Cosa vedere e cosa fare a Ponza: bagni indimenticabili gite in barca tesori archeologici

Cosa vedere e cosa fare a Ponza in un giorno, 2 giorni o 3 giorni? Gite in barca per scoprire calette e grotte con acqua cristallina, passeggiate nella natura per ammirare panorami mozzafiato, ma anche tesori archeologici e una vivace vita notturna.

Selvaggia, romantica e allo stesso tempo mondana, questa isola collinare a forma di mezzaluna, di appena 7,5 km quadrati, che si trova nel Golfo di Gaeta davanti a San Felice Circeo, è uno scrigno di bellezze naturali tutte da scoprire.

Spiagge, faraglioni, cale raggiungibili solo via mare e scogliere bianche, ricche di miti e storia. Questa è la leggendaria dimora della Maga Circe, ma anche un’isola in cui approdarono fenici, grechi e romani. E i resti del loro passato sono ancora visibili, come le ville imperiali, le necropoli e le cisterne romane scavate nel tufo.

Ma Ponza non è solo mare. Tra le cose da vedere ci sono anche magnifiche viste su tutta l’isola percorrendo a piedi sentieri immersi nella natura, ad esempio sul Monte Guardia e a Punta Incenso.

Al calar del sole l’isola mostra la sua anima vivace, tra aperitivi a pochi metri dall’acqua, ristoranti dove assaggiare piatti tradizionali e gourmet e locali per fare le ore piccole.

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Cosa vedere a Ponza: i luoghi più belli dell’isola

Porto Borbonico

Gozzi e barche ormeggiate che dondolano sull’acqua e casette colorate sullo sfondo. È una delle cartoline più famose di Ponza ad accogliervi al vostro arrivo. Già in epoca romana era un importante scalo commerciale, ma l’odierno aspetto si deve a Re Ferdinando IV di Borbone che volle rinnovarlo e modernizzarlo.

È il centro pulsante della vita di Ponza, diurna e notturna, con negozi, bar e ristoranti. Da qui potete imbarcarvi per fare delle escursioni in mare intorno all’isola o nella vicina Palmarola e Zannone, prenotando ad esempio con la Cooperativa Barcaioli Ponzesi e Odissey diving Ponza.

Isola di Ponza
Le casette dell’isola intorno al Porto. Foto iStock

Il Centro storico

Un “sali e scendi” di vicoli, stradine e scalette, pieni di scorci sorprendenti, lungo le quali si affacciamo case dai colori pastello. Mentre passeggiate nel centro fate una sosta alla chiesa di San Silverio e Santa Domitilla, con sua imponente cupola. All’interno ci sono preziosi affreschi, mosaici, tele e la statua di San Silverio, patrono di Ponza, la cui festa si celebra ogni anno il 20 giugno.

Affacciato sul porto, Corso Pisacane è il cuore del centro dove trovate negozi per fare shopping, locali per la colazione o l’aperitivo, come lo storico Bar Tripoli, e ristoranti per assaggiare prelibatezze locali.

Tra gli indirizzi da non perdere ci sono l’Acqua Pazza, un ristorante vista mare premiato con una stella Michelin, da prenotare per una cena romantica, e l’Oresteria, bistrot amato dalle star e dalle celebrità, dove si assaggia la cucina tipica dell’isola a base di pesce fresco.

 Ponza
Uno scorcio di Ponza.

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La Cisterna romana della Dragonara

Un luogo segreto e abbandonano a sé stesso per molti secoli, che ora invece è possibile esplorare con visite guidate, con obbligo di prenotazione presso l’Ufficio Turistico Pro Loco di Ponza.

Scendete le scale che conducono a questo tesoro archeologico sotterraneo e immergetevi in questa che sembra una maestosa cattedrale scavata nel tufo, con volte e navate, illuminata da potenti fari.

Un’atmosfera suggestiva che vi porta a fare un viaggio nella storia, scoprendo di come le origini di Ponza siano intrecciate con gli antichi Romani.

Sono loro che crearono questi capolavori di ingegneria idraulica per raccogliere l’acqua e conservarla nei periodi di siccità.

Le isole Pontine sono povere di risorse idriche e le cisterne erano gli impianti che garantivano il fabbisogno d’acqua per la popolazione. Ce ne sono altre sparse nell’isola, tra cui anche quella del “Corridoio”, anch’essa visitabile.

Cisterna della Dragonara Ponza
La visita alla Cisterna della Dragonara è un viaggio nella storia dell’isola. Foto Comune di Ponza

Le Case Grotta

Tra le attrazioni di Ponza, ci sono queste abitazioni tipiche dell’isola. Scavate nella roccia e usate come dimore fin dall’età preistorica, sono state riadattate nel tempo, aggiungendo stanze in muratura.

Nell’epoca borbonica, a partire dal XVIII secolo sono state ripopolate dai coloni provenienti da Torre del Greco, che vennero a lavorare a Ponza.

Si insediarono nella località La Forna, dando vita ad un proprio villaggio rurale. Oggi molte di queste case sono ancora visibili e alcune di esse abitate, trasformate in case vacanze e bed & breakfast.

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Il Giardino Botanico

Situato sulla sommità di una collina del Belvedere Borbonico, con una vista unica sul Porto e le isole vicine, il Giardino Botanico è un “serbatoio biogenetico” per salvaguardare la biodiversità tipiche dell’isola a rischio di estinzione e garantirne la riproduzione.

Pieno di colori e di profumi, conserva e tutela oltre 70 specie vegetali tipiche dell’arcipelago Ponziano. Da non perdere sono le orchidee selvatiche e il giardino acquatico.

Si raggiunge facilmente a piedi dal centro, un luogo ideale da visitare anche con i bimbi, prenotando delle visite guidate. E per chi vuole immergersi in questa oasi lussureggiante, c’è anche la possibilità di soggiornare per brevi periodi in uno dei tre appartamenti presenti.

Giardino Botanico di Ponza
Il Giardino Botanico custodisce oltre 70 specie vegetali tipiche dell’arcipelago in provincia di Latina. Foto giardinobotanicoponza.it.

Le spiagge, le grotte e le cale più belle di Ponza

Salite in barca e preparatevi a tuffarvi in un mare che non ha nulla da invidiare a quello dei Caraibi. La maggior parte delle spiagge e delle cale sono raggiungili solo via mare o attraverso sentieri poco agibili.

Le uniche spiagge accessibili a piedi sono quella di Giancos, Cala Feola e il Frontone, per questo spesso molto affollate durante i mesi estivi. Tra le cale invece ci sono Cala Fonte, Cala dell’Acqua, la Caletta e le Piscine Naturali.

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Le Grotte di Pilato

Solitamente è la prima tappa che si fa in barca una volta usciti dal porto. Qui non ci si tuffa solo nel mare turchese ma anche nella storia. Sono un sistema di 5 grotte scavate nel tufo dall’uomo e collegate da cunicoli sottomarini che si uniscono ad una vasca esterna, con nicchie che ospitavano statue di divinità pagane.

Immergendosi in acqua si possono ancora ammirare le decorazioni intagliate nella roccia. Risalgono all’epoca romana ed erano collegate con una sontuosa scala alla villa dell’imperatore Ottaviano Augusto, i cui resti sono ancora visibili.

Molto probabilmente era l’“acquario” privato dell’imperatore, delle peschiere dove venivano allevati pesci di pregio, come le murene, considerate sacre dai romani. Conosciute per questo anche come l’Antico Murenaio Romano, in età borbonica vennero riadattate a magazzino e rimessa per le piccole imbarcazioni.

Le grotte di Pilato, Ponza
Le grotte di Pilato a Ponza sono un complesso di caverne di epoca romana. Foto iStock.

Bagno Vecchio e la sua necropoli

Raggiungibile sono via mare, questa baia è un luogo storico dell’isola, con una spiaggia di ghiaia e pietra e fondali da esplorare facendo snorkeling.

È conosciuta anche come La Parada. Il motivo? Era un “bagno penale”, in cui in epoca borbonica venivano confinati i galeotti e messi ai lavori forzati a catturare quaglie con delle reti speciali “le apparate”.

Il momento migliore per visitarla è dalle 8 del mattino fino alle 15, quando è soleggiata. A sovrastare la spiaggia ci sono i resti una necropoli romana, da esplorare a piedi attraverso un sentiero immerso nella natura, raggiungibile anche via terra partendo da località Scotti.

Ponza
Bagno Vecchio con la sua spiaggia bianca di ghiaia e sassi è un luogo da non perdere. Foto Comune di Ponza.

Chiaia di Luna

Ghiaia fine e bianca e un’acqua turchese e limpida. E a renderla ancora più suggestiva è la sua forma che richiama una falce di luna.

È la spiaggia più grande e più fotografata dell’isola, però purtroppo è chiusa al pubblico, come il tunnel romano che permetteva di raggiungerla a piedi.

Visto il pericolo frane dal costone roccioso che la racchiude, c’è il divieto di approdo alla spiaggia. La si può ammirare a debita distanza e se si alza lo sguardo, sulla sommità della scogliera sono ancora visibili i resti di una necropoli romana.

Chiaia di Luna Ponza
La baia deve il suo nome alla forma: una falce di luna. Foto Comune di Ponza.

Capo Bianco

Continuando a navigare sul lato occidentale, vi apparirà una falesia candida, una splendida baia con una parete rocciosa di un bianco surreale a picco sulle acque blu del mare.

Un luogo unico che incantò anche Federico Fellini, che qui giro il suo film “Satyricon”. Da non perdere le sue grotte da esplorare con piccole imbarcazioni, o facendo snorkeling. L’orario migliore per fare una tappa qui è tra le 12 e le 16.

Capo Bianco Ponza
La falesia di Capo Bianco, una spettacolare parete rocciosa di un bianco surreale. Credits Comune di Ponza

I Faraglioni di Lucia Rosa

Scavati all’interno dal mare, che ha creato cunicoli e grotte, questi imponenti faraglioni sono raggiungibili solo in barca.

Fermatevi per l’ora dell’aperitivo: da qui si godono magnifici tramonti, con una vista su Palmarola. Il loro nome è legato a una tragica storia d’amore.

La leggenda narra che tra la fine del ‘700 e gli inizi del ‘800, una giovane 19enne, Lucia Rosa si innamorò di un contadino, ma la famiglia si oppose a questa relazione.

Così, con il cuore infranto, la ragazza decise di gettarsi dal dirupo davanti ai faraglioni, che da allora sono a lei dedicati.

 Ponza
I Faraglioni di Lucia Rosa da visitare all’ora del tramonto. Foto Comune di Ponza

Cala Feola

È una delle poche spiagge di sabbia dell’isola e si raggiunge anche a piedi, attraverso un sentiero dalla località Le Forna.

Ad accogliervi c’è un mare smeraldo e limpido, circondato dalla verde vegetazioni delle colline di Capo Bianco e della Montagna della Corte.

Ideale per le famiglie con i bambini per il suo fondale basso, la spiaggia è attrezzata e resta soleggiata fino alle 16.

È una meta anche per chi ama la buona cucina. Adagiato su uno scoglio, in un angolo paradisiaco della cala, c’è il ristorante La Marina, che propone piatti di pesce freschissimo. Il suo must da provare è la parmigiana di palette di fichi d’India.

Ponza
Cala Feola, una delle poche spiagge di sabbia dell’isola. Foto Comune di Ponza

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Piscine naturali

Accanto a Cala Feola, ci sono due opere d’arte create dal vento e dal mare, che hanno levigato per millenni la roccia vulcanica, creando così due piscine naturali con acqua cristallina di un azzurro intenso.

Una è incastonata tra le rocce, l’altra ha una vista sul mare. Conosciute anche come il “Fontone” si raggiungono attraverso un sentiero indicato dai cartelli oppure con un taxi boat che parte dal porto.

Una volta giunti alla baia, ci si può sdraiare sui lettini e sotto l’ombrellone dello stabilimento balneare. Ci sono anche un bar e un ristorante.

Piscine Naturali Ponza
Scavate nella roccia, le Piscine Naturali sono un luogo dove fare bagni indimenticabili. Foto Comune di Ponza

Cala dell’Acqua

In passato era utilizzata per l’approvvigionamento idrico dell’isola perché dalle sue rocce stilla acqua dolce. Oggi è l’unica spiaggia di Ponza raggiungibile in auto o con lo scooter, anche se la strada carrabile è in parte dissestata.

Ampia e con un mare invitante, ci si può adagiare al sole sugli scogli. Portate con voi le scarpe per gli scogli e trovate un punto poco affollato per godervi il sole e i tuffi in mare.

Cala Dell'Acqua, Ponza
Cala Dell’Acqua, una delle baie più famose di Ponza. Foto Comune di Ponza

Cala Fonte

Proseguendo lungo la costa, si arriva a questa insenatura particolare, che ha la forma di un cancello naturale, che diventa un rifugio per le barche dei pescatori e le loro reti.

Baciata dal sole per tutta la giornata, regala una vista privilegiata su Palmarola. È accessibile solo dal mare.

Cala Fonte Ponza
Cala Fonte, insenatura con vista su  Palmarola. Foto Comune di Ponza

Cala Felce

Soleggiata fino alle 15, in questo angolo di paradiso si arriva solo in barca. Si trova nella parte settentrionale di Ponza e prende il nome dalle felci che si protendono fin giù alla riva.

Delimitata dalle boe, è ricca di pietre di zolfo che, quando la spiaggia era accessibile, venivano usate per maschere purificanti e fanghi per il corpo.

Cala Felce Ponza
Cala Felce raggiungibile solo in barca. Foto Comune di Ponza.

Cala Gaetano

Se amate le immersioni e lo snorkeling questa è la baia perfetta per voi. Si trova all’estremità nord dell’isola e a invitarvi a fare un tuffo sono l’acqua limpidissima color smeraldo e fondali da esplorare popolati di pesci e mitili.

Bellissima sia la mattina che pomeriggio, perché qui l’ombra cala verso le 17.

Arco Naturale

È una delle icone dell’isola. Alto circa 30 metri e largo 7, troneggia in mezzo all’acqua blu, in tutta la sua magnificenza. Un arco naturale di roccia calcarea, davanti alla spiaggia dello Schiavone, che può essere attraversato da barche di media grandezza, ma anche da canoe e kayak per una piacevole escursione.

La tradizione vuole che quando lo si attraversa, bisogna esprime un desiderio che si avvererà. I ponzesi lo chiamano u’spacc purp”, “spacca polpi”, per la sua forma che ricorda un tentacolo spezzato di un polipo.

Arco Naturale Ponza
L’Arco Naturale, un’icona di Ponza. Foto iStock.

Cala del Core

È una delle baie più romantiche delle isole Pontine. Non solo per lo splendido paesaggio, ma anche per l’intrusione magmatica che ha creato, sulla parete rocciosa a picco sulla cala, una grande forma a cuore.

Secondo la leggenda, invece, è il cuore della regina dei Giganti che abitavano l’isola. Talmente bella che Nettuno si innamorò di lei e venne ricambiato.

Il re scoprì il tradimento e uccise la moglie, appendendo il suo cuore grondante in questa cala. Visitatela la mattina o nel primo pomeriggio, esplorando se volete la Grotta Smeraldo a nuoto, perché in estate arriva l’ombra già dalle 15.

Frontone Beach Club, una delle spiagge più frequentate dell’isola. Credits Comune di Ponza

Frontone

Amatissima dai giovani e famosa per i suoi aperitivi al tramonto, è una delle spiagge più frequentate e attrezzate dell’isola.

Al Frontone Beach Club si possono infatti noleggiare ombrelloni, sdraio, lettini e canoe. Immersa nella macchia mediterranea e bagnata da acque cristalline, sulla sinistra è fatta di ciottoli, mentre a destra è caratterizzata da una parte rocciosa.

Si raggiunge facilmente con i taxi boat che partono dal porto o anche con un servizio navetta, per poi proseguire su un sentiero.

Cosa fare a Ponza

Ponza
Splendida vista sull’isola. Credits Comune di Ponza

I trekking panoramici

Anche per gli amanti delle escursioni nella natura, l’isola offre tanti percorsi naturalistici nella macchia mediterranea, che regalano panorami mozzafiato.

Come quello sul Monte Guardia, il più alto dell’isola (280 mt), da dove si possono ammirare tutte le isole dell’arcipelago. Lungo il sentiero si incontra anche una cantina di vini per chi ha voglia di una sosta di degustazione.

Tra i vari sentieri, c’è quello che porta a Forte Papa, uno dei panorami più suggestivi di Ponza. E anche la passeggiata nella Piana dell’Incenso, altopiano al nord dell’isola, un trekking alla portata di tutti nella natura incontaminata con viste sul blu del mare.

Da non perdere anche il percorso che porta al Faro della Guardia, a picco sul mare.

Gite in barca a Palmarola e Zannone

Palmarola Isole Ponziane
Le grotte di Palmarola, parte dell’arcipelago delle Isole Ponziane, nel Mar Tirreno. Foto iStock

Tra le cose da vedere e da fare a Ponza in 2 o 3 giorni, non possono mancare le escursioni in barca nelle isole vicine. A circa 10 km ad ovest, c’è Palmarola, che deve il suo nome alle palme nane che crescono spontaneamente sulle sue coste.

Un’isola selvaggia, una riserva naturale con pareti rocciose a strapiombo, grotte, calette, insenature nascoste, circondata da un mare smeraldo, con fondali ideali per le immersioni.

Tra le sue tante meraviglie c’è la Cattedrale, nella parte nord. Si tratta di una serie di grotte lunghe e strette che scolpiscono la scogliera, come se fossero i pilastri e gli archi di una cattedrale gotica.

Vale la pena tuffarsi ed esplorarle con maschera e boccaio, per ammirare gli spettacolari giochi di luce che si creano all’interno di queste grotte.

A nord-est di Ponza c’è Zannone, la più settentrionale delle isole dell’arcipelago, e ci si arriva dopo circa 50 minuti di navigazione.

È disabitata e dal 1979 fa parte del Parco nazionale del Circeo, con la natura più lussureggiante delle isole Pontine. E questo la rende un’ottima meta non solo per il mare, ma anche per fare trekking.

Dove dormire a Ponza

Per chi cerca degli hotel vicini al porto e al centro storico di Ponza, si può soggiornare al Gran Hotel Santa Domitilla. È uno degli indirizzi più noti dell’isola, con camere e suite dai toni mediterranei, con ristorante, bar, un percorso benessere e piscine d’acqua di mare.

A pochi passi dal molo c’è l’Hotel Bellavista, incastonato in un anfiteatro naturale a picco sul mare, con un ristorante che propone una tipica cucina mediterranea da assaggiare sulla terrazza panoramica.

Chi cerca viste infinte sul blu del mare, può soggiornare al Chiaia di Luna, che si affaccia sull’omonima spiaggia. Un affascinate hotel a 4 stelle, con 200° mq di terrazze, piscina panoramica con acqua salina e un ristorante che guarda l’acqua cristallina di Ponza. Una posizione unica, da cui si ammirano magici tramonti.

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