Primavera in Valsugana: vacanze di puro benessere, tra passeggiate, sport e relax. Immersi nella natura

Un tuffo nella natura più incontaminata, senza andare lontano: è questa la caratteristica principale della Valsugana trentina, nota anche come la “valle del benessere”, dove è possibile immergersi totalmente nel paesaggio e rigenerarsi all’aria aperta.

Ed è proprio in primavera che questa valle, a 20 chilometri da Trento, sboccia in un tripudio di colori e profumi. Prima meta in Italia a essere certificata Global Sustainable Tourism Council per il turismo sostenibile.

Un weekend da questa parti può essere dedicato allo sport, ma anche al completo relax. Dai trekking in quota, alle pedalate lungo gli 80 chilometri di pista ciclabile, adatta a tutti, fino a un semplice e rilassante picnic bordo lago a Levico, uno dei laghi più caldi d’Europa, che insieme a quello di Caldonazzo, vanta anche la Bandiera Blu.

Tutti i colori e i profumi della fioritura

In questo periodo la Valsugana offre un paesaggio punteggiato dalle distese gialle del tarassaco, dalla fioritura lilla e bianca del Crocus e dal blossoming dei ciliegi nelle colline intorno a Pergine Valsugana. L’Alta Valsugana, infatti, è chiamata la “patria dei ciliegi”, dove sin dai primi giorni di aprile il panorama si riempie dei candidi fiori del ciliegio selvatico. Il luogo più suggestivo in cui assistere a questo spettacolo è Susà di Pergine. Scendendo poi a sud, verso le rive del Lago di Caldonazzo, ci si trova davanti a un altro regalo di madre natura: i meli in fiore.

Valsugana
I prati in fiore della Valsugana sono uno spettacolo unico in questa stagione. Foto Apt Valsugana/Story Travelers

Per chi è appassionato di piante ed erbe aromatiche e non vede l’ora di mettere alla prova le proprie conoscenze botaniche o di imparare a fare l’orto, poi, in Valsugana e Lagorai vengono organizzate numerose manifestazioni per tramandare le conoscenze e i saperi della tradizione contadina.

Dopo il festival dei “denti de can” (Tarassaco) a Pieve Tesino e la festa delle erbe al Castello Tesino, a partire da maggio la tappa da non perdere è all’Ecomuseo di Lagorai che, per tutta la bella stagione, propone un ricco programma di attività. Mentre a Fierozzo, paese mocheno, fino a ottobre si può prenotare un tour tra “foraging e survivalism”: un’occasione unica per “andare per erbe” con una guida e imparare a riconoscere e raccogliere le primizie spontanee di questi luoghi, valorizzandone tutte le proprietà.

Su e giù per la valle a piedi o in sella a due ruote

Naturalmente, la bicicletta è il mezzo migliore per esplorare la Valsugana in tutta la sua bellezza primaverile. Dalle e-bike alle moutain bike c’è spazio per tutti. Fiore all’occhiello della regione è la Ciclabile della Valsugana, un percorso facile e piacevole lungo ben 80 chilometri lungo il fiume Brenta che parte da Caldonazzo e arriva fino a Bassano del Grappa, dove si intrecciano cultura, storia e paesaggi naturali. Per chi volesse percorrerne solo dei tratti, grazie al bike sharing è possibile ritirare la bicicletta in una località per poi riconsegnarla in un altro punto lungo il percorso e rientrare in treno. E per le pause ristoratrici sono previsti in più punti i Bicigrill, dove riposarsi e pranzare.

I ciclisti più sportivi, invece, si possono divertire con i quasi 400 chilometri di percorsi rilevabili da Gps con tracciati di diverse difficoltà. Mentre i più temerari, si possono cimentare sulle road bike con le leggendarie salite percorse anche dal Giro d’Italia.

In particolare, quest’anno, la Valsugana tornerà protagonista della Corsa Rosa il 24 maggio quando, il giorno dopo la scalata impegnativa del Monte Bondone dal versante di Aldeno, in Trentino, la gara partirà proprio da Pergine Valsugana, dominata dallo storico e possente Castel Pergine, alla volta di Caorle, per la diciassettesima tappa.

Rigenerarsi in quota

Oltre alle attività per i bikers, la Valsugana e la catena del Lagorai sono ricchi di sentieri per gli appassionati di trekking. Qui, infatti, c’è soltanto l’imbarazzo della scelta grazie ai tracciati dei sentieri SAT, la Società Alpinisti Tridentini che propone dalle escursioni più semplici e brevi di una o due ore, fino ai trekking più impegnativi di quattro-cinque ore di cammino e ai percorsi di più giorni per raggiungere le alte cime. Emozioni davvero uniche perché le vette del Lagorai sono tra le più incontaminate del nostro Paese.

In un passeggiata in quota, poi, non può mancare una sosta in alpeggio per degustare i prodotti caseari. Da oltre 18 anni, la Valsugana promuove il progetto Adotta una mucca, un modo divertente per coinvolgere i visitatori nella cultura e nelle tradizioni del territorio. Come funziona? Si sceglie e si adotta una mucca con tanto di carta d’identità e un contributo di 65 euro, di cui 15 per progetti benefici e di gestione, il resto equivale a 50 euro di delizie locali. Unico obbligo, almeno una volta l’anno, andare a trovare la mucca adottata nel suo alpeggio.

In marcia tra castelli, storia e panorami

Tra i tanti trekking proposti, uno dei più interessanti è il Sentiero dei Castelli che parte dal Monastero delle Clarisse nel Borgo Valsugana: sei ore di camminata tra antiche muraglie e resti di dimore storiche e religiose, fino ad approdare a un belvedere con vista spettacolare sulla valle. Degna di nota anche la Passeggiata Panarotta, un sentiero di montagna che regala una splendida vista sulla Valsugana e sulle Dolomiti di Brenta, o il Trekking Passo 5 Croci dove inizia il Sentiero della Memoria, un percorso recentemente valorizzato con tabelle informative e un punto di osservazione con vista a 360 gradi che permette di riconoscere tutte le cime circostanti. Infine, la passeggiata al Forte delle Benne, un itinerario facile che porta al forte austroungarico che domina sul Lago di Levico.

Passeggiate e trekking, poi, si possono affrontare ascoltando la musica più indicata: basta scegliere tra le speciali playlist su Spotify, create ad hoc dagli stessi viaggiatori con brani selezionati in base alle stagioni.

Trekking ad anello sulle Alte Vie

Ma è in quota che si apprezza ancora di più la bellezza di questa valle. In particolare, lungo gli antichi sentieri della Prima Guerra Mondiale dove si incontrano fortificazioni, pascoli, malghe e laghetti alpini. Sono i trekking ad anello dell’Alta Valsugana molti dei quali richiedono un allenamento adeguato per la presenza di importanti dislivelli sul percorso e la ridotta presenza di rifugi.

Tra i più belli c’è l’Alta Via Del Granito, un intreccio di strade militari e sentieri che collega gli unici due rifugi della catena montuosa. Sono tre giornate di cammino, abbastanza impegnative, durante le quali fare scorta di aria pura e paesaggi fiabeschi.

Passeggiate nella landart della Val di Sella

Un’altra esperienza da vivere in Valsugana in questa stagione è la passeggiata tra le opere di Arte Sella, una immensa esposizione a cielo aperto di arte contemporanea realizzata con materiali 100 per cento naturali che fa parte della rete European Landart Network.

È dal 1986 che, tra il Monte Armentera a nord e il gruppo di Cima Dodici a sud, si può partecipare al processo creativo in cui l’opera di ogni artista, lasciata sul posto una volta conclusa, prende forma giorno per giorno sul luogo, cogliendo dalla natura stessa materiali e ispirazioni. Ne è un esempio la maestosa Cattedrale Vegetale di Giuliano Mauri del 2001, divenuta icona dell’esposizione, un monumento in stile gotico che muta con le stagioni.

Il quartiere generale della manifestazione è da 30 anni Villa Strobele, che si trova all’inizio del percorso artistico, dove tutto è iniziato e si trovano le installazioni di Stefano Boeri,e Stuart Ian Frost. Da qui parte il Sentiero Montura che collega la villa all’area della Malga Costa, quattro chilometri in cui ammirare le opere di Aldo Cibic e Guido Scarabottolo, ma anche di Tobia Scarpa, Michelangelo Pistoletto e Daan Roosengarde. Mentre nel centro di Borgo Valsugana si è aggiunto ai percorsi lo Sky Museum, una costola di Arte Sella con opere sparse all’aperto tra piazzette e vicoli.

Bagni di benessere a Levico, Vetriolo e Roncegno

E dopo sport, cultura e arte, c’è bisogno di una pausa di puro relax tra le acque benefiche. Le Terme di Levico, Vetriolo e Roncegno sgorgano a 1500 metri di quota. Le loro acque arsenicali ferrugginose sono rare e specifiche per combattere gli stati di esaurimento e consentono un veloce recupero delle energie. Oltre alla parte curativa, alle Terme di Levico si praticano trattamenti più orientati al wellness, come la crioterapia, e percorsi guidati di respirazione, apprezzati in particolar modo dagli sportivi.

In questa stagione, poi, una passeggiata nello storico Parco Asburgico delle Terme di Levico vi regalerà anche la possibilità di praticare l’esplorazione sensoriale a piedi nudi nella natura, in compagnia di una guida specializzata. Una vacanza rigenerante completa, perfetta per prepararsi all’estate.

Info: visitvalsugana.it

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