita anche il Planétarium dove, guidati da un mediatore scientifico, si intraprende un viaggio ‘tridimensionale’ dalla terra ai confini dell’universo passando dal sistema solare.
Giardino Straordinario (Jardin Extraordinaire)
Il Jardin Extraordinaire, nato dal recupero di un’area industriale dismessa, è un paradiso di piante tropicali, laghetti e cascate con una passeggiata dei sette belvedere che offrono una prospettiva spettacolare dall’alto sul parco e sul fiume.
Fra questi, il Belvèdere de l’Hermitage, un groviglio di assi di legno che evoca la forma di un grande nido e porta la firma del giapponese Tadashi Kawamata.
Si raggiunge su una passerella stretta e lunga 36 metri, a balzo di 10. Aggrappata alla rupe, l’opera si slancia dall’alto della Butte Sainte-Anne a quasi 20 metri dal suolo.
Il Giardino Straordinario è il 101° giardino pubblico di Nantes e si ispira all’universo di Jules Verne.
Cosa vedere nei dintorni di Nantes
Trentemoult, il villaggio di pescatori sulla Loira
Poche fermate di tram dal cuore di Nantes e ci si imbarca sul Navibus (gratuito tutti i fine settimana, come tutti i trasporti urbani) per raggiungere in dieci minuti il sobborgo di Trentemoult, sulla sponda sinistra dell’estuario.
Un antico villaggio di pescatori con casette colorate, piccoli giardini e fiori alle finestre, il luogo preferito dai nantesi per trascorrere una domenica di relax.
Si passeggia fra le stradine, dove è divertente perdersi senza una meta precisa, e lungo il fiume, nella natura selvaggia, per osservare, anche qui, alcune installazioni d’arte.
Come La Pendule, opera di Roman Signer, un pendolo alto 7 metri che si muove ritmicamente su una torre cementiera in disuso, segnando inesorabilmente il tempo della lenta decadenza della struttura avvolta dalla vegetazione.
Porta invece la firma di Le Corbusier la Maison radieuse, realizzata dall’archistar dopo quella di Marseille e prima di quella di Berlino secondo i principi modulari della sezione aurea. Un’ossatura in cemento armato e un gioco di colori sui balconi.
Il percorso dell’estuario Nantes-Saint-Nazaire
L’arte contemporanea si ammira anche lungo l’estuario che collega il centro di Nantes all’Oceano. Una collezione permanente di 33 installazioni site specific e open air, da scoprire liberamente durante tutto l’anno a piedi, in bicicletta, in auto o in barca (da aprile a ottobre).
Dal centro di Nantes si prende la linea 1 del tram (direzione François Mitterran) e si scende a Gare Maritime per imbarcarsi sulla crociera dell’Estuaire Nantes-Saint-Nazaire, un percorso di 60 km, sintesi perfetta tra paesaggio, arte e fiume.
Le opere che si incontrano, firmate da grandi artisti internazionali, rivelano una Loira oceanica sconosciuta, caratterizzata da ambienti naturali, paludi, praterie, canneti, luoghi di pesca e paesaggi industriali.
Dalla Villa Cheminée, costruita sopra una ciminiera a 15 metri di altezza sul fiume, alla casa che sembra sprofondare nella Loira, al Serpent d’Océan, un serpente lungo 120 metri che striscia sulle acque, il secondo sito nazionale più visitato su Google Street View dopo la Tour Eiffel.
Arrivati a destinazione, sulla spiaggia di Saint-Nazaire si ammira una nuova opera di Dewar e Gicquel, Le pied, le pull-over et le système digestif, aggiunta alla collezione nel 2021.
Di giorno e di sera la traversata del ponte di Saint-Nazaire è uno spettacolo in sé. Da un lato l’Atlantico, dall’altro la Loira, più in basso i cantieri navali, i terminali portuali e la base sottomarina.
Le Voyage dans le Vignoble
Le Voyage à Nantes propone anche un itinerario fra i vigneti di Muscadet, il famoso vino bianco che, con i suoi 8.000 ettari coltivati, fa di quest’area il più grande giardino vitato della Valle della Loira.
Una pista ciclabile di 10 km da Nantes a Vertou è la prima tappa del Voyage dans le Vignoble, un circuito turistico di 100 km attraverso le vigne e lungo le sponde della Sèvre, fra siti naturali, cantine, castelli, mulini e installazioni d’arte, temporanee e permanenti.
Come Le Porte-Vue, il belvedere di Château Thébaud, che offre a 40 metri di altezza una vertiginosa vista a 360 gradi sulla valle.
Fra le tappe da segnare in agenda, anche Clisson (si può raggiungere pure in treno, 15 minuti da Nantes), “l’italiana”, come la chiamano da queste parti, perché ridisegnata nel XIX secolo da esteti amanti dell’Italia, che hanno ricreato un armonioso mix di tegole barocche, mattoni rossi e centro medievale.
Da non perdere Le Domaine de la Garenne Lemot, una villa neo palladiana che domina la valle della Sèvre fra boschi e giardini dal fascino antico.
Dove si trova Nantes
Nantes è il capoluogo del dipartimento della Loira Atlantica. Si trova a sud della Bretagna, a circa 50 km dall’Oceano Atlantico, sul fiume più lungo fiume di Francia, la Loira.
LEGGI ANCHE: Francia: cosa vedere regione per regione. Dalla Normandia alla Provenza
Come arrivare a Nantes
Molte compagnie low cost collegano Nantes con voli diretti da diverse città italiane, fra cui Milano-Bergamo, Venezia, Roma. Dall’aeroporto di Nantes, in venti minuti si raggiunge il centro città con le navette aeroportuali.
Si può arrivare a Nantes anche in TGV da Parigi, in meno di due ore.
In auto: Nantes si trova a 349 km da Bordeaux e a 385 km da Parigi.
Come muoversi a Nantes
A piedi, in autobus, in tram, in navibus, la rete dei trasporti locali è efficientissima e molto capillare. Il consiglio è di acquistare subito il Pass Nantes (da 24, 48, 72 ore o 7 giorni) per viaggiare su tutti i mezzi pubblici ed entrare gratuitamente o a tariffe ridotte nei musei e nei maggiori monumenti e luoghi di interesse della città.
Siti utili e informazioni su Nantes
Ente del turismo francese: france.fr
Per mangiare a Nantes: lestablesdenantes.fr
Dove Viaggi ©RIPRODUZIONE RISERVATA
L'articolo Cosa vedere e cosa visitare a Nantes. La città d’arte sulla Loira sembra essere il primo su Dove Viaggi.
from Dove Viaggi https://ift.tt/9UB6Q4I
via IFTTT
Commenti
Posta un commento