Stendhal scrisse: “In Europa ci sono due capitali: Parigi e Napoli“. E mai come oggi questa intuizione si è resa evidente: dal 28 giugno al 3 luglio il Louvre omaggia lo spirito partenopeo con “I fantasmi di Napoli” uno spettacolo teatrale ideato e diretto da Emmanuel Demarcy-Mota su drammaturgia di Marco Giorgetti. Lo spettacolo (in francese, italiano e napoletano) è stato ideato per rievocare in chiave teatrale la mostra Napoli a Parigi. Il Louvre invita il Museo di Capodimonte che fino all’8 gennaio 2024 espone alcune tra le migliori opere dell’istituzione partenopea nella capitale, ma è anche l’ideale prosecuzione del progetto L’Attrice e l’Attore Europei di cui il regista è promotore.
La prima parte dello spettacolo si svolge nella Grande Galerie dalle ore 20 (ultimo ingresso alle ore 21) con peregrinazioni poetiche nella mostra. La seconda parte, alle ore 22, è ambientata nella Cour Lefuel, finora mai aperta al pubblico. Un’occasione davvero unica per vivere la magnificenza degli spazi museali in modo diverso ed emozionante, in un incrocio di arti.
“I fantasmi di Napoli” è uno spettacolo in grado di trasportare lo spettatore in un viaggio poetico attraverso la città di Napoli e i suoi immaginari. A parlare sono le parole di Eduardo De Filippo, tra musica, canzoni e citazioni di Luigi Pirandello e Fernando Pessoa. È la prima volta che il grande Museo del Louvre unisce le forze con due teatri europei, il Théâtre de la Ville di Parigi e il Teatro della Toscana, per produrre un’eccezionale creazione teatrale attorno a una mostra.
Lo spettacolo è interpretato da Mariangela D’Abbraccio, Marie France Alvarez, Francesco Cordella, Valerie Dashwood, Philippe Demarle, Camille Dugay, Anne Duverneuil, Pacôme Genty, Marco Giorgetti, Sarah Karbasnikoff, Ernesto Lama, Serge Maggiani, Nadia Saragoni, Sebastiano Spada, Lorenzo Volpe e Mathias Zakhar, con la partecipazione di Lina Sastri e i musicisti Filippo D’Allio, Arman Méliès, Aniello Palomba. Il momento itinerante è animato da Camille Dugay, Nadia Saragoni, Sebastiano Spada, Lorenzo Volpe e da alcuni artisti della Troupe de l’Imaginaire del Théâtre de la Ville.
Marco Giorgetti, direttore generale Teatro della Toscana, ha raccontato così la nascita del progetto che unisce Napoli, Firenze e Parigi in un unico abbraccio artistico: “Il legame tra Edoardo e la Pergola viene da lontano ed è molto forte. A Firenze c’era la scuola di drammaturgia e negli anni lo abbiamo celebrato con un’importante mostra curata da suo figlio Luca con Maurizio Scaparro. Eduardo è un punto di riferimento anche nel programma del Teatro Nazionale, è un gigante come Shakespeare e Molière, è un autore immenso di cui non si può fare a meno”.
Il percorso che si compie insieme ai protagonisti dello spettacolo è anche un viaggio nel tempo: “L’idea portante è quella di tuffarsi nella ricchezza di una capitale cosmopolita, nelle sue tradizioni e nella sua profonda teatralità – prosegue Giorgetti – ma anche nella sua realtà di città moderna che De Filippo ha criticato e difeso. Una Napoli fiera e lontana dai cliché, la cui cultura irriga il mondo dopo la guerra, aperta alla polifonia dei linguaggi dell’arte”.
Biglietti: ticketlouvre.fr
Info: teatrodellatoscana.it
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