Scissione. Inutile negarlo, è una sensazione che si prova al rientro da un viaggio, da una vacanza. Varcata la soglia di casa, entra in scena quella parte di te che deve riaccendere i neuroni per riprendere i ritmi lavorativi e altrettanto velocemente abbandonare quella mente emozionata sotto un cielo stellato mai visto in città. Due dimensioni esistenziali nette, recise, separate, ma unite dai ricordi che rimbalzano senza sosta nelle due diverse esperienze.
Lo sceneggiatore Dan Enrickson ha immaginato, invece, un mondo distopico nel quale un chip impiantato nel cervello è in grado di separare i ricordi legati all’attività lavorativa da quelli della vita privata. È nata Scissione, una notevole serie televisiva (su AppleTv+ arriverà la seconda stagione), diretta e prodotta da Ben Stiller con protagonista Adam Scott che, insieme a Christopher Walken, Patricia Arquette, John Turturro e Dichen Lachman, si immerge in questa realtà inquietante, ma plausibile, se pensiamo agli esperimenti della Neuralink di Elon Musk per collegare computer e cervello. E, come fu per Black Mirror, anche in questo caso il fascino malefico della distorsione dell’evoluzione tecnologica è irresistibile.
La scissione, nella finzione cinematografica, avviene nel corso della giornata, dove la stessa persona conduce due vite parallele, con due coscienze separate. Nella vita reale, se pensiamo a una vacanza, dopo i primi momenti di smarrimento, sappiamo adattarci magnificamente all’assenza di stress, di stimoli tossici, sappiamo allontanare anche per ore lo sguardo dal telefonino (se non per cercare – sul nostro sito ovviamente – un nuovo ristorante o una spiaggia isolata).
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Un po’ più complicato è il passaggio inverso, il rientro in città, perché i benefici svaniscono insieme all’abbronzatura. Ma non c’è corso di meditazione che tenga, nulla come un viaggio potrà mai farti sentire giorno e notte immerso nel puro benessere. E i dati di quest’estate stanno confermando la ripresa del turismo ai livelli pre-pandemia (sono 27 milioni gli italiani in movimento secondo una ricerca di fine luglio di Confcommercio/Swg). Certo, complici il caro energia, l’inflazione e le nubi sul futuro del paese, si sono ristretti tempi e budget, ma di rinunce assolute non se ne parla.
Non solo: si sta allargando (finalmente) la stagione e settembre non è più la Cenerentola dell’estate, ma un mese perfetto per fare le valigie. Così, dopo anni, noi di Dove abbiamo deciso di spostare il nostro speciale weekend a ottobre e concederci ancora un mese per proporre idee di fughe durature. Come quella nell’insolita Croazia dei parchi, immersi nella natura. Alla ricerca della felicità che nessuna scissione potrà mai cancellare.
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L'articolo “Settembre? Non è più la Cenerentola dell’estate”: l’editoriale del nuovo numero di “DOVE” sembra essere il primo su Dove Viaggi.
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