Visitare le catacombe di Palermo dei frati Cappuccini è un’esperienza unica nel suo genere, ricca di fascino e terrorizzante allo stesso tempo. D’altronde, come potrebbe essere altrimenti: si tratta della più grande collezione di mummie al mondo, molte delle quali indossano abiti antichi. Una sorta di tetra cartolina dal passato, per così dire, che permette di viaggiare nel tempo in un modo inconsueto e decisamente ultraterreno.
Palermo, perché visitare le catacombe dei Cappuccini
Tra le attrazioni turistiche più famose della città, questo sito è un reticolo di gallerie scavate nel tufo. Qui trovano posto i corpi mummificati di cittadini palermitani differenti per sesso ed età, ma anche per estrazione sociale e fede religiosa.
Un luogo, questo, di un’importanza storica straordinaria. Pochi posti al mondo sono capaci di raccontare il passato della propria città attraverso i suoi stessi cittadini. In un certo senso, la Palermo che fu continua a vivere attraverso la loro testimonianza.
Una delle cose da vedere a Palermo, senza dubbio, affrontando la visita ben consci di andare incontro a un’esperienza a tratti lugubre e sconcertante. Scesi a patti con questo aspetto, la visita alle catacombe del Convento dei Cappuccini di Palermo è da mettere in agenda durante un viaggio in Sicilia.
La storia delle Catacombe dei Cappuccini
Quelle che oggi sono note come le catacombe di Palermo, originariamente non erano altro che il luogo di sepoltura dei frati dei cappuccini. Attraverso un’apertura del pavimento del convento le salme dei frati si trasferivano in una sorta di grotta di tufo sotterranea, accuratamente avvolte in un drappo di tela. Una pratica, questa, che caratterizzò la vita del convento sin dalla seconda metà del Cinquecento ma che, ben presto, venne abbandonata a causa del sovraffollamento della fossa.
Al momento del trasferimento in cimitero, la scoperta: i corpi dei frati si erano conservati ottimamente, mummificati. Il merito, quasi sicuramente, è nella particolarità dell’ambiente in cui venivano conservate le salme. Un fenomeno naturale, quindi, che all’epoca venne interpretato come un segno divino contribuendo alla popolarità delle catacombe.
Alle mummie dei cappuccini, delle quali la prima a essere esposta nel 1599 fu quella appartenente a Fra Silvestro da Gubbio, se ne aggiunsero molte altre a partire dal 1783 quando venne concessa la possibilità di sepoltura nelle catacombe a tutti coloro fossero in grado di sostenerne le spese.
Ecco, allora, che le catacombe di Palermo si arricchirono di nuove nicchie e corridoi, ospitando un popolo di mummie sempre più numeroso fino alla chiusura definitiva, avvenuta nel 1880. Da quell’anno, fatta eccezione che per due casi, nessuno è mai più stato sepolto nei loro cunicoli spettrali.
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Catacombe dei Cappuccini di Palermo, la visita e dove si trovano
Dove si trovano le catacombe dei Cappuccini e cosa aspettarsi dalla visita? Situate nel cuore del quartiere Cuba di Palermo, si trovano nel Convento dei Cappuccini che è annesso alla chiesa di Santa Maria della Pace. La visita è pervasa da un senso di inquietudine mista a fascino: leggendo i cartelli apposti vicino alle salme, con sopra riportati l’anno di morte e il nome dei defunti, sarà facile ritrovarsi a fantasticare sulla loro esistenza.
Perdersi tra i cosiddetti corridoi della morte non può lasciare indifferenti. Si tratta di aree specifiche in cui le mummie sono raggruppate a seconda della categoria di appartenenza, come quello dei frati cappuccini dove i corpi indossano il tipico saio, quello delle donne dove riposano nobili vestite di tutto punto o ancora uno dei più impressionanti, quello dei bambini.
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Rosalia Lombardo, la mummia più bella al mondo
Tra le mummie delle catacombe più impressionanti c’è quella di Rosalia Lombardo, considerata la più bella del mondo. La bambina palermitana, deceduta a soli due anni nel 1920, è una delle due salme accolte nelle catacombe dopo la chiusura del cimitero (l’altra è quella di Giovanni Paterniti, viceconsole degli Stati Uniti). Il padre, disperato, incaricò il famoso imbalsamatore Salafia per regalarle un sonno eterno: osservandola, infatti, sembra che stia semplicemente dormendo, i capelli biondi sulla fronte, il fiocco di seta, l’espressione beata. Una delle tante macabre meraviglie custodite tra i corridoi della Palermo sotterranea.
Catacombe di Palermo, tariffe e prenotazioni
L’ingresso alle catacombe di Palermo costa tre euro, da consegnare esclusivamente alla biglietteria. La direzione, come si legge sul sito ufficiale, non autorizza venditori o conti correnti per l’acquisto online.
Per le prenotazioni si suggerisce di contattare il sito telefonicamente.
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