Coronavirus, fine dello stato d’emergenza: cosa cambia dal 1° aprile

Dopo oltre due anni di restrizioni e disposizioni sanitarie per contrastare il Covid 19, si inizia a intravedere la luce in fondo al tunnel. Dal 1° aprile 2022, infatti, entra in vigore il decreto-legge 24 marzo 2022. Il decreto pone fine allo stato di emergenza in Italia proclamato il 31 gennaio 2020.

Una buona notizia dopo mesi in cui mascherine, distanziamento sociale, green pass, tamponi e quarantene hanno condizionato la nostra vita quotidiana, nelle nostre città e all’interno dei confini nazionali. E hanno limitato notevolmente la possibilità di viaggiare.

Cosa cambia per i viaggi dal 1° aprile

A proposito di viaggi, al momento restano valide le disposizioni per gli spostamenti da/per l’Italia adottate dall’Ordinanza del 22 febbraio 2022, e cioè:

• abolizione degli elenchi di Paesi A, B, C, D ed E;
• eliminazione delle limitazioni ai viaggi dall’Italia verso i Paesi dell’ex elenco E;
• annullamento delle Ordinanze relative ai voli Covid-tested e ai Corridoi Turistici Covid-free, in quanto superate.

Anche per il rientro in Italia sono ancora in vigore le norme attuali. In particolare, la compilazione e presentazione (in formato digitale o cartaceo) del dPLF (digital Passenger Locator Form) e il green pass. Senza questo certificato, l’ingresso in Italia è possibile ma con obbligo di quarantena di cinque giorni presso l’indirizzo indicato nel dPLF, da concludersi con un test molecolare o antigenico.

Insomma, si potrà tornare a viaggiare con maggiore libertà e meno pensieri. Almeno in Europa. Sebbene si vada verso una semplificazione per viaggiare all’estero, non si può ancora ritenere conclusa l’emergenza sanitaria nel mondo ed è necessario continuare a informarsi sulle misure adottate dai singoli Paesi.

A tale proposito consigliamo di consultare sempre il sito viaggiaresicuri.it, la pagina degli aggiornamenti Paese per Paese e il questionario per chi vuole partire).

Vediamo, allora, cosa cambierà da domani 1° aprile.

1° aprile, ritorno alla normalità in progress

La svolta tanto attesa verso quel ritorno alla normalità a lungo sospirata sarà graduale, almeno fino al 1° maggio, quando potrebbe essere abolito il Green Pass e ci sarà accesso libero ovunque. Le decisioni saranno prese, tuttavia, in base all’andamento del contagio.

Con la fine dello stato di emergenza, vengono sciolti il Comitato tecnico scientifico e la struttura del Commissario straordinario, il generale Francesco Figliuolo che per oltre due anni hanno scandito tappe e fasi per contrastare la pandemia. Sarà costituita una unità operativa ad hoc per “il completamento della campagna vaccinale e per l’adozione di altre misure di contrasto alla pandemia”, e sarà operativa fino al 31 dicembre.

Mascherine Ffp2 e chirurgiche: obblighi diversi nei luoghi chiusi

Le mascherine Ffp2, almeno fino al 30 aprile, si dovranno ancora usare sui mezzi di trasporto (aerei, treni, autobus, auto a noleggio con conducente, impianti di risalita), nei negozi, banche e posta, teatri, sale da concerto e cinema al chiuso, stadi.

Negli uffici, invece, si potranno usare le mascherine chirurgiche. A fine mese aprile queste indicazioni potrebbero essere riviste.

Green Pass: dove e quando usarlo

Il decreto rivede la modalità di utilizzo del green pass base (vaccinazione, guarigione, test) e rafforzato (ciclo vaccinale completo o guarigione) per attività e servizi.

In particolare, dal 1° aprile cessa l’obbligo del green pass su mezzi di trasporto pubblico locale, nei ristoranti all’aperto, nei musei, negli uffici pubblici, come posta e banche, e alberghi.

Fino al 30 aprile, resta però in vigore il green pass base per accedere ai luoghi di lavoro (compresi gli over 50), su treni, navi e aerei, teatri al chiuso, bar e ristoranti al chiuso, sale da concerto, cinema e stadi.

Il certificato rafforzato è ancora necessario per diverse attività al chiuso come per palestre al chiuso, piscine, centri termali e congressuali e discoteche, oltre che per i visitatori in RSA, hospice e reparti di degenza degli ospedali.

Quarantene, contatti con positivi e isolamento: cosa cambia

Dal 1° aprile, solo chi risulta positivo al Covid dovrà rimanere isolato a casa fino a tampone negativo.

In caso di contatto con una persona positiva non si dovrà più osservare la quarantena ma solo un periodo di autosorveglianza per 10 giorni: indossare mascherina Ffp2 per uscire, fare il test alla prima comparsa dei sintomi e, se ancora sintomatici, dopo 5 giorni dal contatto.

Scuola, ritorno alla (quasi) normalità

Dal 1° aprile, la fine dello stato di emergenza si sentirà anche tra i banchi di scuola.

La DAD resta in vigore solo per gli studenti positivi; se poi i contagi in classe dovessero essere più di 4, le lezioni in presenza sono garantite ma con l’obbligo di indossare la mascherina Ffp2 per 10 giorni.

I professori non vaccinati potranno andare a scuola per svolgere diverse mansioni ma non per insegnare. Via libera anche alle gite scolastiche: gli studenti tornano così a viaggiare con la classe.

 

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