New York: ecco Seascape, il nuovo gigante (green) del mare

In principio è stata la classe Seaside – definita “rivoluzionaria” da MSC Crociere – che nel 2017 e 2018, con l’inaugurazione delle navi gemelle Seaside e Seaview, ha ridefinito gli standard di design e tecnologici per le navi mass-market.

E poiché le aspettative per un settore da sempre chiamato in causa sulle questioni legate alla sostenibilità ambientale sono crescenti, ecco l’immediato upgrade con la classe Seaside EVO, già madre delle due navi più tecnologicamente avanzate della flotta MSC: Seashore, consegnata nel 2021, e la neonata Seascape, inaugurata ieri a New York con una cerimonia a cui hanno preso parte il sindaco della città, Eric Leroy Adams – che ha sottolineato come la nave, una delle prime a essere state battezzate a Manhattan, genererà 10mila posti di lavoro nell’indotto – e l’amministratore delegato di MSC, Pierfrancesco Vago.

Seascape, i numeri

Seascape21esima unità della flotta MSC e la seconda unità a essere inaugurata nel 2022 dopo MSC World Europa, già in navigazione in Medioriente – si presenta al pubblico con numeri da grande ammiraglia. L’ingente investimento necessario per la sua costruzione, un miliardo di euro circa, ha permesso la realizzazione di una nave molto lunga, 339 metri, su cui sono state spalmate 2.270 cabine con 12 diverse tipologie di comfort.

Gli spazi privati più lussuosi, come da tradizione MSC, sono le 131 suite con balcone dello Yacht Club, la “nave nella nave”: 32mila metri quadri, lo spazio più ampio di tutta la flotta, dedicato esclusivamente a coloro che cercano un’esperienza di crociera premium e all-inclusive con servizi privati e servizio maggiordomo 24 ore su 24.

Anche sul resto della nave – dove alloggeranno la gran parte dei 1.648 membri dell’equipaggio e dei 5.632 crocieristi ospitabili, per un rapporto personale-ospiti di circa uno a tre – i servizi e il relax sono garantiti. Dislocati su 15 ponti ci sono 16 ristoranti (di cui cinque tematici), 20 bar e lounge, sei piscine, una promenade da 540 metri che lambisce il mare, un teatro con sei nuovi format e un Kids Club riprogettato.

Per il pubblico più giovane e giovanile, poi, una novità: il simulatore di montagne russe Robotron, un braccio robotico, il primo mai costruito su una nave MSC, con una piattaforma annessa in grado di ospitare tre persone che vengono sollevate a 53 metri d’altezza.

 

Seascape: la rotta

Nonostante le attrazioni adrenaliniche e le ambientazioni degli spazi comuni si ispirino dunque allo spirito della Grande Mela, la permanenza di Seascape nel Manhattan Cruise Terminal è durata giusto il tempo della tradizionale, scaramantica rottura della bottiglia di champagne sullo scafo della nave, già diretta a Miami.

Da qui Seascape – che con i suoi 13mila metri quadri di spazi esterni “reclama” il mare e il sole – partirà per i Caraibi, la meta più amata da repeaters e nuovi crocieristi, dove trascorrerà l’inverno dividendosi tra due rotte: il versante orientale – con scali nelle Bahamas (a Nassau e a Ocean Cay, l’isola privata di MSC, un tempo deposito industriale, oggi atollo con lagune e una rinata barriera corallina), a Porto Rico (San Juan) e nella Repubblica Dominicana (Puerto Plata) – e quello occidentale: oltre a Ocean Cay, questa tratta prevede soste in Messico (Cozumel), alle Isole Cayman (George Town) e in Giamaica (Ocho Rios).

MSC: i prossimi progetti

La Seascape non resterà a lungo l’unica nave della flotta MSC a essere stata inaugurata a New York. Secondo Leonardo Massa, country manager Italia del gruppo capitanato dall’armatore napoletano Gianluigi Aponte, il battesimo da poco celebrato è da intendersi come “dimostrazione dell’impegno di MSC Crociere nel mercato crocieristico nordamericano e la sua futura espansione sia a New York che nel nord-est, con crociere per tutto l’anno in partenza dal Brooklyn Cruise Terminal dall’aprile 2023, con direzione Bermuda e Canada”.

L’antifona è chiara: superate le secche della pandemia, la compagnia sta sia ripuntando le sue carte sui principali mercati crocieristici mondiali – i Caraibi, il Medioriente, che diventerà nei prossimi anni la Mecca del turismo internazionale, non solo crocieristico, e il Mediterraneo, dove per la prima volta MSC schiererà tre navi questo inverno – sia sviluppando palinsesti e destinazioni inediti. “Il nuovo homeport di New York ha un appeal superiore a qualsiasi altro scalo: questo ci permetterà di mantenere e aumentare la nostra offerta di 40mila camere al giorno tra rotte americane e del resto del mondo” ha concluso Massa.

Seascape:  l’hi-tech è sostenibile

Agli addetti ai lavori che hanno assistito al varo, Seascape ha mostrato anche il suo potenziale in ottica sostenibilità.

Come e più delle sorelle, la nuova ammiraglia vanta un portafoglio di tecnologie di tutto rispetto, tra cui spiccano i sistemi di bordo che abbattono le emissioni di ossido di zolfo e azoto, i sistemi di trattamento delle acque reflue con alti standard di depurazione e quelli di efficienza energetica e gestione del rumore irradiato sott’acqua, con design dello scafo e della sala macchine che minimizza l’impatto acustico, riducendo i potenziali effetti sulla fauna marina.

Quest’inverno Seascape non sarà l’unica nave MSC in navigazione ai Caraibi. Il palinsesto delle unità in partenza dagli Stati Uniti include anche Divina e Meraviglia.

MSC Divina farà base a Port Miami e partirà il venerdì o il lunedì per crociere di sette notti con tappe in Belize, Honduras, Messico e Ocean Cay e di dieci notti con tappe in Giamaica, Colombia, Panama e Costa Rica.

MSC Meraviglia sarà invece di casa a Port Canaveral, in Florida, e seguirà un doppio programma: minicrociere alle Bahamas con sosta unica a Ocean Cay e crociere di sette notti con rotta Cozumel e Costa Maya (Messico), Belize e l’immancabile Ocean Cay. Poi, il prossimo aprile, sarà proprio Meraviglia a indirizzare la prua verso New York.

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