Toscana, terra di cammini: 7 itinerari nella natura e nella storia

Un treno ad alta velocità attraversa la Toscana in meno di 90 minuti. A piedi servono quasi 20 giorni, immersi in una continua meraviglia. Un passo dopo l’altro, ci si allontana dai rumori e dal traffico per entrare in punta di piedi nel silenzio di un paesaggio bello come un dipinto. Ne rimase incantato anche Sigerico, l’arcivescovo che, fra il 990 e il 994, tracciò le tappe di quella che sarebbe diventata la Via Francigena Toscana, il tragitto che taglia la regione da un capo all’altro, lungo la strada che da Canterbury portava fino a Roma.

I boschi millenari e i torrenti cristallini della Lunigiana segnano il primo tratto del cammino, nel punto in cui si valica il passo della Cisa. Poi, seguendo la valle del fiume Magra, ci si spinge fino in Versilia, dove i profili delle montagne segnano l’orizzonte, ma l’aria profuma già di salsedine e di tanto in tanto si scorge il mare.

Lungo la strada, le soste diventano un viaggio nel viaggio, alla scoperta dei sapori locali, come il Lardo di Colonnata Igp, una delizia nata per sostenere le fatiche dei cavatori di marmo di Carrara. Poi, quando scende la sera, si sosta negli ostelli monumentali ricavati tra le mura di monasteri, castelli e strutture difensive, dove si respira ancora l’atmosfera medioevale.

A ridosso delle mura cinquecentesche di Lucca si passa la notte nelle stanze ricavate nell’antichissima Basilica di San Frediano, per poi oltrepassare l’Arno e percorrere tutta la Val d’Elsa. La mano dell’uomo si è posata leggera su queste terre, segnate da strade bianche che seguono le fluide geometrie dei rilievi della Val d’Arbia e della Val d’Orcia. Si procede a testa alta, guardando l’orizzonte, anziché il telefonino, tra antiche abbazie, resti etruschi, borghi senza tempo. Come Abbadia a Isola, adagiata su un fazzoletto di terra, o Bagno Vignoni, dove la piazza centrale del paese si apre su una sorprendente vasca d’acqua termale. Anche quando si tratta di luoghi già noti, riscoprirli a piedi cambia completamente la prospettiva e ripaga la fatica di chi decide di riempire uno zaino e partire, lasciando a casa le abitudini di tutti i giorni.

Via Francigena Toscana: le tappe da non perdere

Camminare allunga le distanze, rallenta i ritmi e li riporta a quelli naturali. Permette l’ascolto del respiro e della fatica, insegnando a dosare le energie. Così, se l’intero percorso risulta impegnativo, si può decidere di staccare anche solo per un weekend e percorrere una singola tappa.

La più spettacolare? Quella tra San Miniato e Gambassi Terme, poco più di 20 chilometri che si coprono in una giornata o due, tra prati spazzati dal vento e crinali ricamati dai profili dei cipressi, con vedute panoramiche incredibili ovunque si posi lo sguardo. Il premio, all’arrivo, sono le preziose acque termali dove far riposare i piedi stanchi.

Altrettanto memorabile è il tratto che da Monteriggioni porta a Siena, in un saliscendi tra castelli e distese di girasoli, fino a scorgere l’inconfondibile profilo delle mura. Crocevia di mercanti e pellegrini, la capitale del gotico rappresenta lo snodo di raccordo con altri celebri cammini toscani. La maggior parte, segnalata con cartelli dedicati, si inoltra su silenziose strade di campagna che attraversano boschi e campi coltivati.

Alla scoperta degli altri cammini toscani

Se la stagione è quella giusta, lungo i sentieri poderali della Via Romea Sanese, il collegamento medioevale tra Firenze e Siena, ci si immerge tra le vigne del Chianti lasciandosi inebriare dal profumo dell’uva. Mentre la Via Lauretana Toscana, il cammino di origine etrusca che collega Siena a Cortona, regala gli spettacolari paesaggi lunari delle Crete senesi, le dolci colline che sembrano disegnate con una carezza impressa nella terra.

Qui i protagonisti sono la natura e il silenzio, le albe e i tramonti, in un dialogo continuo con l’arte del passato e del presente. Sul percorso ci si imbatte in abbazie millenarie, ma anche in opere contemporanee open air come il Site Transitoire, una monumentale cornice di pietra che si erge su una collina e viene attraversata dai raggi del sole durante il solstizio d’estate.

Sulle romantiche impronte del passato, fatte di castelli e vestigia etrusche, si snoda la Via Romea Germanica, che attraversa distese verdi del Casentino passando da Arezzo e Cortona in una Toscana da cartolina, tanto il paesaggio è fotogenico. E poi c’è la Via di Francesco in Toscana, una rete di sentieri tra i luoghi percorsi dai frati che dei loro spostamenti lasciarono accurate indicazioni, oltre che meravigliose testimonianze.

Come il santuario della Verna, tappa principale di un itinerario tra eremi e pievi che invita a riconciliarsi col mondo. Del resto, “la vita è un viaggio da fare a piedi”, scriveva Bruce Chatwin. Per conoscere nuovi luoghi o per cambiare sé stessi, per incontrare persone o rimanere soli. E riappropriarsi del bene più prezioso, il tempo.

Info: visittuscany.com

Con DOVE di maggio, in edicola dal 23 aprile, troverete allegata (senza sovrapprezzo) la bellissima mappa dei 7 Cammini della Toscana, illustrata per noi da Simo Capecchi. Ecco l’anteprima, ma su carta c’è molto di più!

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