“Pensa che un albero canta e ride”: in mostra a Torino gli scatti di Simone Casetta

Al via negli spazi della galleria Riccardo Costantini Contemporary a Torino la personale di Simone Casetta:Pensa che un albero canta e ride“. Una serie di fotografie in bianco e nero, in grande formato, alcune delle quali sono state modificate in negativo.

“Ho immaginato le fotografie degli alberi alla fine degli anni ’80 e tra il 1990 e il 1996 ho realizzato la maggior parte delle tele”, racconta Simone Casetta, autore delle immagini di grande formato stampate su tela emulsionata a pennello con una gelatina fotosensibile ai sali d’argento.

Alberi, nature vive

La mostra rappresenta a suo modo un unicum per il tipo di tecnica utilizzata, ma oltre il dato tecnico – che rimanda a una tradizione pre-digitale, a una manualità tutta analogica e artigianale – c’è poi l’elemento narrativo.

Gli alberi, soggetti di vita, diventano nature morta in cui tuttavia si percepisce, sotto le scarne forme del tronco e dei rami, la possibilità di una rinascita, di un’esistenza che può ancora generarsi e rigenerarsi. Non a caso il titolo è tratto da un verso poetico di Alda Merini. L’intera poesia recita:

“Pensa che in un albero c’è un violino d’amore.
Pensa che un albero canta e ride.
Pensa che un albero sta in un crepaccio e poi diventa vita”
.

Alberi, silenziose presenze

“Spesso sono intervenuto anche sul negativo con delle pennellature di rossetto fotografico per isolare i soggetti dallo sfondo”, continua Casetta.

“Desideravo proporre delle presenze terapeutiche, evocando negli ambienti in cui si abita, figure che vivono negli spazi aperti, direttamente sotto il cielo. Ancora oggi gli alberi continuano ad attirare la mia attenzione di ritrattista”.

“Ho anche realizzato fotografie di frutti nelle quali si unisce l’interesse all’elemento naturale con il tema dell’alimentazione, che ho condotto a lungo la mia attività fotografica”, conclude l’autore, “negli anni ho prodotto anche stampe più piccole, sia a colori che con la tecnica del platino palladio”.

mostra simone casetta torino

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Chi è Simone Casetta

Simone Casetta è nato a Milano nel 1961. Ha iniziato giovanissimo a lavorare come assistente presso lo studio e nella camera oscura dei fotografi Luciano Ferri e Gianni Greguoli. Dall’inizio degli anni ’90 l’attività si è concentrata sul reportage sociale, il ritratto e sulla ricerca personale, con la produzione di numerose serie di immagini realizzate in Europa, Romania, Sudan, Ruanda, Zambia, Somalia, Ciad, Kenia, Tanzania, Marocco, Pakistan, Cambogia, Argentina, Costa Rica, Nicaragua.

Ha collaborato e pubblicato con le varie testate: Abitare, Amica, Anna, Brigitte Woman, Capital, Corriere della Sera. E ancora, Der Spiegel, Die Zeit, Domus, Dove, Focus DE, Gente Viaggi, Gioia, Gulliver. E infine, Handelsblatt, Insieme, Internazionale, Io Donna, Lei, Le Monde2, Photo Italia, Pubblico, Pubblicità Domani, Quark, Sette, Sportweek, Stern, Travesias, Vogue Gioiello, Vogue Sposa.

La mostra è allestita negli spazi della Riccardo Costantini Contemporary (via Goito, 8 – Torino; orari: da mar. a sab. 11:00 – 13:00 e 15:00 – 19:30).

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