La Lessinia è un territorio di montagna a nord di Verona. Abitata fin dal Paleolitico, è sorprendentemente ricca di grotte, fenomeni carsici, monumenti di roccia, fossili e reperti. Fa parte di questo immenso patrimonio il Ponte di Veja. Una maestosa arcata naturale, alta circa 30 metri e lunga 50, che è tutto ciò che rimane di un’enorme caverna carsica crollata a causa dell’azione erosiva dell’acqua.
Un monumento naturale e sito preistorico
Spettacolare architettura di roccia originata dal crollo della volta di una caverna avvenuto centinaia di migliaia di anni fa, il Ponte di Veja fa parte di un complesso di cavità preistoriche di grande interesse. Oggetto di ricerche geologiche, paleontologiche e archeologiche fin dal XIX secolo, questi anfratti riservano ancora oggi numerose scoperte. Se volete farvi un’idea degli eccezionali fossili e reperti ritrovati nell’area del Ponte, visitate il Museo Paleontologico e Preistorico di Sant’Anna d’Alfaedo.
L’arco di Mantegna
Ma molto prima di ricercatori e studiosi, il Ponte di Veja sembrerebbe aver colpito l’immaginazione di Andrea Mantegna. In molti hanno notato la somiglianza tra l’arco naturale della Lessinia e l’arco roccioso che compare a Palazzo Ducale di Mantova, nel paesaggio sullo sfondo di uno degli affreschi sulle pareti della Camera degli Sposi. Il capolavoro più celebre del pittore di corte dei Gonzaga, diventato un simbolo del Rinascimento.
Ponte di Veja e Dante
Secondo la tradizione anche Dante Alighieri, esiliato a Verona e ospite di Cangrande Della Scala, si sarebbe ispirato a questo spettacolare monumento naturale per la scenografia di Malebolge. Ovvero, l’ottavo cerchio dell’Inferno caratterizzato appunto da ponti di roccia. Ancora oggi il Ponte di Veja è considerato un luogo del Sommo poeta, tanto che ospita spesso letture e rievocazioni dantesche.
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Parco Naturale della Lessinia: cosa vedere
Il Ponte di Veja si trova nel comune di Sant’Anna d’Alfaedo, all’interno del Parco Naturale Regionale della Lessinia. 10 mila ettari di pascoli, malghe, foreste incontaminate, siti archeologici e testimonianze storiche sull’altopiano dei Monti Lessini.
Tra le sue meraviglie, oltre al Ponte di Veja, l’abisso della Spluga della Preta, i laghetti e salti d’acqua delle Cascate di Molina, la grotta di Fumane, straordinariamente ricca di reperti archeologici, tra manufatti, resti di mammiferi, dipinti su pietra, alcuni dei quali risalenti all’uomo di Neanderthal. E poi la Valle delle Sfingi, un luogo magico popolato da sculture rocciose modellate dall’erosione carsica, che hanno alimentato storie e leggende.
Ponte di Veja come arrivare
Per visitare il Ponte di Veja, bisogna raggiungere l’omonima trattoria, dove parte il breve percorso a piedi che scende fin sotto l’arco del gigante di pietra. Prima di avviarvi sul sentiero, fermatevi ad ammirare i due maestosi castagni noti come “I Castagnari del Ponte di Veja”. Il più grande misura 12 metri di circonferenza e ha circa 700 anni di vita.
La passeggiata in mezzo al verde per arrivare ai piedi del ponte è rilassante e panoramica e la visita è resa ancora più piacevole dall’acqua del torrente che scorre sotto l’arco. Ma si può anche camminare sopra il ponte, se non si soffre di vertigini, godendo una vista mozzafiato.
Ponte di Veja sentieri
Il Parco Naturale della Lessinia è attraversato da un’ampia rete di sentieri da percorrere a piedi o in mountain-bike. Passa per il Ponte di Veja, il Giro ad anello del Monte Tesoro, escursione di circa 2 ore, che parte dalla frazione Corrubbio del comune di Sant’Anna d’Alfaedo. Lungo il cammino, si ammirare l’architettura di pietra tipica della Lessinia e si passa per il Vajo del Mortal, tra resti di vecchi mulini. Altre informazioni su: visitlessinia.eu e lessiniapark.it.
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