Nove giorni e cento eventi. Tanti relatori italiani e internazionali. Venticinque location diverse nella Capitale, per incontri e approfondimenti sui temi cruciali della nostra epoca. Dal clima ai nuovi equilibri economici. Dall’evoluzione della tecnologia alla guerra globale.
Dal 20 al 28 ottobre si terrà a Roma la 13esima edizione del Festival della diplomazia, il solo evento al mondo dedicato alla geopolitica e alle relazioni internazionali.
Il titolo scelto per questa XIII edizione è “Transitions and Contradictions: is no change an option?”. Il programma approfondirà con conferenze, incontri ed eventi speciali, il concetto di cambiamento, in tutti i suoi significati. Dalle trasformazioni climatiche alle nuove rotte che il mondo post pandemia dovrà percorrere nella transizione verso nuovi equilibri geopolitici ed economici; dal bilanciamento dei macro-poteri, in uno scacchiere mondiale stravolto dal conflitto fra Russia e Ucraina, alle accelerazioni tecnologiche, fra meta-verso e intelligenza artificiale, alla global information war.
L’appuntamento con i giovani
Il Festival della Diplomazia anche quest’anno suggerirà consigli e strumenti per costruire una governance globale all’altezza delle sfide future. La manifestazione sarà anche l’occasione per consentire alle giovani generazioni di avvicinarsi a questi temi. Alcuni appuntamenti infatti coinvolgeranno direttamente gli studenti (liceali e universitari): tra le altre esperienze previste, anche gli incontri tra ambasciatori stranieri in Italia e studenti per sessioni di domande e risposte.
Gran parte degli appuntamenti in calendario saranno trasmessi online sui canali ufficiali del Festival: youtube, facebook, linkedin e twitter. L’hashtag ufficiale è #diplomacy22
Festival della Diplomazia: c’è anche DOVE
Alla manifestazione prenderà parte anche il direttore di DOVE Simona Tedesco, in uno degli eventi, intitolato: “Roundtrip of an intergalactic society” insieme con Michele Gerace, avvocato e giurista. L’appuntamento è online per il giorno 28 ottobre alle ore 14 e si potrà seguire QUI a questo LINK.
Un gioco, più che un evento, per ipotizzare un viaggio intergalattico che potrebbe durare centomila anni luce, qualcosa come qualche decina di anni terrestri. Cosa succederebbe durante il tragitto? Quale società e quale nuovo mondo nascerebbero dopo un viaggio simile?
“Potrebbe sembrare un gioco, sì ma è in realtà un gioco molto serio”, racconta a DOVE Michele Gerace. “L’idea di un viaggio intergalattico consente di figurarci il modo in cui può cambiare il rapporto tra le generazioni, il nostro modo di pensare, di dire e di fare, in generale, di essere umani. Pensare un viaggio verso altri mondi possibili ci porta a rammemorare le motivazioni che ci possono spingere a trasformare il mondo che intanto ci è dato vivere. A prenderle in considerazione, a metterle in discussione nel presente e proiettarle nel futuro…”.
Michele Gerace parteciperà nel ruolo di “proiettore errante di coscienza intergalattica”, Simona Tedesco nel ruolo di “direttore del viaggio espressivo intergalattico”. L’incontro fa parte di una serie di conversazioni su natura, conflitto, potere, meraviglia, realizzata in collaborazione con la Scuola sulla complessità (vedi questo link), ideata e condotta dallo stesso Michele Gerace.
Per ogni altra informazione: festivaldelladiplomazia
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