Copenaghen low cost: 5 modi per scoprire la capitale danese senza spendere una fortuna

Musei, ristoranti stellati, hotel di lusso e locali notturni: Copenaghen è tra le città più costose d’Europa e del mondo. Secondo l’ultima indagine pubblicata dal settimanale The Economist (a dicembre 2021) la capitale danese si piazza all’ottavo posto nella top-ten delle città più care al mondo.

Costi elevati, sì, a fronte però di un’ottima qualità della vita. Un plus per i suoi abitanti, ma anche per i tanti turisti che scelgono di passare una vacanza o anche solo un weekend in questa metropoli in continua evoluzione, con tanti volti, alcuni inediti.

Uno di questi è il suo lato low cost. Se non in senso assoluto, almeno su un piano relativo. È infatti possibile scoprire Copenaghen senza spendere una fortuna. Basta organizzarsi e approfittare di alcuni modi alternativi di muoversi, mangiare e dormire che permettano di vivere il bello della città a prezzi contenuti. E in perfetto stile danese.

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Muoversi low cost a Copenaghen: in metro o in bicicletta

Muoversi in metro per la città è molto più conveniente che prendere taxi o un’auto a noleggio. In più, è un’esperienza che porta il turista a contatto diretto con il ritmo della città e dei suoi abitanti.

La metropolitana di Copenaghen è stata inaugurata nel 2002. Dotata di un innovativo sistema automatico senza conducente, è una delle metro più nuove d’Europa. Corre sottoterra 7 giorni su 7 e 24 ore su 24. Serve la capitale e Frederiksberg, la quinta città della Danimarca per popolazione e capoluogo dell’omonimo comune.

Conta quattro linee: la verde (M1), la gialla (M2), la rossa (M3), circolare; e la blu (M4).

In costruzione un’estensione della linea M4 – pronta entro il 2024 – collegherà la stazione di Ny Ellebjerg con quella di København.

Tra i plus di questo mezzo di trasporto, il collegamento diretto in soli 15 minuti tra l’aeroporto internazionale di Kastrup (CPH), il principale aeroporto della Danimarca, e il centro città.

Le stazioni della metro di Copenaghen sono riconoscibili grazie a una piramide di vetro posta sul tetto (da cui filtra luce naturale durante il giorno).

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Metro di Copenaghen: dettaglio tratte e costi

La linea verde (M1) attraversa il centro e la zona sud di Copenaghen. Porta anche alla Città Libera di Christiania.

La linea gialla (M2), invece, taglia il centro e arriva fino all’aeroporto di Kastrup.

La rossa (M3), è una linea circolare, utile soprattutto per raggiungere i quartieri periferici.

La blu (M4), in fase di espansione, collegherà entro il 2024 la Stazione Centrale di Copenaghen con Nordhavn, vicino alla Sirenetta.

Ma quanto costa spostarsi in metro a Copenaghen? Viaggiare in metro a Copenaghen è più costoso rispetto ad altre città d’Europa. Ma di gran lunga più conveniente di qualsiasi altro mezzo di trasporto privato.

Il biglietto per due zone costa 24kr (3.20 €) ed è valido per 60 minuti. Il biglietto per tre zone costa 36kr (4.80 €) ed è valido per 90 minuti (è richiesto questo biglietto per raggiungere l’aeroporto di Copenaghen-Kastrup). Da non sottovalutare anche il fatto che i minori di 12 anni viaggiano gratuitamente.

Un’opzione vantaggiosa è la Copenaghen Card – la carta turistica ufficiale di Copenaghen. Permette di usare i mezzi pubblici e di entrare nelle principali attrazioni turistiche senza dover pagare il biglietto per ogni ingresso.

Esistono varie tipologie di card: validità 24 ore (54 euro), 48 ore (80 euro), 72 ore (99 euro) e 120 ore (133 euro). Vi è, poi, una scheda dedicata agli adulti e una invece, a costi ridotti, dedicata ai bambini (dai 10 ai 15 anni). Per ogni Copenaghen Card acquistata, un adulto può portare con sé fino a due bambini di età da 0 a 9 anni.

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Copenaghen: la città delle biciclette

Copenaghen è la città con più biciclette del mondo (ha più bici che abitanti). E la sua rete di piste ciclabili – un totale di 400 chilometri che attraversano tutta Copenaghen – è tra le più fitte e articolate del pianeta.

Si viaggia in sella lungo tracciati urbani dedicati, regolamentati da segnaletica stradale e semafori. E chi pedala deve rispettare regole ben precise, che impongono il rispetto degli altri bikers e dei pedoni: freccia a destra e a sinistra prima di svoltare, mano alzata in segnale di stop per indicare a chi sta dietro l’intenzione di fermarsi.

Oltre alle tante due ruote, non mancano in città i mezzi dotati di carro agganciato alla bici, spesso elettrica in questi casi, per il trasporto di bambini e animali domestici. A riprova che la bici è considerata un vero mezzo di trasporto in questa città, al pari della metro, delle auto e delle moto.

Tour di Copenaghen low cost in bicicletta 

Copenaghen è una città 100% bike friendly. Basta noleggiare una bici in uno dei tanti rent shop dedicati, tracciare un itinerario o magari farsi accompagnare da una guida per scoprire le zone più famose e gli angoli inediti della Capitale.

Il prezzo per il noleggio si aggira dai 5 € all’ora ai 14 € per tutta la giornata. Tra le principali compagnie di noleggio bici, Bycyklen, Baisikeli, Københavns Cykelbørs e Copenhagen Bicycles.

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Piazza del Municipio © iStock

Copenaghen open air: scoprire la città nelle strade e nei quartieri

Oltre ad essere una delle città più costose del mondo, Copenaghen – e la Danimarca in generale – è tra quelle in cui si vive meglio.

Appena la stagione lo permette locali e i turisti iniziano a vivere appieno le strade, i quartieri, i tanti spazi verdi della città. È persino possibile nuotare nel porto tanto sono pulite e sicure le sue acque.

Ecco allora che una parte della città si scopre open air, semplicemente passeggiando o pedalando, quindi rigorosamente gratis.

Dalla Sirenetta, la più celebre attrazione turistica di tutta la Danimarca, al quartiere di Christianshaven, sull’isola Amager, dove agli inizi degli anni 70 si è insediata l’ultima comunità hippie d’Europa.

La Radhuspladsen (Piazza del Municipio), con la sua fontana del drago è tra i luoghi nevralgici di Copenaghen: animata dal mattino alla sera da ambulanti e artisti di strada, è il centro delle attività commerciali e del traffico cittadino.

Superkilen Park nel quartiere di Norrebro © iStock

Tra i quartieri emergenti più alla moda di Copenhagen spicca Nørrebro. Non è distante dal centro storico e comunque è facilmente raggiungibile in metro e ben servito anche da mezzi di superficie. È un coacervo di localini, ristoranti e negozi vintage. Non manca un lungo camminamento a piedi e un parco, ma tra le sue principali attrazioni la più singolare e curiosa è sicuramente il Cimitero di Assistens. Ospita le tombe di molti personaggi danesi, tra cui il filosofo Søren Kierkegaard e lo scrittore Hans Christian Andersen. E a chi pensa di scartarlo perché teme sia un luogo triste, si stupirà del contrario: si tratta dell’area verde più grande del quartiere, con tante panchine e piazzole ombreggiate – tra una lapide e l’altra – dove molte persone, studenti e famiglie con bambini passano il loro tempo libero.

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Un’altra zona alla moda, ma più rilassata, di Copenaghen è Østerbro, con grandi magazzini e tanti spazi verdi. Qui si trovano Fælledparken, il più grande parco della Capitale, e l’omonimo stadio nazionale.

Nella classifica dei quartieri più trendy di Copenhagen c’è, poi, Vesterbro, animato da una miriade di negozietti eclettici, ristoranti e bar alternativi. Come a Manhattan, anche qui c’è un vero e proprio Meat-pack District ricavato nell’ex mattatoio (Kødbyen), oggi diventato uno dei luoghi più cool della città.

The best of Copenhagen si scopre, poi, in centro città, tra palazzi d’epoca, vie lastricate, i Giardini di Tivoli (ingresso a pagamento – dal 6 aprile al 22 giugno l’entrata al parco costa 110 corone danesi, circa 15 €. Dal 23 giugno al 24 settembre costa 120 corone danesi, circa 16 €. È possibile acquistare un ingresso valido due giorni al costo di 200 corone danesi, circa 30 €. L’ingresso è scontato per gruppi di almeno 20 persone (più info QUI).

Nyhavn © iStock

Da vedere è il coloratissimo canale Nyhavn, vero emblema dell’hygge danese – un sostantivo della lingua locale usato per esprimere un sentimento, un’atmosfera sociale, un’azione correlata al senso di comodità, sicurezza, accoglienza e familiarità che alcuni luoghi o situazioni sanno trasmettere a chi li vive. Accessibile a piedi o in bicicletta dal centro storico, un tempo era l’approdo per gli antichi commercianti del mare e oggi accoglie turisti e locali nei tanti ristorantini all’aperto.

CopeHill © iStock

Copenaghen dall’alto: qui la vista è suggestiva e gratis

All’ottima qualità della vita si aggiunge, poi, l’attenzione alla sostenibilità che, a quanto pare, farà della Capitale danese la prima città al mondo a emissioni zero entro il 2025.

Tra gli altri, forse il simbolo più recente dello spirito green di Copenaghen è CopenHill. Il termovalorizzatore, inaugurato nel 2017, non solo brucia 70 tonnellate di rifiuti ogni ora producendo energia elettrica (pulita) per 60mila case e riscaldamento per altre 120mila, ma in più è una vera attrazione turistica amata e frequentata anche dai residenti.

CopeHill Bar © iStock

Si tratta, infatti, di uno spazio aperto a tutti con aree gioco, un sentiero per fare trekking, un comprensorio sciistico formato da tre piste (azzurra, rossa e nera, a pagamento), zone adibite all’esercizio fisico (con attrezzistica aperta al pubblico), un bar con lounge e ottimi aperitivi.

Dalla vetta della collina, inoltre, la vista sulla città è mozzafiato (oltre che gratis!).

Info e dettaglio costi per le tutte le attività a pagamento QUI.

Reffen Street Food Market © iStock

Cene “sociali” e street food: mangiare a Copenaghen senza spendere una fortuna

Lo street food a Copenhagen va in scena a Reffen, il più grande street food market della Capitale.

Aperto nel maggio 2018, occupa una buona parte della grande area industriale dismessa di Refshaleøen. Qui trovano spazio una cinquantina di negozi di gastronomia di tutto il mondo, bar al chiuso e all’aperto, boutique e laboratori creativi.

Si mangia un po’ di tutto, senza spendere una fortuna, in un’atmosfera rilassata e con vista sul porto di Copenaghen.

Tutti gli stand di street food seguono i principi di sostenibilità “Reduce and Reuse” (riduci e ricicla): riducono lo spreco alimentare, usano materiali compostabili, ingredienti biologici e locali quando possibile, e si pratica la raccolta differenziata.

In alternativa, non lontano dal centro si può mangiare a prezzi contenuti da Folkehuset Absalon, una chiesa sconsacrata oggi trasformata in spazio polifunzionale. Qui si va per leggere, studiare, assistere a concerti e spettacoli e anche per mangiare.

Il pasto si consuma tutti insieme nella grande navata centrale con soffitti altissimi, condividendo con i propri vicini di posto, spesso degli sconosciuti, la tavolata e anche il cibo (che arriva in grandi piatti di portata da cui ciascun commensale si serve in autonomia).

Le pareti colorate e l’atmosfera molto rilassata ne fanno un posto perfetto per passare qualche ora in compagnia.

Per  partecipare alle cene, basta acquistare un biglietto in anticipo online (QUI) o tentare la fortuna alla porta alle ore 17. La cena costa 50 corone danesi a persona, pari a circa 7 €. Raddoppia a 100 corone, pari a circa 14 € il venerdì e il sabato. I bambini sotto i 3 anni non pagano, ma serve anche per loro prenotare un biglietto gratuito.

ao Hostels Copenhagen Norrebro, lobby

Dormire low cost a Copenaghen: in ostello (come in hotel) senza spendere un capitale

L’ao Copenhagen Norrebro è la prima struttura che la catena di ostelli berlinese ha aperto in Danimarca, nel 2017, in un quartiere studentesco allora poco “cool”.

Norrebro, in pochi anni, è esploso e oggi è una zona tra le più trendy della città.

Negli ao Hostels si sta (quasi) come in hotel, tranne che per il prezzo. Questo sin dall’inizio è stato il sogno dei due giovani fondatori della compagnia: rendere il viaggio accessibile a tutti, grazie a strutture ricettive a basso costo, accoglienti e dotate di tutti i servizi necessari. La maggior parte degli ao Hostels sono stati ricavati in edifici pre-esistenti, ristrutturati e adattati con tutti i comfort, preferibilmente in zone non centrali delle città, come quartieri potenzialmente emergenti, ben serviti dai mezzi pubblici. Dopo 22 anni ao Hostels è oggi la catena privata di ostelli più grande d’Europa, con 40 strutture in 24 città e 9 paesi.

ao Hostels Copenhagen Norrebro, reception

La struttura ao Copenhagen Norrebro, in linea con lo stile della compagnia, offre reception aperta giorno e notte, cucinotto per gli ospiti dove preparare piatti e bevande in autonomia, lavanderia a gettoni, bar con bevande calde/fredde e snack, spazio con giochi per bambini e ragazzi, co-working space per lavorare/studiare, possibilità di noleggiare le bici. Il tutto senza spendere una fortuna.

168 le stanze (singole, doppie, family) e non mancano le camerate, per un totale di 670 posti letto circa. Dormire qui è davvero conveniente: le tariffe partono da 12 € a persona/notte in camerata e 27 € a notte in camera doppia (più info sul sito).

ao Hostels Copenhagen Norrebro, esterno

Si trova a due passi dalla Superkilen di Norrebro – il camminamento che porta nel cuore del quartiere e dal cimitero Assistens -, tra parchi giochi e skate park. L’ostello dista pochi minuti a piedi dalla fermata della metro che in 20 porta alla Stazione Centrale di Copenaghen e in tutta la città.

All’ao Hostels privacy e socialità si muovono lungo lo stesso piano. Tra i focus dell’azienda la sostenibilità è centrale e l’obiettivo di diventare la prima catena di ostelli a impatto 0 entro il 2025.

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