Parte il Carnevale di Viareggio. Ecco perché non si può mancare l’edizione numero 150

Una tuta a scacchi bianchi e rossi, un’espressione burlesca, uno strano cappello, un mantello nero , le braccia spalancate in segno  di accoglienza.

Burlamacco è il padrone di casa del lungomare di Viareggio,  la maschera del Carnevale locale, l’anima narrante di un evento che da 150 allieta viareggini e turisti di tutto il mondo. Si erge fiero  nella piazza di fronte al mare, lungo la famosa “Passeggiata” che domina il Belvedere delle Maschere.

Carnevale di Viareggio: la storia

Era il martedì grasso del 1873, esattamente il 25 febbraio, quando debuttò la prima edizione del carnevale, con una sfilata di carrozze addobbate a festa nella storica Via Regia, nella città vecchia.

Da allora il carnevale si è ripetuto ogni anno,  imponendosi  tra i più spettacolari al mondo. Nel tempo le sfilate, o “corsi mascherati , sono  cresciute grazie alla fama dei carri allegorici, comparsi alla fine del secolo scorso, e diventati oggi vere e proprie, enormi opere d’arte.

Dove si tiene il carnevale di Viareggio

La manifestazione si  è spostata dall’inizio del Novecento sul lungomare della città, dove i carri sfilano incantando  folle di persone provenienti da tutta Italia e dall’estero.

I carri realizzati con la cartapesta come materia prima, rappresentano allegoricamente personaggi dello spettacolo, della politica o dello sport che sono stati protagonisti  della scena pubblica dell’ultimo anno.

Si tratta di una vera e propria competizione tra i carri, di diverse misure: 9 carri di prima categoria, 4 di seconda e 12 mascherate  in gruppo e, infine, il. concorso per le “maschere isolate”.

Tutte le opere di cartapesta, arricchite da effetti speciali, orchestre e orchestrine e gruppi di figuranti mascherati a tema, vengono giudicata da un’apposita giuria di esperti. L’accesso al corso è a pagamento. Il carro vincitore sarà quello che meglio avrà rappresento il  nostro tempo.

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Un carro di prima categoria della passata edizione sotto l’orologio di Piazza Mazzini.

Carnevale di Viareggio: la fabbrica della cartapesta

Carri e maschere sono realizzati da  scultori locali e  allestiti da  fabbri e altre maestranze: il mondo unico e variegato, fra artigianato e arte, tecnica e improvvisazione dei carristi, che fin dall’estate lavorano alle loro creazioni.

Carristi al lavoro in un hangar della Cittadella del carnevale di Viareggio.

I carri sono  fabbricati nella Cittadella di Carnevale, vera e propria fucina artigiana. Visitabile, anche negli ultimissimi giorni prima dei corsi, quando i carri più alti vedono il montaggio finale e le ultime rifiniture all’aperto, la Cittadella presenta dei veri e propri hangar, spazi per mostre e magazzini.

Vari mesi prima del carnevale vengono presentati i bozzetti e i titoli delle opere, ma la costruzione vera e propria avviene quasi in segretezza, con i maestri carristi storici che dirigono squadre di lavoranti impegnati a tempo pieno.

La Cittadella del Carnevale di Viareggio

Inaugurata il 15 dicembre 2001, sede anche di eventi, corsi e concerti, la Cittadella del Carnevale di Viareggio è il più grande ed importante centro tematico italiano dedicato alle maschere.  Tutto affacciato su una piazza ellettica.

Proprio all’interno della Cittadella sono allestiti il Museo della cartapesta e  un Centro documentario storico dedicati al carnevale. Il museo del carnevale, dedicato alla storia dei carri, espone collezioni di opere d’arte contemporanea ispirate al Carnevale di Viareggio attraverso una selezione di immagini che ne documentano  l’evoluzione artistica.

I plastici evocano invece  i luoghi della città in cui il Carnevale è si è sviluppato.

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Viareggio: come si fanno i carri mascherati

Per la realizzazione dei carri occorrono tonnellate di carta, soprattutto quotidiani che vengono impastati con una colla naturale a base di acqua e farina, secondo una tecnica della cartapesta perfezionata dal pittore viareggino Antonio D’Arliano nel 1925. Le parti più grandi sono modellate su calchi di gesso con un anima di fil di ferro.

Le strutture di cartapesta sono montate su armature di legno e acciaio, spesso riciclate dagli anni passati, a sua volte assemblate su hgrandi piattaforme semoventi di legno trainate da trattori.

I carri arrivano ad altezze di  oltre 20 metri e 12 di larghezza. Circa  25 ditte  di artigiani sono impegnate nella loro costruzione. Al termine del carnevale i carri sono disassemblati: alcune parti vengono riutilizzate per scenografie teatrali o cerimonie, vendute ad altri “carnevali” italiani o stoccate in magazzino.

Il programma del Carnevale di Viareggio numero 150

Il programma del 150mo anniversario è costellato di ricchi eventi, mostre, sfilate feste rionali, rievocazioni storiche, che si svolgeranno dal 4 al 25 febbraio.

“Una festa magica e identitaria”, come la definisce la Fondazione  Carnevale, “che rafforza il senso di appartenenza alla Comunità cittadina, ma che avvicina Viareggio anche  a popoli di tutto il mondo” .

Sabato 4 febbraio  alle 15 avrà luogo la Cerimonia di inaugurazione e alzabandiera, seguito, alle 16, dal primo Corso mascherato, annunciato dall’inno del carnevale eseguito da una tromba e da un triplice colpo di cannone, per concludersi con uno Spettacolo Pirotecnico.

Domenica 12 febbraio alle 15 è la volta del secondo corso mascherato, Giovedì Grasso 16 febbraio, alle 18, il terzo corso mascherato. Seguono i corsi di  domenica 19 febbraio alle 15, martedì Grasso 21 febbraio in “notturna” alle 17 con il  quinto corso mascherato e sabato 25 febbraio alle 17 per il sesto e ultimo corso mascherato. Gran finale con la lettura dei verdetti della Giuria e lo spettacolo pirotecnico sul mare.

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Le mostre per i 150 anni del Carnevale di Viareggio

Una serie di eventi straordinari affiancherà  i Corsi Mascherati in occasione delle celebrazioni dei 150 anni del Carnevale di Viareggio.

La prima mostra, Che la festa cominci: i 150 anni del Carnevale…, si è aperta da pochi giorni ed è dedicata  alla storia delle maschere e dei carri dalle origini ai giorni nostri.

Allestita alla Gamc  -Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea “Lorenzo Viani” di Viareggio, nelle sale destinate al Carnevale dello storico Palazzo delle Muse di Piazza Mazzini, la mostra ripercorre l’itinerario dal secolo XVIII al secolo XIX. Voluta dalla Fondazione Canevale di Viareggio e dal Comune di Viareggio, curata da Roberta Martinelli, direttrice del Museo del Carnevale, raccoglie più di settanta opere tra dipinti, disegni e incisioni.

Arte e costumi del Carnevale di Viareggio

A Villa Argentina, gioiellino storico in centro città, un’altra mostra, dal titolo Costumi Costume, dedicata alla collezione dell’atelier teatrale Anna e  Giorgio White. Parte il 3 febbraio e racconta la storia degli oltre 800 costumi  prodotti dalla sartoria , nata a Milano e poi nel 1979 trasferitasi a Viareggio e diventata l’atelier storico del carnevale.

Il focus della mostra è sulle grandi feste di carnevale, gli abiti e le atmosfere dei mascheramenti. L’atelier ha realizzato anche i costumi di Burlamacco e la maschera femminile  che lo accompagna, Ondina, per artisti come Franco Zeffirelli, Maria Callas e Placido Domingo.

Ancora un’esposizione a  Villa Paolina, antica residenza di Paolina Buonaparte: CarnevalArt: una raccolta di un’ottantina di opere inedite, che raccontano un viaggio parallelo attraverso i pittori della seconda metà del Novecento della collezione della Fondazione Carnevale, tra Viareggio e la Versilia,

Un mostra originale e inedita è invece LINUS.  Sono esposti tutte le 690 copertine dei numeri  della celebre rivista di fumetti e cultura, dal 1965 al 2022 – 57 anni di  storia editoriale, dal 9 al 23 febbraio sempre alla Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea “Lorenzo Viani”, a cura di Elisabetta Sgarbi e Marcello Garofalo.

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Burlamacco, maschera ufficiale del Carnevale di Viareggio, riprodotta negli hangar della Cittadella del Carnevale.

A febbraio, inoltre  la storica rivista dedicherà un numero speciale ai 150 anni del Carnevale di Viareggio, e all’origine e l’evoluzione della maschera di Burlamacco.

Viareggio 2023: i carnevali di quartiere

Da ricordare a chi si ferma in città i carnevali rionali, grandi feste di quartiere, molto sentite dai locali che nei weekend dal 6 al 24 febbraio chiuderanno al traffico i diversi quartieri della città. Si balla con orchestre e dj, tra bancarelle e mascherate e banchi di piatti tipici locali. Il più celebre è il Carnevaldarsena, tra i vicoli e le piazze del porto vecchio dal 18 al 24 febbraio, dove non si possono non provare ai banchi in strada il risotto di mare, i tordelli viareggini, il polpo in umido e i muscoli ripieni.

Per informazioni, orari e biglietti: visittuscany.com, viareggio.ilcarnevale.com

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