«La mia anima è a Trieste» scriveva James Joyce, da sempre affascinato da questa terra contesa, al contempo aspra ed elegante. Una città dalle mille identità, un po’ a metà di tutto. Tra l’Occidente e la Mitteleuropa, tra il Mediterraneo e i Balcani. Una destinazione complessa e travagliata, crocevia di popoli e influenze tra le più disparate. Dove il profumo di mare si fonde con quello della cultura, creando un mix irresistibile che ben si presta a fare da cornice a un weekend ricco di fascino e di storia.
Trieste, il mare e Piazza Unità d’Italia
Trieste, capoluogo del Friuli Venezia Giulia, si estende sulle coste dell’omonimo golfo, e del suo stretto rapporto con l’acqua ha fatto sempre la sua forza. Non a caso, in epoca asburgica, veniva chiamata «la piccola Vienna sul mare» e, ancora oggi, è uno dei porti più importanti dell’Adriatico. Il Faro della Vittoria, costruito per ricordare i caduti del mare triestini durante la Prima guerra mondiale, è lì a ricordarlo.
Piazza Unità d’Italia è il simbolo della città e un tour che si voglia definire tale parte proprio da qui: dalla più grande piazza aperta sul mare in Europa – nessuna supera i suoi 10mila metri quadrati di superficie -, rinomata in tutto il mondo per gli eleganti edifici che ne fanno da cornice. Con lo sguardo all’insù, poi, si fanno notare il palazzo del Municipio con la Torre dell’Orologio, il palazzo Modello con le sue decorazioni floreali, il palazzo del Governo in stile Liberty, il neoclassico palazzo Stratti e il palazzo del Lloyd Triestino. Al centro della piazza che si trova anche la Fontana dei Quattro Continenti, realizzata tra il 1751 e il 1754 dallo scultore bergamasco Giovanni Battista Mazzoleni.
Dal Canal Grande al melting pot religioso
Ma Trieste è anche il Borgo Teresiano, con il Canal Grande e le sue barche colorate. Un quartiere ordinato, nato nel XVIII secolo per volontà di Maria Teresa, prima imperatrice d’Austria, che desiderava interrare le saline. Il Ponte Rosso è il punto migliore per ammirare il corso d’acqua, con la chiesa di Sant’Antonio Taumaturgo e la sua facciata in stile neoclassico a fare da sfondo. Non l’unico edificio religioso che merita una visita. Degna di nota è anche la Cattedrale di San Giusto, sull’omonimo colle, con la sua facciata austera e il rosone gotico. E, in linea con il melting pot triestino, il Tempio serbo-ortodosso della Santissima Trinità e di San Spiridione e la Sinagoga, tra le più grandi d’Europa, con il Ghetto ebraico.
E poi ci sono i musei: quello del Mare, quello Sveviano (casa natale di Italo Svevo), quello dedicato a Joyce. Il Molo Audace, da cui godersi il tramonto. E le Fòdre, stradine strette e non esposte ai refoli in cui ripararsi quando soffia la Bora. Infine, gli storici caffé, ai cui tavolini, un tempo, stavano seduti a scrivere Italo Svevo, Umberto Saba, Stendhal e altri illustri artisti. Intellettuali di ieri e di oggi che ancora si incontrano al Caffè degli Specchi in Piazza Unità d’Italia, al Caffè Tommaseo del 1830, il più antico di Trieste, al Caffè San Marco e al Caffè Pirona.
Il Castello di Miramare, «nido d’amore costruito in vano»
Ma ancor più si respira la storia al Castello di Miramare, affacciato in tutta la sua maestosità sul Golfo di Trieste. «Nido d’amore costruito in vano» lo definì Giosuè Carducci in una poesia, riferendosi alla mancata storia d’amore dei suoi proprietari. Fu l’arciduca Ferdinando Massimiliano d’Asburgo, infatti, a volerlo costruire nel 1850 per farne la dimora sua e della consorte Carlotta del Belgio. Ma l’uomo venne fucilato in Messico e la moglie, impazzita per il dolore, si trasferì in Belgio.
DoubleTree by Hilton Trieste: una notte nella Storia
Esplorata la città, il viaggio nel passato non si interrompe se si soggiorna al DoubleTree by Hilton Trieste, raffinato hotel 4 stelle ricavato all’interno di un magnifico palazzo storico risalente ai primi del ‘900, un tempo sede dell’antica compagnia di assicurazioni RAS. L’importante ristrutturazione del 2019, dopo la quale l’hotel ha riaperto i battenti in gestione al Gruppo HNH Hospitality, non ha cancellato l’identità dell’edificio, mantenendo intatta l’atmosfera di altri tempi senza, però, rinunciare alla qualità.
Grazie a un sapiente mix di elementi di design e decorazioni originali, la storia della struttura si respira in ogni ambiente. Nelle 125 camere, innanzitutto – 24 guest room (+ 8 accessibili), 65 Deluxe Room (+ 3 Historical Deluxe), 14 Junior Suite (+ 1 Historical Junior Suite), 8 suite (+ 1 Historical One Bedroom Suite) e una Presidential Suite -, alcune delle quali sono ricavate dai locali storici del palazzo. Nella King Historical Junior Suite, in particolare, un tempo si trovava l’archivio del palazzo, di cui mantiene ancora diversi riferimenti.
Profondamente legati al passato anche gli spazi comuni, dall’imponente scalone – chissà quanti diplomatici, politici e personaggi illustri lo hanno calpestato – fino al ristorante e al bar. Aperto tutti i giorni anche agli esterni, il Novecento Restaurant Trieste accoglie gli ospiti in un ambiente vivace ma, al contempo, tradizionale, con un menù incentrato su ingredienti e sapori locali che valorizza quell’anima mitteleuropea tipicamente triestina anche nel cibo. Sembra di tornare indietro di un secolo, invece, al Berlam Coffee Tea & Cocktail, location perfetta – anche questa aperta al pubblico – per concedersi cocktail, caffè, tè e snack in totale relax avvolti da soffitti a cassettoni, marmi e antiche tappezzerie.
A tutto ciò si aggiungono il Centro Congressi con sei sale meeting modulari – una di queste, autentico gioiello, è ricavata nell’ex ufficio del direttore della RAS -, la Wellness Area e il Fitness Center. Decisamente da non sottovalutare, tra i servizi, la presenza del parcheggio, valore aggiunto non così scontato nelle strutture alberghiere del centro della città giuliana.
Alla scoperta della Trieste più green
Ed è soggiornando al DoubleTree By Hilton Trieste che si va alla scoperta della città in un modo ecologico, divertente e molto originale. Con i tour e-Tuk, infatti, si sale a bordo di tuk tuk al 100% elettrici e a zero impatto ambientale, per andare alla scoperta di piazze, vicoli, luoghi storici e punti panoramici tutelando, al contempo, il pianeta.
Chi sceglie, invece, il pacchetto Explore Trieste, riceve due biglietti d’ingresso per il Castello di Miramare con transfer incluso – all’andata in bus, con l’Hop Tour, e al ritorno via mare, con l’imbarcazione Delfino Verde – per vedere il capoluogo da due diverse prospettive. Inclusi nell’offerta anche una bottiglia di vino, la colazione a buffet, uno sconto per il Novecento Restaurant Trieste e l’accesso alle Aree Wellness & Fitness. Alla sera, una volta tornati in camera e rigenerati, si è pronti per uscire per una passeggiata in centro. Magari proprio passando da Piazza Unità d’Italia, che dista solo 500 metri. Dieci minuti a piedi per andare a sentire il profumo del mare, con una Storia mai uguale a se stessa, che si racconta a ogni passo.
Info: dttrieste.com
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