Tra il fiume Salzach e la falesia del Monchsberg è racchiusa la città gioiello che ha dato i natali a Mozart. Capolavoro del barocco, luogo leggendario per la musica classica, Salisburgo è una città in fermento che non smette mai di sorprendere con le sue passeggiate barocche nel centro storico – patrimonio Unesco – le soste nei ristoranti e nelle pasticcerie, dove è d’obbligo assaporare i dolci di cioccolato dedicati a Mozart, ma anche con camminate open air nell’arte contemporanea.
Far diventare “tutta la città come un unico grande palcoscenico” era ciò che sognava il regista Max Reinhardt, quando nel 1920 fondò il Festival di Salisburgo insieme allo scrittore e drammaturgo Hugo von Hofmannsthal ed è ciò che ogni estate si realizza trasformando il capoluogo del Salisburghese in un vero tempio della musica e della cultura con 174 performance in cartellone in 45 giorni. Quest’anno, lo spettacolo va in scena dal 18 luglio al 31 agosto ininterrottamente.
In contemporanea, dal 23 luglio al 28 agosto vanno in scena le Notti del Festival Siemens: una collaborazione con il Festival di Salisburgo e la Radiotelevisione Austriaca (ORF Salzburg), Siemens Austria e Unitel che offre la possibilità a tutta la cittadinanza di assistere gratuitamente ai concerti, un’opportunità speciale anche per coloro che non hanno trovato i biglietti. L’appuntamento, per abitanti e visitatori, è al maxischermo nella Kapitelplatz, nel cuore della città, che torna a diventare centro di convivialità dopo i due anni di pandemia. Un punto strategico per perdersi nel centro storico, tra gli infiniti percorsi in cui la musica e l’arte si intrecciano con la storia.
Dalla casa di Mozart al Domquartier, nel cuore della città
A pochi passi dalla Kapitelplatz, per esempio, si incontra la Mozarts Geburtshaus: Wolfgang Amadeus Mozart. In questa casa dipinta di giallo, al numero 9 di Getreidegasse, nacque il salisburghese più famoso di tutti i tempi, e vi trascorse i primi 17 anni della sua vita. Oggi il museo ospita un’interessante collezione di documenti, ritratti e strumenti musicali del grande compositore incluso il piccolo violino che Wolfgang suonava da quando era bambino.
Dalla casa di Mozart, si arriva al vicinissimo DomQuartier. Qui, una tappa d’obbligo per solleticare il palato è alla Pasticceria Fürst, celebre per aver creato nel 1890 i famosi cioccolatini dedicati a Mozart, i Mozartkugel, ancora oggi qui realizzati a mano secondo la ricetta originale a base di marzapane con pistacchi, torrone e cioccolato fondente. La splendida Residenzplatz e il sontuoso palazzo della Residenz, sono l’espressione più alta dello sfarzo e dell’eleganza del DomQuartier, un percorso che apre al pubblico le realizzazioni dei più grandi architetti del ‘500 e del ‘600. La Residenz, regale e imponente, ne è il cuore. Qui hanno vissuto i principi-arcivescovi fino all’inizio del XIX secolo, quando Salisburgo è entrata a far parte dell’impero asburgico. Oggi, custodisce le 15 sale di rappresentanza che raccontano secoli di storia.
Per un tuffo alla scoperta delle radici culturali della città, in Mozart Platz, proprio a ridosso del DomQuarter, il Museo di Salisburgo ha appena inaugurato Salisburgo, Unica (fino al 16 febbraio 2025), una mostra dedicata alla storia artistica e culturale della città con una collezione straordinaria di circa 600mila oggetti.
Vista sulla città tra storia e musica
L’antica Festung Hohensalzburg resta il simbolo più spettacolare di Salisburgo. Antica di nove secoli, arroccata al limitare della città, è una delle fortezze più grandi e meglio conservate d’Europa. Si raggiunge con una camminata in salita di un quarto d’ora, oppure con un veloce viaggio a bordo delle cabine vetrate della funicolare Festungsbahn che parte a pochi passi dalla Kapitelplatz.
Vicino alla partenza della funicolare, addentrandosi nei vicoli, si scoprono angoli incantati che emanano ancora il profumo della lunga storia di questa città, come l’antico panificio Stiftsbäckerei St. Peter con accanto l’antico mulino ad acqua ancora funzionante. Entrare all’interno di questo panificio è un’esperienza d’altri tempi.
Subito accanto c’è l’ingresso del cimitero di San Pietro, con la chiesa, il monastero e le catacombe scavate nella roccia del monte Mönchsberg. Un luogo suggestivo di silenzio e tranquillità dove, nel 1965, è stato girato anche una scena del celebre film “Tutti insieme appassionatamente”. Alla chiesa di San Pietro è anche legata la storia di Mozart che, tredicenne, ha eseguito proprio qui, per la prima volta, la “Messa in do minore”. In suo omaggio, ancora oggi, ogni anno, l’opera viene suonata dall’Orchestra Mozarteum.
Una passeggiata nell’arte contemporanea
Al celebre compositore è dedicata anche un’opera di Markus Lüpertz, pittore e scultore tedesco contemporaneo. La si può ammirare nella Walk of modern art, dove passato e presente tornano a intrecciarsi in un’originale camminata che si snoda nelle vie della città. Il progetto ha visto la partecipazione di artisti internazionali invitati a immergersi nell’atmosfera della città per scegliere il luogo più adatto in cui collocare le proprie opere. Ne è nato un percorso circolare all’insegna dell’arte contemporanea unico in Europa, che porta alla scoperta degli angoli più belli di Salisburgo dove l’arte affascina e provoca insieme.
In Kapitelplatz, accanto al Duomo, per esempio, si incontra “L’uomo su una sfera” dell’artista tedesco Stephan Balkenhol; nel cortile della facoltà di giurisprudenza la scultura dell’artista catalano Jaume Plensa e così via in un percorso con oltre una dozzina di opere d’arte che possono essere ammirate da tutti i passanti, liberamente. E per tornare nel cuore della tradizione, al calare della sera, la tappa d’obbligo è al Biergarten della Augustiner Bräustübl: un birrificio gestito dal monastero agostiniano che serve corposi malti artigianali in classici boccali Stein in ceramica del lontano 1621.
Info: austria.info
Guarda l’intervista a Federica Longo, l’oboista italiana che ha scelto di vivere a Salisburgo
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