Rimini in autunno: una bella scoperta tra sport in riva al mare, cultura in città e gite in bici fuori porta

Rimini in autunno dà il meglio di sé: tra il mare e le terre malatestiane, a ritmo slow e lontano dalla folla, il benessere diventa la priorità. Parola d’ordine: muoversi all’aria aperta. Ed è proprio dal mare, e da tutte le sue attività, che può partire la scoperta di Rimini e dintorni in questa stagione mite dai mille colori e dalle tante sorprese.

Rimini in autunno: tutto il bello del mare fuori stagione

Le spiagge, diventate completamente libere, offrono campi da beach volley, beach tennis, e beach basket, mentre la battigia diventa il paradiso dei camminatori e dei runner… è qui, sul litorale di Rimini, che in autunno si condensa una buona parte delle attività all’aria aperta. Merito anche del Parco del mare, il waterfront  pedonale e ciclabile lungo 16 km, inaugurato nel 2020 e interamente dedicato al benessere e allo sport. Quest’anno si è arricchito anche del Rimini Beach Court, il coloratissimo campo da basket aperto a tutti, la cui grafica (creata dal collettivo Truly Design Crew) richiama nei simboli e nei colori gli elementi identitari di Rimini.

 

Rimini, Piazza sull’Acqua e Ponte di Tiberio

Dal Ponte di Tiberio alla Bicipolitana

Il Ponte di Tiberio, in particolare, con la sua nuova Piazza sull’Acqua a ridosso del Parco XXV aprile, è una delle tappe predilette dagli sportivi, riminesi e non solo, per fare attività in mezzo al verde, attraversare percorsi sterrati e praticare yoga sulle terrazze dedicate. Da qui, inoltre, si diramano numerosi percorsi ciclabili immersi nella natura che portano alla scoperta non solo della città (seguendo l’Anello Verde) ma anche dell’entroterra riminese.

Con oltre 130 km di piste ciclabili, la Bicipolitana di Rimini (che ha ricevuto il riconoscimento di Comune ciclabile da parte della FIAB) non solo percorre la città, ma si addentra lungo l’alveo del fiume Marecchia fino ai borghi di Torriana e Montebello, la cui Rocca dei Guidi di Bagno si dice ospiti il fantasma di Azzurrina, principessa bambina scomparsa nel 1375.

Una volta usciti dalla città i percorsi da esplorare in bicicletta sono innumerevoli: dai più ardui per chi ha gambe allenate (come il Mini 9 colli o le salite di Marco Pantani, fino alla cima del Monte Carpegna dove si trova un cippo dedicato al campione), a quelli adatti anche a famiglie con bambini (da Santarcangelo di Romagna al Parco tematico della Cava).

La zona è adatta anche a chi desidera fare cicloturismo, grazie alla rete di bike hotels che offrono tutti i servizi necessari ai cicloturisti e alle loro bici, anche elettriche. 

Dalla Valmarecchia alla Valconca, immersione totale nel foliage e nell’arte

Scoprire il territorio riminese pedalando in questa stagione è un piacere anche per gli occhi e la mente. Le colline e le valli alle spalle di Rimini, infatti, in questi giorni si colorano delle mille sfumature della natura, un variopinto foliage che ha più volte ispirato le opere di Leonardo e Piero della Francesca.

Per non perdere lo spettacolo, il consiglio è proprio quello di seguire le tracce dell’arte e della storia. In Valmarecchia, per esempio, non bisogna perdere la Madonna di Saiano, uno dei luoghi prediletti del “poeta di Pennabilli”, Tonino Guerra; l’etrusca Verucchio, da dove i Malatesta, dei quali è ancora perfettamente conservata la Rocca del Sasso, partirono alla conquista della zona; e San Leo, porta d’ingresso del Montefeltro, con il piccolo centro storico, scrigno di gioielli architettonici come la Cattedrale di San Leone e il palazzo Mediceo. 

È la natura in tutte le sue forme, invece, a richiamare gli appassionati in Valconca con i suoi vigneti dalle  sfumature oro e magenta (degustazioni in cantina comprese), il Parco naturale del Marano, l’arboreto di Mondaino, il castagneto che circonda la rocca di Montefiore e persino le cicogne, i pellicani e gli aironi che popolano l’Oasi faunistica e osservatorio ornitologico del Conca, un’area protetta di oltre 700 ettari che va da Cattolica fino a Morciano e San Clemente. 

Percorsi in città attraverso la storia

Per chi, invece, preferisce restare in città, il clima di questa stagione è perfetto per ripercorrere a grandi passi la lunga storia di Rimini, che va dall’antica Ariminum romana, uno dei centri più importanti dell’Impero, ai luoghi del cuore di Federico Fellini che, attraverso i suoi capolavori immortali, sono diventati un po’ anche i nostri. Per questo, l’itinerario felliniano è uno dei modi più autentici per andare alla scoperta della città. Si può, per esempio, partire dal mare, con una passeggiata fino al Grand Hotel, costruito nel 1908 e monumento nazionale dal 1994, vincolato dalla Sovrintendenza delle Belle arti, la cui facciata liberty, di notte, si illumina e affascina, per poi proseguire con il nuovissimo Museo Federico Fellini, aperto nel 2021 a Castel Sismondo in piazza Malatesta, la Piazza dei Sogni, per concludere con il leggendario cinema Fulgor – Casa del Cinema, dove il maestro ha visto i suoi primi film e ambientato le sue storie, riaperto nel 2018 con l’allestimento di Dante Ferretti.

Ma una passeggiata nella storia di Rimini può partire anche dal Museo della città, che oltre a custodire i tesori della scuola riminese del Trecento e capolavori del Seicento di Cagnacci, Centino e Guercino, conserva i reperti trovati durante gli scavi della vicina Domus del Chirurgo, uno dei più importanti siti archeologici romani d’Italia.

Rimini, Domus del Chirurgo

Se invece si ama l’arte contemporanea, è d’obbligo una tappa al PART – Palazzi dell’Arte Rimini, inaugurato nel 2020 nei palazzi medievali dell’Arengo e del Podestà, che ospita ben 62 opere della collezione della Fondazione San Patrignano, tra cui pezzi di Damien Hirst e Vanessa Beecroft.  

Esperienze da vivere in prima fila

I tanti percorsi dentro e fuori la città possono essere scoperti individualmente o partecipando alle esperienze proposte dal sito ufficiale visitrimini.com: dalle cooking class in cucina alle degustazioni in cantina, dalle sagre che in autunno vivacizzano i borghi alla grande “sfossatura” del formaggio di fossa che ogni anno si celebra il 14 novembre, per Santa Caterina, fino alle visite nei frantoi.

Ma un soggiorno a Rimini non può dimenticare le tante gioie del palato: che si tratti di una piadina o delle tagliatelle al tartufo bianco pregiato di Sant’Agata Feltria, ogni piatto della tradizione e ogni menù contemporaneo diventano un’esperienza sensoriale da provare. Accompagnati, naturalmente, dai migliori vini della regione, come l’ormai celebre Rebola dei Colli di Rimini, il bianco (fermo) la cui origine risale addirittura al 1300. Perché il sapore dell’autunno a Rimini va gustato, fino in fondo. 

Info: visitrimini.com

Dove Viaggi ©RIPRODUZIONE RISERVATA

L'articolo Rimini in autunno: una bella scoperta tra sport in riva al mare, cultura in città e gite in bici fuori porta sembra essere il primo su Dove Viaggi.



from Dove Viaggi https://ift.tt/MHAhN82
via IFTTT

Commenti