Bonus Trasporti 2023: cos’è, chi ne ha diritto e come richiederlo

Era atteso da tempo e finalmente, a pochi giorni dalla scadenza prevista il 31 marzo, è stato firmato il decreto attuativo che proroga il Bonus Trasporti anche per il 2023. Si tratta di una misura di sostegno al reddito introdotta con il Decreto Aiuti 2022 destinata alle persone con basso reddito, da utilizzare per l’acquisto di abbonamenti ai servizi di trasporto pubblico e ferroviario.

Approvato dai ministri competenti – Giancarlo Giorgetti (Economia), Marina Elvira Calderone (Lavoro) e Matteo Salvini (Trasporti) – il Governo ha stanziato 100 milioni di euro a copertura di questa agevolazione. Nonostante presenti qualche differenza rispetto all’anno precedente, resta una buona notizia, dunque, per pendolari e per chi si sposta spesso con i mezzi pubblici. Vediamo allora cos’è, chi ne ha diritto e come fare per richiederlo.

Bonus Trasporti 2023: che cos’è

Il Bonus Trasporti è un contributo per l’acquisto di abbonamenti mensili o annuali per i servizi di trasporto pubblico locale, regionale e interregionale e di trasporto ferroviario nazionale, esclusi i servizi di prima classe, executive, business, club executive, salotto, premium e working area.

Il Bonus Trasporti vuole essere un aiuto concreto per lavoratori e studenti e un incentivo a prediligere una mobilità sostenibile.

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Bonus Trasporti 2023: chi ne ha diritto

Il Bonus Trasporti 2023 può essere richiesto da tutti coloro che nel 2022 hanno dichiarato un reddito personale ai fini IRPEF (cioè non solo quelli derivanti da lavoro o da pensione ma tutti quelli dichiarati e imponibili ai fini fiscali) inferiore a 20.000 euro.

Il buono è pari o inferiore al 100% della spesa da sostenere. Ciascun beneficiario può chiedere un solo bonus trasporti al mese nel limite dei 60 euro previsti, entro il 31 dicembre 2023 e fino a esaurimento risorse. A differenza dello scorso anno, si abbassa dunque la soglia del reddito dei beneficiari che, nel 2022, poneva il limite a 35.000 euro.

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Bonus Trasporti 2023: come e quando fare la richiesta

Per richiedere il Bonus Trasporti bisogna presentare la domanda online sulla piattaforma dedicata che, al momento, deve essere ancora aggiornata con le nuove modalità operative. La richiesta può essere fatta entro il 31 dicembre 2023 accedendo previa registrazione sul portale tramite SPID o carta d’identità elettronica (CIE). L’accesso consente di richiedere un solo buono per sé stesso o per un minore a carico e, dunque, fare singole domande per ogni richiedente (ad esempio per genitori e figli). I figli maggiorenni, anche se fiscalmente a carico, devono provvedere autonomamente alla richiesta del buono.

Nella richiesta dovranno essere indicati l’importo del buono richiesto a fronte della spesa prevista e il gestore del servizio di trasporto pubblico che si intende utilizzare. Se non si conosce l’importo dell’abbonamento da acquistare si fa richiesta per il valore massimo di 60 euro e il gestore riscatterà solo la parte della spesa effettiva.

Si dovranno inoltre allegare le dichiarazioni sostitutive di autocertificazione riguardanti i dati anagrafici – nome, cognome, codice fiscale del beneficiario e, in caso di minore, il richiedente, assieme al proprio codice fiscale, deve anche attestare che il beneficiario sia fiscalmente a suo carico – e il reddito complessivo del beneficiario conseguito nel 2022 non superiore a 20.000 euro (in caso di minore, il requisito è riferito al minore beneficiario del buono, a prescindere dal reddito del richiedente).

Il buono è nominativo viene rilasciato tramite il portale contrassegnato da un codice identificativo univoco, dal codice fiscale del beneficiario, dall’importo e dalla data di emissione e di scadenza dell’utilizzo.

Detrazione delle spese per i trasporti

È bene sapere che chi non ha i requisiti per richiedere il Bonus Trasporti può detrarre dalla dichiarazione dei redditi il 19% delle spese per l’acquisto di abbonamenti ai mezzi di trasporto (quindi non i singoli biglietti) effettuate con mezzi di pagamento tracciabile (non in contanti) fino a un massimo di 250 euro.

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