La Ferrovia Vigezzina-Centovalli interrotta da una frana: il trenino panoramico non arriva più in Svizzera

Affezionati viaggiatori del treno del foliage, tranquilli: entro l’autunno la Ferrovia Vigezzina-Centovalli tornerà di sicuro a regalare colori accesi ed emozioni forti lungo tutti i suoi 52 chilometri di percorso. Ora, però, il treno panoramico che da Domodossola, nell’alto Piemonte, porta a Locarno, sulla sponda svizzera del lago Maggiore, si ferma a Re, poco prima del confine: per colpa di una frana sui binari causata da lavori stradali a monte, la circolazione internazionale è stata interrotta da ieri e non è ancora chiaro quando verrà ripristinata. Non prima di dieci giorni, comunque, secondo le previsioni della società che gestisce la ferrovia.
Al momento, i treni viaggiano solo sulla tratta italiana da Domodossola a Re e sulla tratta elvetica da Camedo a Locarno. Stop alla circolazione anche sulla Statale 337 che porta in Svizzera. È stato però attivato un servizio sostitutivo che comprende bus e traghetti, in modo da garantire il collegamento da Domodossola a Locarno a turisti e lavoratori transfrontalieri. Aggiornamenti in tempo reale su vigezzinacentovalli.com

La Ferrovia Vigezzina-Centovalli: il percorso panoramico

La Ferrovia Vigezzina-Centovalli è stata inserita più volte da Lonely Planet nella lista delle 10 esperienze di viaggio in treno più belle di tutta Europa. Proprio nella Lonely Planet’s Guide to Train Travel in Europe (pubblicata a febbraio), si legge “Quasi tutti i viaggi in Svizzera promettono paesaggi mozzafiato, e su diverse tratte i treni viaggiano lentamente proprio per mostrare le montagne, i fiumi e i laghi che si possono vedere dal finestrino. Viaggiando tra Locarno in Svizzera e Domodossola in Piemonte, la ferrovia delle Centovalli è un viaggio breve ma panoramico che percorre 52 chilometri di cascate, castagneti, villaggi con chiese, gole profonde e vigneti”.

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Il percorso, in totale, dura circa due ore: si parte da Domodossola, nel Verbano-Cusio-Ossola, e si arriva a Locarno, sulla sponda elvetica del lago Maggiore. In mezzo, tante tappe interessanti, all’insegna dell’undertourism e di quell’Italia minore scrigno di tesori d’arte e buona tavola di montagna. A cominciare da Santa Maria Maggiore, “capitale” della Valle Vigezzo, dove aggirarsi tra vicoletti, splendite facciate dipinte, alla scoperta delle memorie degli Spazzacamini che qui ogni anno accorrono da tutto il mondo per un pittoresco raduno internazionale.
In attesa di tornare a godersi dal finestrino l’intero percorso fino a Locarno, vale dunque la pena di salire lo stesso in carrozza. Anche solo per arrivare al capolinea temporaneo: il piccolo borgo di Re, dove il Santuario della Madonna del Sangue si erge maestoso proprio sopra il tracciato della ferrovia.

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