Estate nell’Istria croata: l’avventura che non ti aspetti, tra antichi fari e fondali incontaminati

––Lasciata Trieste e attraversata la Slovenia – dalla città giuliana alla Croazia sono poco più di trenta chilometri – si arriva in men che non si dica in Istria, la regione più a ovest del Paese nonché la penisola più grande dell’Adriatico. Un’area ricca di spiagge incantevoli perfette per rilassarsi al sole, ma anche di fondali da esplorare con lo snorkeling, sentieri da percorrere a ritmo slow in bicicletta, fari solitari e tramonti indimenticabili da godere nel silenzio.

Raggiungerla, da quest’anno, è ancora più facile. Non solo perché sono stati aboliti i controlli ai varchi di frontiera, annullando i rallentamenti al confine, ma soprattutto per una novità molto attesa: l’entrata in vigore dell’euro – l’ingresso della Croazia nell’UE risale, invece, al 2013 – con tutti i vantaggi che la moneta unica, soprattutto in ambito turistico, può dare. Due motivazioni concrete da non sottovalutare per fare le valigie e andare alla scoperta di questa terra che vanta gioielli naturalistici tra i più affascinanti del Mediterraneo.

Vacanze nell’Istria croata, tra mare cristallino e natura selvaggia

Dici Istria e subito pensi a Pola, Rovigno, Parenzo: località incantevoli e mete turistiche di grande richiamo, soprattutto in estate. Ma la penisola croata è anche altro: in questa regione si respira ancora il Mediterraneo di una volta, immersi in un paesaggio incontaminato, perfetto per vivere esperienze rigeneranti. Anche nel blu.

In particolare, già dallo scorso anno si sta lavorando a una mappatura dei fondali, delle spiagge, degli scogli, delle scogliere e dei siti d’immersione subacquea istriani, per promuovere la regione e le sue risorse naturali. Un progetto ambizioso e all’avanguardia che verrà lanciato a metà giugno, con l’obiettivo di rendere le bellezze sottomarine dell’Istria accessibili a tutti, anche ai non esperti di immersioni. Si avranno così, da quest’estate, ben 22 punti segnalati per esplorare gli incredibili scenari del fondale marino istriano, muniti solo di maschera e boccaglio. Una sorta di mappa con le caratteristiche geomorfologiche del territorio, le specie marine presenti e i resti storici, accompagnata da un’apposita segnaletica e QR code per maggiori informazioni sul fondale stesso, sulla sicurezza, oltre a informazioni sulla regione e sulle altre località balneari con questo tipo di offerta. Un esempio? Il molo del borgo di Fasana, che ne nasconde uno sommerso di epoca romana (qui ulteriori informazioni sulle esperienze outdoor).

Un sub esplora i fondali di una caverna in Istria – Foto ET Istria

In bici tra orchidee selvagge e impronte di dinosauri

Nell’attesa di esplorare le meraviglie sommerse, c’è tanto da scoprire anche in superficie. È nella punta meridionale dell’Istria, ad esempio, all’interno del parco naturale di Punta Kamenjak (Promontore, in italiano), che si può fare un viaggio nel tempo, tra reperti fossili risalenti a cento milioni di anni fa: un’esperienza entusiasmante che coinvolge anche i bambini. Non tutti lo sanno, infatti, ma l’Istria è l’unica regione del Mediterraneo in cui sono stati ritrovati resti di dinosauro, reperti venuti alla luce nel secolo scorso e oggi ammirabili, in particolare, sull’isolotto di Fenolega (dove, tra l’altro, si trovano speciali piattaforme con un’impareggiabile vista sull’Adriatico). Un’area, quella di Punta Kamenjak, che alla storia unisce il fascino della natura più selvaggia con le sue insenature protette, le calette di ciottoli, il mare trasparente e la tipica vegetazione mediterranea, vantando ben oltre trenta varietà di orchidee e più di 500 specie diverse di piante. Da scoprire, volendo, in bicicletta o passeggiando in compagnia dell’amico Fido, grazie alle numerose spiagge dog-friendly.

Giocare a golf vista mare o salire a bordo di un velivolo d’epoca

Sempre a sud si trovano le Brioni, una manciata di isolette note fin dalla fine dell’Ottocento quando, grazie al clima mite e soleggiato, erano il buen retiro prediletto dai viaggiatori provenienti dall’impero austro-ungarico. Fu Karl Kupelwieser, figlio maggiore del proprietario dell’arcipelago, a dare una svolta all’inizio del Novecento, trasformando l’area in una destinazione giovane, sofisticata e frizzante. A lui si deve l’idea della costruzione di un campo da golf. Completato nel 1922 – si suppone che sia stato il primo golf resort del mondo, secondo alcune recenti ricerche -, è stato riprogettato varie volte, riaperto nel 2007 con 18 buche e oggi offre (tra le altre cose) anche la possibilità di giocare a hickory golf, il golf di una volta con mazze di legno di noce canadese, immersi in un parco popolato da cervi, mufloni, lepri e pavoni.

Un’esperienza originale, ma non l’unica possibile nel Parco Nazionale di Brioni, gioiello naturalistico e ricco di storia (qui si trovano ad esempio i resti di un grande castrum bizantino, con reperti che spaziano dalla Roma imperiale alla Repubblica veneziana). Vale la pena, per esempio, affittare un motoscafo privato al porto di Fasana per partire alla scoperta di baie e calette incontaminate, per poi scendere a esplorare le isole a bordo di un veicolo elettrico o della famosa Cadillac usata da Tito, ex presidente della Jugoslavia dal 1953 al 1980, per visitare questo stesso parco in compagnia dei capi di Stato e dei leader mondiali dell’epoca. Un sogno che diventa realtà? Affittare una delle magnifiche ville private nella parte sud-orientale dell’esclusiva isola di Brioni Maggiore, ma anche sorvolare l’arcipelago con voli panoramici in aereo privato oppure, per i più romantici, pronunciare il fatidico sì nella suggestiva chiesa gotica di San Germano, con tanto di giro panoramico su un trenino riservato agli ospiti del matrimonio.

In un faro assaporando la quiete assoluta

Le coste della penisola croata contano ben nove fari, grandi e piccoli. Quello di Salvore, il più antico ancora attivo in tutto l’Adriatico; quello sull’isolotto di Porer, circondato da fondali incantevoli; il faro di San Giovanni in Pelagio e quello di San Nicolò, sull’omonimo isolotto di fronte a Parenzo, sono imperdibili. Ma anche i fari di punta del Dente, di punta Peneda, di punta Verudela, di punta Crna e quello di Marlera meritano una visita e quasi tutti offrono la possibilità di prenotare per una notte o di fermarsi per un soggiorno più lungo, all’insegna del relax e della quiete più assoluta.

Il faro di Salvore è il più antico della Croazia – Foto ET Istria

Sulla costa, gustando capesante al tramonto

Un senso di pace da assaporare anche a Cittanova (Novigrad, in croato), davanti al mare e magari a un piatto di capesante. La graziosa cittadina cinta da mura veneziane, infatti, è famosa per i suoi molluschi, tra i più saporiti al mondo per la mescolanza dell’acqua marina con l’acqua dolce di fiume nel bacino della suggestiva località croata. Vanno gustati cotti sulla griglia per una decina di minuti con qualche goccia di olio extravergine d’oliva, una spruzzata di vino bianco, come la malvasia, e un pizzico di sale. Una gioia per il palato.

I buoni indirizzi non mancano: si contano una quarantina di ristoranti di pesce nel centro storico e nei dintorni, perfetti templi del gusto in cui deliziare il palato anche con spigole, orate, calamari e sogliole. Magari al tramonto, uno dei momenti della giornata più spettacolari da godere in Istria. Dove? Lungo la costa occidentale ogni punto diventa panoramico. Per lasciarsi avvolgere da colori indimenticabili, però, vale la pena fermarsi sul lungomare di Parenzo o a Rovigno, magari dopo aver ammirato la città dalla chiesa di Sant’Eufemia. Una delle tante meraviglie d’Istria pronte a sorprendervi.

Per le più belle esperienze da fare in Istria: istriavicina.istra.hr

Sito ufficiale dell’Ente per il Turismo dell’Istria: istra.hr

Istria croata, che sorpresa

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