Da Pavia a Chiavari dalle colline al mare tra le curve e i panorami di tre regioni

Tre regioni in meno di 200 chilometri. Passando dalla pianura, alle colline, dai valichi montani fino al mare. È un itinerario che ha per protagonista le acque, a partire da quelle che attraversano Pavia, con il Ticino che poco più avanti confluirà nel Po, fino a quelle salmastre del mare, su cui si affaccia Chiavari.

Dal centro storico di Pavia fino alle rive del Po

La città lombarda offre al viaggiatore un centro storico grazioso e accogliente, con diversi pregevoli monumenti, tra cui il Duomo e la Basilica di San Michele Maggiore. Ma anche uno dei ponti più belli d’Italia, il Ponte Vecchio. Passando lungo la riva, nel silenzio della Jeep Avenger, il ponte coperto cattura l’attenzione, evocando armonia e bellezza.

Il Ponte Vecchio di Pavia

Poco più avanti, lungo la SS35, si attraversa anche il Po, prima della confluenza con il Ticino. Seguendo sempre la statale si arriva a Casteggio, altra importante località dell’Oltrepò, e quindi a Voghera. Qui si procede lungo il corso del torrente Staffora, passando per Rivanazzano Terme e Salice Terme. A proposito di autovetture, a Rivanazzano si tengono gare di accelerazione sulla pista di un piccolo aeroporto, per ora con motori endotermici, ma chissà che un giorno vi possano competere anche quelli con propulsore elettrico.

Ancora qualche chilometro ed ecco che la Pianura Padana comincia a lasciare il posto alle colline dell’Oltrepò Pavese. Con la Jeep Avenger ci si può sbizzarrire nella guida in un percorso misto veloce, restando sempre alla velocità prescritta, perché il comfort della vettura invita a procedere in pieno relax.

Nell’Oltrepò, tra dolci strade collinari e sapori di eccellenza

Ecco che si arriva a Varzi, grazioso borgo collinare, celebre per i suoi insaccati e in particolare per il salame.  Sono tanti i prodotti di eccellenza dell’Oltrepò Pavese, dai vini, come Bonarda, Barbera, Buttafuoco, Pinot grigio, Pinot nero e Sangue di Giuda, fino a eccellenze agricole come la cipolla dorata di Voghera, ma anche carni e formaggi, miele e zafferano.

Ecco che la strada comincia a farsi tortuosa, regalando grande gusto nella guida. Non serve essere provetti piloti, perché la nuova Avenger è facilissima da condurre e anche i novelli guidatori troveranno il giusto feeling con il primo SUV elettrico di casa Jeep. Gli ultimi tratti, fino a Monte Penice, hanno un asfalto non perfetto ma accolto benissimo  grazie alle sospensioni con escursione lunga che controllano bene anche il rollio in curva.

Bobbio: la via di accesso pedonale rappresentata dal celebre ponte Gobbo

Siamo a 1.149 metri di altitudine e una sosta presso il ristorante sul valico è d’obbligo. Una dozzina di entusiasmanti chilometri di curve in discesa portano a Bobbio, che è già Emilia Romagna. Un centro ricco di storia, ma animato e accogliente. Il lungo ponte che attraversa il Trebbia (il Ponte Gobbo), il Monastero di San Colombano, Il Duomo e il Castello Malaspina, sono i monumenti più importanti.

Ma è nel fare una sosta a mangiare o a bere qualcosa, nella tranquillità di uno dei tanti localini, che si ha il tempo di apprezzare il luogo, quasi ad assorbirne umori e vicende passate. Anche qui i salumi la fanno da padroni, con diversi prodotti, tra cui la coppa piacentina e il salame cotto. Ma vanno forte anche i funghi porcini e il tartufo. Poi i dolci, come la torta di mandorle alla bobbiese.

Dall’Emilia alla Liguria, la strada nei boschi che porta al mare

Da questa località ci sono due possibilità per arrivare a Chiavari: seguire il corso del torrente Aveto con la SP586 oppure proseguire nella Val Trebbia. Entrambe le vie hanno un tempo identico di percorrenza. In ogni caso, da qui in avanti, è un susseguirsi di curve di ogni tipo, dal misto veloce ai tornanti: una vera delizia per la guida.

Per gli amanti dei motori endotermici e della guida sportiva, Jeep Avenger è disponibile anche in versione a benzina, con motore 1.2 turbocompresso e cambio manuale a 6 rapporti. In questa versione, con propulsore 3 cilindri in linea, l’auto ha a disposizione 100 CV e una coppia di 205 Nm.

Dopo una quarantina di chilometri si passa dall’Emilia alla Liguria e si comincia a percepire la sensazione di inoltrarsi in un tragitto dove la natura è tutto. Sul tratto della Val Trebbia si attraversano boschi e piccoli valichi, lunghi tratti senza incontrare anima viva. Partendo full charge, la nuova Jeep Avenger avrà abbondante autonomia. La vista del mare e poi di Chiavari regalano infine la sensazione di aver attraversato una parte d’Italia senza aver trascurato alcun tipo di percorso, dal pianeggiante al montano. La stessa cosa è per i sapori, che dalle eccellenze di terra passano quasi senza accorgersene a quelle di mare.

Con Jeep Avenger sul lungomare di Chiavari

 

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