Cosa vedere a Valencia e cosa fare in un weekend o in una vacanza di più giorni? Sono numerose le attrazioni da visitare nella città spagnola, facilmente raggiungibile dai principali aeroporti italiani grazie ai tanti voli low-cost. Dai musei ai giardini urbani, passando per le spiagge e i parchi alle porte della città, ecco cosa non perdere.
Valencia è famosa per le sue architetture avveniristiche, concentrate nella Città delle Arti e delle Scienze, capolavoro dell’archistar Santiago Calatrava, con musei, contenitori culturali, cinema e teatri, ma anche per il centro storico che è uno dei più grandi in Europa. Senza dimenticare i musei con collezioni che non hanno niente da invidiare ai più noti poli culturali del vecchio continente, i parchi urbani dove passare qualche ora circondati dal verde, le spiagge a una manciata di chilometri dalla città e la gustosa gastronomia, tra le migliori e più saporite di Spagna.
Ecco cosa vedere e cosa fare a Valencia.
Città delle Arti e delle Scienze
La Città delle Arti e delle Scienze (in valenziano Ciutat de les Arts i les Ciències), opera di Calatrava, è il simbolo indiscusso di Valencia. Tappa irrinunciabile per gli appassionati di architettura, e non solo, per i suoi edifici avveniristici di colore bianco, piscine di acqua cristallina e rilassanti percorsi in bicicletta, oltre che per le numerose attività adatte a tutte le età e i gusti.
La struttura architettonica è composta, infatti, da una serie di edifici con funzioni diverse. Per gli appassionati di scienza, c’è il Museo delle Scienze Principe Felipe, immediatamente riconoscibile dalla sua forma a scheletro di balena, sede di collezioni permanenti dedicate al mondo della scienza e tecnologia, oltre che di esposizioni temporanee su varie tematiche, capaci di coinvolgere grandi e piccini.
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Il Palazzo delle Arti Reina Sofia conta ben quattro spazi scenografici differenti per spettacoli di opera, musica, balletto e teatro. L’Hemisfèric è un grande cinema digitale in 3D, oltre che sede di mostre temporanee. L’Àgora, sede del CaixaForum Valencia, è una struttura polivalente con auditorium, spazi educativi, libreria e ristorante.
Per avere una visione d’insieme del complesso architettonico, tra i più stupefacenti di Spagna e tutta Europa, occorre raggiungere l’Umbracle, anch’esso parte della Città delle Arti e delle Scienze, un grande giardino urbano attraversato da una passeggiata panoramica, con installazioni artistiche, piante mediterranee ed esotiche.
Oceanografico
L’acquario più grande d’Europa, con una superficie di 110.000 mq, si trova proprio a Valencia e, anche se leggermente defilato rispetto agli altri edifici, è parte del vasto complesso della Città delle Arti e delle Scienze.
L’Oceanografico è composto da diversi padiglioni in cui sono stati ricreati gli ecosistemi di ciascuno dei mari e degli oceani del pianeta, e cioè Mediterraneo, zone umide, mari temperati e tropicali, oceani, Antartico, Artico, isole e Mar Rosso, dove vivono circa 45.000 esemplari di 500 specie diverse.
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È una tappa imperdibile se si viaggia a Valencia con i bambini. Il Delfinario, in particolare, è uno dei più grandi al mondo: 26 milioni di metri cubi d’acqua e 5 grandi piscine, può ospitare una trentina di delfini.
La sua architettura, la divisione per zone marine e la sua vocazione scientifica ed educativa hanno l’obiettivo di avvicinare la popolazione al mondo acquatico e sensibilizzare i visitatori sul tema della tutela di fauna e flora marine. All’interno dell’Oceanografico, infatti, è stato istituito l’Edificio di Istruzione e Ricerca dedicato alla riabilitazione della fauna marina.
Cattedrale, Micalet e Santo Graal
La Cattedrale di Valencia, oltre che per il suo stile architettonico originale, un mix unico di elementi gotici, romanici e barocchi, è nota per ospitare una delle reliquie più importanti del cattolicesimo. Secondo alcuni studiosi, infatti, al suo interno è custodito il Santo Graal, la coppa con la quale Gesù celebrò l’Ultima Cena.
Al calice, è stato dedicato un centro di interpretazione dedicato, l’Aula Grial, uno spazio sensoriale dove si annusano spezie e indossano tuniche dei monaci mentre si ripercorre la storia del calice utilizzato nell’Ultima Cena.
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Sempre nella cattedrale si trovano il Museo della Cattedrale, con preziosi lavori di Maella e Goya, e l’Altare Maggiore, con affreschi degli artisti italiani Paolo da San Leocadio e Francesco Pagano, risalenti alla fine del ‘400.
La vista migliore su Valencia si ha dalla cima del Micalet, il campanile gotico della cattedrale, che si raggiunge salendo 207 scalini.
Basilica della Virgen de los Desamparados
A due passi dalla Cattedrale, la Basilica della Virgen de los Desamparados è un edificio barocco dedicato alla patrona della città, costruito nel XVII secolo. Si tratta dell’unica chiesa del centro storico di Valencia che non è stata costruita su preesistenti edifici religiosi, ma ex novo.
Il consiglio è di non limitarsi ad ammirarla dall’esterno, ma di visitarla anche internamente per vedere la piccola cappella dietro all’altare dedicata all’adorazione dell’immagine della Madonna, una delle prime cappelle di questo genere apparse in Spagna.
L’edificio affaccia su piazza della Vergine, la più importante della città, con la bella fontana del Turia, uno dei principali punti di ritrovo di Valencia.
Lonja de la Seda
La Loggia della Seta (in valenziano Llotja de la Seda), costruita alla fine del Quattrocento, quando Valencia era una delle città più prospere della penisola iberica, è un gioiello del gotico civile valenciano, dichiarato patrimonio dell’umanità dall’UNESCO nel 1996 (ma già nel 1931 era stata dichiarata monumento storico ed artistico spagnolo).
L’edificio è costituito da quattro parti: la sala del Consolato del Mare, il salone delle Colonne, la torre e il pittoresco patio degli aranci, un cortile chiuso, rilassante, caratterizzato dalla presenza di alberi di arancio, cipressi e una bella fontana centrale.
Mercato Centrale
Tra i capolavori indiscussi del modernismo spagnolo, c’è il Mercato Centrale di Valencia, una tappa obbligatoria per chiunque visiti la città. Il mercat valenciano è il più grande mercato coperto di prodotti freschi in Europa: una immensa struttura di oltre 8.000 metri quadrati, cupole di cristallo, colonne in ferro, piastrelle tradizionali spagnole, vetrate e ceramiche.
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Le sue oltre 1.200 bancarelle sono ricolme dei migliori prodotti ortofrutticoli, caseari e marinari della provincia valenciana e, in generale, di tutta Spagna. Il mercato centrale è un luogo dove non si va solamente per fare acquisti gastronomici o per ammirare l’architettura dell’edificio, ma anche per fare qualche sosta di gusto nei tapas bar al suo interno e fuori dalle sue mura.
In particolare, merita una sosta il Central Bar dello chef stellato Ricard Macarena, con un menù a base di tapas, panini e il meglio dell’offerta gastronomica giornaliera reperita direttamente dai banchi del mercato.
Barrio del Carmen
Il modo migliore per immergersi nella vivace cultura – e anche nella vibrante nightlife – valenciana, è visitare il Barrio del Carmen, il quartiere che più di tutti ha tratto giovamento dalla riqualificazione che ha coinvolto la città all’inizio degli anni Duemila.
Il Carmen è noto soprattutto per i murales e i graffiti che hanno totalmente rivoluzionato l’aspetto del quartiere trasformando i palazzi, le mura e i bandoni in vere e proprie opere d’arte e tutta la zona in una grande galleria d’arte urbana a cielo aperto.
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Tra le sue viuzze labirintiche, delimitate dai resti dell’antica muraglia araba, si nascondono veri tesori culturali, come la Chiesa di San Nicola di Bari e San Pietro Martire, soprannominata la Cappella sistina valenciana per via degli affreschi sulla volta centrale; l’antico convento del Carmen, trasformato nel CCCC, Centro del Carmen de Cultura Contemporánea, un moderno polo museale, sede di mostre temporanee, workshop, incontri; le porte di Serrano e del Quart, antichi accessi alla città
Le piazzette del Carmen sono piene di bar e locali dove gustare, tra le varie cose, l’horchata, la tradizionale bevanda valenciana, rinfrescante a base di acqua, zucchero e zigolo dolce, un tubero che cresce nella piana di Valencia.
IVAM-Istituto Valenciano di Arte Moderna
Nel Barrio del Carmen si trova anche uno dei musei più noti della città, l’IVAM, Istituto Valenciano di Arte Moderna. Un polo culturale divenuto, negli anni, punto di riferimento per gli appassionati di arte moderna e contemporanea: è il primo focalizzato sull’arte moderna in Spagna ed è tra i pochi che presta particolare attenzione alle avanguardie storiche europee.
Il complesso, di 18.200 metri quadrati, è diviso in due grandi edifici, il Centre Julio Gonzalez, inaugurato nel 1989, e la Sala de la Muralla aperta al pubblico nel ’91, con accesso indipendente, dove si possono ammirare le fondamenta delle antiche mura medievali costruite a Valencia nella seconda metà del XIV secolo. La collezione permanente del museo ospita circa 12.000 opere di artisti spagnoli e internazionali, tra cui Cindy Sherman, Antoni Tàpies, Julio Gonzalez e Richard Hamilton.
Giardino del Turia
Negli anni ’50 del secolo scorso, a seguito di numerose e forti inondazioni del fiume Turia che attraversava Valencia, le autorità locali decisero di deviare il corso d’acqua per non provocare danni alla città e agli abitanti. Nel 1986, il vecchio alveo del fiume è stato trasformato nel più bel polmone verde di Spagna, il Giardino del Turia, appunto.
Questo spazio verde di oltre 9 chilometri che oggi abbraccia la città ed è attraversato da ben 18 ponti – tra cui il Puente del Real, il Puente de las Flores e il Puente de las Artes progettato da Norman Foster – è ricco di zone ludiche dove far divertire i bambini (tra tutti il parco Gulliver con numerosi scivoli), aree culturali, come il Palazzo della Musica, campi sportivi, percorsi in bicicletta, itinerari a piedi e angoli romantici dove passeggiare.
L’ideale è affittare una bicicletta e attraversare il il Giardino del Turia nella sua interezza: dal Parque de Cabecera alla Città delle Arti e delle Scienze, il giardino è un anello circolare interamente pianeggiante, ideale da percorrere in bici pedalando tra palme, pini, aranci e roseti.
Parque Central
Dai risultati degli Expat City Rankings degli ultimi anni, che mettono a confronto l’indice di qualità di vita di una serie di destinazioni in tutto il mondo, è Valencia la città in cui si vive meglio. I motivi sono tanti e tra questi spiccano gli investimenti in piste ciclabili, il rispetto dell’ambiente e le numerose aree verdi presenti in tutta la città. Non è un caso che la città è stata nominata Capitale Verde d’Europa 2024.
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Oltre al Giardino del Turia, i valenciani amano passare il loro tempo libero nel Parque Central, il nuovo polmone verde di Valencia, inaugurato più di due anni fa, situato tra i vivaci quartieri di Ruzafa e Malilla.
Progettato dalla paesaggista americana Kathryn Gustafson e costruito nei pressi di una vecchia stazione ferroviaria, il Parque Central è una grande strutturata di oltre 100.000 metri quadrati di terreno, caratterizzata da aree giochi per bambini, zone per animali domestici, passeggiate, percorsi d’acqua e aree ricreative.
Quartiere di Ruzafa
Lo chiamano la “Soho di Valencia” e in effetti tra architetture variegate e dall’alto valore storico, negozi, pop up stores, boutique indipendenti, caffè, panetterie, mercati, mercatini delle pulci e gallerie d’arte, Ruzafa è una delle aree più vivaci della città.
Il cuore del quartiere è il Mercato di Colón, uno splendido esempio di modernismo spagnolo, realizzato agli inizi del XX secolo che per la sua struttura ricorda vagamente un’opera di Gaudi, dichiarato dal governo monumento nazionale.
Il mercato non solo è una delle architetture più affascinanti della città e in generale della Spagna, ma è anche il tempio gastronomico valenciano per eccellenza: al suo interno, infatti, si trovano diversi ristoranti, sushi bar e tapas bar. Tra tutti, merita una menzione il ristorante Habitual dello chef stellato Ricard Camarena, con una originale proposta culinaria mediterranea rivisitata in chiave contemporanea.
Museo delle Belle Arti
Il Museo delle Belle Arti di Valencia, ospitato in un edificio barocco del XVII secolo che in origine fu sede del Collegio Seminario San Pio V, poi accademia militare, casa di beneficenza, magazzino dell’esercito e ospedale militare, fino al 1946 quando venne scelto come sede del museo, è la seconda pinacoteca più grande di Spagna.
La sua vasta collezione, che comprende circa 2.000 opere, spazia dal XV fino al XX secolo. Al suo interno sono inoltre custoditi anche sculture di artisti spagnoli, lavori di arte contemporanea e reperti archeologici.
Tra le opere di Goya, Andrea del Sarto, Pinturicchio, Velasquez ed El Greco, per fare alcuni nomi, spicca la sezione dedicata ai lavori del più grande pittore valenciano di sempre, Joaquin Sorolla.
Museo Nazionale della Ceramica. Palazzo del Marques de Dos Aguas
Tra i numerosi musei che vale la pena visitare durante una vacanza a Valencia, non può mancare il Museo Nazionale della Ceramica ospitato in uno dei palazzi più belli della città, considerato il miglior esempio di barocco in Spagna, e cioè il Palazzo del Marques de Dos Aguas, famoso per la sua facciata scolpita interamente in alabastro.
Il museo è stato creato in onore della fiorente industria della ceramica valenciana e custodisce la maggior collezione spagnola di ceramiche dal VIII secolo fino ai giorni d’oggi, oltre che porcellane, elementi decorativi, costumi tradizionali, dipinti e mobilio antico.
Bombas Gens-Centro d’arte
Situato in una vecchia fabbrica in stile Art déco degli anni Trenta, tra i massimi esempi di architetture industriali spagnole, Bombas Gens è un centro d’arte e ricreativo che con i suoi 6000 metri quadrati ospita la collezione Per Amor a l’Art dell’omonima fondazione privata, costituita da opere, sculture e fotografie di oltre 150 artisti spagnoli e internazionali contemporanei.
Bombas Gens possiede anche un interessante programma di esposizioni temporanee, attività culturali e un progetto educativo dedicato ai bambini e agli adolescenti in difficoltà, ideato con l’obiettivo di mettere l’arte al servizio delle persone e farla diventare un bene sociale, alla portata di chiunque.
Nello stesso edificio si trova anche il ristorante Ricard Camarena, dell’omonimo chef, premiato con una stella Michelin, divenuto una vera e propria istituzione gastronomica a Valencia.
Las Fallas e il Museo Fallero
Valencia è famosa per ospitare il carnevale, e in generale l’evento, più famoso di Spagna, Las Fallas, che ogni anno anima la città nel mese di marzo. Questa grande festa a cielo aperto che richiama turisti da tutta Europa, nel 2016 è stata inserita dall’UNESCO nella lista dei patrimoni immateriali mondiali dell’umanità.
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Le origini de Las Fallas si rinvengono in un’antica tradizione dei falegnami di Valencia che, per celebrare l’arrivo della primavera nel mese di marzo, bruciavano davanti ai loro laboratori dei pezzi di legno usati per sollevare le lampade necessarie per illuminare i loro negozi durante l’inverno.
Per scoprire la storia de Las Fallas, il luogo da visitare è il Museo Fallero, interamente dedicato al famoso evento, nelle cui sale sono custodite le figure fallere più belle delle celebrazioni dal 1934 a oggi salvate dalle fiamme.
Bioparc Valencia
Un’altra tappa da segnare in agenda se si viaggia a Valencia con bambini è il Bioparc, un innovativo giardino zoologico di 100.000 metri quadrati di superficie che ha aperto le porte al pubblico nel 2008, situato nel parco di Cabecera, lungo il vecchio letto del fiume Turia.
Pur trattandosi di uno zoo, il Bioparc si diversifica rispetto agli zoo tradizionali poiché in esso le barriere che separano gli animali dai visitatori sono quasi invisibili e gli animali vivono in spazi molto ampi e verdi che sono delle riproduzioni praticamente perfette dei loro habitat naturali.
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All’interno del Bioparc Valencia vivono animali provenienti dal continente africano, tra cui lemuri, leoni, rinoceronti, ippopotami, giraffe, elefanti e gorilla: il parco zoologico mostra la totalità della fauna e flora africane e dei diversi habitat che si trovano nel continente.
L’ente Bioparc Valencia ha in programma di ampliare l’area di 20.000 metri quadrati per accogliere nei prossimi anni anche specie del sud-est asiatico e dell’America meridionale.
El Cabanyal
Non si può dire di essere stati a Valencia senza aver assaggiato il suo piatto più famoso e cioè la paella. In pochi lo sanno ma questo gustoso piatto a base di riso e zafferano è originario proprio del capoluogo valenciano (la versione tradizionale della paella è quella di carne, quella de marisco invece è preparata con frutti di mare ed è divenuta più famosa a livello internazionale).
Il luogo ideale dove andare a gustare un piatto di paella è il quartiere El Cabanyal, un tempo abitato dai pescatori di Valencia, oggi riqualificato e tra le migliori aree dove vivere in città. Lungo l’omonima spiaggia e la vicina Las Arenas, ci sono numerosi ristoranti dove accomodarsi per provare la tipica cucina valenciana.
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Oltre alla paella, Valencia è nota anche per un altro prelibato piatto, la fideua, il piatto tipico dei pescatori, quasi una variante della paella, perché preparata nella stessa padella ma con tagliolini al posto del riso e un mix saporito di crostacei e pesci.
Marina di Valencia
Tra il porto commerciale della città e il lungomare, c’è la Marina di Valencia, il nuovo distretto della movida con ampi spazi per passeggiare, girare in bicicletta, ristoranti dove provare cucina locale e contemporanea, bar e lo skaterpark sul porto ristrutturato ormai 14 anni fa, in occasione dell’America’s Cup.
L’ex base della squadra leader della Coppa del 2007 è stata trasformata in un nuovo spazio dedicato alla cultura e alla creatività sulla cui facciata campeggia un murale dell’artista urbana Hyuro, già celebre per le sue numerose opere in centro città.
L’edificio simbolo della Marina di Valencia è il Veles e Vents, un contenitore culturale in cui si svolgono concerti, mostre, conferenze, dove si trovano anche hub gastronomici, come la Maritima e La Sucursal, ristorante noto per la sua cucina valenciana tradizionale creativa, e il Marina Beach Club, centro della nightlife.
Parco Naturale dell’Albufera
Tra le zone umide più vaste di Spagna, c’è il Parco Naturale dell’Albufera, una grande zona verde alle porte di Valencia dove vivono, e sono protette, specie di uccelli acquatici. È il paradiso per i birdwatcher: è possibile partecipare a piacevoli gite in barca in partenza da El Palmar, il principale villaggio della zona, che conducono alla scoperta delle meraviglie naturalistiche di questa oasi umida, durante le quali si avvistano tanti volatili, tra cui fenicotteri.
L’Albufera è caratterizzato da boschi, risaie e tradizionali taverne spartane dove assaporare alcuni dei piatti tradizionali della zona, arroz con pesce, all i pebre, una casseruola con anguille di laguna e la famosa salsa ali oli. È la destinazione ideale per passare qualche ora circondati interamente dalla natura e ammirare alcuni dei panorami (e tramonti) più belli del Mediterraneo.
Le spiagge di Valencia
Le spiagge di Valencia sono tante, adatte ai gusti e alle esigenze di ciascun viaggiatore, tutte nelle immediate vicinanze della città e comode da raggiungere con i mezzi pubblici, metro o autobus.
Le più famose sono le spiagge cittadine di El Cabaynal, Las Arenas e la Malva-Rosa, tutte e tre vicine al quartiere El Cabaynal, con acque pulite e basse, adatte a famiglie con bambini piccoli, sabbia morbida e fine e numerosi servizi, come ristoranti, negozi e bar.
Chi, invece, preferisce allontanarsi un po’ dalla città e rilassarsi tra dune di sabbia, silenzio e vegetazione selvatica, non deve fare altro che raggiungere le spiagge di El Saler e quelle del Parco Naturale dell’Albufera, a sud della città.
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