Scopri l’Italia che non sapevi. Il bello del Paese active e slow nella nuova campagna del Ministero del Turismo

Scopri l’Italia che non sapevi. Il Paese che non si finisce mai di scoprire. La nuova campagna per il turismo slow e active voluta dalle Regioni italiane parte dalla constatazione di quanto NON sappiamo dell’immensa offerta di esperienze, paesaggi, storie e idee offerte dall’Italia.

Turismo Italia: quello che non so

Lo sapevi che in Italia ci sono oltre 100 cammini? E che i chilometri degli itinerari ciclabili sono oltre 18.000? E che ci sono 8.000 km di coste, 800 isole e oltre 700 porti e i borghi visitabili sono più di 1.000?

“Scopri l’Italia che non sapevi” è il nuovo progetto di promozione turistica facente parte del Piano di Promozione Nazionale 2020 del Ministero del Turismo e che ha come tematiche centrali i borghi e i paesaggi italiani, il turismo lento e quello attivo.

Una strategia di promozione comune delle Regioni Italiane frutto di un accordo di programma tra il Ministero del Turismo e la Commissione Politiche per il Turismo della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, in collaborazione con ENIT. Capofila le Regioni Emilia-Romagna, Umbria e Marche ognuna per la valorizzazione di una tematica specifica, con l’Abruzzo responsabile degli aspetti legati all’interoperabilità e poi la stretta sinergia di tutte quante le altre regioni.

Scopri l’Italia che non sapevi: i cammini

Scopri l’Italia che non sapevi: il portale

Dopo il lancio nei mesi scorsi ora il progetto entra nel vivo con la nascita del portale viaggio.italia.it , punto di partenza per scoprire un’Italia inaspettata. Quattro le sezioni:  “i borghi”, “i paesaggi”, “i cammini” e “i sapori”. In ognuna, testi, foto e video per catturare l’attenzione dell’utente. Con tutto per programmare ancor meglio il proprio itinerario attraverso “la mappa interattiva” che si appresta a essere di facile fruibilità anche da mobile.

Ma all’interno del sito presto ci sarà spazio anche per il “turismo attivo” e per numerose “esperienze” vissute e realizzate in prima persona da digital creator internazionali.

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Scopri l’Italia che non sapevi: i social

Anche i canali social daranno il proprio contributo per la promozione dei territori.
#viaggioitaliano è l’hasthag e @viaggio.italia.it è invece il nome scelto per le pagine Facebook e Instagram. Tanti contenuti, alcuni inediti, gestiti da una vera e propria redazione creata appositamente.

Infine, una playlist con 7 video creati ad hoc, con il materiale fornito da ciascuna regione che ha scelto una delle tre area tematiche come rappresentativa. Tutti si possono ammirare sul canale youtube di Enit.

Ogni video racchiude il racconto di 3 regioni, attraverso esempi, luoghi e peculiarità specifici, con l’obiettivo di far conoscere sempre meglio la la “meta Italia”, i borghi gioielli e le mille forme di un turismo lento o active in pieno boom.

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Scopri L’Italia che non sapevi la campagna

Per “Scopri l’Italia che non sapevi” è stata realizzata anche una campagna adv coordinata dalle Regioni insieme alle Agenzie di riferimento – APT Servizi Emilia-Romagna, Sviluppumbria S.p.A., Fondazione Marche Cultura – ed ideata da Dilemma con la strategia media di The Gate Communication . Il progetto si sviluppa in un mix di web, stampa e radio, on air dal 27 giugno.

L’idea-base? L’Italia è un paese così ricco di cose eccezionali, che è impossibile conoscerle tutte. Che si tratti di luoghi, di enogastronomia o di attività, il nostro Paese è infatti tutto da scoprire. Anche per i più esperti. Non solo i monumenti, le città d’arte e le mete turistiche più famose, ma anche tutte quelle piccole meraviglie che rendono l’Italia un posto unico.

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Scopri l'Italia che non sapevi
Scopri l’Italia che non sapevi: i borghi

L’Italia che non sapevi: gli obiettivi

“Se l’obiettivo era quello di creare awareness sull’Italia dei borghi, del turismo lento e di quello attivo, quale miglior scelta che rendere l’offerta stessa protagonista.”, dichiara Alberto Pascazio, direttore creativo di Dilemma. “L’idea, alla fine, è quella di trasformare la poca notorietà di alcune proposte del turismo italiano da punto di debolezza a punto di forza”.

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