Chiese a porte aperte: l’arte sacra a portata di App

Quante volte vi è capitato di rinunciare alla visita di una chiesa perché le porte erano chiuse? Quanta arte e bellezza vi siete persi per la difficoltà di accedervi? Piccole o grandi che siano, le chiese sono un patrimonio storico e artistico che punteggia il Bel Paese ed è un vero peccato non poterle ammirare e vivere, anche quando sono sperdute nella natura.

A superare la barriera degli orari, creando una vera e propria serratura digitale, è il progetto Chiese a porte aperte. Un unicum in Europa che ha reso visitabili grazie alle tecnologie 28 chiese, cappelle e santuari, sparsi tra Piemonte e Valle d’Aosta. Un mondo di affreschi, architetture e storie, da ammirare in autonomia in ogni giorno dell’anno, senza bisogno di un guardiano che le apra. Basta scaricare gratuitamente l’App Chiese a porte aperte, registrarsi e prenotare giorno e fascia oraria della chiesa che si desidera visitare.

L’iniziativa è ideata dalla Consulta per i beni culturali ecclesiastici del Piemonte e Valle d’Aosta e dalla Fondazione CRT– Cassa di Risparmio di Torino, realizzata con il sostegno della Regione Piemonte, il cofinanziamento dei proprietari dei beni (parrocchie e comuni) e sotto l’alta sorveglianza delle Soprintendenze competenti per territorio.

Sei itinerari di fede dalle Valli Alpine al Canavese

«Quando si va in giro alla ricerca di luoghi belli da visitare è sempre una piacevole sorpresa trovarli aperti. – spiega il Vescovo di Pinerolo, Mons. Derio Olivero -. Ma è ancora più bello essere in possesso della chiave. Arrivi con ampia libertà di orario e sai di poter entrare. È come se quella chiesetta fosse tua. Puoi sempre tornare e rimanere per tutto il tempo necessario. Non è solo l’occasione per una visita; può diventare una sosta dell’anima. Ecco la bellezza di questo progetto. Opere d’arte che si aprono quasi magicamente per te, luoghi dello spirito che ti accolgono in ogni occasione». È questo lo spirito del progetto, che trasforma il visitatore in custode di un patrimonio spesso nascosto, ma finalmente accessibile a tutti.

Tutto è cominciato in via sperimentale nel 2018 con i primi due beni interessati, e oggi si è arrivati a 28 chiese, chiesette e cappelle (entro l’autunno saranno circa 40) disseminate in sei itinerari che attraversano Piemonte e Valle d’Aosta: dalle Valli Alpine a Langhe e Roero, dal Monferrato al Monregalese, dal Pinerolese e Saluzzese fino a Valle d’Aosta e Canavese. Da questa estate i  luoghi di  Chiese a porte  aperte sono fruibili per tutti, anche per le persone con disabilità cognitive e sensoriali.

Piccoli gioielli affrescati 

Queste vere e proprie «serrature» digitali fanno sentire come degli esploratori che aprono scrigni pronti per essere ammirati. Le cappelle sono spesso gioielli nascosti, posti in luoghi naturalistici di grande fascino, da raggiungere con belle escursioni a piedi e in bici.

Nelle Valli Alpine, per esempio, la cinquecentesca Cappella di Notre Dame du Coignet, in località Pian del Sole a Bardonecchia (To) offre un panorama speciale grazie alla sua posizione dominante su di un poggio. Notevoli sono i suoi cicli di affreschi esterni e interni con raffigurazioni di Santi e Virtù e scene di Vita della Vergine. Tra Langhe e Roero, a Mombarcaro (Cn), l’esterno sobrio e spoglio della Cappella di San Rocco cela un interno sorprendente. Sono gli affreschi cinquecenteschi del pittore Antonio Occello da Ceva che raffigura diversi santi come San Rocco, Sant’Antonio abate, San Michele Arcangelo, San Bernardo d’Aosta e San Sebastiano, ma anche la Cavalcata dei Vizi con animali simbolici.

Spostandosi nel Monferrato, si trova un’abbazia come quella di Santa Fede a Cavagnolo (To), che offre un pregevole esempio di arte romanica con portale riccamente decorato da angeli e motivi a viti e grappoli. Molto interessante è la sua struttura architettonica dalle strette navate sormontate da volte a crociera e una volta a botte scandita da archi traversi. Mentre a Pinerolo (To), in quell’angolo di Piemonte dove si incontrano cattolici e valdesi, sorge Santa Maria delle Vigne. La cappella è una delle new entry del progetto e custodisce affreschi del Quattrocento della bottega dei Serra.

Come funziona l’App

Come accedere a tutto questo? Basta scaricare l’App Chiese a porte aperte gratuitamente e registrarsi. Sull’applicazione apparirà l’elenco delle chiese da selezionare con il giorno e l’orario in cui si vuole effettuare la visita (dalle 9 alle 18). Una volta scelto, apparirà sul display una sorta di “biglietto” (tutte le visite sono gratuite) attraverso il quale inquadrare il Qr code posto all’ingresso della chiesa prenotata e aprire la porta.

Ma le sorprese non sono finite. All’interno, mediante un pulsante si seleziona la lingua  (italiano, francese e inglese), e si ascolta un racconto in tre lingue sulla storia degli affreschi, appositamente illuminati con faretti direzionati sui dettagli descritti. E una volta terminata la visita? Non resta che chiudere la porta, come a casa propria.

Scopri di più su: cittaecattedrali.it 

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