Una vacanza che cura l’anima.Alla ricerca di un perfetto equilibrio tra corpo e anima per disconnettersi dal caos. Non solo un luogo di lusso accessibile a pochi, ma un ritiro dove ritrovare sé stessi. È l’ultima novità delle Maldive: Joali Being, nell’isola di Bodufushi, atollo di Raa, è il primo resort dedicato esclusivamente al benessere.
Inaugurato a fine 2021, offre programmi completamente personalizzati in uno dei paesaggi più belli e rasserenanti del Pianeta.
Joali Being: le perfette vacanze alle Maldive
Si arriva con quaranta minuti di idrovolante dall’aeroporto dall’isola capitale Male.
Ed è subito relax. Joali Being è un luogo dedicato alla remise en forme veramente speciale. Un’immersione totale nella natura scandita da programmi di “trasformazione e life balance”. Qui il soggiorno trascorre tra spazi dedicati alla meditazione all’alba sull’Oceano, allo yoga e al pilates, alla terapia del suono, esperienze di idroterapia e molto altro.
Un vero e proprio wellness retreat per riconnettersi al proprio io più profondo. Ritrovando la pace che molti hanno perso negli ultimi anni.
Joali being: mare e bellezza
La pace inizia dallo scenario, fatto di sabbia bianchissima e mare trasparente, con tutto lo spazio per dedicarsi a sé stessi.
Il progetto architettonico delle sessantotto ville e degli spazi comuni come i ristoranti Flow o Mojo, la spa Areka o lo spazio dell’erboristeria Aktar, sono firmati dallo studio Autoban dell’architetto Cüneyt Bükülmez con sede a Istanbul.
Ma c’è anche la collaborazione preziosa di Seçkin Pirim, artista e scultore turco che ha progettato il padiglione Gate of Zero”, che accoglie all’arrivo sull’isola con la sua geometria in legno bianco e acciaio ispirato alla spirale della gonna dei dervisci rotanti. L’ideale per entrare all’arrivo nello spirito del luogo, così come i tetti ondulati dove non si percepiscono mai angoli. Tutto è come un abbraccio.
Maldive 2022: un’isola dove cambiare vita
Nella vita quotidiana fatta di stress e lavoro, talvolta si imboccano curve sbagliate che ci fanno sentire appesantiti e privi di energia. Al Joali Being le parole d’ordine per rimettersi in asse sono i “four pillars”, i quattro pilastri della mente, l’energia, la pelle e il microbioma intestinale che in molti chiamano “secondo cervello”. A questi quattro elementi base dell’equilibrio umano sono dedicate tutte le cure per ritrovare ciascuno il proprio mondo fuori dal mondo.
A ogni ospite viene assegnato uno jadugar, un “mago”, sorta di angelo custode che provvede a tutte le esigenze. Giorno e notte, tanto che appena arrivati nella propria villa gli ospiti ricevono un telefono con memorizzato il numero del proprio jadugar.
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A tavola e al bar
La trasformazione interiore passa anche dal cibo. Obiettivo: leggerezza. Nei due ristoranti Mojo e Flow la prima colazione è servita sul mare, con grande attenzione a ingredienti per pane e dolci senza glutine per celiaci, mentre una ampia zona è riservata a semi di ogni tipo, bacche di goji, papaya e frutta esotica, yogurt e breakfast salato.
Per il pranzo e la cena i menu sono curati dallo chef ayurvedico Kuntal Kumar, tra piatti leggeri o più sostanziosi che cambiano ogni giorno, ciascuno con il conteggio delle calorie e i prodotti di filiera controllata.
In stanza appena arrivati c’è una bottiglia nella glacette con ghiaccio. Niente vino, solo tea sparkling. Sull’isola viene servito poco alcool e al posto del cocktail pomeridiano è a disposizione la tea lounge affacciata sull’Oceano.
È la giovane Paulina di origini russe a introdurre gli ospiti nel magico mondo del tè con degustazione di bevande ambrate verdi, nere o bianche che provengono da tutto il mondo. Profumi speziati o più dolci tra oolong, darjeeling o Bai Hao Yin Zhen, un’ora per avvicinarsi al mondo del tè.
La terapia del suono
Il suo nome è Febri, una ragazza di origini thailandesi preposta alla sound therapy nell’area Seda. Si trascorre il tempo in un giardino musicale passeggiando e suonando strumenti da soli. Si passa poi in una stanza zeppa di gong di diverse misure, xilofoni, conchiglie e piccoli tamburi. Durante la seduta, sdraiati su un lettino in legno e con gli occhi chiusi, gli strumenti suonati da Febri con diversa intensità stimolano le onde “theta”, quelle della meditazione. Effetto relax assicurato.
Alle Maldive in bicicletta
All’arrivo gli ospiti trovano parcheggiata di fronte alla loro villa una bici personalizzata con tanto di nome scolpito in una targhetta di legno sotto il sellino. Girare per il resort magari all’alba o al tramonto è ancora più piacevole sulle due ruote. Sono i dettagli di una vacanza nuova, unica per ogni ospite.
Joali Being: ripartire con gli eperti
Indispensabile per dare il via al “reset” la visita dalla nutrizionista indiana Pranati Ballapragada che, con l’ausilio di un computer e di sensori posti sulle tempie, registra i “blocchi energetici”. Segue l’incontro con la naturopata ed esperta di iridologia dorigini italiane Alexandra Demollet.
Ancora, a disposizione c’è anche il personal trainer che, mediante una “pedana propriocettiva”, analizza la postura degli ospiti per capire se gli appoggi sono giusti quando si cammina o si fa ginnastica.
Nella stanza della crioterapia si riattivare la circolazione, nell’hammam si lavora sulla salute della pelle.
Nello spazio Areka, dedicato alla Spa, con più di trenta cabine, ninfee nella piscina e fiori ovunque, si può prenotare il massaggio “four pillars” a base di olio a base di lavanda, mirto, incenso oppure ginger, coriandolo, lavanda e salvia. La massaggiatrice Yai di origini thailandesi, effettua un lungo trattamento di 90 minuti che insiste sulla pancia, sulla schiena o sugli arti inferiori secondo le necessità. Sconfigge anche l’insonnia.
Joali Being, lo spazio Aktar per i prodotti d’erboristeria
Joali Being: piante e fiori
Per essere edotti sull’uso delle piante, degli olii per massaggi e delle tisane migliori per il biotipo di ciascuno si fa una chiacchierata con Tamara Warner nello spazio Aktar. Metà giamaicana, metà americana, è facile trovarla durante la giornata mentre canta tra piante e profumi inebrianti nel suo spazio dedicato all’erboristeria.
Qui Tamara Warner consiglia secondo la personalità di ciascuno olii e tisane preparate al momento. Con grande attenzione alla materia prima locale.
Con lei si impara tutto sul Pandanus. È un genere di piante della famiglia Pandanaceae molto diffusa sull’isola. Le foglie vengono usate in cucina accanto a curry masala o altre spezie. Radici e foglie vengono usate anche per ricavarne olii terapeutici, tisane e medicamenti. Le piante possono raggiungere anche i dieci metri d’altezza e hanno radici aeree.
Maldive da difendere
Aura Torres, origini messicane, è la biologa marina residente del Joali Being. Impegnata nel progetto di conservazione e restauro del reef, la barriera corallina dell’atollo, gestisce il vivaio di coralli. Con il suo team ha allestito quella che chiamano la “nursery” sott’acqua, una struttura geometrica simile a un tavolo che facilita la proliferazione del corallo.
Nel resort inoltre è stato creato un percorso per lo snorkeling utilizzando cornici di corallo che attirano più vita marina affinché gli ospiti possano fare snorkeling relativamente vicino alla riva.
Inoltre, per incrementare la pesca sostenibile, tutti lavorano a stretto contatto con i pescatori maldiviani dell’atollo di Raa che forniscono tutto il pesce servito nei loro ristoranti a chilometro zero.
Completamente plastic free, Joali Being sta per ricevere l’Earth Check Certified, certificazione ambientale e benchmarking leader a livello mondiale per l’industria dei viaggi e del turismo.
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Joali Being, Maldive: quando e come andare
Il Prezzo della villa parte da 1.950 euro per notte, 5 notti, con prima colazione e wellbeing consultation a partire da 9.850 euro. Si prenota con Il Viaggio Travel Atelier Elaborazione di viaggi taylor made (tel. 02.86.46.42.13, info.@ilviaggio.biz, www.ilviaggio.biz)
Per tutte le informazioni: joali.com
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