Emergenza passaporti: cosa sta succedendo? Come sopravvivere alle code

File chilometriche agli sportelli. Mesi di attesa e viaggi cancellati. In queste settimane in Italia è esplosa una vera e propria emergenza passaporti, che sta creando problemi a viaggiatori desiderosi di mete lontane e agenzie viaggio alle prese con disdette e cancellazioni.  Ma cosa sta succedendo? E perché siamo arrivati a questo punto?

Crisi passaporti: i numeri dell’emergenza

I tempi per prenotare l’appuntamento per il rilascio o rinnovo del passaporto? Da due a sei mesi, e in alcune grandi città si arriva persino a 8 mesi di attesa. «La burocrazia digitale – lamenta il presidente pro tempore di Fiavet-Confindustria Giuseppe Ciminnisi – si sta rivelando talvolta peggiore di quella cartacea e danneggia non solo i viaggiatori, ma le imprese che commercializzano i viaggi internazionali». Già, perché le lungaggini per il rilascio dei timbri avrebbe lasciato a terra migliaia di passeggeri facendo saltare circa 80.000 viaggi organizzati per una perdita stimata intorno ai 150 milioni di euro. Sono i numeri allarmanti di Assoviaggi, che denuncia il grave danno subito dal 96,5% delle agenzie associate, con una media di 7 viaggi annullati in ciascuna di esse.

I motivi del caos passaporti

Non una, ma diverse sono le cause che hanno portato alle bibliche attese. A cominciare dall’emergenza sanitaria da Covid, che ha paralizzato per due anni gli spostamenti verso altri continenti spingendo le richieste a lungo raggio (1 milione e 816mila passaporti sono stati rilasciati solo nel 2022 secondo i dati del Ministro dell’Interno). Proprio durante quel tempo sospeso, infatti, i passaporti sono stati dimenticati in un cassetto e in tanti si sono ritrovati poi con il documento scaduto o in scadenza. Del resto, di fronte a un documento inutilizzabile, in molti hanno posticipato il rinnovo a tempi migliori.

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Foto di Lukas – Unsplash

E una volta cadute le restrizioni, le questure già in sotto organico, sarebbero state messe sotto pressione da un’impennata di richieste arrivate tutte insieme, creando un intasamento senza precedenti. Poi, come se non bastasse, le recenti lungaggini per il rilascio della carta d’identità avrebbero spinto molti utenti a ripiegare sulla richiesta del passaporto. Ma non è ancora tutto.

La Brexit e la crisi dei passaporti

L’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea ha avuto delle ricadute burocratiche anche sul settore turistico. Dal primo ottobre 2021, infatti, è scattato l’obbligo di passaporto per entrare nel paese e ciò ha fatto aumentare le richieste anche solo per i viaggi studio e gite scolastiche. E il sempre gettonatissimo viaggio a Londra è stato anche protagonista di un trucchetto messo in scena per accorciare le code, facendo scattare la procedura d’urgenza. «Ci siamo accorti – ha dichiarato il portavoce Associazione Nazionale Funzionari Polizia, Girolamo Lacquaniti, a Radio 24 che abbiamo utenti che si sono presentati con il loro regolare biglietto per un volo per Londra. Il problema è che si trattava di un volo di sola andata, volo low-cost di 25-30 euro, questo trucco molto antipatico ha fatto si che ci ritrovassimo più persone con la richiesta d’urgenza rispetto agli altri utenti. Anche questo rischia di far saltare sistemi che servono per far contenere in qualche modo la situazione».

Come si richiede un passaporto con procedura d’urgenza

La procedura classica prevede la prenotazione dell’appuntamento, con data, ora e luogo, mediante l’Agenda online. Vi si accede identificandosi tramite SPID o tramite carta d’identità elettronica. Quando invece esistono validi motivi di salute, studio, lavoro si può chiedere la procedura d’urgenza allegando la documentazione (certificati medici, contratto di lavoro, lettera del datore di lavoro ecc.) e il titolo di viaggio imminente, all’indirizzo pec della questura di competenza. O presentandosi agli sportelli dedicati con tutti i documenti richiesti.

Foto di Francesca Tirico – Unsplash

Click day: dove ci saranno orari straordinari

In attesa di misure urgenti attese dal Ministero degli Interni per risolvere la criticità sulle prenotazioni on line e sull’emissione del documento, diverse procure hanno aggiunto orari extra e click day. Lunghe code si sono formate già dalle ore notturne agli open day (senza prenotazione) di Torino e Cagliari, esaurendo in poche ore solo una parte delle richieste e si è in attesa di ulteriori date.

A Cuneo sono previsti open day senza prenotazione on line l’11 febbraio, il 18 febbraio a Ceva e il 23 febbraio ad Alba. La stessa apertura speciale senza prenotazione si farà presso la Questura di Salerno il 12 febbraio, a Cava de’ Tirreni il 7 febbraio e a Nocera Inferiore il 10 febbraio.

A Pistoia, il 10 febbraio ci sarà l’open day straordinario con sportelli dedicati ai residenti con partenze programmate entro il 1 maggio 2023. E per i cittadini dei comuni più distanti (come Abetone Cutigliano e San Marcello Piteglio), verrà allestito uno sportello straordinario sul luogo in date da definirsi.

A Frosinone per anticipare l’appuntamento prenotato on line (escluse quelle presso i commissariati di Cassino, Fiuggi e Sora) si può mandare una mail (dipps134.00n0@pecps.poliziadistato.it) tra le 20 e le 21 dell’8 febbraio indicando i dati anagrafici e il codice di prenotazione dell’appuntamento fissato.

A Bologna per smaltire gli appuntamenti dell’agenda elettronica dal 28 gennaio al 12 marzo sono state predisposte aperture straordinarie di sportelli presso la Divisione di Polizia Amministrativa e Sociale nei pomeriggi di lunedì e mercoledì e la mattina del sabato.

A Trento l’ufficio passaporti della questura aprirà in via straordinaria tutti i sabato e aumenterà i pomeriggi da febbraio. Inoltre verrà allestito un ufficio mobile nelle valli di Fiemme, Fassa e val di Sole dove presentare la propria richiesta e far recapitare un mese dopo il documento.

Data la situazione in continuo aggiornamento, si consiglia di verificare quotidianamente gli annunci presso i siti della questura del proprio comune o provincia. In tutti i casi, bisogna presentarsi già con i documenti necessari, le marche da bollo e i moduli compilati scaricabili sul sito della Polizia di stato.

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