Nuova vita per l’iconica linea Berlucchi ’61 completamente rinnovata nella sua identità. Un restyling che nasce da un’idea forte per sottolineare l’unicità della Guido Berlucchi in Franciacorta. La nuova linea è stata presentata a Milano nei giorni scorsi, sui tetti ed i giardini fioriti di Horto, il nuovo ristorante dello chef stellato Norbert Niederkofler. Una serata con le guglie del Duomo e l’imponente cupola della Galleria Vittorio Emanuele illuminate da una brillante luna a fare da cornice all’evento.
Il progetto di nuova brand identity è stato realizzato dallo Spazio Di Paolo, pluripremiato studio di design d’arte, attraverso nuovi linguaggi visuali, cromatismi e suggestioni in cui la natura ed il design fanno la parte del leone. Natura, come espressione di una nuova forma di bellezza e “arricchimento”: immateriale, accessibile e contrapposta al possesso delle “cose”. Natura e anche sostenibilità, com’è ormai abitudine per Berlucchi. Che ha come pratica costante e quotidiana l’attenzione alla custodia e alla cura del territorio.
“La linea, presentata nel 2009 per la prima volta, ha sempre avuto un grande significato, era la rappresentazione di una primogenitura”, ha detto Cristina Ziliani, responsabile comunicazione della Guido Berlucchi & C. S.p.A. “E ora rinnoviamo la linea senza tradire mai quelli che sono per noi valori fondamentali”, ha aggiunto Ziliani, “la forza dell’idea di nostro padre Franco (mancato poco meno di un anno fa), che ha lottato contro tanti pregiudizi oltre 60 anni fa per creare i vini per i quali oggi la Franciacorta è nota nel mondo; la bellezza delle nostre colline, il cui terreno assicura la qualità dei vini che realizziamo. E la cura artigianale delle cose”.
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L’anno magico della vendemmia: il 1961
E a proposito del territorio. La bellissima sede storica di Berlucchi, nel seicentesco Palazzo Lana de’ Terzi, a Borgonato, e le sue affascinanti cantine, circondate da spettacolari vigne vista lago d’Iseo, parlano oggi un linguaggio nuovo e contemporaneo, con la natura al centro di tutto. Le tenute, che da molti sono considerate la “vigna di Milano”, sono il vero tesoro di questa realtà della provincia bresciana. Che ha fatto la storia, non solo dell’enologia. E dentro il palazzo, nel cuore della cantina, si respira ancora l’atmosfera dei tempi d’oro, di quell’annata memorabile.
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Nuova identità per “Berlucchi ’61. Numero Primo”.
Il ’61 è l’anno di nascita del primo Franciacorta, proprio nelle cantine della Guido Berlucchi. Ma, come è stato sottolineato in occasione della presentaizone, “il 61 è anche il Numero Primo che – indivisibile in sé – racconta della sua inscindibilità dal territorio in cui è nato, ed è all’origine del suo successo”. Quello è stato davvero un anno speciale, una svolta nella storia enologica italiana, un’unicità che i suoi fondatori – Guido Berlucchi e Franco Ziliani – avevano forse già immaginato e che ne è stata la guida per oltre 60 anni.
Il concept della nuova linea sintetizza dunque ciò che la Guido Berlucchi ha creato e comunicato in questi decenni: “La forza di un’idea, la bellezza della natura, la cura del saper fare”. Non a caso i Franciacorta oggi sono nella Top 100 mondiale della “bibbia” dell’enologia Wine Spectator ed hanno contribuito a fare eleggere Berlucchi “Cantina dell’Anno 2022” per il Gambero Rosso.
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