Insubriparks: cinque parchi naturalistici tra Italia e Svizzera

Tra Italia, nelle province di Como e Varese, e Svizzera italiana, dove oggi si trovano dogane e barriere di Stato, la storia ha fatto il suo corso lasciandoci testimonianze permanenti:  Questo, però, è anche un confine di natura rigogliosa e di panorami unici. Un territorio che è a tutti gli effetti museo a cielo aperto di biodiversità. In 125 chilometri quadrati sono stati tracciati gli itinerari di Insubriparks, la rete di parchi regionali e riserve, nata grazie ad un programma di cooperazione Italia-Svizzera.

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Paradiso dell’outdoor tra Italia e Svizzera

A cavallo tra le province di Como e di Varese e il Canton Ticino, esiste un paradiso (da valorizzare al massimo) per gli amanti dell’outdoor, nuova tendenza travel per la primavera confermata dall’istat: in Italia crescono del 27% gli appassionati dei cammini naturalistici (non solo sacri); il 52% degli intervistati ama il trekking, mentre il 50 per cento desidera provare un’esperienza immersiva nella natura. Un itinerario in cui ambiente e sostenibilità sono i protagonisti. A seconda delle proprie attitudini, ci si può cimentare con il trekking, l’arrampicata, escursionismo, mountain bike, orienteering o le passeggiate nella storia.

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I numeri di Insubriparks

Famiglie con bambini, coppie, gruppi, avventure in solitaria: il territorio offre una moltitudine di possibilità diverse. Cosa aspettarsi? Itinerari di vario livello di difficoltà mappati e segnalati in ogni parco, 50 siti archeologici, 50 siti di valenza architettonica (civile, sacra, militare), 10 siti storico-medioevali, 50 punti panoramici siti naturalistici e 30 siti di valenza geologica. E ancora antichi mulini, planetari e percorsi lungo le vie d’acqua.

I parchi italiani di Insubriparks

Tre sono i parchi italiani a far parte del circuito. Il primo, ente capofila per l’Italia, è il Parco Regionale Spina Verde, in provincia di Como. Uno scrigno di biodiversità: basti pensare che qui sono state censite il 40 per cento delle specie presenti sull’intero territorio provinciale. Lungo gli ottanta chilometri di sentieri è possibile osservare siti archeologici dell’era protostorica, monumentali resti medioevali, la Torre del Baradello fino alle più recenti trincee della Prima Guerra Mondiale.

Ci si sposta nell’area di Varese, al Parco Regionale Campo dei Fiori, altra area valorizzata dal progetto Insubriparks. Un sito montano in Valle della Rasa, in cui svettano Campo dei Fiori e la Martica. Qui si passeggia o si fa trekking più impegnativo, sui 120 km di sentieri, tra boschi di castagni e di faggi, aree umide, e siti di interesse artistico, come il più noto complesso del Sacro Monte (Patrimonio Unesco), il Grande Albergo, le ville Liberty, la Badia di Ganna e la Rocca di Orino.

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Sacro Monte, Varese @istock

Il Parco Pineta, diviso tra il comasco e il varesotto, rappresenta un esempio unico di Pineta pedemontana di quasi 48 chilometri quadrati a ridosso della più grande pianura dell’Europa occidentale. Foreste popolate da numerose specie animali la rendono un importante centro didattico di educazione ambientale. Il luogo ideale in cui trascorrere una gita in famiglia: all’interno del parco è stato inaugurato l’Eco Planetario, dove vivere esperienze immersive nella nostra galassia, sui temi dell’astronomia e della sostenibilità.

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In Canton Ticino al Parco delle Gole della Breggia e al Penz

Un gioiello naturalistico e geologico, dove è possibile ammirare testimonianze ed affioramenti che coprono un lasso temporale di 100 milioni di anni, tra il Giurassico e il Terziario.

Il Parco delle Gole della Breggia, nell’Area del Mendrisiotto, è un polmone verde tra i più belli di tutta la Svizzera. Qui merita una visita la Chiesa Rossa a Castel San Pietro, che conserva uno dei più ricchi cicli di affreschi gotici del Ticino.

Gole della Breggia

All’estremità sud della Svizzera si trova sulla collina di Pedrinate, facilmente riconoscibile grazie al cippo che indica le coordinate. Da non perdere: le terrazze con gli skyline mozzafiato, dove poter godere del  panorama che va dal Monte San Giorgio, al Monte Generoso, al Monte Bisbino fino al Monte San Primo.

Curioso il Sentiero delle Guardie (adatto anche alla mountain bike) che collega la pianura di Seseglio con i sentieri alti del Penz e con la rete escursionistica del Parco Spina Verde.

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La Valle dei Mulini

Alcuni servivano per la macina dei cereali, altri come frantoio. Sono dodici gli antichi mulini recuperati, alcuni dei quali ancora in funzione, visitabili in uno speciale itinerario all’insegna della storia, dell’architettura industriale e della cultura del territorio.

Dal mulino Faustino, di proprietà dell’Associazione Val Mulini, allo storico mulino del Trotto, fino all’isola dei mulini del Gurone. Si contano anche il Maglio di Ghirla e il Molino Rigamonti, uno dei pochi ad acqua ancora oggi funzionanti nella provincia di Varese, per una gita fuori porta che diventa riscoperta del passato.

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