SEATY: a Golfo Aranci è nata la prima area di conservazione marina locale, da un’idea di Worldrise

Si chiama SEATY (dalla fusione di Sea e City, città del mare) ed è la prima Area di conservazione marina locale istituita in Italia, a Golfo Aranci, nel nord est della Sardegna, grazie all’iniziativa dell’associazione Worldrise con il supporto di Fastweb e il patrocinio della Regione Autonoma della Sardegna e del Comune di Golfo Aranci.

Il progetto fa parte della campagna 30×30 Italia che ha l’obiettivo di proteggere almeno il 30 per cento dei mari italiani entro il 2030. Non solo attraverso le già note “Aree marine protette” (AMP), ma anche tramite soluzioni innovative più agili, condivise a livello internazionale e denominate “Other effective area-based conservation measures” (OECMs), ossia, appunto, “Aree di conservazione marina locale”, di cui SEATY, ora, è diventato un fiore all’occhiello.

Si tratta di un esperimento partito a giugno 2022 che ha già iniziato a dare i suoi frutti alla fine dell’estate, a dimostrazione che la natura, se lasciata in pace, ha la capacità di rigenerarsi con grande velocità. Soprattutto in mare, dove vegetazione e fauna ittica vivono in perfetta simbiosi.

SEATY, un progetto di sensibilizzazione e tutela in 7 mosse

Siamo andati a vedere i primi successi di SEATY con i nostri occhi e il risultato è stato sorprendente: il tratto di costa di circa 1300 metri  (per 100 metri di larghezza) che si estende dalla spiaggia dei Baracconi fino a Cala Moresca ha una biodiversità marina che, in tre mesi, si è già, moltiplicata, tra stelle marine, ricci di mare, banchi di posidonia e di pesci di tutti i colori, finalmente liberi di vivere nel loro ecosistema grazie alla protezione attivata dalle boe e dai divieti di navigazione e pesca in questa piccola porzione di mare. Ed è solo l’inizio.

L’identificazione dell’area di conservazione marina, delimitata dalle boe, e le misure da attivare sono state il primo passo, realizzato con l’aiuto fondamentale della Capitaneria di Porto, soprattutto per quanto riguarda l’aspetto legale e la sicurezza. Tutto il resto si è potuto realizzare strada facendo, seguendo uno schema che, ora, è diventato realtà:

– L’istituzione di un percorso divulgativo terrestre e acquatico attraverso cartelli molto semplici e illustrati che informano e incuriosiscono chi passeggia o fa snorkeling,

– Un biologo marino a disposizione di chi desidera fare attività guidate di snorkeling per imparare a conoscere il mare e i suoi tesori

– Giornate di Clean up dedicate alla raccolta di rifiuti dalla spiaggia e dal mare con gli abitanti e i visitatori del posto

– Lezioni di yoga in spiaggia, al tramonto (secondo e quarto venerdì del mese)

– Laboratori didattici per bambine e bambini

– Campus con gli universitari per il monitoraggio marino costiero e la raccolta dei dati di SEATY

– Eventi per gli adulti

Tutte iniziative gratuite che hanno a che fare con l’educazione, l’informazione e la sensibilizzazione, ma sempre attraverso il divertimento. L’obiettivo: imparare a conoscere il nostro mare e a prendersene cura, in modo costruttivo e con continuità.

SEATY cartello Golfo Aranci
Uno dei cartelli divulgativi presenti lungo la passeggiata tra la Spiaggia dei Baracconi e Cala Moresca, a Golfo Aranci © Igor D’India

Conoscere il nostro mare per proteggerlo

Il successo della neonata area di conservazione marina locale è stato confermato dalle autorità locali in occasione della conferenza stampa che si è tenuta il 16 settembre: Mario Mulas, sindaco del Comune di Golfo Aranci, dopo l’esperienza di snorkeling guidato nel “suo” mare ha confermato di sentirsi responsabile in prima persona di questo “paradiso da conservare” e di voler continuare in questa direzione in cui “ambiente e turismo sono un connubio perfetto”.

Giuseppe Fasolino, assessore della Programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio della Regione Sardegna, si è spinto oltre: “Il progetto di Golfo Aranci potrebbe essere ampliato a tutta l’isola”, ha dichiarato, perché bisogna “vedere e capire, per conoscere e tutelare” aggiungendo, con una punta di orgoglio, che “grazie a SEATY, Golfo Aranci sta diventando un riferimento nell’innovazione: si parla tanto di ambiente, ma spesso sono solo parole. Questo è un progetto concreto con risultati concreti”.

Anna Lo Iacono, Sustainability Senior Manager di Fastweb, ha confermato che l’idea di sostenere SEATY è nata per aggiungere ai progetti di riforestazione in corso nelle periferie delle grandi città anche un sguardo alla tutela del nostro mare, nell’ottica di contrastare il cambiamento climatico e di continuare a perseguire l’obiettivo zero emissioni già raggiunto da Fastweb: “Il progetto SEATY è stato deciso ad aprile e a giugno era già tutto pronto per partire, nonostante difficoltà burocratiche senza precedenti, grazie allo sforzo enorme da parte di tutti e alla determinazione di Mariasole e delle amministrazioni locali”.

Un progetto replicabile

Nella stessa occasione, Mariasole Bianco, presidente e co-fondatrice di Worldrise, ha spiegato come SEATY abbia preso forma, ricordando che Worldrise è, fin dalla sua fondazione, un’associazione che agisce per la salvaguardia dell’ambiente marino attraverso l’ideazione di progetti creativi multidisciplinari, sviluppati per creare consapevolezza e formare i futuri custodi del patrimonio naturalistico del Mediterraneo, ma sempre con il sorriso.

Senza mai dimenticare che “Il mare è il nostro giardino sommerso: il Mediterraneo occupa meno dell’1% della superficie degli oceani eppure ha 17 mila specie marine (10 volte più degli oceani) ed è anche il tratto di mare più antropizzato. Come possiamo aiutarlo? SEATY è un modo concreto per proteggerlo. Circa il 9 % del nostro mare è protetto, ma solo l’1% lo è completamente”. Ora che questo tratto di mare è tutelato, monitorato, raccontato e reso balneabile tutto l’anno, non resta che “far adottare il progetto dalla comunità locale tramite un comitato di gestione formato anche dai più piccini, futuri change makers“, conclude Mariasole. Naturalmente, il bello di SEATY è che “abbiamo creato un modello replicabile”. Tanto che la prossima area di conservazione marina locale è già in fase di progettazione: “Ci vediamo a Salina”.

Guarda il video di SEATY Golfo Aranci, la prima area di conservazione marina in Italia

Golfo Aranci: ecco “SEATY”, la prima “città marina” per studiare e salvare il Mediterraneo

 

 

 

 

 

 

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