Cosa vedere Palermo in uno, due o tre giorni: i monumenti e i luoghi da non perdere

Cosa vedere a Palermo in un giorno, in un fine settimana o durante un weekend lungo? Che la si visiti in uno, due o tre giorni, questa città ha tantissimo da offrire.

Ricca di fascino, dimora ora dei Fenici ora dei Normanni e di altri popoli illustri, il suo essere stata un crocevia di diverse culture l’ha resa la bellissima città che è oggi. Oltre alla sua dimensione culturale, già di per sé di altissimo spessore, a rendere Palermo una delle città più interessanti della Sicilia ci pensano il mare, il cibo paradisiaco e, ancora, i tanti monumenti da visitare.

Ma, se si ha poco tempo a disposizione, su cosa vale davvero la pena concentrarsi e quali sono le attrazioni imperdibili? Che si tratti di una gita in giornata a Palermo o di un soggiorno più lungo, le idee per ottimizzare al meglio le ore a disposizione visitando i luoghi più belli di Palermo.

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Cosa vedere a Palermo in un giorno

Per visitare Palermo a fondo forse non basterebbe una settimana, tanto è ricca di monumenti e luoghi da vedere. Tuttavia, se la visita della città fosse inserita in un viaggio in Sicilia, può capitare che il tempo a disposizione per vedere Palermo sia quello di un solo giorno. In questo caso, l’itinerario migliore a cui affidarsi è quello che permette di visitare Palermo a piedi, passeggiando tra le meraviglie più famose della città.

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L’itinerario a piedi parte da Teatro Massimo, uno dei più famosi monumenti di Palermo. Celebre per essere il più grande edificio teatrale lirico d’Italia, è posto tra il centro più antico l’area settentrionale, più moderna.

Si prosegue camminando su Corso Vittorio Emanuele fino a incontrare i Quattro Canti, crocevia tra i luoghi più rappresentativi del barocco palermitano: qui, sono rappresentate le quattro stagioni in un trionfo di allegorie e simboli.

Quattro Canti di Palermo
Due dei Quattro Canti di Palermo – iStock

Avanzando sempre su Corso Vittorio Emanuele si incontra Piazza Pretoria, uno dei posti più belli di Palermo. Merito della fontana rinascimentale realizzata dallo scultore Francesco Camilliani (in foto di copertina): tra le più belle d’Italia, conferisce alla piazza il soprannome di “piazza delle vergogne” per via dei numerosi nudi rappresentati.

Si raggiunge, poi, Piazza Bellini con la Chiesa della Martorana e la Basilica di San Cataldo: entrambe valgono la visita. La Chiesa della Martorana è, senza dubbio, uno degli edifici ecclesiastici più particolari di sempre. Appartenente all’eparchia di Piana degli Albanesi, si contraddistingue per i numerosi stili architettonici con i quali è stata costruita e arricchita negli anni, diventando inconsapevole testimone del passaggio di diverse culture.

chiesa della Martorana
La chiesa della Martorana a Palermo – iStock

La Basilica di San Cataldo, di contro, presenta ghiere traforate, di chiara influenza islamica, e tre cupole rosse a contrastare la severità della monocromia dell’edificio.

Si raggiunge ora il mercato della Vuccirìa, luogo di tutte le delizie street food che Palermo è capace di offrire. Largo, quindi, a pane e panelle, arancine, pani câ meusa, cannoli con ricotta e chi ne ha più ne metta: qui, la gola non è un peccato.

Il tour si conclude con una ciliegina sulla torta, la Cattedrale di Palermo: frutto di differenti correnti culturali e architettoniche, la sua solennità può solo lasciare senza fiato.

cattedrale di palermo
La Cattedrale di Palermo, gioiello della città – iStock

In breve, le tappe dell’itinerario di un giorno a Palermo sono:

  • Teatro Massimo
  • Quattro Canti
  • Piazza Pretoria
  • Chiesa della Martorana
  • Basilica di San Cataldo
  • Vuccirìa
  • Cattedrale di Palermo

Cosa vedere a Palermo in due giorni

Avendo visto i monumenti e le chiese più famose di Palermo durante il primo giorno, come dettagliato nel paragrafo precedente, il secondo giorno in città può essere sfruttato per visitare delle vere e proprie chicche.

Il secondo giorno a Palermo può partire visitando le meraviglie del Palazzo Reale, altresì conosciuto come il Palazzo dei Normanni. Simbolo del potere e della magnificenza del regno normanno, al suo interno sono visitabili le stanze reali e la splendida Cappella Palatina. Costruita per volere di re Ruggero II, in essa confluiscono diversi stili: per realizzarla, infatti furono raccolte maestranze islamiche, latine e bizantine.

Cappella Palatina
Dettagli dei mosaici che arricchiscono la Cappella Palatina – iStock

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Poco distante dal Palazzo dei Normanni trova posto la chiesa di San Giovanni degli Eremiti, caratterizzata da uno stile spiccatamente orientale. Nello specifico, ricorda una costruzione arabeggiante: costruita in stile bizantino, è tra le migliori rappresentazioni dello stile siculo-normanno, secondo i cui dettami è stata rivista.

Nei pressi della chiesa di San Giovanni, per la precisione in via Porta di Castro, si trova una delle bellezze palermitane scoperte più di recente. Si tratta della Camera delle Meraviglie, nota anche come Stanza Blu. Ritrovata casualmente in seguito alla ristrutturazione di un appartamento, presenta pareti dipinte di blu e iscrizioni in arabo antico. La sua funzione resta tutt’ora un mistero: c’è chi pensa che fosse una moschea nascosta, altri il laboratorio segreto di un alchimista.

Poco più avanti si trova il mercato di Ballarò, la tappa ideale per il pranzo e per una pausa dalle visite museali. Il più antico e grande mercato della città è perlopiù dedicato alla vendita delle primizie provenienti dalle campagne circostanti, ma le bancarelle di cibi gustosissimi non mancano affatto.

Ballarò
Il mercato di Ballarò a Palermo – iStock

Spazio, ora, a uno dei luoghi più suggestivi (e terrificanti) di Palermo. Stiamo parlando delle Catacombe dei Cappuccini. Situate nel cuore del quartiere Cuba di Palermo, sono un vero e proprio museo della morte. Al loro interno, infatti, sono custodite le salme dei frati cappuccini, ma anche di nobildonne vestite a puntino, corpi di bambini e, ancora, di interi nuclei famigliari. Un luogo unico nel suo genere.

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In breve, le tappe dell’itinerario del secondo giorno a Palermo:

  • Palazzo dei Normanni e Cappella Palatina
  • San Giovanni degli Eremiti
  • Camera delle Meraviglie
  • Ballarò
  • Catacombe dei Cappuccini

Itinerario di tre giorni a Palermo: cosa vedere nei dintorni

Ora che si sono visti tutti i monumenti, le chiese e i mercati storici più famosi di Palermo, visitare i dintorni della città può essere un’idea valida per finire il proprio tour in bellezza, completando l’itinerario di tre giorni a Palermo guardando oltre i confini della città.

Vale la pena di uscire dal centro storico di Palermo per visitare, ad esempio, la Cattedrale di Monreale, altresì noto come Duomo dorato. L’edificio, situato in quel di Monreale, fu costruito secondo il desiderio del re di Sicilia Guglielmo II d’Altavilla, sul trono dal 1166 al 1189 ed è famosissimo per i maestosi mosaici bizantini custoditi al suo interno.

Cattedrale di Monreale
I maestosi interni della Cattedrale di Monreale – iStock

E perché non approfittarne per una giornata sulla spiaggia di Mondello e, se la stagione lo permette, tuffarsi tra le sue acque limpide come farebbe un vero palermitano. A pranzo, libera scelta tra i numerosi ristoranti di pesce che affollano il lungomare.

Quali borghi vedere vicino a Palermo? Senza dubbio la splendida Cefalù, che trova posto ai piedi di un promontorio roccioso: il mare turchese e le casette bianche a ridosso del porto la rendono una cartolina vivente. Ma anche Cinisi, dove l’antico centro storico conserva testimonianze del passaggio dei cartaginesi e dei romani. Oltre a una passeggiata nel cuore della città, la bella spiaggia di Magaggiari è da non perdere.

cefalù
La splendida Cefalù – iStock

In breve, le località da visitare vicino a Palermo nel terzo giorno di viaggio:

  • Monreale
  • Mondello
  • Cefalù
  • Cinisi

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